Soverato Web | Derby Nisticò-Raspa (rispettato l'ordine alfabetico!)...vissuto a distanza

Spett.le Redazione,
leggo, oramai a distanza, con famelico giornaliero interesse, gli articoli stampa e i numerosi e svariati interventi da Voi puntualmente pubblicati. Risalta anche agli occhi di quei profani lettori come il sottoscritto, che è in corso da qualche tempo un ripetitivo derby tra i due autorevoli personaggi, suppongo con tanto di tifoseria e simpatie avverse. Reputo tale "confronto", mi sia perdonato, oramai stucchevole non certo per la diversità di posizioni e di vedute che legittimamente possono albergare in ognuno di loro, ma piuttosto in relazione al dispendio di energie e professionalità che i Nostri potrebbero, invece, mettere a disposizione della collettività, finanche limitatamente a queste pagine on-line, che, vivaddio, mi risultano essere molto visitate. Se confronto, dunque, vi deve essere.... sia sulla qualità, non sulle chiacchiere. Gli argomenti non mancano certo e le reciproche intelligenze saranno ampiamente rispettate. Esimi Professori, il mio vuole essere un semplice, interessato (egoistico) invito: fate fruttare quell'enorme patrimonio culturale che negli anni, certamente con sacrificio, avete immagazzinato, rendendoci partecipi delle Vostre iniziative: i Vostri nomi saranno, così, associati alla portata delle argomentazioni e non a questa stancante e snervante querelle.
Mi auguro, pertanto, che i Nostri concentrino la loro attenzione esclusivamente su argomenti di generale portata, tralasciando le questioni particolari e personali a tutto vantaggio della platea di spettatori-lettori che, sono certo, non si nutrono di chiacchiere ma sono affamati di....sapere. Consapevole del vecchio adagio che.....cu sparta pijja a mejju parta, formulo a tutti quanti i miei più cordiali e sinceri saluti.

Roberto Papini.

P.S. Mi sia concesso un ultimo piccolo inciso.......se a qualcuno balenasse la mirabile idea di intitolare, con tutto il rispetto per la memoria del maestro Mario Monicelli, la Villa Comunale di Soverato alla c.d. "Marcia su Roma", lo esorto ad incidere sulla targa commemorativa l'esatta data: 28.X.1922......Sono sicuro che la data riportata in un recente articolo è frutto di un refuso, ma la precisazione "sorge spontanea".......frutto probabilmente di pessime letture e cattive frequentazioni!!!!!!! Absit iniuria verbis. R.P.

Derby Nisticò-Raspa

Gent.mo Prof. Nisticò, nessun paragone, se mi permette, ho azzardato. Me ne guarderei bene. Ho l'onore e il piacere di conoscerLa personalmente e professionalmente; altrettanto, mio malgrado e con rammarico, non posso dire del Prof. Raspa, il cui nome - ahimè - non riesco ad associare a volti conosciuti o a ricordi "paesani".... E' oramai molto tempo che vivo lontano da Soverato e le tradizionali rimpatriate non mi sono state, finora, di alcun aiuto. Non potevo, pertanto, avventurarmi in paragoni (cosa che, ribadisco, non era e non è nelle mie intenzioni; non ne sarei comunque all'altezza!!!!). La misura sono sicuro di averla utilizzata, rimanendo equidistante e non dando alcun giudizio......Se il solo accostamento può avere dato fastidio, me ne scuso ovviamente. Nessun dolo nè colpa grave può essere ravvisata!!!! Da diuturno lettore di TUTTI gli articoli pubblicati su Soveratoweb, desidererei unicamente (aspetto egoistico) che il tempo loro dedicato per la lettura mi arrechi solo benefici culturali...... In soldoni.....passare anche un solo minuto a leggere di questioni che non attengono ad aspetti culturali è un lusso che non mi posso o voglio permettere. Desidererei, quindi, che gli eventuali interventi pubblici (tali appunto perchè portati alla generale attenzione della collettività che ne viene indirettamente coinvolta) siano su argomenti "elevati"....E non è forse quello che auspica anche Lei???? Leggere un articolo firmato "U. Nisticò" è sinonimo, almeno per i miei canoni, di garanzia. Articolo D.O.P.. Altrettanto vorrei dire del Prof. Raspa.....ma gli elementi in mio possesso (mea culpa!!!!!) non me lo permettono. Con il mio intervento e l'utilizzo del termine sportivo "derby", nonostante la contezza e la coscienza di eventuali "effetti collaterali", mi riferivo, quindi, ad un ipotetico "incontro" di...cultura tra due "intelligenze" figlie del mio stesso territorio....Certo a mio vantaggio, ma, penso, anche degli altri elettori. Ecco il perchè del termine "derby"....Riconosco di essere stato sprovveduto nel non aver indicato l'avvertenza - come si usa nei medicinali - che, nella fattispecie, non sono tifoso, ma sono sportivo....Vorrei vedere il bel gioco.....il pronostico me lo tengo stretto per me (un pò di privacy non guasta!!!!!!), quanto al risultato finale: interessa solamente il tifoso ed io, ribadisco, sono sportivo. Certo, posso essere etichettato come "portoghese": vuole benefici senza pagare! Vero, ma, purtroppo, sono stato abituato male (o fin troppo bene!!!!!) proprio da quelle "intelligenze" come Lei, Professore, che continuano a deliziare il mio tempo libero tramite l'edicola internauta. Aspetto di godere dello stesso trattamento "benefico" da parte del prof. Raspa e di altri ancora.......qualora ovviamente ne avessero il piacere. Punto!!!!!!!

Con immutata stima,
Roberto Papini.
P.S. ABSIT INIURIA VERBIS!!!!!!!!!!! R.P.

Caro Roberto, in merito al derby...

Caro Roberto, il fatto è che la voglia di prevalere, l’uno su l’altro è forte, talmente forte che accieca. Secondo il mio modestissimo parere, invece, esiste un solo modo di uscire “vincitore” da una discussione, sai qual è? Evitarla!

Già evitarla, perché nove volte su dieci, alla fine di una controversia “culturale” gli avversari si ritrovano esattamente dello stesso parere, più convinti che mai di essere dalla parte del giusto. Bisognerebbe far capire, che è impossibile avere la meglio discutendo. Impossibile perché se si perde, si perde e se si vince, si perde ugualmente. Perché? Be, è semplice, ammesso di trionfare sull’altro e di avergli dimostrato che il suo punto di vista fa acqua da tutte le parti, cosa si ottiene? Di sentirsi forti! Ma l’altro? Essendo stato messo in una condizione d’inferiorità, ferito nell’orgoglio, proverà rancore e…aspetterà al varco “l’avversario” per cercare di “colpire”. Il gioco non troverà mai fine.

Una forzata convinzione non farà mai cambiare opinione.

Sono, come sempre, d’accordo con Te soprattutto quando dici che tanta cultura va sprecata, magari fosse utilizzata per scopi “comunitari”. Ma, a volte mi chiedo, visto il livello che hanno raggiunto le “scritture” di questi giorni, non è che gli antagonisti sono solo interessati a esprimere loro stessi, mi spiego, non è che sono solo amanti del loro modo di esprimersi con la parola (e basta)?

A me le citazioni in lingua antica non mi affascinano quindi ti abbraccio “solamente”.

Ciao Roberto.

Giuseppe Sia (Pino per gli amici…)