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Soverato
10.12.2012 - E' stata una serata magica, seguita con grande interesse da
un pubblico numeroso e qualificato, ma anche tanti ragazzi. Una sala gremita
come poche si vedono oggi, specie quando si tratta della presentazione
dell'opera prima di un nuovo scrittore. Ciò è successo ieri sera a Soverato,
alla presentazione del romanzo “Anime sulla collina” di Ranieri Menotti,
pubblicato dalle Edizioni Ursini di Catanzaro, presentato nella Sala
dell'Istituto Professionale Alberghiero di Stato dove Menotti insegna
inglese.
All'incontro
organizzato dell'Università della Terza Età “Magno Aurelio Cassiodoro”,
presieduta da Francesco Grisafi che ha portato il saluto ai presenti,
con Ranieri Menotti, hanno partecipato Giovanni Pitingolo, Maria
Palazzo e Sina Pugliese Montebello. Brani del libro sono stati
letti da Marisa Gualtieri, mentre venivano proiettate alcune immagini
che facevano riferimento ai personaggi raccontati nelle pagine del romanzo,
quasi tutti appartenenti alla realtà locale, anche se il testo presenta
alcuni capitoli frutto della fantasia eclettica dell'autore.
Dopo le relazioni
ufficiali sono intervenuti nel dibattito numerosi presenti, alcuni dei quali
erano proprio i diretti protagonisti delle vicende raccontate dall'autore il
cui testo è al vaglio ora di una importante casa di produzione
cinematografica. Particolarmente apprezzato il saluto di Michele Drosi,
sindaco di Satriano, paese di nascita dell'autore e “palcoscenico naturale”
di numerosi episodi raccontati nel volume.
Con “Anime sulla
collina”, inserito dalle edizioni Ursini nella collana “I libri
dell’Elefantino”, Menotti Ranieri esordisce con una scrittura scorrevole e
leggera che invita il lettore a leggere d’un fiato l’intera vicenda. Un
libro, insomma, che ben si colloca nel panorama della letteratura
contemporanea per la freschezza delle immagini, la fluidità della narrazione
e, soprattutto, la “contemporaneità” dei personaggi, tutti frutto di
un’attenta osservazione della quotidianità che l’autore trasferisce, con
dovizia di particolari nei dodici episodi che compongono la struttura del
romanzo.
Il protagonista è
Vincenzo Carvelli che sogna di diventare calciatore professionista o
pittore, seguendo le orme del nonno artista, dopo aver trascorso alcuni anni
a New York Un tragitto ricco di vicende, d’incontri, di amarezze, di
piccole-grandi conquiste, di delusioni e di successive esplosioni di gioia
per i traguardi che venivano raggiunti. Vincenzo è molto legato al suo paese
e, nonostante le difficoltà attraversate dalla famiglia, cerca in tutti i
modi di affermarsi dove è nato e cresciuto.
L’autoritario zio
Giacinto prova a convincerlo ad abbandonare l’aspirazione calcistica per
quella creativa, spingendolo a trasferirsi in America dove potrebbe fare
fortuna ed aiutare la sua numerosa famiglia. Ma il vero nucleo del romanzo,
come già detto, è Satriano, il paese dal quale non si vuole staccare, con i
suoi personaggi variegati e le loro storie intrecciate. Vincenzo e il
fratello Giuseppe sono le figure attorno alle quali ruota la narrazione. Ad
un certo punto i due sono costretti a trasferirsi, uno per motivi di lavoro
a Roma, l’altro per seguire gli studi in un collegio di salesiani a Torre
Annunziata. All’improvviso, un evento inaspettato sconvolge la famiglia
Carvelli. Gli avvenimenti si evolvono in un alone di mistero che sembra
stravolgere la vita tranquilla del paese e coinvolge emotivamente gli
abitanti i quali si ritrovano ad emergere come attori comprimari. Nonostante
l’atmosfera di povertà che si respira all’interno della narrazione, i
personaggi non tendono mai ad essere vittime ed a lamentarsi della loro
condizione. Sono tutti uomini e donne forti, dal carattere temprato e mai
domo, pronti a contrastare il destino che si trovano di fronte. Il romanzo
di Ranieri, come tanti altri libri delle edizioni Ursini, ha il profumo
intenso della genuinità, della magia di un tempo che non ha tempo, di una
connotazione realistica che esce dal perimetro geografico di una comunità e
di una famiglia per diventare veicolo di riflessione e di crescita sociale e
umana.
“Sento il dovere
di ringraziare l'editore Ursini - ha dichiarato alla fine Menotti - per
aver avuto il coraggio di pubblicare a sue spese questo mio primo romanzo e
per la cura e l'entusiasmo che ha avuto durante le tutte le fasi della
pubblicazione. E' un editore calabrese coraggioso che ha dato a molti autori
inediti come me l'opportunità di realizzare il loro primo sogno nel
cassetto”.
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