Leggo da Il fantasma del Fabbro n.127 (Qualcosa di buono a Soverato) quanto segue:

La Volley in A2, Mezzogiorno in famiglia, duecento persona a lavorare per Eutimo e Caritea, e My land, i Giochi, e perché no, Fiorita maestro del lavoro; e si scrivono libri, si girano film, si rappresenta teatro... non è vero che a Soverato va tutto male; è vero il contrario. La città conserva grandi energie umane, che sono la vera ricchezza di un popolo. Poi succede anche qualcosa che vorremmo dimenticare, ma purtroppo è un fenomeno comune. Ci sono tanti a darsi da fare, con entusiasmo e senza alcun guadagno che il piacere di fare.

Leggo da Il fantasma del Fabbro n.127 (Qualcosa di buono a Soverato) quanto segue:

La Volley in A2, Mezzogiorno in famiglia, duecento persona a lavorare per Eutimo e Caritea, e My land, i Giochi, e perché no, Fiorita maestro del lavoro; e si scrivono libri, si girano film, si rappresenta teatro... non è vero che a Soverato va tutto male; è vero il contrario. La città conserva grandi energie umane, che sono la vera ricchezza di un popolo. Poi succede anche qualcosa che vorremmo dimenticare, ma purtroppo è un fenomeno comune. Ci sono tanti a darsi da fare, con entusiasmo e senza alcun guadagno che il piacere di fare.

Poi, ho letto anche da  Il Fantasma del Fabbro n. 121 (Perle e cadaveri), quanto segue:

Per quali ragioni i Soveratesi tacciono? Per paura, pensate? Ma no, perché sono tutti affetti dal più buffo di tutti i vizi mentali, che è l’ottimismo infantile e ridanciano, quello della Perla dello Ionio piena di turisti americani e svedesi! Tutti i cittadini della nobile città passano, danno un’occhiata alla salma, e poi via a passeggio sul Lungomare!

Da Il Fantasma del Fabbro n. 120 (La settimana della cultura), quanto segue:

 Da tutte le parti, tranne che a Soverato, celebrano la settimana della cultura. Soverato no, è troppo perla, troppo turistica, troppo felice, troppo civile, troppo troppo per abbassarsi a banalità come libri, conferenze, convegni... Noi, in questa meravigliosa città, abbiamo il Lungomare! Formalocchiu!

Da Il Fantasma del Fabbro n.118 (Turismo e passanti) quanto segue:

Però ai nostri stimati concittadini affetti da ottimismo infantile e buonismo veltroniano sta bene così; dieci giorni di chiasso, e il resto dell’anno a ripetere la frase scema “quanta gente sul Lungomare”: il Lungomare è l’oppio dei popoli! Più gente passeggia, meno consuma, a parte le mattonelle nostre e le scarpe sue. Passanti, non turisti.

Da Il fantasma del fabbro n.116 (Il ministro Chimirri) quanto segue:

Tali sono i frutti avvelenati di un paese senza socialità e senza politica, dormitorio di passacarte che, se un qualche interesse hanno al mondo a parte lo stipendio, ce l’hanno altrove.

Da Il fantasma del fabbro n. 88 (città o villaggio?) quanto segue:

Dicono, e ci viene ripetuto in ogni occasione congrua o incongrua, che Soverato è la terza città della provincia di Catanzaro, nonché la Rimini del Sud, la Taormina del Nord eccetera, nonché il capoluogo del Comprensorio, a parte che è la Perla dello Ionio e dintorni. Dev’essere, pensano dunque i forestieri, una metropoli. E in effetti conta ospedale, scuole, compagnia Carabinieri, comandi di Finanza e Marina, scuole, uffici... formalocchiu!

Ventisettisti, Passacarte, Gente cui interessa solo del proprio stipendio, Professori e Intellettuali misogini… c’è bisogno di voi per infoltire la truppa del nuovo capolavoro! Avanti, tutti in fila e a disposizione, vedrete che vi eleverete a un rango di maggiore dignità! Avanti… march!

Francesco Raspa