PAGINA LIBERA Riceviamo e Pubblichiamo i Vostri Articoli!

SPECIALI PAGINA LIBERA ELETTROSMOG - POLITICA - ISTITUZIONI - ANNUNCI EROSIONE COSTIERA - PAGINA LIBERA 2

Discarica abusiva su sito archeologico

Facendo seguito alle numerose segnalazioni riguardo al deposito abusivo di rifiuti di ogni genere, nei pressi dell’ospedale di Soverato, rinnoviamo il ns sdegno e la ns richiesta di bonifica dell’area.

La località Mortara del suddetto Comune, era stata oggetto di ricerche già nel 1997; in seguito alla ricerca di superficie e ai saggi eseguiti dalla Soprintendenza Archeologica era emersa la presenza di un insediamento ellenistico con rinvenimenti che interessavano anche l’età neolitica e greca.

Con il completamento della strada di piano che, in quel momento era in fase di esecuzione, l’area del saggio era rimasta trincerata; il successivo abbandono e la mancata prosecuzione dei lavori, hanno favorito l’accumulo abusivo di rifiuti mentre l’area circostante è stata quasi interamente cementificata, ignorando completamente l’osservazione del codice dei Beni culturali. Nei dintorni, il materiale archeologico, sebbene molto frantumato, è ancora visibile in superficie.

La vocazione archeologica della zona era già stata evidenziata sin dal 1926 ma non vi è stato alcun interesse da parte degli enti preposti a salvaguardare l’area, nonostante le segnalazioni a carico di Vincenzo Sangiuliano e del Gruppo Archeologico Gagliatese.

Alla mancata osservanza delle leggi in materia di Beni Culturali e d’igiene ambientale, si è aggiunta, nel tempo, la beffa di una discarica abusiva che si è andata, negli anni, espandendosi; una risorsa ambientale, nonché una risorsa culturale e, di conseguenza turistica ed economica, è stata trasformata in immondezzaio, sotto gli occhi indifferenti degli enti preposti.

Si richiede, pertanto, che sia bonificata l’area e che la ricerca archeologica abbia seguito o che, comunque, sia posto un freno alla cementificazione indiscriminata, prima che ogni traccia del passato vada completamente cancellata.

Cordiali saluti
Angela Maida

Condividi su Facebook