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Caro Maurizio…

   
Io lo sapevo che andava a finire così, lo avevo preannunciato e detto alle persone con cui avevo avuto modo di parlare personalmente dell’accaduto.

Parto dal tuo titolo e ti dico che hai perfettamente ragione!

Ti conosco come una persona umile, umilissima, ed è una delle doti che apprezzo di te.

Sai sempre cosa dire, come dirlo e sei una persona pacata.

Sei un professionista, un bravo regista e un esperto del settore.

È sacrosanto che tu sia orgoglioso di una tua opera e mi scuso per non aver affiancato il tuo nome al film My Land.

Visto il pubblico che segue Soverato Web, l’avevo dato per scontato, ma nella vita non bisogna mai dare niente per scontato.

Rileggo le tue parole e non può non  saltarmi all’occhio la differenza di linguaggio rispetto al tuo sceneggiatore.

Tutto parte da lì e sapevo benissimo che attaccandolo avrei ricevuto le ire di chi ha partecipato al film. Dal regista al comune attore, agli addetti ai lavori… e ne conosco parecchi!

Conosco i sacrifici che hai sempre fatto, le difficoltà riscontrate… insomma, so di cosa parli.

Su questo non ho niente da dire se non ammirarti!

Veniamo al dunque. Il mio intervento arriva e colpisce un individuo che, a Soverato e dintorni (ma forse in Italia e nel mondo), pensa di essere il numero uno in assoluto.

Attacca tutti su tutto con un’arroganza spaventosa.

Tratta la gente come se fossero caproni.

Chi lo contesta è un tamarro, chi si comporta bene con lui è una persona perbene.

Spara a zero e insegna sul modo di fare teatro e raramente (forse mai) va a vedere uno spettacolo organizzato da altri.

Da “esperto” di cinema spara a zero su film che qualche recensione in più e qualche premio in più l’hanno avuto.

Spara a zero su Pino Aprile (che io conosco come una persona umile) solo perché è invidioso che il suo libro “Terroni” ha venduto qualche copia e partecipa a dibattiti sulla questione meridionale al posto suo.

Dal suo trono pensa di essere intoccabile… poi gli rivolgi tre semplici domande e tace.

Allora quando ho sentito per l’ennesima volta parlare di My Land (di Maurizio Paparazzo), ho detto la mia.

Tu parli di un film che non ha nessuna pretesa di essere un capolavoro, lui no!

Se il tuo film è un capolavoro o meno devi lasciarlo dire agli altri.

E gli altri sono la gente comune, i critici, la stampa (che spesso fa le recensioni anche su commissione ahimè).

Ma se gli interventi sul film vengono fatti ripetutamente dal regista e dagli sceneggiatori, lasciamelo dire, il tutto lascia il tempo che trova.

Io su questo sono intervenuto.

Mi dispiace che tu te la sia presa ma mi conosci da una vita, sono uno che le cose le dice in faccia!

Sorvolo sulla serenità e sui premi nazionali e internazionali, nonché sui Consoli, gli Ambasciatori e la stampa accreditata. Potrei ribattere punto su punto ma non sono cose che mi riguardano e non voglio continuare una polemica che mai avrei voluto avere con te.

So solamente che se un giorno dovessi vincere l’Oscar o fare un film di successo nazionale o mondiale o avere comunque il giusto riconoscimento per ciò che hai fatto e farai in futuro, bene, sarei felice per te. Diverso è stare zitto solo perché ti conosco e ti stimo. Non sono mai stato invidioso. Sincero sì, purtroppo! 

P.S. Tu che ne hai da vendere, insegna all’esimio sceneggiatore cos’è l’umiltà ma non parlargli mai di orgoglio, di quello ne è pieno!!! 

 Con affetto
 Michele Amadori

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