SOVERATO WEB - HOME PAGE CULTURA
Odore d’inchiostro fresco

Rubrica di recensioni di libri con interviste, consigli agli scrittori esordienti e recensioni d'autore

Numero 03 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it


La Certosa è un mistero

  


 La Certosa un dì di Santo Stefano del Bosco (o, in testi greci, del Monte), oggi di Santa Maria o semplicemente la Certosa, è un mistero in sé: san Bruno pose il suo eremo di contemplazione e studio in un luogo tutt’altro che solitario, anzi al centro delle vie di comunicazione normanne tra Stilo, Mileto, Faida, Muro Rotto e Torre Longa, e Squillace; per essere sempre vicino a quel gran conte Ruggero cui prestava sostegno culturale nell’opera di latinizzazione della Calabria greca; eremo ricco e potente, con possessi in tutto il Golfo e grange e feudi; ma che dal 1192 al XV secolo venne sottratto ai Cartusiani per passare ai Cistercensi; e tornò Certosa nel 1513, chiunque sia stato a progettarne la bella chiesa, e c’è chi dice Michelangelo, il Palladio, Leonardo… E, il mistero più profondo, come sia tra i pochissimi superstiti dei grandi conventi fondati nel Medioevo dai vari rami dei Benedettini.

 I Certosini affascinano per l’aura di silenzio e riservatezza che li avvolge. Loro simbolo più palese, il cimitero delle trenta croci anonime, supremo segno di distacco da ogni interesse terreno.

 Ma la Certosa è cultura, arte, rapporto stretto anche se non sempre idilliaco con le comunità circostanti. Serra S. Bruno è un riverbero della Certosa nella fioritura, almeno un tempo, di un nobile artigianato del legno, del ferro e del granito; ma anche nella diffusione tra il popolo di una cultura che si manifesta con la sottile e intelligente ironia.

 Questo sono state le riflessioni di Ulderico Nisticò durante il convegno di presentazione del bel volume di Mirko Tassone, giovane storico e ricercatore serrese. L’autore stesso ha poi commentato alcune storie da lui studiare, privilegiando quelle più moderne: Maiorana, l’aviatore di Hiroshima, Caffè, Milingo… e, prendendo spunto da un cenno di Nisticò, ha suggerito che presto potrebbe essere visto realizzarsi un undicesimo mistero, se ricordiamo la visita di Benedetto XVI non in Calabria come si cercò di far credere, ma solo e direttamente alla Certosa! E chi lo sa?

 La manifestazione, seguita da un numeroso e attento pubblico, è stata completata da una mostra di eleganti quadri di Celestina Fortuna, commentati dalla poetessa Bruna Filippone e dalla pittrice Antonella Di Renzo. Graditi gli intervalli musicali del pianista Vittorio Vono e della cantante Valentina Viola. Coordinava i lavori Bruno Tozzo. Rappresentava il Comune Angelo Rizzo.

Bibliophilus 

Mirko Tassone, “Dieci misteri certosini”, ed. Falco, Cosenza, 2013, p. 135, € 12,00.

 

Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it


   
  


ARCHIVIO

NUMERO 02: Numeri e fatti dei malanni d’Italia
NUMERO 01:
Un esperimento didattico originale

Soverato Web.Com
SoveratoWeb.Com - Il Portale di Informazione del Soveratese