Soverato Web | Il partito delle poltrone

Chi mangerà il panettone, Berlusconi o Fini?

E chi vincerà le prossime elezioni, il Pd o il PdL?

Nessuno dei due, che sia fiducia o nuove elezioni le vincerà il PdP, il Partito delle Poltrone.

Cos’è, un nuovo soggetto politico? Macchè, è vecchio come il mondo, nato nella “fu” prima repubblica, cresciuto nella morente seconda repubblica , e vincente nella prossima terza repubblica.

E’ un partito moderno, trasversale, o per dirla con un termine in voga, bipartisan!

Significa che chi vince vince, e chi perde vince pure lui.

Si, perché a vincere non è un’ideologia politica, un programma di coalizione, ma semplicemente la vecchia, cara, sfrenata passione per le poltrone.

Amanti dell’arredamento, del design? Macchè, i “Piddippini” sono amanti solo delle “cose loro” e se ne infischiano altamente della restante stirpe italica.

Per iscriversi allo storico partito basta avere un fondoschiena “ergonomico” e una buona dote di voti.

Ci sono poltrone per tutti i gusti e per tutte le …tasche: poltrone presidenziali, poltroncine da portaborse e poltronette per nullafacenti.

Venghino, signori, venghino, anzi… accomodatevi!

Che volete, ridiamo per non piangere: martedì 14 dicembre andrà in scena uno spettacolo indecoroso per l’Italia, perché chiunque vinca o perda, lo farà per pochi voti, pardòn, per poche poltrone.
Un ex-fascista che vuol spodestare un ex-imprenditore, con un ex-democristiano che sta alla finestra aspettando che i due si sbranino per fregarli entrambi.
A questi non importa nulla che la gente non riesca a pagare il mutuo o arrivare a fine mese, loro non hanno certo di questi problemi: il più sciancato guadagna 30-40 mila euro al mese, privilegi, aerei pagati, pensione d’oro, auto blu, escort…
Un mesetto per formare un governicchio tecnico, altri tre o quattro mesi di nuova campagna elettorale, un altro paio di mesi per formare un nuovo governo e riassegnare le poltrone, poi resta giusto il tempo di approvare la finanziaria e addio 2011: un altro anno perso senza governare.
Altro che Grecia o Irlanda: PAPUASIA!!!
Ma a loro interessa soltanto la benedetta poltrona, che manterranno comunque, vincano o perdano.
Però c’è un però: non hanno fatto i conti con quei parlamentari che fuori da Montecitorio non tengono né arte né parte, e che non sono certo disposti a mollare una poltrona così comoda. E già si annunciano le prime defezioni…
Ma quello che fa più tristezza è sentire il Presidente della Repubblica che, dall’alto della sua saggezza, allarga le braccia dicendo che nessuno ha la sfera di cristallo e può prevedere come andrà a finire…
Povera Italia.
Michele Repice Lentini

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