I “18 anni dopo” di Edoardo Leo, raccoglie la stima e gli applausi di pubblico e critica e si porta a casa quattro meritati premi. Leo, spesso presente a Soverato e legato fortemente alla Calabria, si è dichiarato soddisfatto di questo trionfo e di questa risposta data dal pubblico che lo ha appoggiato fin da subito. A ricevere la colonna d’oro sono anche “La doppia ora”, “Polvere”, “Una notte blu cobalto” e “Basilicata coast to coast” (premio della giuria popolare). Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, che ha composto le musiche del film “Una notte blu cobalto”, ha improvvisato un pezzo al pianoforte, ricevendo gli elogi del pubblico presente. Il sindaco di Soverato Raffaele Mancini ha salutato i presenti ed ha augurato al festival lunga vita mentre Ettore Scola, a capo della giuria, ha sottolineato che il livello dei film in concorso non era poi così alto, a causa del fatto che forse si punta poco ad incentivare il vero cinema e ha incitato tutti a guardare film italiani spesso e con lo stesso interesse con cui viene fatto quando si ritrovano durante le giornate del festival.

I premi

Il Festival francese Annecy Cinema Italien ha selezionato per il concorso l’opera prima :
DICIOTTO ANNI DOPO di Edoardo Leo
Premio giuria popolare di Soverato :
BASILICATA COAST TO COAST di Rocco Papaleo
La giuria del Concorso  della VII edizione del Magna Graecia Film Festival composta da Ugo Gregoretti, Emilio Bonucci, Silvia Scola, Silvia Bizio ha assegnato i seguenti premi Colonna d’Oro Magna Graecia Film Festival :
Migliore Opera Prima
DICIOTTO ANNI DOPO di Edoardo Leo
Migliore Sceneggiatura
ALESSANDRO FABBRI, LUDOVICA RAMPOLDI, STEFANO SARDO
per LA DOPPIA ORA di Giuseppe Capotondi
Miglior cast
EDOARDO LEO, MARCO BONINI, SABRINA IMPACCIATORE
per DICIOTTO ANNI DOPO di Edoardo Leo
Premio Rai Trade
DICIOTTO ANNI DOPO di Edoardo Leo
Menzione Speciale della Giuria
POLVERE di Massimiliano D’Epiro
Migliore Colonna Sonora
GIULIANO SANGIORGI per UNA NOTTE BLU COBALTO di Daniele Gangemi

 ALTRE FOTO NELLA GALLERIA FACEBOOK DI SOVERATO WEB

Il MGFF conclude con “Una notte blu cobalto” ultimo film in concorso con Corrado Fortuna, Alessandro Haber e Regina Orioli. Presente alla serata il regista Daniele Cangemi insieme all'attrice Valentina Carnelutti, la produttrice Grazia Rendo e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro che ha curato la colonna sonora. L’opera prima di Cangemi tratta la storia di un ragazzo siciliano alle prese con i problemi d’amore che riuscirà a superare grazie ad una notte di lavoro in una pizzeria chiamata Blu Cobalto, e che gli farà conoscere tanta gente strana. Alla fine troverà la giusta cura per le sue pene d’amore.
Prima ancora il sindaco di Soverato, Raffaele Mancini, ha espresso il proprio compiacimento per come anche quest'anno il festival di Casadonte ha dato alla cittadina ionica grande risalto dal punto di vista nazionale e non. La kermesse è per il primo cittadino soveratese l'evento più importante, anche perché oramai esprime da sette anni una sinergia perfetta tra la Calabria e il cinema italiano.
Giuliano Sangiorgi si è mostrato soddisfatto di essere presente alla kermesse soveratese, evidenziando quanto importante sia possedere una meridionalità e la capacità e la volontà di voler emergere e proporre qualcosa di bello e di nuovo.
Subito dopo è stato proiettato “Ben 10 Allen Swarm”, un action movie per ragazzi proveniente direttamente da Cartoon Network.
Questa sera avverrà la premiazione con la presenza in giuria di Ettore Scola e di Ugo Gregoretti. Questa Settima Edizione del Festival si fregia di un Media Partner prestigioso, Rai 1 e da quest’anno si aggiunge RAI TRADE con l’istituzione di un premio speciale. Il MGFF continua anche la sua partnership con il Festival francese Annecy Cinema Italien.

 ALTRE FOTO NELLA GALLERIA FACEBOOK DI SOVERATO WEB

Grande l’attesa ieri sera per l’arrivo dell’ospite d’onore della settima giornata del MGFF. Anna Falchi, con la sua bellezza e la sua eleganza, ha incantato i presenti accorsi presso l’arena soveratese. L’attrice italiana, produttrice del film “Due vite per caso” proiettato ieri sera insieme all’altra opera in concorso “Polvere”, ha espresso la propria gioia di trovarsi di fronte ad un pubblico caloroso. La Falchi ha anche evidenziato la propria soddisfazione insieme al fratello Sauro, nell’aver prodotto il film in concorso ed ha incitato a proporre idee necessarie per realizzare altri film.

Durante la serata sono accorsi sul palco ospiti del calibro di Sabrina Impacciatore, Rolando Ravello, Monica Scattini, mentre ad inizio spettacolo si sono esibiti i fratelli Laganà, i quali hanno anche proposto il brano dedicato proprio alla kermesse di Casadonte.
I film in concorso, sono due opere prime interessanti sotto l’aspetto del cinema di genere. Due pellicole che hanno di certo mostrato tematiche comuni come la violenza ad esempio. “Due vite per caso” esprime un modo di vedere una vicenda per via di una doppia strada da seguire, in cui il protagonista (Lorenzo Balducci) è al centro di una storia doppiamente interpretata e che culminerà in un’unica soluzione. “Polvere” di Danilo Proietti e Massimiliano D’Epiro (quest’ultimo presente ieri sera), invece, si presenta come un film d’impatto dove si cerca di mettere a nudo il sistema droga in Italia e la sua diffusione sull’intero tessuto sociale e in special modo tra i giovani, vittime e carnefici di questo fenomeno.

 ALTRE FOTO NELLA GALLERIA FACEBOOK DI SOVERATO WEB

La serata del MGFF non è stata caratterizzata solo da cinema ma anche da intermezzi musicali e interessanti interventi di carattere culturale. La presenza, infatti, del cantautore Eugenio Bennato ha esaltato ed emozionato il pubblico presente. Bennato, che sarà a Caulonia dove si svolge il programma da lui stesso portato avanti di taranta power, si è mostrato disponibile nel realizzare una serie di pezzi che ha fatto applaudire il pubblico, divertito e sorpreso nel vedere un altro illustre ospite

Nicolas Vaporidis è stato, invece, l’ospite d’onore della serata per via della proiezione del film in concorso “Tutto l’amore del mondo” e dove erano presenti altri attori: Eros Galbiati, Alessandro Roja e la brava Monica Scattini. Vaporidis, attore e anche produttore del film, si è commosso per l’accoglienza ricevuta e per come il pubblico ha dimostrato tutto il suo calore nei suoi confronti.

Notevole anche il docufilm presentato alla mostra, "Zaleuco era locrese?" di Antonio Ciano con Valentina Tassone e Mimì Brancatisano. Un documentario ambientato a Locri (RC), dove si è affrontato il tema della legalità per mezzo della figura storica di Zeleuco e la sua ricerca dell’agorà.

 ALTRE FOTO NELLA GALLERIA FACEBOOK DI SOVERATO WEB

Convincenti e interessanti, le proiezioni proposte ieri sera presso l’anfiteatro di Soverato. “18 anni prima” di Edoardo Leo e “La doppia ora” di Giuseppe Capotondi, sono due film completamente diversi. La prima è una commedia ben confezionata dal duo Edoardo Leo e Marco Bonini, che si danno ad un viaggio di vita Roma-Reggio Calabria, utile per ricostruire un proprio percorso esistenziale spezzato dalla tragica scomparsa della madre prima in un incidente stradale e del padre poi, in un’età matura. Il secondo film (recuperato dopo le intemperie climatiche della prima sera) propone la storia di una coppia che in una maniera apparentemente casuale si incontra e nasce così un rapporto spezzato da un evento violento quanto inaspettato. Si rivelerà così una situazione ambigua, psicologicamente pesante per la protagonista (Ksenia Rappoport) prima e poi per il protagonista (Filippo Timi), uniti e divisi da eventi voluti e non. Il film di Leo è una commedia leggera, che gioca molto sui sentimenti e sui buoni propositi, mentre l’opera prima di Capotondi propone sfumature tese, da thriller psicologico e con colpi di scena che si svelano di volta in volta.
Edoardo Leo e Marco Bonini sono saliti sul palco subito dopo la proiezione del film, applaudito dal folto pubblico presente ieri sera presso l’arena soveratese. Entrambi gli attori, di fronte al maestro Ettore Scola (giunto ieri a Soverato), hanno risposto alle varie domande. Leo ha anche dichiarato quanta difficoltà ha avuto nel riuscire a dirigere il film, in special modo in Calabria dove molte scene erano ambientate. Sono state prese in considerazione tematiche presenti all’interno del film e analizzate con molta pacatezza e volontà dai protagonisti insieme al pubblico.

ALTRE FOTO NELLA GALLERIA FACEBOOK DI SOVERATO WEB

La quarta serata del festival ha visto la proiezione di due film incentrati sul fattore razziale in Italia e sui rapporti con la gente proveniente dal continente africano. Si tratta di “La cosa giusta” di Marco Compagiani con Ennio Fantastichini, Paolo Briguglia e Ahmed Hafiene e “Good Morning Aman” di Claudio Noce con Valerio Mastandrea, Said Saibre e Anita Caprioli. Due ritratti, o meglio, due contesti diversi dove da una parte vi è un uomo di origine marocchina intricato in situazioni illegali, mentre dall’altra i sogni, gli incontri e le aspettative di un ragazzo somalo in Italia. A parlare delle situazioni critiche in Africa, è stata la bellissima Giuliana De Sio (ha girato “Il console italiano” in Sud Africa). L’attrice italiana salita sul palco con Gianvito Casadonte ha evidenziato la povertà, le difficoltà e le caratteristiche di un luogo molto difficile e che non si conosce profondamente.
Colonna d’oro a Sergio Rubini, presente alla manifestazione e in Calabria per girare delle scene per l’ultima fatica di Antonio Albanese. L’attore pugliese ha ricevuto il premio dal maestro Ugo Gregoretti per la diffusione del cinema italiano nel mondo.
Prima ancora dell’inizio dei due film, è stato proiettato il pilot di una sit-com italiana di pochi minuti intitolato “Wilma” di Adelmo Togliani (presente ieri sera insieme all’attore Pietro Genuardi) con Debora Capriolgio e Katia Ricciarelli. Presentato anche il libro “Malitalia” , scritto da Laura Aprati e Enrico Fierro (sul palco con Casadonte) e con le parole di Dacia Maraini, Franco Di Mare, Don Luigi Ciotti e Pietro Grasso.

“Basilicata-Calabria coast to coast”. Dalla terza serata del MGFF spunta fuori questo messaggio targato Rocco Papaleo e Max Gazzè, presenti presso l’arena della villa comunale di Soverato.
Tra gli spalti e la platea, gremitissimi, un pubblico soddisfatto e divertito ha preso parte prima alla leggera e azzeccata commedia del regista e attore lucano, per poi applaudirlo successivamente per l’interpretazione del suo spettacolo intervallato dalla presenza di Gazzè (attore “muto” nel film) che ha scritto la canzone dell’opera in concorso “Mentre dormi”. Papaleo, sempre più scanzonato e ironico, ha regalato momenti di puro divertimento e improvvisazione (anche con Stefano Palatresi salito sul palco con Gazzè). Ha dimostrato tutta la sua gioia e la sua energia, proponendo il meglio del suo repertorio. La sinergia con Gazzè e in special modo con il pubblico, che ha davvero gradito le battute, l’ironia e gli stornelli di un artista meridionale doc!
“Basilicata coast to coast” si colloca tra quelle commedie leggere capaci di coinvolgere lo spettatore per mezzo di un cast azzeccato, momenti cadenzati da battute ironiche e studiate, musiche variegate, clip e cartoline paesaggistiche. La Basilicata fa da sfondo a questo quintetto (Papaleo, Gasmann, Gazzè, Imbruglia e Mezzogiorno) che decide di attraversare a piedi la Regione da una costa all’altra per così giungere ad un festival della musica così ambito e sognato. Tante le avventure e gli incontri, così come i sentimenti, le illusioni e le delusioni, le storie e le sorprese che in una manciata di giorni si consumano in questa allegra compagnia creata, voluta e costruita da Papaleo.

Durante la conferenza stampa si è avuta la possibilità di interagire con i giovani attori del primo film in concorso “Una canzone per te”, Michela Quattrociocche ed Emanuele Bosi. Entrambi hanno evidenziato la difficoltà di diffusione del film e di come sia stato importante mettere in scena un ritratto generazionale in cui sono rilevanti fattori come i sogni, le incomprensioni e i sentimenti. Bosi ha anche messo in risalto il fatto che è determinante far parte di progetti simili o anche di film maggiormente curati sotto l’aspetto della sceneggiatura, del tema e della storia. Entrambi gli attori hanno anche sottolineato come si vive oggi nel cinema una crisi che bisogna di certo superare.
L’arrivo di Rocco Papaleo, venuto a presentare la sua opera prima “Basilicata coast to coast” (stasera in programma), è stato spumeggiante quanto interessante. Ricevuto un dipinto dal pittore Simone Bellini, l’attore e regista ha evidenziato da subito il buon lavoro portato avanti da Gianvito Casadonte per poi spiegare come è nata l’idea del suo film. Una pellicola interessante, una commedia leggera che punta su di un buon cast, una storia semplice e una colonna sonora azzeccata. La scelta di trovare un attore/musicista come Max Gazzè, nasce dal fatto che c’è di mezzo l’amicizia ed il gioco, ha confermato Papaleo. Saper fare il modo di puntare su di una storia che possa essere godibile e dove alla base vi è anche una terra calda e stupenda come la Basilicata. Mettere insieme, anche, attori con origini diverse e che rendono ancora più interessante questa storia targata Rocco Papaleo.