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Soverato in inverno
di Maurizio Paparazzo

   


Prendo spunto dall’articolo di Ulderico Nisticò “BUONI VACANZA: UN’OCCASIONE” (Vai all'Articolo... ndr) per approfondire, a beneficio di chi è interessato, e per rilanciare l’argomento.

I Buoni Vacanze Italia sono uno strumento a disposizione di tutti coloro che intendono favorire il turismo sociale: un turismo per tutti, un turismo di qualità, solidale e sostenibile finalizzato alla crescita, all’arricchimento e alla valorizzazione sociale e culturale dell’uomo. I “buoni” vengono messi a disposizione di tutti i soggetti pubblici o privati che vogliono in particolare favorire l’accesso al turismo delle categorie più deboli o dei loro dipendenti. Sono spendibili presso le aziende turistiche o di servizio al turismo che hanno sottoscritto un contratto di convenzione e che quindi sono presenti nella Guida BUONI VACANZE ITALIA on-line. BVI garantisce al possessore la possibilità di scegliersi la vacanza utilizzando centinaia di strutture alberghiere, extralberghiere, di ristorazione, di turismo familiare e all’aria aperta, di servizi al turismo alle migliori condizioni economiche con uno sconto variabile, a seconda delle stagionalità.

E’ utile, intanto, dare un’occhiata alla tabella che riporto integralmente: coloro che vogliono acquistare i BUONI VACANZE ITALIA devono recarsi in Banca e versare l’importo indicato nella colonna 6, al quale corrisponde il controvalore indicato nella colonna 3, che comprende il contributo statale. Come chiaramente riportato nel modulo di richiesta Buoni Vacanze, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il cittadino dichiara sotto la sua personale responsabilità ai sensi dell'art. 46 e 47 del DPR n.445/2000 “che il proprio nucleo familiare si trova nella condizione socio-economica prevista dalla tabella di cui all’art. 2 del D.P.C.M. 9 Luglio 2010”.

Numero componenti nucleo familiare

(1)

ISEE del nucleo familiare

 

(2)

Importo massimo del valore dei buoni ai fini del calcolo del  contributo
(3)

Percentuale di contributo statale e corrispondente importo della riduzione  applicata
 
(4)                      (5)

Importo a carico del richiedente da versare in Banca
(6)

1

da 0 a 10.000 €

€ 520,00

 45 %         234,00

€ 286,00

1

da 10.000 a 15.000

€ 520,00

 30 %         € 156,00

€ 364,00

1

da 15.000 a 20.000

€ 520,00

 20 %         € 104,00

€ 416,00

2

da 0 a 15.000 €

€ 800,00

 45 %         360,00

€ 440,00

2

da 15.000 a 20.000

€ 800,00

 30 %         € 240,00

€ 560,00

2

da 20.000 a 25.000

€ 800,00

 20 %         € 160,00

€ 640,00

3

da 0 a 20.000 €

€ 1.040,00

 45 %         € 468,00

€ 572,00

3

da 20.000 a 25.000

€ 1.040,00

 30 %         € 312,00

€ 728,00

3

da 25.000 a 30.000

€ 1.040,00

 20 %         € 208,00

€ 832,00

4 e oltre

da 0 a 25.000 €

€ 1.240,00

45 %          € 558,00

€ 682,00

4 e oltre

da 25.000 a 30.000

€ 1.240,00

30 %          € 372,00

€ 868,00

4 e oltre

da 30.000 a 35.000

€ 1.240,00

20 %          € 248,00

€ 992,00

 Per gli operatori turistici che aderiscono al sistema BUONI VACANZE è bene ricordare che:

  1. non verranno accettate le strutture che non segnalano lo sconto praticato nel periodo indicato.
  2. La struttura/l’operatore turistico riceverà l’importo nominale dei Buoni Vacanze all’incasso, al netto del 4% + Iva, quale prestazione di servizi da parte di BVI SoGe Srl.

Quindi, per l’operatore turistico aderente si tratta di effettuare uno sconto sul prezzo di listino praticato nel periodo; successivamente, gli verrà corrisposta, dopo la prestazione e nei 60 giorni dall’emissione della fattura, la somma al netto del 4% + IVA. Ragionevole, se pensiamo all’11% che si trattengono altre società per i BUONI PASTO MENSA!

Fin qui, comunque, niente di particolare, perché gli albergatori sono abituati a corrispondere, ad esempio, alle Agenzie di Viaggio, ai Tour Operator e alle nuove piattaforme online, commissioni che arrivano anche fino al 20% del costo di listino. Il problema nasce nel momento in cui si sceglie la stagionalità: pochi o rarissimi saranno gli albergatori disposti ad accettare i possessori di BUONI VACANZE nel periodo estivo, dove gli operatori possono sperare di praticare prezzi pieni, senza sconti o commissioni. Dunque, per questo tipo di turismo sociale, familiare, individuale, o di gruppo, si tratta di orientare la vacanza nella bassa o bassissima stagione: da ottobre a maggio. E’ risaputo che, se gli albergatori delle località balneari non hanno la convenienza economica, chiudono d’inverno, licenziano il personale e riaprono solo in estate. Ma il problema reale per coloro che vogliono utilizzare i BUONI VACANZE è un altro ancora: per quale motivo scegliere di venire, per esempio, a Soverato in autunno, in inverno o in primavera se non possono usufruire del mare? Cosa proponiamo loro in alternativa di attrattivo? Come passeranno la vacanza i nostri graditi ospiti in soggiorno per una settimana, per esempio, dal 20 al 27 novembre? Non so voi, ma se io dovessi scegliere di venire nel fuori stagione a Soverato (o in una qualsiasi località balneare), me lo chiederei.

BVI si sta impegnando a soddisfare tutte le sfumature delle necessità di chi viaggia per turismo sociale e quindi, oltre ai servizi di prima necessità quali il vitto e l'alloggio, punta ad offrire la gamma completa dei servizi alla persona: servizi di natura pratica come centri sportivi, servizi di trasporto e noleggio, e servizi di natura culturale come musei, servizio di guida, centri culturali e centri di produzione e vendita di prodotti tipici. In conclusione, gli albergatori possono pure aderire al sistema e pensare a un guadagno minimo, che sempre un guadagno é. Ma bisogna vedere, poi, se i possessori dei BUONI VACANZE verranno a Soverato, o in località similari, dove non sia stato previsto, accanto al soggiorno, un programma che li tenga impegnati e li appaghi con cose da fare e da vedere e che possa motivare fortemente le famiglie o i singoli o i gruppi ad affrontare il viaggio. E se sono disposti a sostenere spese extra alberghiere come escursioni, serate, intrattenimenti, degustazioni in cantine, visite guidate, ingressi, trasporti interni, ecc. ecc.

La situazione così posta sembrerebbe senza via di uscita. Eppure una soluzione ci sarebbe: definire un programma “autunno-primavera” da promuovere presso la FITus, Federazione Italiana del Turismo Sociale che annovera ben 3 milioni di associati!, attraverso un’azione congiunta tra Sistema Turistico Locale, Comune, Pro Loco e operatori turistici.

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