SOVERATO WEB - HOME PAGE

Rubrica di Salute & Benessere a cura di Filippo Apostoliti

Numero 14 - Per eventuali Richieste e Consigli scrivere a: info@soveratoweb.it


   


I gas intestinali: quegli imbarazzanti venticelli
Dott.ssa Jessica Maiuolo

Vi siete mai chiesti perchè è particolarmente sconsigliato mangiare una scodellata di pasta e fagioli la sera prima di una importante riunione di lavoro?

Vediamo di scoprire il perché.

Nel nostro intestino quotidianamente  si forma aria gassosa; il suo eccessivo accumulo costituisce il fenomeno del “meteorismo”, mentre la sua eliminazione attraverso l’ano è detta “flatulenza”. I due fenomeni sono generalmente correlati, così chi soffre di meteorismo (i cui sintomi principali sono crampi e sensazione di gonfiore addominale) spesso percepisce l’esigenza di eliminare aria dall’intestino. Tuttavia  non è detto che sia sempre così; ci sono molte persone che soffrono di meteorismo senza, tuttavia, eliminare l’aria prodotta.

L’emissione dell’aria intestinale è un processo biologico assolutamente naturale, come possono essere la respirazione e la sudorazione, ed è indice di una normale attività dell’intestino.  La maggior parte degli uomini ha fenomeni di emissione di aria dall’ano (fenomeni di flatulenza) tra 14 e 25 volte al giorno, mentre le donne  tra 7 e 12 volte. 

 Il rumore prodotto insieme all’emissione delle flatulenze è determinato da una vibrazione dell’apertura anale e può dipendere da molteplici fattori come, per esempio, la velocità con la quale il gas stesso viene espulso o la quantità di grasso corporeo. L’esigenza di emettere aria viene percepita dal corpo e trasferita fino all’ano con un meccanismo analogo a quello delle feci che causa una sensazione di urgenza e disagio.

Il cattivo odore generalmente associato alle flatulenze è causato da tracce di gas di zolfo, prodotte se il cibo non è stato completamente digerito. In molti casi, però, la flatulenza non viene percepita proprio perché costituita da gas inodori.

Come sono fatti i gas intestinali?

I gas intestinali sono costituiti per il 99% da azoto, ossigeno, anidride carbonica, idrogeno e metano. Come già è stato accennato precedentemente, il cattivo odore non è conferito da tutti questi componenti elencati, bensì da una piccolissima percentuale (circa 1%) di zolfo. Lo zolfo è in grado di spiegare il motivo per cui l’emissione di una flatulenza accanto ad una piccola fiamma può ingigantirla fino a generare una fiammata (gioco adolescenziale molto diffuso !!!)

Come si formano i gas intestinali?

Comunemente sono tre le principali cause che determinano flatulenza:

§     Ingoiare più aria del normale;

§     Mangiare alimenti difficili da digerire;

§     Avere ulteriori problemi di salute che colpiscono l’apparato digerente;

E’ assolutamente normale inghiottire aria, sia durante la respirazione che durante la deglutizione del cibo. Tuttavia, spesso accade di ingerire molta più aria del solito senza rendersene conto. Questo può portare alla flatulenza eccessiva.

Si  ingoia più aria del previsto quando si mangia frettolosamente, quando si parla molto durante i pasti, si fuma o si masticano frequentemente chewingum, quando si bevono bevande gassate o si utilizzano cannucce, quando si succhiano caramelle o, addirittura,  i tappi delle penne.

L’aria deglutita, in genere, viene eruttata, ma una parte passa all’interno dell’intestino. In questa fase è anche molto importante la posizione che si assume: se subito dopo i pasti, per esempio, rimaniamo in posizione eretta, l’aria è portata a salire e facilmente verrà eruttata. Al contrario, se ci corichiamo subito dopo aver mangiato, l’aria rimarrà intrappolata nello stomaco e scenderà nell’intestino.

Quindi in caso di flatulenza eccessiva, riguardo l’aria ingerita, è consigliabile masticare il cibo lentamente, smettere di fumare ed evitare la gomma da masticare.

Un’altra tipica causa della flatulenza è data dal fatto che alcuni alimenti non vengono interamente digeriti dal nostro intestino. La porzione non digerita e non  assorbita non può essere eliminata tramite le feci; rimane, invece, a disposizione di batteri, normalmente presenti nel nostro intestino, che ne traggono energia liberando gas. Di conseguenza, quanto maggiore è  la quantità di cibo non assorbito,  tanto maggiore sarà la produzione di gas intestinale.

Quali sono i cibi che non vengono totalmente assorbiti e causano flatulenza?

La prima categoria di cibi da considerare è quella che include gli alimenti ricchi in zuccheri solo parzialmente digeribili. Ne sono un esempio i fagioli freschi e secchi (ecco finalmente spiegato il perché non è consigliabile mangiare una scodellata di pasta e fagioli la sera prima di una importante riunione di lavoro ! ! !), i broccoli, la soia, le fave, i piselli, i ceci, le castagne, il lievito, le cipolle, i cavoli, il cappuccio, i peperoni, i cavolfiori, i carciofi, i ravanelli, i cetrioli, le lenticchie, le prugne, le mele, la frutta secca, le banane, la frittura in genere, i cereali integrali,  ecc.

E’ importante sottolineare che non tutti gli alimenti di questa lista provocano  necessariamente la flatulenza: molto dipende, infatti, anche dalla sensibilità personale. Vi sono alcune persone che digeriscono ed assorbono alcuni alimenti meglio di altre. Ad ogni modo, se riconoscete in questi alimenti i responsabili dell’aumento della flatulenza, non significa che dovete abolirli dalla vostra alimentazione. Basterà, infatti, mangiarne in modica quantità e senza esagerare.

Un’altra categoria di alimenti collegata all’insorgenza della flatulenza è quella costituita da latte e formaggi. Il latte ed i suoi derivati sono costituiti, in gran parte, da uno zucchero chiamato “lattosio”. Quando mangiamo questi alimenti, lo zucchero lattosio viene demolito da parte di un enzima che si chiama “lattasi” (immaginiamo questo enzima “lattasi” come una sega elettrica che divide lo zucchero lattosio in zuccheri più semplici). Se il nostro organismo non possiede molti enzimi lattasi (cioè molte seghe elettriche), lo zucchero lattosio rimarrà intero e sarà difficile da digerire. Di conseguenza rimarrà a disposizione dei batteri intestinali che formeranno l’aria gassosa. Per questo motivo chi è “intollerante al lattosio” (cioè privo o quasi di seghe elettriche) deve bere un latte ad alta digeribilità (cioè privo di lattosio o con un contenuto molto basso).

In generale, anche chi possiede una gran quantità di lattasi (seghe elettriche), ma consuma enormi quantità di latte o formaggi (o panna, creme, frappé e gelati), va incontro facilmente al fenomeno della flatulenza.

Infine anche i dolcificanti artificiali (il fruttosio per esempio) possono contribuire alla flatulenza.

 Per ridurre la flatulenza ostinata è consigliabile seguire qualche accorgimento. In primo luogo bisognerebbe non consumare, in grandi quantità, gli alimenti riconosciuti come i responsabili della propria flatulenza e integrarli con altri sempre a base di carboidrati, ma più digeribili come patate, riso, lattuga, yogurt. Inoltre è consigliabile sostituire ai tre grandi pasti principali della giornata sei piccoli pasti: infatti è più semplice digerire totalmente  piccole quantità di cibo per volta.

Potrebbe essere di grande aiuto anche praticare una sana attività sportiva; infatti l’esercizio fisico può migliorare il funzionamento del sistema digestivo ed intestinale, riducendo la formazione di gas.

La terza causa della flatulenza è legata a disturbi o patologie che colpiscono l’apparato digerente e l’intestino. Grande importanza riveste la stitichezza: infatti il permanere delle feci nell’intestino rallenta i processi digestivi ed aumenta il tempo in cui i batteri possono lavorare indisturbati. Anche la sindrome del colon irritabile (IBS) ha, come conseguenza, l’origine della flatulenza eccessiva. In questo caso o in tutte le patologie intestinali più gravi, è sempre consigliabile consultare un medico. Esistono molti rimedi naturali o farmacologici per combattere la flatulenza.

Ad esempio, la fitoterapia utilizza le piante medicinali “carminative” (il termine carminativo è riservato a quei farmaci capaci di limitare la formazione ed il ristagno dei gas intestinali). Tra tutte, la più nota è il finocchio, ma possiamo usare anche anice, camomilla, menta, melissa e angelica.

Anche i prodotti a base di carbone vegetale sono molto efficaci nel ridurre la quantità delle flatulenze e gli odori, specie se assunti subito prima dei pasti.

Infine può essere molto utile l’aceto di mele dal momento che ristabilisce l’acidità intestinale ed impedisce la crescita eccessiva di batteri putrefattivi.

Alla luce di quanto abbiamo scoperto, possiamo dire che ridurre la flatulenza non è impossibile, basta migliorare il proprio stile di vita e l’alimentazione.

 

 Condividi su Facebook


 

   

Per eventuali richieste e consigli scrivere a: info@soveratoweb.it


   

ARCHIVIO

NUMERO 13: Dobbiamo vaccinarci per l’influenza?
NUMERO 12: Cosa bolle in pentola? di Dott.ssa J. Maiuolo
NUMERO 11:
Il mal di schiena e i segnali del corpo
NUMERO 10:
Per dimagrire bisogna saper mangiare di Dott.ssa J. Maiuolo

NUMERO 09: La pillola del giorno dopo di Dr.ssa Francesca Paone
NUMERO 08: Le proprietà delle spezie nelle conserve
NUMERO 07: L’alimentazione deve essere varia di Dr.ssa J. Maiuolo
NUMERO 06:
Quando i reni fanno i calcoli
NUMERO 05:
Come alimentarsi nella stitichezza di Dr.ssa J. Maiuolo
NUMERO 04:
Gli strani incidenti d'Estate
NUMERO 03:
L'Herpes sulle labbra
NUMERO 02:
La cistite nelle donne
NUMERO 01:
Il virus fantasma dell’estate


 

   

Per eventuali richieste e consigli scrivere a: info@soveratoweb.it


Soverato Web.Com
SoveratoWeb.Com - Il Portale di Informazione del Soveratese