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“Lavori di recupero ambientale e salvaguardia del litorale costiero” Finanziamento da Accordo di Programma Quadro in materia di “Difesa del suolo” - Erosione delle coste per un importo totale di € 800.000,00 (codice intervento EC13).

DELIBERA CIPE N. 35 DEL 27 MAGGIO 2005.

In relazione alle osservazioni più o meno pertinenti, mosse da alcuni cittadini e colleghi, in merito ai lavori di difesa litoranea in fase di realizzazione da parte dell’Amministrazione Comunale e con particolare riferimento alle pesanti critiche esposte dall’ing. Voci sul sito SoveratoWeb (vai all'articolo n.d.r.) mi sembra opportuno fornire le seguenti precisazioni e elementi oggettivi riscontrabili sulla base di documentazioni e dati concreti. Con Decreto del Dirigente di Settore assunto il 27/3/2007 prot. n.0626 e registro dei Decreti dei Dirigenti della Regione Calabria n.4123 del 12/4/2007 è stata concessa all’Amministrazione comunale di Soverato la somma di €. 800.000,00 onnicomprensiva per l’intervento di ricostruzione e stabilizzazione del litorale in erosione. La richiesta complessiva era stata di circa 2.000.000,00 di euro.

I servizi di progettazione e direzione lavori sono stati affidati a seguito di gara con procedura aperta. Con l’adozione delle Linee Guida per la progettazione ed esecuzione degli interventi del novembre 2006, allegate alla delibera di G.R. n° 166 dell’8.3.2007, l’Autorità di Bacino Regionale ha dettato le modalità di espletamento delle progettazioni e delle realizzazioni e precisamente al Cap. 4.1. – Contenuto elaborati progettuali progetto preliminare, sono esplicitati gli elaborati da produrre;

La progettazione è stata redatta ai sensi delle linee guida per la progettazione ed esecuzione degli interventi, allegate alla deliberazione della Regione Calabria, n. 166 del 8.3.2007;

L’Amministrazione Comunale con delibera di G.C: n. 175/gm del 28/8/2007 ha approvato il progetto preliminare dell’intervento in parola;

Il progetto preliminare, trasmesso all’Autorità di Bacino Regionale con nota prot. n. 13479 del 31.08.2007, è stato approvato dalla commissione all’uopo costituita, e la relativa approvazione è stata trasmessa con nota prot. n. 948 del 17.03.2008

La progettazione definitiva è stata approvata con verbale di conferenza dei servizi del 19.11.2008 corredato dai pareri dei vari enti che si elencano di seguito:

- Agenzia del Demanio prot. uscita nr° 2008/17915/FC-BD ACQUISITA AGLI ATTI IN DATA 19/11/2008 NR° 17374

- Amministrazione Provinciale di Catanzaro prot. nr° 103810 del 19/11/2008 acquisita agli atti in data 19/11/2008 al nr° 17391;

- REGIONE CALABRIA ABR prot. nr° 080003640 del 13/11/2008 acquisita agli atti in data 13/11/2008 al nr° 17068;

- Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo di Soverato prot. nr° 02.01.02/0010200 del 19.11.2008 acquisita agli atti in data 19/11/2008 al nr° 17402

- Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici della Calabria Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per la Calabria – Cosenza prot. nr° 5752/P del 10.10.2008 acquisita agli atti in data 27.10.2008 prot. nr° 16140 (pervenuta dopo la conferenza dei servizi del 13.10.2008);

- RFI direzione Manutenzione-Direzione Compartimentale Infrastrutture – SO Tecnico prot. nr° RFI-DMA_DIRC.TC/A0015/P/20 – 08/0002721 del 18.11.2008 acquisita agli atti in data 19.11.2008 al nr° di prot. 17376;

Con determina dirigenziale n. 264 del 20.11.2008 è stato approvato il progetto definitivo

Con delibera di G.C. n. 271 del 26/11/2008 è stato preso atto dell’approvazione del progetto definitivo in parola;

Con determina dirigenziale n. 267 del 26.11.2008 è stato approvato il progetto esecutivo

Il progetto dell’intero intervento è stato trasmesso all’Assessorato all’Ambiente Regionale – Ufficio Verifica

Assoggettabilità Ambientale, tale richiesta è stata pubblicata sul BURC del 07.11.2008 parte III n. 45

Con Decreto Regionale n. 6858 del 28.4.2009 è stato espresso parere favorevole circa la compatibilità ambientale per la realizzazione dei due pennelli denominati D ed E posti al di fuori della perimetrazione del Parco Marino dell’Ippocampo.

Relativamente all’intervento dei tre pennelli posti all’interno del Parco Marino dell’Ippocampo la richiesta di pronuncia di Valutazione di Impatto Ambientale è stata trasmessa nel mese di marzo 2009, la pubblicazione della richiesta sul BURC è avvenuta in data 24/7/2009. Il decreto di approvazione è alla firma del Dirigente Generale (sarà ritirato lunedi 01/03/2010).

Di conseguenza, solo dopo la definitiva approvazione del suddetto decreto si potrà dare concreto inizio ai lavori di difesa previsti all’interno del Parco Marino dell’Ippocampo, mentre per gli altri interventi i lavori sono iniziati a partire dal 23.04.2009 e possono ormai ritenersi in fase di completamento.

In questa sede si ribadisce l’estrema importanza che riveste la realizzazione di tali lavori proprio per favorire la stabilizzazione della fascia litoranea soveratese. Questa esigenza di attuare quanto prima i suddetti lavori è stata chiaramente esposta nello studio morfodinamico, allegato al progetto dei lavori in questione, in cui è stato utilizzato il modello numerico GENESIS (prodotto dai laboratori del CERC) per simulare l’evoluzione della linea di riva del litorale soveratese nel medio termine (i prossimi 10 anni). In questo studio, redatto nell’Agosto 2008, si era avuto modo di verificare che in assenza degli interventi progettati (la cosiddetta “opzione zero”) si registrava un arretramento della linea di riva proprio all’altezza del lungomare Ippocampo e del lido S. Domenico come peraltro poi è avvenuto a seguito delle mareggiate che in queste ultime due stagioni invernali (dicembre 2008-gennaio 2009 e gennaio-febbraio 2010) hanno colpito con particolare intensità la costa ionica della Calabria.

La mareggiata di particolare intensità che nel gennaio del 2009, ancor prima che si desse inizio a qualsiasi intervento di difesa, ha investito il litorale soveratese ha causato marcati fenomeni di erosione del litorale come testimoniato dalla “riscoperta” e “scalzamento” al piede del manufatto in blocchi ciclopici di calcestruzzo prossimo al Circolo Velico che era rimasto insabbiato per decenni.

Sulla base della linea di riva rilevata a seguito delle suddette mareggiate dell’inverno 2008-2009 è stato condotto un aggiornamento dello studio di morfodinamica. Si è così constata la necessità della realizzazione della barriera soffolta e la contestuale demolizione del masso ciclopico in cls del Circolo Velico, perché questa struttura presentava una parete verticale esposta all’impatto diretto delle onde che innescava fenomeni di riflessione e diffrazione del moto ondoso incidente favorendo la dispersione verso il largo dei sedimenti trasportati, come testimoniato dal progredire dei fenomeni di scalzamento al piede e dalla conformazione arcuata della linea di riva procedendo verso nord, arrivando ad interessare direttamente le strutture perimetrali del Circolo Velico.

In merito alle affermazioni dell’ing. Voci sulle “modeste mareggiate” si riportano di seguito i diagrammi delle altezze d’onda (valori significativi e massimi) desunte dalle registrazioni ondametriche effettuate dalla stazione della Rete Ondametrica Nazionale posta al largo di Capo Colonna (Stazione di Crotone). Dalla lettura di questi diagrammi si evince chiaramente che per intensità, durata e frequenza d’accadimento (almeno una mareggiata ogni sette giorni con altezze d’onda significative superiori a 2,0 m anche per oltre 24 ore) queste mareggiate sono certamente molto simili a quelle del mese di gennaio dell’anno 2009 (periodo in cui purtroppo non era ancora rientrata in servizio la stazione di Crotone).

In sostanza per due anni di seguito si sono registrate mareggiate particolarmente intense, solitamente associate a tempi di ritorno decennali. Ovviamente le mareggiate che si sono verificate in questa ultima stagione invernale (2009-2010) hanno “aggredito” un litorale la cui “resilienza” in termini di bilancio solido e assetto morfologico era già stata compromessa dalle mareggiate della precedente stagione invernale (2008-2009) esasperando ulteriormente i fenomeni erosivi.

Si riportano comunque per opportuna conoscenza due immagini tratte del modello Wavewatch III (WW3) tali da confrontare le due annate.


Gennaio 2009 (scirocco a levante)


Gennaio 2010 (scirocco a levante)

In merito alle affermazioni riguardo ai danni subiti dal Lido San Domenico, sono perfettamente confrontabili con quanto avvenuto nello stesso periodo dell’anno scorso, infatti se si osservano le foto di seguito si osserva come l’arretramento della linea di riva a seguito di eventi meteo marini avversi si sia comportata nello stesso identico modo sia a gennaio 2009 (prima dell’inizio dei lavori) che a gennaio 2010 (a lavori iniziati nella zona sud del litorale soveratese). Con l’aggravante che il mare si è accanito su una spiaggia che già risentiva di quanto accaduto l’anno precedente.


GENNAIO 2009


GENNAIO 2009


FEBBRAIO 2010

Si riportano per completezza, anche le foto relative al lungomare dell’Ippocampo.


GENNAIO 2009


FEBBRAIO 2010


GENNAIO 2009

Mi sembra che la lingua di sabbia a cui si sarebbe ridotta la passeggiata dell’Ippocampo sia molto simile a quella che avevamo prima dell’inizio dei lavori.

In merito alle affermazioni dell’ing. Voci, sulla necessità di estendere gli studi all’intero “paraggio”, lo stesso dovrebbe essere a conoscenza che uno studio di morfodinamica litoranea dovrebbe interessare l’intera unità fisiografica ove si inserisce l’ambito litoraneo oggetto dello studio. Per ambiti litoranei contraddistinti, come nel caso in esame, da unità fisiografiche molto estese (decine di chilometri) con molteplici elementi di “apporto solido” e/o di “disconnessione” naturali e/o antropici è doveroso operare per sub-unità fisiografica di competenza. Nel caso in esame l’unità fisiografica d’insieme, per gli aspetti geomorfologici, si estende da Punta Stilo sino al promontorio roccioso di Pietragrande; la presenza del porto turistico di Badolato posto in destra idrografica del Gallipari, intercettando la componente longitudinale del trasporto solido proveniente da sud porta di fatto a considerare la sub-unità fisiografica a partire proprio dalla foce del Gallipari. Questo tratto della fascia litoranea ionica in questi ultimi anni è stato interessato da intensi fenomeni erosivi, dovuti in modo diffuso ai minori apporti solidi dei corsi d’acqua che alimentano questa sub-unità fisiografica (si citano Gallipari, Salubro, Alaca, Ancinale, Beltrame, etc.; questi corsi d’acqua sono interessati da pericolosissimi fenomeni di sovralluvionamento, che se non risolti (utilizzando le sabbie per ripascimenti, una volta effettuate le necessarie caratterizzazioni), possono innescare pericolosi fenomeni di dissesto idrogeologico dei bacini con esondazioni e smottamenti), ed in misura più marcata ad una drastica attenuazione della componente longitudinale del trasporto solido proveniente da sud riconducibile proprio alla presenza del sopraflutto del Porto di Badolato che di fatto non consente più, ormai da quasi un decennio, la continuità del flusso solido litoraneo da sud verso nord. La mancanza di questi preziosi contributi solidi al bilancio litoraneo di tutta la sub-unità fisiografica in cui ricade il litorale di Soverato ha determinato l’insorgere di marcati fenomeni erosivi che si sono manifestati ovviamente con maggiore intensità nelle zone poste immediatamente sottoflutto (in particolare il litorale di Isca posto a ridosso del porto di Badolato) ma che sono destinati a “propagarsi” sottoflutto sotto l’azione delle onde e delle correnti litoranee.

L’ing. Voci per la stagione estiva, stante questa situazione, grazie agli interventi eseguiti potrà certamente continuare a godere del litorale di Soverato (che va dall’Ancinale al Beltrame). Per quanto riguarda le opere finora completate (mi riferisco alla soffolta del “Don Pedro”) dalla documentazione che allego di seguito, mi sembra che abbia avuto un effetto certamente soddisfacente ed il recupero di migliaia di mq di spiaggia gioverà certamente all’economia balneare di Soverato. Sono residente a Soverato dal 1992 e non avevo fatto una passeggiata sulla battigia dal lido dell’Hotel degli Ulivi fino alla foce dell’Ancinale, cosa che è stata possibile questa domenica (28.02.2010), grazie al ripascimento avvenuto.

INTERVENTO E (DON PEDRO)


1 - Foto aerea del Giugno 2009


2 - Effetto delle mareggiate sulle difese radenti (12/12/2008)


3 - Difesa radente prima dell’inizio dei lavori (22/05/2008)


4 - Opera finita con barriera soffolta e sopralluogo con la ditta Marsico per la consegna dell’area (04/07/2009)


5 – Foto del 24/02/2010


6 – Operazioni di movimento terra effettuate dalla ditta Marsico per installare i loro caravans (28.07.2009)


7 – Foto del 24/02/2010


8 – Foto del 28/07/2009


9 – Foto del 24/02/2010, si noti il notevole avanzamento sopraflutto
(sabbie catturate dall’opera di difesa realizzata e che, altrimenti, si sarebbero perse verso il largo per riflessione del motoondoso)

INTERVENTO D (CIRCOLO VELICO)

Il Circolo Velico merita certamente un’attenzione particolare, visto che la punta di Soverato è stata sempre una caratteristica peculiare della Perla dello Jonio e la sua singolarità morfologica deve coesistere con gli eventi meteo marini avversi. Di seguito sono evidenziate due foto che mettono in evidenza la situazione ante e post lavori, nelle quali si evidenzia, in modo palese, come la linea di riva si comporti allo stesso modo sia prima che dopo i lavori, l’effetto sottoflutto produce erosione in entrambi i casi e se psicologicamente il molo dava forse una sorta di sicurezza, la stessa è apparente, in quanto la sua presenza, come detto in precedenza), avrebbe provocato danni non solo alla recinzione ma anche alle strutture.


GENNAIO 2009


FEBBRAIO 2010


Mareggiata del gennaio 2009

I lavori non sono ancora conclusi e per economia di gestione da parte dell’impresa appaltatrice saranno iniziati contestualmente a quelli contenuti all’interno del Parco Marino dell’Ippocampo. Nella settimana prossima si terrà una riunione operativa per meglio calibrare i lavori di completamento.


11 – Foto aerea del giugno 2009


11 – Foto del 23/12/2008


12 – Foto del 24/02/2010


13 – Foto del 13/12/2008


14 – Foto del 26/02/2010


15 – Foto del 21/12/2008


16 – Foto del 26/02/2010

Le foto che ho riportato nella presente relazione sono una piccola parte della documentazione fotografica di monitoraggio che l’ATP incaricata ha prodotto per fini di controllo sulle lavorazioni effettuate, che sono a disposizione di chiunque abbia dubbi o perplessità su quanto riportato sopra.

Firmato
Ing. Maurizio Benvenuto
(componente gruppo di progettazione)


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