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VI GIORNATA NAZIONALE PER L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

Si è celebrata  ieri 4 ottobre  in tutta Italia  la VI Giornata nazionale per l'abbattimento delle barriere architettoniche un evento istituito con Decreto 28 febbraio 2003 del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta di FIABA (Fondo Italiano per l'Abbattimento delle Barriere Architettoniche), che ha sottoscritto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri un Protocollo d'Intesa, al fine di “promuovere manifestazioni significative sulle tematiche della diversità e  per la diffusione di una cultura orientata ad eliminare le barriere architettoniche.”

 "In tale giornata le amministrazioni pubbliche, anche in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, dovrebbero indire , nell'ambito delle rispettive competenze, iniziative volte a informare e sensibilizzare i cittadini sui temi legati all'esistenza delle barriere architettoniche

La giornata tra l’altro si pone quale obiettivo promuovere “azioni concrete per favorire l'integrazione delle persone in situazione di disabilità, degli anziani e di quanti comunque sono  limitati nella mobilità".

Non avendo avuto notizia di eventi degni di tale  attenzione  questa giornata, anche quest’anno, così come gli altri ,  è  trascorsa  in città  nella totale indifferenza ed insensibilità  a dimostrazione che i buoni propositi  nei confronti delle persone meno fortunate non hanno concretamente seguito.

Purtroppo non è raro nella nostra città assistere a scene del tipo diversamente abili costretti a muoversi con l’unico mezzo possibile e cioè la carrozzina in mezzo alla sede stradale per mancanza di ogni e qualsiasi possibilità di accesso su marciapiedi del tutto impraticabili e del tutto insostenibili.

A  tal proposito mi preme ricordare che proprio sulle pagine dei principali quotidiani locali, ogni anno in coincidenza di tale ricorrenza  ,  nella speranza di sensibilizzare gli organi competenti ,  invito la classe politica  ad una profonda riflessione riguardo determinate tematiche  al fine di   trasmettere la cultura della diversità come risorsa .

L’occasione è, pertanto, anche quest’anno propizia per pregare quanti hanno a cuore le sorti dei diversamente abili e di quanti hanno difficoltà motorie ad una seria e profonda riflessione riguardo la necessità di istituire anche d’inverno, almeno nei fine settimana,  aree pedonali quali Corso Umberto I così come si rende necessario intervenire urgentemente sulla principale arteria cittadina attraverso opere  strutturali  e  tali da abbattere in modo risolutivo le barriere esistenti.

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