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I "Primi della classe"...

   


E’ molto probabile che se a Soverato si realizzassero le cose più belle del mondo, ci sarebbe sempre un primo della classe che con atteggiamento schizzinoso e aristocratico avrebbe modo di dire che questa città è abbandonata a se stessa. Non solo, ma ergendosi a inesorabile critico di qualsivoglia evento, il primo della classe avrebbe pure modo di liquidare con evidente fastidio gli eventi stessi a cui, magari, è stata data troppa enfasi. E’ il classico e disgraziato provincialismo di cui qualcuno non riesce a farne a meno. Naturalmente non tocca a me prendere le difese dell’amministrazione comunale, anche perché non ne sono ideologicamente vicino. Ma provo un fastidio notevole quando si è così scioccamente lacerati dalle proprie invidie da non riuscire a cogliere che, per quanto antipatici possano essere gli attuali amministratori, essi non sono degli inetti. E non nel senso sveviano del termine, ma proprio in quello lessicale. Soverato sta offrendo ai propri cittadini e chiunque altro, a vario titolo, sia presente nella città, una estate interessante. Le proposte possono piacere o meno, impossibile accontentare tutti, ma ci sono. Non solo, ma esistono strutture che hanno valore permanente, e pertanto patrimonio definitivo dei cittadini, indigeni e forestieri. Basti pensare all’apertura dell’acquario, che non è certo quello di Genova o Barcellona (né poteva esserlo), ma che c’è ed avrà un impatto non solo turistico, ma anche educativo. Basti pensare a come potrebbe essere utilizzato in ambito scolastico per sensibilizzare fin da bambini l’amore ed il rispetto dell’ambiente marino. Ci sono strutture, in questa città, presenti solo in centri decisamente più grandi e più ricchi e il primo della classe di turno che fa?  Alza la mano, si aggiusta gli occhiali ed il fiocco azzurro del grembiulino e cita a memoria la tiritera della città abbandonata a se stessa, priva di qualunque servizio, avara di proposte interessanti, e colpevole di dare un certo tono a quelle esistenti.

Naturalmente, se poi sono gli amici a realizzare eventi… e bè, allora sì che ci si può lasciare andare a lodi a tutto spiano. Eccome… . Soverato è una città che ha sicuramente dei problemi. E’ sicuramente in parte è responsabile l’attuale amministrazione. Ma la stessa ha anche dei meriti. E come si punta il dito sulle inefficienze, è giusto complimentarsi per le cose belle che è stata capace di realizzare. La critica, deve essere oggettiva. Altrimenti non è critica. E’ sproloquio.

 Francesco Raspa

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Riflessioni su Soverato

   


Ho letto con molto interesse l’articolo di Francesco Raspa su pagina libera, e devo concordare pienamente con quanto scritto. Neanche io sono ideologicamente vicino a questa Amministrazione, ma non posso negare le buone cose fatte. Magari dal mio punto di vista migliorabili, ma sicuramente cose fatte e fruibili. Sono rientrato a Soverato dopo diversi anni passati a lavorare fuori dalla Calabria, e devo dire che una delle cose piacevoli è sempre stata l’estate. Non credo che a Soverato non si faccia niente per i turisti e per gli indigeni in merito all’ svago ed all’intrattenimento. Certo se i termini di paragone sono Rimini, Barcellona, Parigi... allora siamo a terra con tutte le ruote. Ma se i termini di paragone sono riferiti al territorio ed alle sue offerte, allora possiamo dire che Soverato ed il suo comprensorio offrono a tutti la possibilità di “svagarsi”. Forse è comunque vero, e dico questo dopo aver involontariamente ascoltato i discorsi dei vicini di ombrellone la domenica mattina, che siamo noi i primi a denigrare le offerte del posto. I miei anonimi vicini hanno passato almeno mezza mattinata a descrivere le bellezze e i divertimenti del globo terracqueo, affermando ogni piè sospinto che si venivano in Calabria, ma solo per fare contenti i vecchi genitori, che le giornate sono di una noia mortale ed altre amenità…..Forse perché ancora non sono in ferie, ma a me sembra che di occasioni per divertirsi, più o meno impegnate e culturali, ce ne siano per tutti e tutte le tasche!!! Lodiamo le cose meritevoli finora fatte e impegniamoci tutti per fare ancora meglio, senza avere i paraocchi delle ideologie e delle “amicizie”….

 Nino Normanno

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