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Magna Graecia Film Festival 2008

ELOGIO AL PUBBLICO DEL MGFF

Mi permetto di aggiungere un premio tra quelli assegnati al MGFF: una menzione speciale al “Pubblico del Festival”. Il Pubblico è stato affezionato, curioso, critico, numeroso. Anzi, numerosissimo. Ogni sera si è presentato uno scenario suggestivo nella Villa Comunale. Sotto le stelle di notti un po’ capricciose sono sfilati attori e registi emozionati e gratificati dall’accoglienza e dalla atmosfera magica che il Pubblico ha saputo riservare a tutti loro. I commenti del giorno dopo le proiezioni sono divenuti parte della discussione quotidiana: riflessioni, confronti ed anche previsioni sui possibili premi. Un clima disteso, ma al tempo stesso attento ha accompagnato le serate. Una garbata accondiscendenza nei confronti di qualche attore più emozionato di quanto si potesse immaginare. E poi le parole di Ettore Scola, che con la sua sensibilità ed esperienza ha saputo cogliere e descrivere nei suoi interventi quella capacità di far socializzare che è propria del cinema e che queste serate hanno saputo esprimere tra la gente. E mi permetto anche di “bacchettare” Gianvito Casadonte quando davanti ad un certo dissenso all’arrivo del governatore Loiero si è un po’ stizzito rimproverando il Pubblico. Il dissenso è un diritto che si può manifestare, né lo si può impedire. Bastava dire che il dott. Loiero era in veste di ospite e non era venuto a fare un comizio e che pertanto era corretto accoglierlo con un applauso. Tutto qui. “Notti magiche” in un contesto di tante altre iniziative interessanti e meritevoli di attenzione in contemporanea al Festival. La musica etnica ad Isca, una rappresentazione teatrale in dialetto a Satriano, le letture dei versi di D’Annunzio da parte di Giancarlo Giannini a Roccelletta di Borgia, tanto per citarne alcune.  Tutte cose belle e godibili come il MGFF. Credo sia giusto valorizzare tutte le iniziative interessanti anche perché nessuna può vantare qualità migliori di altre. Il Pubblico decide di andare a vedere ciò che più gli aggrada in relazione ai propri interessi. Ed ogni Pubblico va rispettato per le sue scelte. E quello del MGFF è stato magico e stellato come le sere delle proiezioni. Vi invito a leggere nell’archivio di Luglio di Soveratoweb (23/07) il simpaticissimo: “Viaggio a Soverato per Nicola Vaporidis” di Anna, una ragazza di Gioia Tauro. Una menzione speciale, dunque, al “Pubblico” del Magna Grecia Film Festival.

Francesco Raspa

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Premi e applausi al Magna Graecia Film Festival

SOVERATO - Il Magna Graecia Film Festival è giunto a conclusione con la solita incetta di premi che ha accontentato un po’ tutti. Per la serata del galà finale, la più patinata, hanno sfilato i protagonisti di una settimana di grande cinema e alcuni attesi ospiti chiamati a ritirare le “colonne d’oro” disegnate dal maestro Gerardo Sacco. E’ stata proprio una breve sfilata dei gioielli più belli prestati al cinema dall’orafo calabrese ad aprire la serata presentata per l’occasione dalla bella Anna Falchi, brava nel tenere a bada lo spumeggiante entusiasmo del padrone di casa e direttore artistico Gianvito Casadonte. Sono state Marzia Conti e Giorgia Lepore le prime premiate a salire sul palco per il riconoscimento ai rispettivi cortometraggi “La lumaca” e “Addio”. Tony D’Angelo, regista di “Una notte”, è stato invece il vincitore del premio “Giuria popolare” assegnato dai voti del pubblico sul sito della kermesse. Il “Miglior attore” è andato a Valerio Mastandrea per “Notturno bus”, ritirato dal regista Davide Marengo. La miglior interpretazione femminile è invece risultata quella di Alba Rohrwacher per “Non c’è più niente da fare”. Due giovani protagonisti del cinema italiano che, dopo tante apparizioni in teatro e tv e una carriera partita in sordina, si apprestano a compiere il grande salto. Il premio per la “miglior produzione” è andato al successo dell’anno, “La ragazza del lago”. Il regista Andrea Molaioli e la produttrice di “Indigo” Francesca Cima hanno ricevuto il riconoscimento da Andrea Manni. Menzione speciale della giuria per il solito, esuberante Giorgio Faletti. La sua è stata sicuramente l’entrata in scena più divertente della serata: tra battute dettate un po’ dall’imbarazzo ma anche dall’intelligente autoironia, il boss di “Cemento armato” ha ricevuto un’autentica standing ovation. L’attore-scrittore ha ringraziato in particolare i tanti giovani che hanno lavorato duramente nella settimana del festival augurando loro, e a tutti i ragazzi calabresi, il futuro che meritano. La “miglior opera prima” è stata la commedia “Lezioni di cioccolato” di Andrea Cupellini. La “colonna d’oro” per il giovane regista cresciuto nel Centro sperimentale è stata ritirata da Rolando Ravello. Il maestro Ettore Scola, presidente di giuria, ha inoltre sottolineato il valore di una rassegna che anche quest’anno si è confermata una grande festa popolare. “Dovete mantenere il casino!”, ha consigliato a Casadonte il grande regista lodando le caratteristiche di una kermesse che ha fatto della gente il suo elemento centrale così come del piacere dello stare insieme e della sete di conoscenza. Il MGFF ha raccontato l’immagine di una Calabria diversa in cui la cultura può aprire nuovi spazi di lavoro. Scola è rimasto sul palco per premiare Matteo Garrone, ambasciatore del cinema italiano nel mondo. L’autore di “Gomorra” – proiettato nel proseguo della serata – è salito a ritirare il premio prima di dileguarsi tra la gente. A lui va il giusto tributo per un’opera che suscita ancora curiosità e resterà viva nel tempo per la sua capacità di raccontare il lato buio del nostro Paese riportando il cinema italiano ai fasti del passato. A portare i saluti delle istituzioni erano presenti il sindaco di Soverato Raffaele Mancini e il presidente della Regione, Agazio Loiero. L’appello rivolto a quest’ultimo è stato quello di calendarizzare il festival nella prossima finanziaria: il giovane Casadonte e i suoi collaboratori hanno già fatto il loro dovere lasciando a Soverato le tracce di un qualcosa destinato ad andare al di là del tempo. Applausi anche per la madrina Rosalinda Celentano e per Domenico Fortunato, di nome e di fatto. Il produttore di “Animanera”, premiato nella scorsa edizione del MGFF, ha annunciato che il film uscirà il 29 agosto in 40 copie distribuite da Medusa. Un caso sicuramente importante che rappresenta l’esempio dei riflessi positivi che un festival dedicato alle opere prime può avere nei confronti dei giovani autori italiani, spesso bistrattati dal pubblico ma soprattutto dagli stessi professionisti del cinema. Un risultato importante che dimostra un ulteriore passo in avanti compiuto da una manifestazione che ha solo 5 anni di vita ed è destinata a crescere ulteriormente. Appuntamento all’anno prossimo!

Premio Migliore Opera Prima: Lezioni di Cioccolato di Claudio Cupellini
Premio della Giuria Popolare: Una Notte di Toni D'Angelo
Premio Migliore Attore: Valerio Mastandrea per la sua interpretazione nel film Notturno Bus di Davide Marengo
Premio Migliore Attrice: Alba Caterina Rohrwacher per la sua interpretazione nel film Non c'è più Niente da Fare di Emanuele Barresi
Menzione Speciale della Giuria: Giorgio Faletti per la sua interpretazione nel film Cemento Armato di Marco Martani
Premio Migliore Produzione: Francesca Cima e Nicola Giuliano per il film La Ragazza del Lago di Andrea Molaioli 
Premio “Colonna d’Oro” per la Promozione del Cinema Italiano nel Mondo: Matteo Garrone per il film Gomorra
Premio Speciale "Pierre Todeschini” per il Cinema Italiano nel Mondo: Sesto Cifola

- Domenico Iozzo - Articolo tratto da "Catanzaro Informa" del 28/07/2008


Viaggio a Soverato per Nicolas Vaporidis


MAGNA GRAECIA FILM FESTIVAL 2008


Due serate al MGFF

Cominciamo dalla fine, così si conviene in un Paese di poca memoria come l’Italia.
Se al Lido di Venezia attraccano i Cinesi, i Francesi ed il solito Tom Cruise, il Nostro GVC risponde col bizantino Vaporidis, gli Angeli napoletani e una compagnia di livornesi. Se alla Festa del Cinema, a Roma, Veltroni amava snocciolare i numeri di ore proiettate, il Nostro a fine serata continua a dare numeri di orari improbabili.
Ma il popolino resiste ai tentativi di pioggia di qualche nuvola scherzosa e volge il suo sguardo premuroso verso il Direttore, evidentemente stanco. Due domande attanagliano i cinefili: gli attori ospiti lasceranno riposare un pochino il Nostro?; ma soprattutto, dove sono andati a finire i divani?. Intanto, le serate scorrono.
Dopo una bellissima prova recitativa della Capodonte e il bizantino Vaporidis, di cui abbiamo apprezzato la nonna di Gerace e la simpatica timidezza, è ora il turno di un gruppo di finti livornesi guidati tra gli splendidi canali di Livorno. Ai titoli di testa il primo sobbalzo: il Titolo “Non c’è più niente da fare!” prelude forse la solita manfrina comunista becera di un Paese in declino?. Falso allarme! E’ lo strillo acuto e tenero di una Cultura sempre domata, in una Italia mai doma alla Legge.
Dopo il film si sfiora la tragedia. Sale in cattedra il dramma interiore del Papaleo Rocco che, guidato, dalla chitarra acustica si esibisce in canto, recitazione, interazione col pubblico e quasi ballo. Sembra uno Showman e forse prima o poi vincerà un Oscar, ma nonostante gli sforzi, quando non ci sarà più, ricorderemo Rocco Papaleo per la sua parte in “Classe di Ferro”; non c’è più niente da fare, questa è la tragedia!.
Ma il MGFF ci dà la forza di continuare e i giovani lo dimostrano. Mentre le acque del mare si separano, il cielo si rabbuia, il vento si alza fragoroso tra i rami della Villa Comunale al punto che mancano solo le cavallette e i lampi di fuoco, uno stuolo di giovanissimi sfonda le barricate ed ostinatamente si accomoda per vedere il film di Muccino, fratello del Muccino regista. Il film piace, anche se il popolino si mostra un po’ tenero con il protagonista, causa bellezza trasandata. Ma il cinema deve far sognare e ogni mezzo è più che lecito. Anche il sottoscritto risente del clima rilassato e godereccio della serata, e per una sera - confesso - non mi sembra neanche di stare in Calabria o forse lo sono per la prima volta. Chissà! Buona visione.

 Filippo Apostoliti

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Un possibile retroscena semiserio del MGFF

Alle 21 precise, le luci dei riflettori hanno illuminato il palco dove troneggiavano due splendidi Divani, fatti arrivare - pare - direttamente dalla Laganosa e sicuri protagonisti della manifestazione. Gli incroci del vimini simil-ossuto facevano il paio con gli sguardi incrociati degli invitati quasi tutti rigorosamente in maglietta, causa caldo. Il Padrone di casa, dopo aver omaggiato i Divani, ha passato in rassegna le truppe giovanili, che nella loro divisa nerofascista vigilavano sulla sicurezza di presenti e passanti. Il Nostro ha, poi, posto il microfono al Sindaco, che ha ricordato ai presenti le meraviglie della Calabria. Ma il popolino - mai domo nei secoli - ha risposto col mormorio, e non perchè in dissenso con l’Autorità, ma così per principio: non sia mai che un Sindaco riceva un complimento! Poi è giunto il momento di un tale Ettore Scola da Roma, fermo nelle intenzioni di ricordare un “folle direttore” che ebbe la pretesa di far conoscere il cinema italiano all’estero. Anche stavolta il popolino ha rumoreggiato al grido: “che il cinema italiano non passi il valico francese, benvenuto oh straniero in terra italica!”. In confidenza, voci di vicoli soveratesi ci sussurravano che il tale Scola fosse il paroliere del film che avremmo visto nella serata, ma nessuno dello Staff ha commentato e anche i divani si son guardati bene dallo scomporsi!
Alle 21.30, tutti zitti e con le natiche ferme sul cemento armato comodissimo, perchè aveva inizio la proiezione della pellicola che - ne eravamo e siamo certi - avrebbe riscosso grande successo nelle nuove generazioni.
Una prima visione , come quelle di ItaliaUno tanto per intenderci, che racconta di un paese di “furbetti del quartierino” sempre vincitori e di allocchi onesti, che perdono nella vita e muoiono quando provano a fare i furbetti. Alla comparsa dei titoli di coda, compariva il Nostro che con le movenze di un ghepardo si sistemava tra i nobili divani, quindi partiva un boato di giubilo, che il Nostro scambiava per ovazione al film, ma era semplicemente piacere per aver potuto abbandonare l’amato cemento armato.
La serata si è poi conclusa con l’intervista al trapassato Dino Risi, la cui libertà intellettuale rimane un fulgido insegnamento per i vivi e per i posteri, seguita dai pochi resistenti mentre la maggior parte degli uditori si recava al Pronto Soccorso per una lieta puntura lombare, inneggiando al cemento armato sconfitto.
Abbiamo, poi, incontrato il Nostro Direttore il cui sorriso dava la cifra del successo riscosso, e che non veniva scomposto neanche dalle cifre a due zeri di presunti invalidi da MGFF, che il Pronto soccorso diramava. Egli ci ha rivelato che i Divani sarebbero stati lì anche la sera successiva, era chiaro quindi per noi l’avvertimento ad esserci la sera dopo e così tutte le altre: sfida accettata, ci saremo!

Filippo Apostoliti

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ROSALINDA CELENTANO conquista la croisette per il Magna Graecia Film Festival 2008

 

Magna Graecia Film Festival 2008Presentata al Festival di Cannes 2008 la selezione delle opere prime in concorso alla quinta edizione del fortunato festival calabrese.

 

Madrina del festival edizione 2008 Rosalinda Celentano.

 

La quinta edizione si svolgerà tra il 20 ed il 27 luglio 2008 a Soverato.

 

Fondatore e direttore artistico del Magna Graecia Film Festival è  Gianvito Casadonte.

 

Il Festival si dedica totalmente alle "Opere Prime" e grazie all' accordo con il  Festival di Annecy Cinema Italien garantisce all'opera prima vincitrice a Soverato l'accesso in concorso al festival francese .

 

CONCORSO 2008

 

"Cemento armato" di  Marco Martani

 

"Come tu mi vuoi" di  Volfango De Biase

 

"Lascia perdere Johnny" di  Fabrizio Bentivoglio

 

"Lezioni di cioccolato" di  Claudio Cupellini

 

"Non c'è più niente da fare" di  Emanuele Barresi

 

"Notturno bus" di  Davide Marengo

 

"Parlami d'amore" di Silvio Muccino

 

"La Ragazza del lago" di  Andrea Molaioli

 

"Ultimi della classe" di  Luca Biglione

 

"Una notte" di  Tony D'Angelo

Magna Graecia Film Festival 2008


Scheda storica del festival

 

Dal 2004 al 2007 il festival ha visto protagonisti tutti i giovani autori italiani.

 

Nella prima edizione vince la colonna d'oro l'opera prima "Fame chimica" di Paolo Vari e Antonio Bocola  che trionfa anche ad Annecy.

 

La seconda edizione, con la giuria presieduta da Ettore Scola, vede vincitrice l'opera prima "Saimir" di Francesco Munzi  vittoriosa anche questa al festival francese.

 

Nella stessa edizione viene assegnata la colonna d'oro a Giancarlo Giannini per la promozione del cinema italiano nel mondo e la colonna d'oro alla carriera ad Ettore Scola.

 

Madrina della terza edizione è Maria Grazia Cucinotta protagonista al Festival di Cannes 2006 nella conferenza stampa di presentazione del MGFF.

 

La terza edizione viene vinta dal film "Per non dimenticarti" di Maria Antonia Avati e la colonna d'oro alla carriera viene assegnata a Mario Monicelli , Ugo Gregoretti e Citto Maselli e la colonna per la promozione del cinema italiano nel mondo a Kim Rossi Stuart

 

La  quarta  edizione viene presentata al Festival di Cannes 2007 madrina Claudia Gerini accompagnata da Federico Zampaglione.

 

Vince l'opera prima " Io, l'altro" di Mohsen Melliti che si aggiudica anche il premio speciale della giuria ad Annecy. La serata di premiazione viene presentata da Martina Colombari.

 

Le giurie storiche del MGFF sono state composte da: Ettore Scola, Mario Monicelli, Ugo Gregoretti, Citto Maselli, Giorgio Arlorio, Francesco Di Giacomo, Silvia Scola, Giulio Scarpati, Sabrina Impacciatore, Francesco Festuccia ed Elizabeth Missland.

 

Il festival, ogni anno, vieni diffuso in mondovisione da Rai Sat Cinema.

 

Le colonne d'oro sono realizzate da Gerardo Sacco.