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Risposta a Filippo Apostoliti

Mi prendo la libertà di darti del tu, visto che la comunicazione via internet ha il pregio di abbattere tutte le frontiere che nella vita reale dovrebbero impormi di rivolgermi con il lei (o il voi come si usa giù). Sono lieta di sapere che, pur tra le mille difficoltà geografiche, politiche e amministrative, che si incontrano vivendo in Calabria c'è qualcuno che non si rassegna all'idea di passare il fine settimana in un centro commerciale e preferisce ritrovarsi con gli amici su una panchina del lungomare (da cui il nome del gruppo, suppongo) o a leggere un buon libro. Al tempo stesso, permettimi di osservare, come sia triste vedere che questo bisogno di cultura (sempre con la minuscola!), forte al punto di provocare disagio in alcuni concittadini sia sistematicamente ignorato dagli amministratori e che in sostanza sia relegato nel privato o confinato nell'ambito dell'istruzione scolastica. Allora ben venga se un gruppo di cittadini si organizza da solo e fa quel che può per cercare di soddisfare un fisiologico bisogno di incontro di menti, di idee, di confronto, seguirò la vostra impresa per quanto mi sarà possibile e continuerò a portarmi i libri ogni volta che torno a casa. Fino a quando avrò un motivo per tornare a Soverato, perchè a un certo punto uno arriverà a domandarsi: perchè farmi 14 ore di treno, 12 di macchina, prendere un aereo e arrivare in mezzo al nulla (se non hai nessuno che ti viene a prendere a Lamezia) pagando un taxi più del biglietto aereo stesso?? Quando con molto meno posso andare in Sardegna, in Toscana, in Liguria, in Sicilia, in Spagna o in Grecia (se proprio mi manca lo Jonio)? In ogni caso i miei libri staranno nella mia borsa, in ogni caso avrò le mie 2 o 3 settimane di mare.

Cordialmente
Alessandra Nisticò

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Intervento di Gianluca Coluccio

Carissimi Alessandra e Filippo,
pur non essendo un uomo di cultura, (forse al massimo di sottocultura) ho letto con grandissima gioia i vostri articoli. Ale, fatti promotrice di un qualsiasi evento a Soverato, son sicuro che un luogo ove farli lo si trovi facilmente, e Filippo vivissimi complimenti per l'idea della panchina.
Nella speranza che noi "adulti" riusciamo un giorno a far scoprire ai più giovani (compresa te Alessandra) quei fantastici giochi di strada che facevamo in piazzetta da bambini, quali guardie e ladri, il gioco con le pietre, il gioco di "mamma rocca (detto anche del ciuccio) il gioco della corda, e tantissimi altri. ... Visualizza altro
Mi auguro che un giorno i miei 2 figli nel trascorrere le vacanze nella mia patria natale, (innanzitutto imparino il mio dialette che spopola a Bruxelles) ma che riportino a casa un'esperienza estiva che sia degna di nota e anche di cultura.
Ale fammi sapere se hai bisogno di una mano che ti aiuto volentieri e sono certo che sarà un successo.

Gianluca Coluccio


Una risposta ad Alessandra Nistico

Gentile Alessandra, esitavo a rispondere fino adesso perchè aspettavo l’intervento di persone più qualificate, e inoltre temevo di incorrere nel rischio di un conflitto di interessi, visto che assieme ad alcuni matti ci stiamo adoperando proprio per dare una risposta alle persone con le tue stesse esigenze. Ma ci provo lo stesso, rivolgendomi a te come fruitore di cultura sempre con la c minuscola: mi raccomando!
Devi sapere che nella nostra Regione ci sono diversi eventi culturali, ma la “quantità” di cultura è pari a quella che si fa nella sola Milano. E non dovremmo stupirci, perchè la cultura - pure quella maiuscola - non da visibilità, non porta voti in termini politici e costa pure cara! Ho visto funzionari regionali restare immobili di fronte ad incontri culturali importanti e muoversi per una sagra di crocchette, e pure di scarso livello visto che mancava la nostra amata trippa!
Ma anche quando un lungimirante rappresentante del popolo decide che bisogna sfamare il nostro unico neurone sopravvissuto all’nduja, ci si mettono pure le vie di comunicazioni a rendere complicata la fruizione, come nel caso del Magna Grecia Teatro Festival. L’anno scorso c’erano diciotto titoli in cartellone, di cui dieci prime nazionali come la Medea ed Antigone, e tutti in teatri naturali tipo quello di Rosarno. Ma come arrivarci? L’unico modo è l’elicottero, visto che da Soverato ci vogliono tre ore per raggiungere il Tirreno, sempre se non ci sono incendi per la via. Per non parlare del Festival dell’Aurora di Crotone che offre concerti, lirica, teatro e conferenze per oltre due settimane, ma mentre aspetti di raggiungere il semaforo di Squillace è già bello che finito!
E quando, nonostante tutto, decidi di non demordere perchè la fame di cultura ti acceca e ti toglie il respiro, e l’evento è lì alla portata del tuo neurone e con la strada semideserta perchè sono tutti a mare, ecco che il Tg3 ci mette lo zampino e ti informa dell’avvenimento dopo che già si è svolto! Ma ti pare possibile?
Allora, finisci che mandi tutto in malora, vai su una panchina al mare, apri un libro e ti immergi in una sana lettura, mentre rischi la vita perchè un pallone calciato dalla spiaggia potrebbe raggiungerti in pieno viso!
Ma sappi cara Alessandra che non ci arrenderemo, perchè non conta il luogo in cui vivi ma le persone che ti accompagnano nella tua esistenza(lo sapevo che trasbordavo, accidenti a me!). E’ da qui nasce il mio ottimismo, perchè siamo in tanti a vivere un disagio culturale e siamo in troppi a ricordare come fosse bello divertirsi all’aria aperta senza infognarsi in un centro commerciale. Prendi la mia storia: io scrivo ovunque e quando posso. Non potrebbe esistere una figura più anarchica della mia, perchè non avrei bisogno di alcuno e mi basterebbe il mondo che racconto a me stesso. Mettici pure che sono un surrealista, cara Alessandra, e ti renderai conto che potrei vivere veramente per conto mio su una realtà parallela. Eppure, assieme a degli amici abbiamo deciso di creare “la Panchina”, e sai perchè? Perchè abbiamo voglia di crescere, di divertirci, di godere della cultura che può essere mostrata su una umile panchina e non di farla all’interno di una sala celebrativa. Tante persone al pari tuo si lamentano e a loro vogliamo provare a dare una risposta, consapevoli che a Milano sarebbe più facile. Ci seguirai? Ci darai dei consigli? Ci criticherai? Il tuo neurone ci serve, anche se vivi a Milano! Ci conto?

Ciao.
Filippo Apostoliti


Alcune osservazioni sul programma dell'Estate 2009

Gentile Redazione di Soverato Web,
Vi scrive una Vostra concittadina da qualche anno residente a Milano per motivi di studio ma che, ogni estate, freme alla sola idea di tornare nella sua Soverato: niente più terribile afa milanese, il mare, la famiglia, gli amici e, vogliamo mettere, i sapori di casa?
Questi motivi sono più che sufficienti per farmi tornare ogni estate a casa con il sorriso sul volto, anche se mi domando: l'estate può ridursi solo a questo?
La risposta, tanto ovvia, quanto volutamente retorica, è certamente in senso negativo, infatti le Amministrazioni Comunali delle località a vocazione turistica si ingegnano ogni anno per creare dei programmi di intrattenimento per i residenti e per i vacanzieri ed è proprio su questo punto che sorgono, ahimè, le note dolenti del programma di Soverato per l'estate 2009: trasuda un vuoto di idee che denota il vuoto culturale che si respira ogni volta che si torna a casa.
Possibile che non esista una vita culturale a Soverato? Possibile che a parte il concerto di Nicola Piovani (dispiaciutissima di essere ancora a Milano) all'interno del Magna Grecia Film Festival, tutto si riduca alla Madama Butterfly di un teatro Ucraino (alla scrivente è ben nota la passione per la musica classica e la lirica nell'est europa), al Don Giovanni (con la regia di Tinto Brass), ad un incontro chiamato "La commedia nell'arte di Vanni Rinaldi" e una conferenza del prof. Ulderico Nisticò dal titolo "Figure di religiosi nella storia di Soverato"?
E dire che di spunti gli ideatori del programma ne avevano a iosa, quest'anno si festeggiano i 60 anni della Costituzione Italiana, i 200 anni dalla nascita di Darwin e i 150 dalla pubblicazione del suo libro "L'origine delle specie", senza contare i 400 anni dalle prime osservazioni di Galileo Galilei.
La Calabria esporta in tutto il mondo i suoi migliori cervelli (sono certa che ci siano anche ricercatori astrofisici o biologi), tantissimi ottimi giuristi calabresi hanno avuto gratificazioni professionali di non poco conto (vantiamo anche un calabrese tra i padri costituenti, quale fu Costantino Mortati!!) sarebbe stato bello se si fosse organizzato un incontro su qualcuno di questi temi! Ad esempio, una lezione di astronomia in spiaggia sulle stelle e le costellazioni tenuta da un astronomo sarebbe stato un evento semplice, diverso dal solito, un modo divertente di salutare il 2009, proclamato anno dell'astronomia!
Tutto ciò anche al fine di dare un forte segnale ai giovani soveratesi, che la cultura, i sacrifici e il merito pagano!
Anche in termini di pubblico: eventi culturali come la Milanesiana, il Festival della Scienza di Genova, il Festival della Mente di Sarzana, il Festival della Letteratura di Mantova sono solo alcuni dei numerosissimi esempi che annualmente registrano il tutto esaurito attirando visitatori da ogni parte di Italia, che accorrono a sentire scrittori, scienziati, poeti, giornalisti, attori teatrali, insomma personaggi del mondo della cultura. Non è il caso, ovviamente, dati i problemi di bilancio che costantemente affliggono le Amministrazioni Comunali organizzare eventi così complessi come Festival (del resto abbiamo già il Magna Grecia Film Festival), tuttavia riuscire a organizzare qualche incontro che abbia rilevanza culturale di più ampio respiro sarebbe una gran cosa per la cittadinanza soveratese!
Sembrano così lontani i tempi in cui da ragazzina, dopo cena si andava nel cortile dell'istituto Salesiano a vedere le commedie di Shakespeare o a sentire recitare le poesie di Leopardi! Probabilmente anche questo è segno dei tempi che cambiano.
Non so se questa email produrrà qualche effetto, spero che venga in qualche modo pubblicata e che magari susciti la curiosità o l'attenzione di qualche concittadino: sarebbe interessante capire se i chilometri che separano Soverato da Milano sono solo 1.200 o molti di più.

Cordialmente
Alessandra Nisticò

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