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PAGINA LIBERA

No, caro Presidente! 

Di fronte al gravissimo episodio che Le abbiamo denunciato, riguardante l’ennesimo rifiuto da parte di funzionari comunali di far visionare atti richiesti da Consiglieri e da parte della maggioranza di rispondere alle interrogazioni su aspetti rilevantissimi del governo della Città, Lei non può far altro che assumere, finalmente, il ruolo che Le compete: garante delle fondamentali regole della democrazia e dei diritti dei Consiglieri Comunali.

Ogni altra azione o atteggiamento, quali quelli che sta assumendo, sviliscono il Suo ruolo, La relegano a uomo di parte e, inevitabilmente, a complice del tentativo di definitiva cancellazione della trasparenza, che deve essere la condizione indispensabile del governo cittadino. Dispiace dirlo, ma se Lei continua a far finta di niente, se Lei, addirittura, mette in dubbio la parola di un Consigliere Comunale, Lei è

Complice del tentativo reiterato di nascondere

 Dunque non è stato felice, nel suo ultimo intervento, Signor Presidente del Consiglio Comunale. Ma, ormai siamo abituati alla visione che Lei ha del proprio ruolo. Ricordiamo l’assenza di una qualsiasi Sua reazione quando l’assessore Sonia Munizzi affermò che “in democrazia la maggioranza può anche determinarsi di non rispondere”.  Ricordiamo ancora la Sua risposta alla nostra sollecitazione di richiamare al rispetto del regolamento il Sindaco, quando questi aveva arrogantemente affermato di non voler rispondere ad una questione sollevata da un consigliere comunale di minoranza “perché rispondere richiede tempo e io non ho tempo da perdere!”. E la Sua risposta fu: “Il regolamento non prevede che il Presidente del Consiglio possa richiamare il Sindaco al rispetto del Regolamento”. Ricordiamo, per ultimo, l’esemplare e emblematico Suo comportamento, quando impose al primo punto dell’ordine del giorno un argomento per impedire la discussione richiesta da un quinto dei Consiglieri sugli spropositati aumenti dei ticket  mensa.

Poiché più volte L’abbiamo sollecitata, invano, a esercitare il ruolo di garante delle prerogative e delle funzioni dei Consiglieri Comunali, proviamo ora a supplicarLa.

Signor Presidente, piuttosto che rimproverare chi denuncia il mancato rispetto delle regole democratiche  rappresentando fatti  di tutta evidenza, dia un segnale di autonomia e di dignità: pretenda che vengano forniti gli atti d’Ufficio richiesti!

E sa perché? Perché si sta consumando l’ennesimo scippo a danno della Collettività: la maggioranza, di cui Lei  fa ed è parte,  ha deciso di alienare un suolo perché sia oggetto di speculazione edilizia privata,  mentre era stato espropriato per essere destinato a piazza pedonale, parcheggi e verde pubblico! Ecco perché vogliamo vedere le carte! E crediamo che sarebbe utile alla città che le vedesse anche Lei.

Le facciamo sommessamente notare che la prima richiesta di quegli atti  è stata da noi formulata ormai da sei mesi e che la procedura per la vendita del suolo sta seguendo inesorabilmente il suo iter.

Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur!.....

 Soverato 30 maggio 2008

Centro Sinistra Progetto per Soverato

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Cinque proposte per il Magna Grecia Film Festival

Metto subito le mani avanti, perchè non vorrei si pensasse che le mie intenzioni siano dettate dalla presunzione di conoscere verità rivelate. Ma credo che l’esercizio sterile della critica non aiuti, quindi preferisco cimentarmi ad individuare cinque proposte utili per il Magna Grecia Film festival. Non ho la pretesa di essere ascoltato da chi organizza la manifestazione perchè mi manca l’autorevolezza, ma le sottopongo al giudizio di chi legge, al fine di essere propositivo. Cominciamo:

1. Cinema sotto le stelle per i più piccoli, con i film animati della Walt Disney e vari. La Villa Comunale potrebbe essere il luogo adatto.

2. Cinema nel tardo pomeriggio per un pubblico più adulto, con i film anni 50-60. Per intenderci, quelli della grande stagione italiana (I vitelloni, I soliti ignoti, Divorzio all'italiana, Il sorpasso). Il giardino Botanico potrebbe andare bene.

3. Rassegna di Colonne sonore, Fotografie e documentari sul cinema. Se penso all’ascolto delle musiche di Morricone, durante la rassegna, mi vengono i brividi.

4. Teatro di strada con la proposizione dei pezzi più importanti della commedia italiana. Il Lungomare sarebbe ideale.

5. Concorso per i Corti amatoriali, da proiettare in una piazza.

Lo spirito in queste proposte mi sembra chiaro: vivere pienamente l’evento MGFF e creare occasioni d’incontro per la cittadinanza. Ovviamente, non si prescinde dalle cibarie perchè il calabrese, si sa, si muove seguendo il profumo dei piatti caldi. E confesso, pure, che mi piacerebbe vedere le vetrine dei negozi a tema. Con molta umiltà aspetto critiche e suggerimenti, forza!

Filippo Apostoliti

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egr. dott. Giancarlo Tiani -  Presidente del Consiglio Comunale della città di Soverato
p.c. ill.mo Signor Prefetto della Provincia di Catanzaro
e, per quanto di competenza, al Segretario Generale del Comune di Soverato

Autosospensione da Consigliere Comunale

Il 27 maggio intorno alle ore 11,30 il Consigliere Calabretta si è recato a Palazzo di Città, negli Uffici del Settore Urbanistica, per accertare fatti di interesse connessi alla attività di Consigliere Comunale.

Aveva chiesto di visionare:

- il registro dei permessi di costruire, poiché aveva ricevuto la segnalazione che nell’esame delle pratiche edilizie non si seguirebbe l’ordine cronologico;

- il fascicolo istruttorio relativo alla interrogazione a risposta scritta indirizzata al Signor Sindaco e al Signor Assessore all’Urbanistica, riguardante la vendita del suolo in via Amirante. (Ricordiamo, solo per inciso, che nel corso dell’ultima seduta di Consiglio Comunale, il Signor Sindaco aveva incaricato, seppure tardivamente, il Segretario Generale di disporre ogni azione utile per fornire risposta alla interrogazione, protocollata per iscritto il 19 marzo e formulata più volte verbalmente già fin dal dicembre 2007).

A seguito di queste richieste, il Dipendente Pilieci invitava il Consigliere Calabretta a compilare domanda scritta. Il Consigliere rispondeva che non intendeva aderire al suo invito, in quanto i Consiglieri Comunali hanno diritto, ai sensi del regolamento e delle norme vigenti, di visionare tutti gli atti d’ufficio senza particolari formalità e perciò anche a seguito di semplice richiesta verbale. Il dipendente ha insistito, sostenendo che in tal senso aveva ricevuto disposizioni dal Responsabile di Settore.

Non è stato possibile perciò visionare gli atti. O, meglio, di fatto è stato impedito al Consigliere Calabretta di visionare gli atti. Lo stesso Consigliere ha poi chiesto che gli si desse atto per iscritto di quanto accaduto, al fine di denunciare in Consiglio Comunale con dovizia di particolari la evidente violazione delle norme e dei regolamenti. Il Dipendente, dopo essersi consultato telefonicamente con il Responsabile di Settore, ha manifestato l’intenzione di aderire alla richiesta di redigere resoconto. Resoconto che, intorno alle 13,30, non era ancora disponibile. Di fronte a tanto, il Consigliere Calabretta lasciava Palazzo di Città.

Non è il caso qui di soffermarsi sullo stato d’animo, di amarezza e di frustrazione, che abbiamo personalmente vissuto.

Riteniamo tuttavia di far rilevare che è stato sfrontatamente violato non solo il diritto proprio del Consigliere Comunale ma anche, e di più, le norme fondamentali dell’obbligo di trasparenza cui un’amministrazione pubblica deve informarsi e che costituiscono un diritto insopprimibile dell’intera città che legittimamente i Consiglieri eletti  rappresentano.

Il fatto in sé, che reputiamo gravissimo e inquietante, segue la lunga serie di mancate risposte a interrogazioni, per le quali da ultimo il Consigliere Calabretta aveva deciso di interessare oltre che la Sua autorevole Persona anche il Signor Prefetto, ahinoi, senza esito alcuno, nonché un’interminabile sequenza di analoghi atti ostruzionistici all’esercizio della funzione di consiglieri comunali ripetutamente perpetrati dai responsabili degli uffici amministrativi.

Quando siamo stati eletti pensavamo di offrire il nostro impegno da semplici Consiglieri Comunali, così come fin qui abbiamo fatto, per il futuro della Città.  Nel contempo, dobbiamo confessarLe di sentirci impossibilitati, in tale situazione, ad esercitare il ruolo che ci era stato assegnato dagli Elettori. L’incredibile comportamento degli uffici e il parallelo atteggiamento omissivo dell’Amministrazione attiva fanno presumere una compiacenza, se non, addirittura, una deliberata determinazione a che simili ostruzionismi si verifichino. Di più, dobbiamo amaramente constatare che, per quanto ne sappiamo, neanche Lei ed il Signor Prefetto, per il ruolo di garanti che rivestite, benché informati, abbiate sentito il dovere di intervenire.

Comunichiamo perciò la decisione di autosospenderci dalle funzioni di Consigliere Comunale, sperando, forse ingenuamente, che questo atto possa servire a ristabilire l’agibilità democratica propria dell’Istituzione Comune.

La ringraziamo per l’attenzione e Le porgiamo i nostri migliori saluti.

Soverato, 29 maggio 2008

Claudio Rombolà

Giovanni Maria Calabretta

Piero Fazzari

Antonio Gagliardi

Nicola Merenda

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BASTA POCO

La situazione non è critica, come qualcuno vuol farci credere,ma non è neanche rosea,come dice qualcun'altro .Può e deve semplicemente essere migliorata, Soverato era la perla dello jonio dite voi....... No!!!!! Soverato E' la perla dello jonio. Da questo si deve partire per migliorare le cose...... Tante persone conoscono Soverato in Italia e nel Mondo,e la conoscono non certo solo per il passaparola, ma ANCHE perchè hanno visto ZELIG, IL GIRO , IL MGFF, sono stati alla fiera del turismo, sono amanti delle discese subacquee, quindi va bene tutto...... il MGFF va bene, perchè ci fa conoscere ad una parte di Mondo, quella degli amanti del Cinema e della Cultura. Il giro d' Italia va bene, perchè ci fa conoscere ad un'altra parte di Mondo, quella degli sportivi. Il peperoncino di Soverato va bene, perchè ci fa conoscere agli amanti della televisione e del cabaret,la baia dell'IPPOCAMPO va bene, perchè così ci conoscono i Sub. vengono gli amanti della musica se ci sono concerti di grandi star,gli amanti del calcio se c'è il beach soccer... Sono tutte cose buone e ci vogliono....e fa bene l'amministrazione a puntarci sopra...!!!

Ora,il punto è cosa offre Soverato? beh, noi Suvaratani forse non ce ne accorgiamo ma offre tantissime cose,prime fra tutte il mare,che il comune vorrebbe salvaguardare creando la baia dell'ippocampo, pulendo la spiaggia e sistemando il depuratore vecchio e cercando di costruire un nuovo depuratore. C'è il giardino botanico, Soverato vecchia, il lungomare.... stabilimenti balneari, ristoranti, pizzerie e gelaterie,.... Ci sono cose buone..... non sono perfette ma vanno bene.. Insomma che vi piaccia o no, siamo il centro più grosso e organizzato e visitato della zona,e uno dei migliori della Calabria. E nei dintorni ci sono tantissimi posti da vedere ...Serra, Gerace, Stilo, Roccelletta, Caminia, Squillace eccc.....sono tutte a due passi.... Soverato è al centro Questo è un punto a nostro favore che la città e i nostri avi hanno creato negli anni. E' la base su cui poter costruire. Soverato ha dei bei negozi e ben strutturati,la merce venduta è abbastanza buona,forse qualcuno potrebbe calare i prezzi ma si sa che non è facile mandare avanti un negozio al giorno d'oggi in Italia figuriamoci in Calabria. Soverato è "un centro commerciale" all'aperto che secondo me però potrebbe essere sfruttato un pochino meglio. Io ho qualche proposta che secondo me potrebbe  rendere felici anche molti suvaratani oltre che secondo me anche i commercianti stessi. Innanzitutto all'associazione dei commercianti chiedo, perchè nelle domeniche ,nei festivi,o almeno e dico almeno in occasione di manifestazioni sul corso come che so,Vini in vetrina,o il corso isola pedonale nelle domeniche,o la fiera dell'artigianato,sono aperti sempre e solo i soliti 5 negozi (dico 5 perchè li conto sempre e sono sempre gli stessi 5)?????????? Non serve stare aperti ogni giorno fino alle 13, (già da mezzogiorno in giro non c'è nessuno)e riaprire alle 16,ma chi vi deve venire,il passeggio inizia alle 18 e d'estate dura fino almeno fino alle 21,ma voi alle 20 siete tutti chiusi.. Magari chiudete tutto il giorno lunedì se avete commesse e non sapete come pagarle..... Chiunque di voi si è recato almeno una volta nella vita in un qualsiasi centro turistico,piccolo o grande che sia,tanti esempi sono vicini a noi come  vedi Tropea, Pizzo, Taormina. Ecco noterete una cosa semplice semplice............. Almeno sulla via principale di Domenica e nei festivi i negozi sono TUTTI APERTI,,

Non sono aperti perchè c'è gente,è la gente che va perchè sono aperti.....Tropea e Pizzo non sono più belle ,sono forse più organizzate un pochino meno svogliate e leggermente più furbe,perche è risaputo che la gente va a visitare le città quando non lavora e quindi nei festivi, e loro sfruttano questo. Da noi la gente viene , si fa un mini giro sul corso,nota i negozi chiusi e che fa,si mangia un gelato sul lungomare, porta i bambini alle giostre e se ne va. Il sabato sera il corso è pieno,è i negozi chi più chi meno lavorano. La domenica si trasforma tutto,sul corso il deserto,il lungomare strapieno. Quindi la gente viene ,ma se siete chiusi che fa,viene a casa vostra e vi porta i soldi????? . E poi vi lamentate con l'amministrazione comunale, che c'entrano loro. Perchè almeno non provate  a farlo per un periodo medio-lungo,almeno nelle belle giornate che da noi per fortuna ci sono 8 mesi l'anno. Lo si fa da tutte le parti perchè a Soverato no. Si può fare turismo anche con la gente della propria regione ,o no?I soldi del Nord sono uguali a quelli del Sud., mi sembra.......... E poi io sinceramente qualche turista lo sto vedendo,tra cui tanti stranieri, o no????????? Ora  una proposta al comune, perchè non chiudere il corso almeno il sabato sera,? Personalmente creerei un'isola pedonale perenne, come a Catanzaro e in quasi tutte le città d'Italia, ma almeno farlo il Sabato, e d'Estate anche il venerdì e la domenica. Dareste una grossa mano ai commercianti e ci sarebbe più sicurezza per i pedoni,anche perchè con quei marciapiedi minuscoli e ultravecchi,passeggiare e guardare le vetrine non è il massimo..... Avete notato che quando il corso è chiuso c'è un colpo d'occhio bellissimo,la gente viene,quindi vuol dire che è apprezzata...invece di andare avanti e indietro alle vele,lo fanno all'aria aperta. In alternativa avrei anche un'altra proposta Corso a Senso unico, ristrutturare e uniformare i marciapiedi, allargandoli , creando panchine , piantando qualche alberello e restringendo la strada,, esiste in tanti posti,sarebbe un compromesso. Migliorerebbe la sicurezza dei pedoni ,l'estetica ,il passeggio e allo stesso momento non pregiudicherebbe il traffico (che secondo alcuni è un problema a Soverato, mah?).

BASTA POCO,CHE CE VO'''''''!!!!!!!!!

Poi Sindaco, perchè il giardino botanico è sempre chiuso, ma tenetelo aperto ogni giorno nei pomeriggi ,e nei festivi tutto il giorno,la mattina chi deve andare??????? Lo scorso anno alcuni amici miei del nord, non sono riusciti a vederlo. Sono andati 3 volte ed era sempre chiuso. Anche negli orari indicati. BASTA POCO CHE CE VO''''!!!! E la chiesa di Soverato Sup. sempre chiusa.....? ma se è l'unico monumento che abbiamo e la nascondete, ma pubblicizzatela, apritela, fatela veder anche quella è sempre chiusa. E ben venga la sistemazione di Soverato vecchio e la costruzione di strutture ricettive. Bravo sindaco, però  ora mi raccomando coi parcheggi, ci sono dappertutto è vero, ma sistemate le strisce blu con criterio, non si deve pagare dappertutto.... a buon intenditor.....!!!!!!

Ma un ufficio per il turismo .............????? E padroni di case e alberghi e ristoranti e pizzerie e bar.. e lidi.. abbassate i prezzi.................. E VOI SUVARATANI non criticate sempre,solo per il gusto di farlo,siate più amanti di Soverato e riflettete prima di sputare veleno......

VIVA SOVERATO IO NON LA CAMBIEREI CON NIENTE AL MONDO

UN CITTADINO

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Una serata nella Cultura di Soverato

Una sera nell’attraversare il sottopasso vicino Paoletti, mi sono sentito soffocare dall’espressione artistica di quattro ragazzetti annoiati. Pronti a spruzzare la loro libertà con le vernici e a negare la mia voglia di vivere in un mondo più pulito. Sono rassegnato all’idea di rivedere quelle linee improbabili anche il giorno dopo, o peggio, sono convinto che - se qualche anima pia decidesse di tinteggiare le pareti - questo effetto durerebbe qualche ora. Non sono disfattista, ma in Italia l’assenza della “Cultura del Bene Pubblico” porta al disprezzo di ciò che non è nelle nostre case. E Soverato non fa dunque eccezione.
Uscito dal tunnel, mi dirigo all’esterno del Teatro Comunale per assistere alla Traviata. Odo delle urla dal fondo della struttura ed è facile immaginare che siano di gioia per l’evento, che da lì a poco si realizzerà. Erano, invece, di rabbia perchè gli spettatori avevano difficoltà nel sedersi. L’Amministrazione non aveva pensato di numerare le poltrone esterne e tutti, dico tutti, erano stati costretti a correre per trovare posti vicini. Ho visto mogli di qua e mariti di là, un amico in fondo ed un altro in prima fila. Un caos generato dall’assenza della “Cultura dell’Esigenze Pubbliche
Soddisfatto dell’Opera, decido che è il momento di una passeggiata per le strade cittadine. In fondo, il clima è piacevole e le stelle vegliano dall’alto sul mio capo. Ma se le luci in cielo sono così numerose, altre luci - quelle dei negozi - scompaiono sempre più dalle nostre strade. Se alcuni negozi chiudono perchè non riescono a stare al passo con il Mercato, altri chiudono quando devono cedere il passo alla Mafia. Per strada incontro i pochi ragazzi che sono rimasti, ed è facile chiedermi quale “Cultura” sarà a loro disposizione.
Nel vuoto culturale, che ogni giorno si tenta di colmare, dilaga la “cultura mafiosa”. Grazie alla quale i valori popolari - come la dignità, la famiglia e il rispetto - cambiano di significato per i fini meno nobili. Il lavoro onesto, il rispetto delle regole e la correttezza dei comportamenti sembrano atteggiamenti da sconfitti. Uccidere, fregare il prossimo o banalmente comprare un telefonino con la suoneria del film Il Padrino meritano ammirazione.
Preso dai miei pensieri, non mi accorgo di essere ritornato a casa. Sconsolato, accendo la tv e trovo tra le reti un documentario sul Giudice Falcone. Anche dopo morto, mi incita a perseverare e ad avere speranza. Ma come? Io sono ritornato in Calabria dopo quindici anni e vivo a Soverato da un paio di anni. Sento la mancanza di un confronto che mi aiuti nella crescita intellettuale, avverto l’assenza di una cultura a vari livelli e mi spiace osservare come molti coetanei pensino solo a mangiare il sabato sera, dopo aver trascorso ore nei Centri Commerciali.
Purtroppo la realtà calabrese evolve lentamente, frenata com’è dall’oppressione criminale, e dalla perdita di teste pensanti che avrebbero arricchito il confronto tra le generazioni. Da un lato l’assenza di Cultura e dall’altro la presenza della cultura mafiosa a tutti i livelli, sia beninteso.
Allora, mi chiedo e vi chiedo come colmare tale lacuna? Perchè ha ragione Falcone : la nostra realtà evolve. Sta a noi scegliere la via da percorrere.

Filippo Apostoliti

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IL MAGNA GRECIA FILM FESTIVAL E IL “GREGGE”

Da un po’ di tempo a questa parte a quanto pare si è trovata una soluzione al male assoluto per la stagione estiva soveratese: Parlo del Magna Grecia Film Festival. Sembra che se il calo dei turisti negli ultimi 5 anni sia dovuto proprio a quest’ultimo. Bene! Quindi caro Sindaco e amministrazione tutta (compresa la minoranza) avete la bacchetta magica per risolvere il così tanto discusso problema estivo: Distruggere, Debellare, Annullare  il MGFF cosi che si possa tornare alla vecchia e splendida città ridente, quale è stata negli anni passati Soverato.

Ben poco conta il gestire male gli stabilimenti balneari (in mano a persone età media 70 anni), ben poco importa, a miei concittadini, il prezzo esagerato degli appartamenti

(3.000,00/4.000,00 Euro mensili). Ci si lamenta per il prezzo ridicolo per assistere alla programmazione di un film, o ci si lamenta se i 60.000,00 Euro per l’organizzazione servano a qualcosa. Servono a qualcosa? Quale è il rientro pardon “ritorno” (cioè quel che uno investe per guadagnarne altro, come scrive il prof. Nisticò). Sono questi gli interrogativi e le problematiche che ci domandiamo.

Ci domandiamo anche quale afflusso turistico ha il MGFF? Bene, perché se un evento è cosi importante dovrebbe attivare tante “capre” al suo cospetto, perché se non sono tante le “capre” non si può parlare di “gregge” ma semplicemente di un evento culturale distinto dal resto che lo circonda!

Io mi chiedo: ma tutti questi critici e tutti questi intellettuali che si dilettano a criticare le mosse dell’amministrazione, dove sono o a cosa pensano quando in un lido una bevanda nel primo pomeriggio costa 5 euro? Dove sono o a cosa pensano se tutti i lidi sono fatiscenti e “immacolati” da circa 50 anni? Dove sono o a cosa pensano se vai a prendere una granita alle ore 1:00 a.m., nel pieno della stagione estiva, e ci si sente rispondere: è finita mi dispiace?

Io ho avuto modo e la fortuna di vedere l’organizzazione estiva di altre città o cittadine che siano; e l’organizzazione estiva li non dipende dall’amministrazione comunale ma dai proprietari degli stabilimenti balneari, dai Commercianti, con la C maiuscola, dai commercianti che ben poco chiedono all’amministrazione. Ma a noi cosa importa? A noi basta che ci levano il MGFF ed è tutto risolto! Perché come ho avuto modo di riscontrare a Soverato non si cerca di migliorare in cultura, turismo e tutto ciò che comporta un pizzico di miglioramento o novità, a Soverato quel che importa è distruggere tutto ciò che si crea di nuovo e che non interessa al “gregge”.

IL RESIDENTE SOVERATESE

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Degrado ambientale a Soverato Superiore

A Soverato c'è aria d'estate, si parla della fiera, dei parcheggi a pagamento, del magna grecia film festival, ma perché non si parla delle erbacce collocate sotto le abitazioni?? Infatti a Soverato Superiore, che mi pare  sia comune di Soverato, è tutto pieno di erba che si possono mandare le pecore a pascolare, anzi neanche perché si perderebbero! ....con l'arrivo dell’estate è inconcepibile vedere tutta questa erba alta, perché ciò provoca l'arrivo di zanzare, di topi con tutte le conseguenze... che si deve fare?? bisogna che i cittadini vadano a zappare per pulire, o il comune concluderà qualcosa? E se il terreno non è del comune che si preoccupi di capire di chi è e prenda provvedimenti... in modo che Soverato sia davvero pulita per il bene dei cittadini e per la stessa immagine di Soverato, anche perché Soverato Sup non è un Comune a parte...

Marta Viscomi

Erba alta a Soverato Superiore Erba alta a Soverato Superiore

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La scuola Primaria di Via Amirante del I circolo di Soverato in occasione della giornata dedicata alla raccolta di fondi a sostegno dell' AIRC ha organizzato una mostra-mercato che si è tenuta nei locali della scuola in data 22 Maggio 2008. Gli alunni delle varie classi si sono esibiti con canti, danze ispirati al tema.


VIETATO STRUMENTALIZZARE...

Sono molto contento che le mie considerazioni abbiano, in un certo senso, smosso un po’ di persone.
Sono fermamente convito che quando si sviluppa una discussione, su qualsiasi argomento, è sempre qualcosa di positivo! Nello stesso tempo mi ero ripromesso di non scrivere più, perché mi sono reso conto (sicuramente perché non sono capace io di farmi capire…), che non riesco a far passare quello che, in realtà, era il mio pensiero.
Ho purtroppo constatato, che le mie parole sono state STRUMENTALIZZATE (vedi Il Residente Soveratese)   e spiego subito il motivo. Intanto, sia ben chiaro, personalmente non ho e non avrò mai nessuna “mira politica”ammiro molto chi la fa (seriamente naturalmente !!!) , perché credo costi davvero una gran fatica e a queste persone, a prescindere dal colore, vanno fatti i complimenti !!!
Rileggendo quello che ho scritto nei giorni scorsi, ho cercato disperatamente un “attacco” al Sindaco e alla Sua amministrazione…ma ma ma ….credetemi non sono riuscito a trovarlo !! mi aiuta Lei “RESIDENTE”??
Se poi delle considerazioni su quello che avviene nella propria città ( ah per inciso, anche io sono residente a Soverato…come prova posso portare il bollino dei parcheggi…), si viene accusati di “vilipendio” al Sindaco e all’amministrazione, di poca cultura, di AUTODISTRUZIONE  ecc.. beh allora ognuno tragga le sue conclusioni e vediamo chi attacca chi !!
Ora però mi sento in dovere di precisare alcune cose, per chi ancora pensasse che io “attacco” il Sindaco o chiunque altro. Le mie considerazioni, e ripeto, sono solo considerazioni, partono da alcuni dati, che dicono,  che il turismo a Soverato  è in caduta libera da 15 anni a questa parte, tanto è vero che si parla di “bagnanti” e non di turisti. Questo anno, pare, che a causa della crisi NAZIONALE (il sindaco non c’entra nulla), saranno ancora di meno…in pratica pari a zero !! Le “case”, le famosissime case di Soverato, quelle con tutti i confort che si affittano a “soli” 3000 euro al mese di Agosto, ah dimenticavo senza pagare nemmeno un euro di tasse, rimarranno sfitte anche quest’anno.
Pertanto la mia domanda iniziale, vi ricordate? Era proprio questa Per chi lo facciamo il MGFF ??
Involontariamente il Sindaco mi ha risposto dicendo che non è d’accordo con le feste “tra di noi”, quindi deduco che non lo farà il MagnaGraecia…
Ma andiamo avanti…Il Residente deve rileggere quanto scritto nel secondo articolo”Quanto è economicamente riscontrabile…..” che non è la stessa cosa di quanto è l’entrata economica per il comune…rammento al Nostro che il comune o qualsiasi amm.ne pubblica non fa le cose a scopo di lucro ( a proposito di cultura caro Residente) . Per quanto riguarda i “modelli di vita” potremmo discutere a lungo…
Domanda (perché io me le pongo e le scrivo cosi magari qualcuno mi illumina)….
Se davvero come dite il MGFF ha questa onda lunga nazionale e addirittura internazionale, perché quando dico che sono di Soverato mi rispondono (ahimè) ah il paese del Peperoncinoooo ???? e non dicono il paese dove fanno il MagnaGraeciaFilmFestival….
Riporto testualmente “  Il comune deve finanziare eventi come questi, il comune deve incentivare o sponsorizzare manifestazioni che aprono nuove porte e soprattutto aprono la mente ai giovani e a Soverato, e che portino in Italia e in Europa alto il nome di Soverato e della Calabria. “ benissimo sono pienamente d’accordo infatti, siamo alla quinta edizione del MGFF dovremmo cominciare a raccogliere i frutti, per un evidente strategia di medio e lungo periodo, che ne so, faccio per dire, una scuola che insegni le tecniche cinematografiche ai ragazzi che ne hanno voglia o creare un indotto attorno al MGFF, altrimenti cosi come è adesso, provate a spiegarmi la differenza tra il circo Togni e il MGFF?? Per me nessuna perché smontato il” tendone” chi si è visto si è visto…ci rivediamo a luglio prossimo !!!
Caro Residente la cultura non “entra nelle nostre menti”come dice lei… la cultura ce la si fa con sacrificio e sudore, molto sudore mi creda.
Io ho fatto delle considerazioni supportato dal mio spirito di osservazione, dal fatto di aver parlato con tanti soveratesi, e non ultimo, di essere assolutamente fiero di essere “suvaratanu”e di voler vedere la mia, anzi la nostra città ritornare ad essere l’orgoglio di tutta la regione.
AD MAIORA SEMPER !!!!!!

sovintheheart

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LA FUGA DEI GIOVANI E IL MAGNA GRECIA FILM FESTIVAL

In questo periodo così tanto atteso e cosi poco sfruttato ecco che si riapre il dibattito su ciò che è giusto fare per la nostra cittadina e sul come farlo. Tutti professionisti del sapere e dell’essere; tutti esperti in materia pronti a sparare a zero sull’amministrazione, visto che non vedono al di la del proprio naso.

Primo problema: La fuga dei giovani.. Ho letto ciò che è stato scritto al riguardo, le varie domande e le relative risposte e quel che è certo  è l’emigrazione dei giovani età 25-35 (e tra questi ci sono anche io) Perché? La risposta è logica e non sta nel gestire male Soverato, né nel considerare gli eventi Soveratesi come il male assoluto. La risposta vera è la mancanza di cultura che dalle nostre parti eccede; si avete letto bene: eccede! La mancanza di cultura è causa di tutti i mali, primo fra tutti la criminalità. E la cultura cari amici lettori non è una cosa che impone il sindaco ed egli stesso gestisce. La cultura rappresenta la nostra vita quotidiana, la cultura è la madre delle nostre famiglie, la cultura è dentro di noi;

Il sindaco ben poco può fare se i nostri idoli sono i soggetti poco affidabili (e mi fermo qui); se il nostro lunedì, martedì come il resto delle altre giornate è composto dal giretto in piazza; e se i muri imbrattati e tutto ciò che è pubblico viene distrutto da una mano amica: la nostra. Ecco perché noi giovani evadiamo.

Secondo problema: il Magna Grecia Film Festival.. non nascondo il mio sorriso mentre scrivo, ma si è avuto da ridire anche sul MGFF? Il cinema è cultura, lo spettacolo è attrazione, il gestire il tutto è vita; vita per una cittadina come Soverato.

Quel che ci si domanda è se ha un entrata economica? Quanto ci guadagna in termini economici il comune di Soverato? Sono queste le domande che ci poniamo?

Mi Dio non riesco a crederci! Leggo e rileggo ma non posso o non voglio crederci. Il comune deve finanziare eventi come questi, il comune deve incentivare o sponsorizzare manifestazioni che aprono nuove porte e soprattutto aprono la mente ai giovani e a Soverato, e che portino in Italia e in Europa alto il nome di Soverato e della Calabria.

Sig. Sindaco e amministrazione tutta, compresa la minoranza che mi sembra sempre attenta e vigile all’operato, continuate il vostro lavoro portando avanti e fieri il nome di Soverato sperando che un po’ di cultura entri nelle nostre menti e nei nostri cuori.

Il residente Soveratese

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Perchè hanno ragione Mancini e Sovintheheart

La fuga dei giovani fuori dai nostri confini al pari della rassegnazione con cui le persone rimaste affrontano la realtà, appesantita da grossi condizionamenti ambientali, sono un segno di decadenza profonda. Caro Sovintheheart, i ragazzi vanno via perchè qui c'è la mafia che appesantisce e limita le nostre libertà. E quei pochi che rimangono hanno pochi esempi positivi. In questa desolazione ha ancora senso il Magna Grecia Film Festival? E ancora, può contribuire a migliorare la nostra qualità di vita? Comincio a rispondere al secondo quesito. La qualità di vita di una cittadina si misura da una serie di elementi, che entrano ogni giorno nella nostra vita quotidiana. Ad esempio, la manutenzione delle strade, la cura del verde, la creazione di spazi pubblici per l'incontro dei ragazzi, i servizi sanitari ed affini idonei all'esigenze della popolazione e altre cose, tutte importanti, migliorano la nostra qualità di vita. E l'Amministrazione che persegue questa politica può e deve pretendere che i cittadini rispettino il bene pubblico. Il Sindaco Mancini ha mostrato queste attenzioni nella sua attività di amministratore? Vivo a Soverato da poco tempo e ho pochi elementi per rispondere. Però continuo, e vi chiedo se i soveratesi, invece, hanno mostrato questa attenzione al bene pubblico. A me pare proprio di no. La città vive grosse difficoltà, ma è colpa del Festival? Il Festival avrà altre colpe, ma non possiamo addossargli pure quelle precedenti alla sua nascita. Però questo non salva la classe politica che deve dare l'esempio e il Magna Grecia può essere utile. Se il Festival sarà l'occasione di incontro tra culture diverse, ai ragazzi di Soverato verrà offerto un bel momento di crescita. Anche questo contribuisce a migliorare la qualità di vita. Qualora si presentasse come una semplice vetrina di volti famosi allora sarà l'ennesima occasione sprecata. E nonostante tutto l'idea in se rimane comunque valida. Infatti, cosa dovrebbe fare una cittadina tagliata dalle vie di comunicazioni più importanti e senza i paesaggi di Tropea? Altre sagre noiose?

Filippo Apostoliti

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FORSE NON CAPISCO...

Forse non capisco... ma vorrei sapere se la risposta del sig. Sindaco era per me o per la "fantomatica giornalista" a cui fa riferimento? La quale, se davvero ha "messo" parole in bocca al consigliere Riccio, non sue, non merita di essere definita tale (giornalista dico...!!)
Forse non capisco... ma mi è di difficile comprensione il nesso tra il MagnaGraecia e le strade, l'Acquario, il teatro e tutte le altre opere pubbliche meritevoli di un plauso, anche e soprattutto a chi le ha volute!!
Forse non capisco... ma non mi sembra che nessuno abbia voluto DEMONIZZARE il MGFF, anzi, credo sia un ottimo strumento veicolante per il nome di Soverato.
Ma la mia domanda era un'altra però...
"Quanto e come è economicamente riscontrabile l'apporto della manifestazione nella città?? Chiediamo agli operatori?!"
Forse non capisco...ma non ho letto un solo accenno del Sindaco al fatto che a Soverato è completamente "scomparsa" un'intera generazione (21-30 anni) per cercare fortuna altrove...e che magari amano la loro città più di chiunque altro (non è demagogia!!).
Forse non capisco... e forse non capirò mai...!!!
Ma sono orgoglioso di essere "suvaratanu" e orgoglioso che il Sindaco mi abbia onorato della Sua risposta.
Ma io la mia idea sul MGFF ce l'ho; magari diversa da tutti gli altri, magari non da consumato CINEFILO, magari da ignorante...
Non mi sembra di aver voluto demonizzar nessuno, ma solo esprimere dei pareri che grazie alla rete arrivano a tutti.
Continuo a credere che una persona del Suo spessore, della Sua intelligenza e dalle spiccate capacità, sia abile nel provare a risolvere i problemi "veri" di Soverato; che non sono certo sapere se arriva e a che ora arriva Raoul Bova (magari perché di passaggio da Soverato nel tragitto Catanzaro Roccella jonica) ma uscire dal degrado in cui siamo caduti e a cui non eravamo abituati che non è attribuibile per nessun motivo a Lei ma al quale non si puo più NON guardare.
Mi ripeto, ma credo sia un concetto importante da ribadire...
Se anche a Roma il Suo amico Alemanno ha detto basta a "lustrini e paillettes" credo lo possa fare anche Soverato.
O forse Roma non è meta turistica?
IO NON SONO AUTODISTRUTTIVO!!
IO AMO SOVERATO..E VOI??

sovintheheart

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Replica ad articolo di Sovintheheart su SoveratoWeb

Certo che non finisce mai di stupirmi lo spirito di autodistruzione dei miei concittadini soveratesi. Già due giorni fa un’illustre giornalista di un quotidiano calabrese metteva in bocca al consigliere Salvatore Riccio parole mai da esso proferite e cioè “che la città dal punto di vista amministrativo dormiva in quanto nulla l’amministrazione stava facendo per l’imminente stagione estiva”, lamentava “al 15 maggio la mancata pulizia della spiaggia”, a dire il vero, già pulita di suo e l’assenza di iniziative da parte dell’amministrazione; la giornalista dimenticava, però, di dire che abbiamo vissuto delle giornate particolarmente piovose in questo mese di maggio e che l’amministrazione era impegnata nella riuscita di un evento storico per Soverato, come il “Giro d’Italia”, dove era ubicato un “Traguardo Volante”, forse l’opera di rifacimento di tutto Corso Umberto I° per la lunghezza di 3 km e della nuova segnaletica orizzontale non sono nulla per la giornalista in oggetto? Allo stesso modo l’apertura del cantiere per la tangenziale di Soverato superiore è espressione di un’amministrazione dormiente? Forse la riapertura del cantiere di manutenzione di Soverato Vecchia avvenuta qualche giorno fa è espressione di un’amministrazione dormiente? Forse la realizzazione dello svincolo che porterà dalla strada provinciale all’Acquario comunale non interessa alla nostra giornalista? E potrei continuare sino all’infinito. Oggi su SoveratoWeb, validissimo strumento di nuova comunicazione leggo un articolo, che demonizza il “Magna Graecia Film Festival”. Pur condividendo che i soldi pubblici secondo “Sovintheheart” vanno centellinati per le manifestazioni, non posso non ricordare che un’amministrazione comunale che vuol far ripartire l’economia non può non investire sulla promozione dell’immagine della propria città. In questa ottica ho sempre pensato che gli “Eventi tra di noi” non meritano di essere finanziati, mentre altri eventi che sostengono la città a livello regionale, nazionale ed internazionale vanno appoggiati  soprattutto per la loro efficacia promozionale. Non dimentichiamoci infatti che nel 2000 noi eravamo la città dell’alluvione, non dimentichiamoci istantaneamente che la catena di omicidi ed efferati atti criminosi che hanno seguito la quotidianità dell’ultimo periodo calabrese pesano come un macigno sulla promozione turistica della nostra Regione e purtroppo anche di Soverato che fa parte della Regione Calabria; quindi difendiamo le cose nostre che hanno avuto successo. I flussi turistici potranno aumentare non certo in un giorno e soprattutto, se insieme, a queste cose ne arriveranno altre, quali l’apertura delle strutture alberghiere già programmate, quali l’utilizzo del teatro comunale come auditorium per le stagioni di turismo congressuale, quali l’attivazione del parco marino dell’ippocampo per l’attrazione del turismo subacqueo, come potete notare dall’analisi di fatti concreti, sotto gli occhi di tutti, la strategia organica per cercare di fare ripartire l’economia soveratese è avviata, c’è chi l’ha capita e chi ancora non l’ha capita ancora. La condivisione sull’intelligenza delle scelte effettuate ne sarà una naturale conseguenza.

Soverato, lì 20 maggio 2008
Distinti saluti
Raffaele Mancini Sindaco di Soverato

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Il MagnaGraecia di nuovo ??

Certo che non finisce mai di stupirmi Soverato... eppure le notizie le leggiamo tutti...eppure più o meno tutti, abbiamo uno spirito critico... eppure la città la "viviamo", anche se a "spezzoni" più o meno tutti... eppure... mmmhhh
Eppure non capisco come, non si riesce o non si vuol vedere, la realtà dei fatti. Stamattina tra le notizie, ho letto un pezzo del Prof. Nisticò, il quale purtroppo, non scrive, ma fa una fotografia della situazione di Soverato in questo periodo. Pomeriggio riapro il sito cercando una smentita al Prof. e al consigliere Riccio (che aveva anche egli picchiato duro...) da parte del Sindaco e invece... nulla!! Anzi.... Si annuncia in "pompa Magna" che anche quest'anno siamo presenti a Cannes con il Magna Graecia Film Festival.... wow che bello!
Domanda? se non ci sono i turisti, per chi lo si fa? beh per fortuna abbiamo un cinema a Soverato e la maggior parte dei film in concorso li abbiamo già visti... o sbaglio?
Forse non è bastato il flop dello scorso anno... ( ................... )
A Roma, e dico Roma, il nuovo Sindaco (per altro amico del "nostro") ha dichiarato che non è più il momento di "lustrini e paillettes" ma che ci sono altri problemi da risolvere...
Da noi invece?? va tutto cosi bene??
Gli esercizi commerciali chiudono... (mi diranno è colpa loro che non sanno fare gli imprenditori) forse si...ma forse c'è un concorso di colpe...
Non esiste più la generazione dai 21 ai 35 anni a Soverato... spariti nel nulla? NO! cercano lavoro fuori.. per fortuna lo trovano e hanno anche successo !!!
E i giovani che restano? (pochi per la verità) che fanno? facile... organizzano feste e festini con i soldi pubblici!! e il rischio d'impresa dove lo mettiamo?? ma non credete che se davvero questo film festival avesse avuto tutta questa risonanza non avrebbe più bisogno di soldi "nostri" e avrebbe 2 o 3 sponsor di alto profilo con i quali autofinanziarsi....??
Potrei andare avanti ma non vorrei tediare i lettori, concludo solo dicendo al Sindaco, persona intelligente e sensibile, di pensare alle soluzioni per far risalire dal baratro una cittadina che una volta era l'orgoglio di tutta la Calabria... Il film festival non è una nostra priorità, ne si è notato un aumento di flusso turistico grazie ad esso.
Che lo facciano dove vogliono!!
Credo, che anche il direttore artistico, giovane in gamba e sensibile alle problematiche dei giovani soveratesi e calabresi in genere non abbia problemi a capire che non è più il caso di fare queste cose a Soverato.
C'è l'esigenza di una strategia organica e condivisa per cercare di far ripartire l'economia soveratese e non credo che la strategia possa prevedere una cospicua dispersione di risorse per una festa in cui fanno delle apparizioni fugaci dei personaggi che probabilmente non torneranno più a Soverato, a meno che profumatamente pagati vedi Michele Placido.
IO AMO SOVERATO...e VOI ???

sovintheheart

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SOVERATO… CITTA’ DELLO SPORT

Da qualche anno non si sente più parlare di Soverato come la “Città dello Sport”. Probabilmente, chi ha coniato tale slogan si è accorto che Soverato non può affatto vantarsi di essere denominata città dello Sport, dato che non ha strutture idonee per la pratica di discipline sportive. Per il mini basket, infatti, i ragazzi devono far uso della palestra dell’Istituto Alberghiero, afoso e perennemente invaso dalle zanzare. Poi, c’è il campo dell’Ippica, orgoglio della città di Soverato. Un campo che nei lunghi anni ha mantenuto lo stesso aspetto….. trasandato e  circondato da una recinzione sfondata in più parti. Ti accorgi già da lontano che è in corso un allenamento, per il polverone. Dimenticavo che in questo campo si allenano i bambini, i quali possono utilizzare il campetto solo nei giorni feriali, perché come molti sapranno, il sabato e la domenica  è destinato agli adulti che, con i loro tornei, occupano il campo ogni fine settimana e per tutto l’anno. Grazie a nome dei bambini. Per non parlare anche delle strutture di basket sparse per la città. Una meraviglia. Mi chiedo perché Soverato non sia stata scelta come sede per le Olimpiadi. Parlo del campo di basket adiacente al campo dell’Ippica, ove esistono, da anni e chissà ancora per quanto tempo, due canestri fatiscenti, arrugginiti posti su base in asfalto. Quella lungo via Trento e Trieste, invece,  è posizionata in prossimità della strada. Ci insegnano gli americani, le strutture di basket andrebbero recintate da una rete per non consentire alla palla di andare per strada. Ma forse, come avviene da anni, siamo costretti ad accontentarci con quello che abbiamo.  I nostri ragazzi potranno occupare il loro tempo libero andando a visitare il cavalluccio marino, orgoglio dell’amministrazione comunale, nel nuovo acquario in costruzione. GRAZIE  da parte dei ragazzi. Viva Soverato, viva la città dello Sport.

ZEB65

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LA ‘NDRANGHETA E’ MORTA, NON CREDETE ALLE FAVOLE

Imprenditori dilaniati da cariche di tritolo, pescatori trucidati a colpi di kalashnikov, imprenditori freddati a 140 km/h da cecchini slavi in un puro stile KGB, uno scenario medio - orientale avvolge come una piovra il cosmo calabrese.

Una scia incontrollabile di sangue scorre lungo l’Ade calabrese tingendo di un rosso vivo i sedili in pelle di fuoriserie germaniche del presunto boss del clan dei Castellacioti o semplicemente le pareti ceree del Fiorino Fiat, di un presunto affiliato al Clan Torcasio.

Gioia Tauro come Gaza, Papanici come Herat.

Sembrerebbe un incubo capace di incutere timore ad un infante nel corso di una notte insonne, ma non è altro che  la dura e cruda realtà di una regione  abbandonata a sé stessa, dalle istituzioni, dalla ‘ndrangheta reale e soprattutto da noi stessi, ormai destinata a divenire vittima di un destino anarchico e di una guerra per la sopravvivenza di casa in casa.

Ma esiste veramente la ‘ndrangheta oppure è frutto esclusivo della nostra fantasiosa immaginazione?

La campagna informativa dei media imperniata sulla tematica ‘ndrangheta sta divenendo tediosa ed asfissiante.

Gli scenari dipinti dai cronisti assumono spesso toni surreali, l’attribuzione del termine clan è in piena proliferazione, maldestramente associata a politici indagati, spacciatori in manetta, imprenditori gambizzati e cadaveri degni almeno di un ultimo saluto dignitoso, nonostante i presunti peccati da espiare nell’ultimo viaggio. 

La ‘ndrangheta è morta e sepolta da un pezzo, si è estinta sotto i colpi inferti da una microcriminalità disorganizzata, che colpisce a destra e manca senza una guida ed un obiettivo ben preciso. I vari “cumpari” cresciuti ad onore e rispetto hanno ormai abbandonato il campo ad una piovra indomabile, manovrata da interessi economici tutt’altro che faraonici e da una avidità di denaro figlia della povertà o della nullafacenza.

Gli ultimi esemplari del governo oscuro calabrese hanno interessi completamente discordanti con la manovalanza criminale, che giornalmente si dà  battaglia nelle strade locali per il dominio territoriale o semplicemente per incrementare la propria autostima nella visione dello spaurito paesano. I “Capi dei Capi” padri degli “Amici degli Amici” non hanno alcun interesse per i presunti domini feudali del crotonese, della Piana e via dicendo, nei quali la Direzione Nazionale Antimafia avrebbe vivisezionato il territorio Calabrese.

Il gotha della ndrangheta, quella reale, concentra ogni sua risorsa fisica ed intellettuale sull’imprenditoria a grande scala, sugli appalti con cifre a 10 zeri, sullo spaccio internazionale di droga e armi.

Il gotha della ‘ndrangheta è a stretto contatto con i servizi segreti del SISMI, con le logge massoniche, con i politici collusi.

Il gotha della ‘ndrangheta non è invischiato in inutile faide per il controllo di un territorio sterile, in regolamenti di conti per mancanza di rispetto e invidie personali, in attacchi diretti al Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria. 

Le operazioni antimafia della Dda di Catanzaro e Reggio Calabria, le manifestazioni antimafia, la costituzione a parte civile dell’istituzioni politiche nei singoli processi rappresentano un inconsistente palliativo per ristabilire l’ordine e la legalità in un territorio anarchico.

Una sola soluzione potrebbe ridestare l’intera regione dal degrado che l’attanaglia, ponendo termine all’interminabile sequela di omicidi, atti estorsivi verso imprenditori ed intimidatori nei confronti degli amministratori politici, ovvero l’impegno in prima linea dei veri “Capi della Ndrangheta” in grado con un semplice gesto di risucchiare in un vortice la “manovalanza disorganizzata” che uccide giorno dopo giorno l’identità di un popolo meraviglioso.

 CalabriaLive

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Dino Greco, sindacalista messo “in naftalina”

Parlare di rinnovamento in Cgil di questi tempi, è una bestemmia. Definire “l’altra casta” Cgil Cisl Uil, (come ha fatto l’espresso) vuol dire quasi essere buoni. Nonostante tutto, sono ancora un iscritto. La Fiom ancora è un pezzo della mia vita. Il lungo ostracismo ai danni di Dino Greco, (ex Segretario generale della Camera di Lavoro di Brescia), per la quale da circa un anno è stato tolto l’incarico, ma senza riceverne un’altro, praticando persino azioni di mobbing nei suoi confronti, mi induce a ribadire che ciò è solo una delle tante storture che si sono ingenerate nel sindacato e nella Cgil da tanti anni. Un sindacato che gestisce un bilancio enorme, una quantità di dirigenti a tempo pieno nella triade (Cgil-Cisl-Uil) di circa venti mila persone, di cui oltre tre mila sono dipendenti degli enti pubblici. Questi ultimi costano tra stipendi e indennità, circa centosedici milioni di euro all’anno, a carico della collettività naturalmente, come dire, l’ente pubblico mi manda lo stipendio a casa, però lavoro (si fa per dire!) nel sindacato. Nel frattempo centinaia di valorosi dirigenti come Dino Greco, sono tenuti in naftalina, ti paghiamo, hai la scrivania, ma per cortesia non fare niente, non utilizzare la testa. Non è superfluo ricordare che nel 1990 le tre Confederazioni si fecero approvare -alla chetichella- dal parlamento, una legge che, nel caso un dipendente del sindacato venga licenziato, non ha possibilità di ricorrere alla giusta causa, e cioè al famoso art. 18 della legge 300 statuto dei lavoratori. Valido per tutti ma non nel sindacato. Molti Delegati avversavamo con fervore determinate scelte strategiche, tipo: accordi di programma, concertazione, cogestione, contenimento del potere d’acquisto dei salari, “siamo andati troppo avanti” affermava Giorgio Benvenuto, leader Uil. Ponendo la sovranità del mercato, in posizione di dominio su tutto. Ignorando completamente che la vera minaccia per l’inflazione non proviene dall’indicizzazione delle retribuzioni dei lavoratori “reali”, ma dalla moltitudine di scriteriati finanzieri. Intravedevamo in quella strategia, un sindacato che tendeva a istituzionalizzarsi a tutti i costi, cioè, cercare il consenso dall’alto, non più dal basso e dai propri iscritti. Il problema era; azzittire una massa di Delegati rumorosi, che si sentivano forti dal consenso ricevuto liberamente dai lavoratori.

Dino Greco è stato sempre dalla parte dei Delegati, anche in modo problematico, sapendo che questi erano tanto più forti nel trarre il consenso liberamente dai lavoratori e non da qualche direttivo imbellettato. E’ stata eliminata la scala mobile (cioè quell’elemento che teneva salari e pensioni al passo con l’inflazione), con il pretesto che era la causa dell’inflazione. I salari si sono indeboliti sotto il limite di sopravvivenza. La forbice tra ricchi e poveri si è allargata a dismisura, con famiglie sempre di più al limite della povertà. (Per la verità, questo pericolo l’avevo già scritto e detto oltre dieci anni fa). Oggi finalmente qualcuno incomincia ad accorgersi che tale fenomeno è diventato serio. Insomma, il sindacato ha ceduto la sua sovranità. Ha continuato a firmare accordi sempre al ribasso, ha accettato leggi che hanno enormemente deregolamentato il mondo del lavoro, spesso contro la volontà dei propri iscritti. Con il risultato che ci troviamo in Italia con circa sei milioni di precari, con salari di fame, con una media di un morto ogni sette ore sul lavoro, per via che la sicurezza, è diventato un optional. E visto che siamo alla fame, si pensa persino di detassare lo straordinario, facendo capire ai lavoratori che: volete guadagnare di più? lavorate quindici ore al giorno!  Nel frattempo il profitto delle aziende è aumentato vertiginosamente. Pseudo imprenditori, anziché preoccuparsi a saper fare il loro mestiere, si sono improvvisati investitori finanziari, bastano per tutti i casi Parmalat e Cirio. Questi meccanismi si che influiscono sull’inflazione e sulla recessione, altro che la scala mobile! Tutto ciò, non è avvenuto per caso. Zittire le teste pensanti, eliminare i disturbatori, e soprattutto riempire le strutture sindacali di gente che il lavoro vero non lo ha mai visto. Fine della rotazione, fine della crescita interna dei quadri dirigenti. Una struttura burocratica, che pratica al suo interno, persino il lavoro nero e il precariato. Senza paura di essere smentito.

La mia solidarietà a Dino Greco è senza riserve. Un sindacato basato sull’eliminazione seppur soft delle migliori teste pensanti, e di tutti quei quadri non obbedienti, potrò sbagliarmi, ma non ha futuro. Il caso Dino Greco parla per tutti quelli che si trovano nella medesima condizione. Seri dubbi nutro sulla volontà dell’attuale gruppo dirigente di autoriformarsi. Nessuna Casta da sola è disponibile a perdere qualcosa. Infatti, ancora oggi, (senza voler entrare nel merito per adesso) con quale mandato e da chi Cgil Cisl Uil stanno trattando sulla riforma contrattuale?

Solo una rivolta dal basso, potrà modificare questo stato di cose. Di fronte a questa tracotanza, ritengo che i lavoratori di tutta Italia, debbano alzare la testa, prendersi la bandiera della Cgil, ed esprimersi con forza su chi e come deve rappresentarli. L’ultima cosa che pensavo potesse capitarmi nella vita, era quella di parlare così della mia Cgil, ma lo stato di cose, mi impone di non rimanere in silenzio. Se fossi stato ancora un Delegato, con i lavoratori - se necessario - avrei persino occupato la Cgil, licenziato in tronco tutti quei dirigenti che non meritano di rappresentarli, poiché i veri titolari della Cgil sono i lavoratori, visto che sono loro che pagano tramite la ritenuta sindacale.

Qualcuno potrebbe chiedersi: ma cosa c’entra un sindacalista di Brescia con la Calabria?. La mia risposta è semplice: questi fenomeni, in Calabria bisogna moltiplicarli per centinaia di volte. Il sindacato in Calabria è asservito totalmente alla classe politica, ad esempio: quattro crisi di Giunta Loiero; c’è qualcuno che ricorda in questi anni una rivolta popolare del sindacato per contrastare il malaffare, la corruzione, la mafia, le frodi allo Stato, e l’incapacità della classe politica “tutta” di saper governare bene la nostra terra?   

 Fausto Pettinato (ex Delegato Fiom-Cgil)

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Caro Onorevole Loiero, le scrivo...

Calabria maltrattata, riserva di caccia, colonia, Roma decide le candidature; sono queste alcune delle considerazioni dei politici nostrani apparsi nei giorni scorsi sulla stampa. Ben vi sta, vuol dire che a Roma contate quanto il due di briscola. “Io ho il compito di governare una regione difficilissima, e non posso caricare delle vicende politiche che riguardano il mio gruppo”, afferma l’On. Loiero. Poiché ci ha chiesto di scriverle in tanti, eccomi quà Onorevole. Se non fosse per le vicende passate, in linea di massima potrei anche essere d’accordo con Lei, ma la coerenza è una cosa seria Onorevole! E purtroppo in questi tre anni ne sono successe di tutti i colori in questa regione, e a volte Lei ha predicato bene, ma razzolato male. Ciò nonostante, ritengo che la legislatura deve essere portata al termine naturale. Lei è stato eletto per governare la Regione, e possibilmente portare a termine il mandato. Ritengo che il suo errore politico, è stato e continua ad essere proprio il fatto che continua ad interessarsi di altro, compito che probabilmente spetterebbe ad altri, se ne sono capaci! Come Lei sa questa è una terra difficilissima, e i quattro rimpasti di giunta, hanno nociuto pesantemente sull’andamento del Governo Regionale. Su questo se ne deve assumere tutte le responsabilità. Essendo la Calabria ancora nell’obiettivo uno dell’Europa, temo che questa sia l’ultima possibilità per la nostra terra, di uscire da tutte le negatività che la contraddistinguono. La giunta Chiaravalloti ha gestito i fondi Europei dell’agenda 2000-2006, Lei è nel pieno della gestione dei fondi Europei 2007-2013. Nel 2006 quando la regione fu recuperata di nuovo nell’obiettivo uno, molti politici calabresi e non, ne fecero strumento di propaganda, mentre si trattava semplicemente di vergognarsi e mettersi da parte, poiché gli stessi, avevano fallito un obiettivo importante. Sappiamo tutti quanto spreco è avvenuto di quei fondi, quanti sprechi e frodi si sono verificate, le inchieste emergono ogni giorno su tutta la stampa, senza che nulla sia cambiato in questa regione. La domanda è: faranno la stessa fine i nuovi fondi? Vedremo mai una Calabria dotata di infrastrutture adeguate ai migliori standard Europei? Ci sarà mai una ricaduta economica in termini occupazionali? Avremo mai i sevizi degni di uno Stato civile? Avremo un servizio sanitario che si occuperà veramente della salute dei Calabresi? Il territorio calabrese sarà mai liberato dalla criminalità? Sono solo alcune delle domande, ma l’elenco potrebbe continuare all’infinito…. E’ su queste cose è chiamato a dare risposte concrete con i fatti Onorevole Loiero! E su questo che deve chiamare tutta la classe politica calabrese a misurarsi; Deputati, Senatori, Ministri e Vice Ministri. E’ sulla messa in sicurezza di questa terra che si gioca il futuro. Altrimenti mai nessun imprenditore onesto verrà ad investire una lira in questo territorio, se la stessa non sarà liberata dalla criminalità, utilizzando tutti gli strumenti che lo Stato ha a disposizione, e che Lei deve rivendicare a tutti i costi. E sulle risposte concrete con i fatti che fra due anni noi Calabresi che l’abbiamo votato la giudicheremo, e non su altro. Mi sbaglio o l’On. Minniti è il Vice Ministro dell’Interno? On. Minniti, la smetta di fare propaganda elettorale consegnando quattro macchinine alla Polizia! Questa è normale amministrazione… Lei deve compiere atti concreti sul fronte della sicurezza e della guerra alla ndrangheta, cosa che a me ancora non risulta Lei abbia fatto. Anche perché non ha bisogno di propaganda…… Votando ancora con la legge porcellum fatta da Berlusconi, ma comodamente da tutti utilizzata, Lei si è già auto nominato Deputato, così come si è auto nominato segretario del PD in Calabria, essendo l’unico candidato. A proposito, si ricordi di versare al partito quanto da voi stabilito, i “centomila euro di contributo per l’elezione”. Cioè gli stessi soldi che un medio lavoratore guadagna in sette anni, bene che gli vada…. tanto chi viene eletto li recupera in soli cinque mesi... Altro che spirito di servizio!…. La politica è diventato un’affare, e i partiti non sono più lo strumento per l’indicazione della risoluzione dei problemi. Mi rendo conto perché tutti si vogliono candidare ad ogni tornata elettorale di qualunque livello e a tutti i costi, anche cambiando bandiera al fotofinish. A proposito, chiedo la cortesia a qualche politologo o sociologo di buona volontà, di spiegare a qualcuno che è stato per due legislature sindaco di una cittadina, poi la sua lista è stata sonoramente bocciata dai cittadini, candidato anche alle regionali ma di nuovo bocciato, ora si ritrova a fare il consigliere di opposizione con i voti di pochi amici, che, deve prendere atto che la sua vita politica è finita, perché lo hanno liberamente deciso i cittadini. Anche perché non è mai riuscito ad oltrepassare politicamente i due fiumi ai lati della cittadina. Cioè fargli capire che nella vita, oltre la politica, ci sono altre cose belle e importanti a cui dedicare del tempo. Altrimenti caparbiamente continuerà a chiedere la candidatura sempre e ovunque, senza rendersene conto.

Sarebbe interessante, e lo propongo ai futuri Presidenti del Governo, di dimezzare con decreto urgente, tutti gli stipendi degli eletti: Parlamento, Regioni, Province, Comunità Montane e Comuni, e altresì ridurre drasticamente il numero dei Ministri e Sottosegretari. Sono convinto che il debito pubblico Italiano scenderebbe drasticamente, e nello stesso tempo potremmo verificare chi effettivamente avrebbe o no lo spirito di servizio delle Istituzioni. Visto che noi cittadini il 13 e 14 aprile siamo chiamati solo a ratificare quello che i segretari dei partiti hanno già deciso su chi dovrà essere Deputato o Senatore, perché dovremmo fare i somari? Non andiamo a votare. Disertiamo le urne, altrimenti questa legge del porcellum non la cambierà mai nessuno. Di fronte a questa tracotanza, ogni cittadino è chiamato a rispondere con la schiena dritta, senza abdicazione alcuna, così vedremo quanti di tutti quelli che si lamentano ogni giorno, avranno il coraggio di farlo!...

 Fausto Pettinato (ex Delegato Fiom-Cgil)

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SCOMMESSA PERSA !!

Contro ogni favorevole pronostico solo una squadra tra quelle italiane avanza in Champions League, probabilmente la meno indicata dai bookmakers a inizio stagione per la vittoria finale del torneo, considerati i valori tecnici e il blasone, la Roma del mio amico Andrea, che speriamo almeno quest'anno, dopo aver inseguito per un'intera stagione, non debba celebrare l'ennesima mancata vittoria finale... Intanto mentre Milan e Inter vengono eliminate meritatamente rispettivamente dall' Arsenal e dal Liverpool (che in Italia prima d'ora non aveva segnato a nessuna squadra che non fosse la Roma!!! n.d.r), la Roma col suo bel gioco espugna il Bernabeu di un Real Madrid non certo all'altezza della sua storia, ma certo capace di dare morale e fiducia a Totti & co... In tutti i modi non mi resta da interista che assistere, spettatore disinteressato, ai prossimi sorteggi, dove probabilmente ancora una volta squadre come Chelsea, Barça, Arsenal o Manchester potranno riconoscere nell' eventuale accoppiamento con la Roma non certo l'ostacolo più facile, vista la presenza del Fenerbache ai quarti di Champions League!!!,  ma comunque un sorteggio abbordabile che poteva sicuramente essere più ostico.

Marco Punzi

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AGESCI
Associazione  Guide  e  Scouts  Cattolici  Italiani
gruppo  scout  Satriano 1°
c/o parrocchia “Santa Maria della Pace” viale Europa  88060 Satriano Marina (CZ)
e. m.:   agesci.satriano1@gmail.com

L’iniziativa promossa domenica 24 febbraio a Montepaone Lido, Satriano e Soverato dalle Lupette e dai Lupetti del Branco “VECCHIO LUPO DELLE SERRE” del gruppo scout SATRIANO 1° ha registrato un insperato successo. Tantissime sono state le persone che hanno aderito con curiosità e simpatia alla proposta dei piccoli scouts nella ricorrenza della Giornata del Pensiero 2008: la distribuzione di piantine di primule in cambio di libere donazioni per il finanziamento di progetti curati dalla WAGGGS, l’Associazione Mondiale del Guidismo, e mirati ad aiutare e supportare attività di associazioni scout nei paesi in via di sviluppo.

Al centro della proposta educativa lanciata per la Giornata Mondiale del Pensiero, che WAGGGS propone tutti gli anni per ricordare il compleanno del fondatore dello scoutismo, Lord Robert Baden Powell, e di sua moglie Olave, storica capo guida dell’associazione mondiale, che verrà sviluppata nell’anno con altre attività di scoperta, di conoscenza ed operative, quest’anno è  “Think about water! Pensa all’acqua”, che è anche l’ Obiettivo 7 del Millennio delle Nazioni Unite: assicurare sostenibilità ambientale e ridurre della metà la percentuale di popolazione senza un accesso sostenibile ad acqua potabile sicura. Particolare è stata la coincidenza del tema della Giornata Mondiale del Pensiero con la Prima Lettura ed il passo del Vangelo della Santa Messa della IIIa domenica di Quaresima che impone una riflessione: … C'è in corso nel mondo un grande, vitale dibattito sulla questione dell'acqua. Si descrivono ghiacciai che si sciolgono, oceani la cui temperatura delle acque si alza, acque che rischiano di fare sparire intere zone costiere e città, e siccità e desertificazione proprio là dove ora, anche in Italia, c'è ancora tanto verde. C'è chi tenta di farsi padrone dell'oro blu rendendo l'acqua non più un bene comune, ma un fattore economico, che pone le nostre vite nelle mani degli uomini, pericolose mani. In questo nostro mondo c'è anche un'altra sete, che è quella dell'anima, sete di amore, di felicità, che ha una sorgente inesauribile nell'amore di Dio, ma la si cerca altrove... (mons. Riboldi)

 Le Lupette ed i Lupetti ringraziano ancora quanti hanno aderito  e coloro che hanno collaborato affinché l’iniziativa potesse avere il necessario successo: i Parroci e le Parrocchie di Satriano e Satriano Marina, l’Amministrazione Comunale di Soverato,  l’Amministrazione del Centro Commerciale “le Vele” .

Per maggiori informazioni sulla Giornata del Pensiero 2008 ci si può collegare al sito internet http://www.worldthinkingday.org  

I Capi del Branco “Vecchio Lupo delle Serre”

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Basta, basta, basta….. siamo stufi e nauseati.

Cos’altro deve succedere in questo consiglio regionale Calabrese? Cos’altro si aspetta?

E poi ci lamentiamo e facciamo tutte le analisi del mondo, perché i cittadini sono sfiduciati!

E come potrebbe essere diversamente, se questo è il panorama?

Almeno su questo ha ragione il Presidente del consiglio regionale Peppe Bova, “se non ci sono le condizioni per andare avanti, bisogna dire ai Calabresi che questa esperienza pesante e dolorosa, è qualcosa di più che sfortunata”. A cominciare dall’uccisione del vice Presidente regionale Fortugno, in questo consiglio è successo di tutto. Arresti, indagati, processati, rinviati a giudizio, e chi più ne ha ne metta. Conoscendo bene l’integrità morale del Presidente Bova, prima di esprimersi con quelle due righe, so bene quanto le avrà pesate e riflettute.

Il governo Prodi cade perché la vittoria del 2006 era stata sul filo di lana. La giunta Regionale Calabrese ha attraversato ben quattro crisi con rispettivi rimpasti, pur avendo vinto le elezioni quasi in modo bulgaro con oltre il 65%. Due esperienze diametralmente opposte, accomunate dalle stesse crisi. Io penso che il problema non sta nei numeri, bensì nella qualità della classe politica. Una qualità che dai primi anni novanta, è andata scemando sempre di più, fino al panorama attuale. Si è voluto a tutti i costi procedere e pensare di arrivare in Italia ad un sistema maggioritario che di maggioritario non ha mai avuto niente. Riforme elettorali in una direzione, e sistema istituzionale in un’altra. Basta andare a rileggersi il libro del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, uscito nel 1995, dal titolo “Dove va la Repubblica” una transizione incompiuta. Si è persino fatto credere, ai più sprovveduti, che si eleggesse il Premier, mentre il nostro è un sistema parlamentare, nel senso che noi votiamo solo Deputati e Senatori. L’incarico per formare il governo, è una prerogativa del Capo dello Stato, e io aggiungo, per fortuna! Insomma una confusione ignobile e forse costruita ad arte. Così come si è proceduto a formare coalizioni dall’una e dall’altra parte di 15-20 partiti partitini e liste collegate dello 0,5%, come dire che un partitino o una lista con circa 300 mila voti in Italia, siede in parlamento e determina. Anche perché, bisogna dirlo, si è prodotta una legge che eroga il contributo elettorale per cinque anni anche a questi partitini, indipendentemente se la legislatura si interrompe prima. Si sono svuotati i partiti dalla partecipazione e confronto, e si è proceduto ai partiti dei leader personalizzati con tanto di brand sul simbolo. E’ questo il male maggiore. Senza partecipazione, senza confronto e senza massa critica, avete ucciso la democrazia. E non c’è possibilità di appello su questo, la responsabilità è Vostra ed è pesante. Si è inseguito a tutti i costi Berlusconi, Presidente – Padrone. Quello che più temeva Berlusconi, era la macchina potente dell’organizzazione dell’ex PCI. E D’Alema ha pensato bene ad inventarsi il famoso partito leggero, con la famosa cosa 2 di Firenze. Tradotto: bisognava fare in modo che si auto escludessero tutta quella massa di popolo che partecipava alla vita politica, e che evidentemente usava la propria testa! Tanti come me in Italia e in Calabria, sono fuori dalla vita politica attiva, per mancanza di spazi democratici e di confronto, ma anche perché come dicevo, questo processo è stato costruito ad arte. Ma nessuno si illuda di pensare che abbiamo deposto la testa sul comodino, anzi!. Errori storici si pagano in tempi storici, affermava E. Berlinguer. E mio Padre mi ripeteva sempre che prima o poi tutti i nodi vengono al pettine. Avevi ragione Papà. D’Alema farebbe bene a trasferirsi nei Balcani, Veltroni a farsi ospitare da Barack in America, e Berlusconi dove lo mandiamo? Bè in fondo lui è solo uno schowmen! E’ capace di affermare tutto e il contrario di tutto in pochi secondi. E in un’Italia del grande fratello, evidentemente ci può stare. Il problema siamo noi cittadini, che evidentemente quando andiamo a votare lasciamo la testa a casa. E poi questi restano sempre a galla. Vi ricordate l’ex Presidente della Calabria Chiaravalloti? Per premio di aver mal governato, oggi è vice presidente dell’Autority sulla privacy. Ci scommettete che Doris Lo Moro per aver svolto male il ruolo di assessore regionale alla sanità in Calabria, sarà eletta in parlamento? Volete vedere che Il presidente della giunta Calabrese Loiero si candiderà anch’esso al parlamento? Di questi esempi nei potrei citare all’infinito. Anzi mi correggo, saranno nominati, si perché noi cittadini , non abbiamo la possibilità di esprimere la preferenza a questo o quel candidato, perché vige la legge elettorale del porcellum. E questo è l’esempio più ignobile di quello che si è prodotto in Italia in questi anni. Hanno azzerato lo spazio democratico di poter scegliere ed è avvenuto senza avversità alcuna ne dentro ne fuori dal parlamento. Così come in Calabria è stata approvata all’unanimità la riforma dello statuto che ha aumentato da 40 a 50 il numero dei consiglieri regionali. Come se in rapporto ai residenti, vi fosse stata un’impennata di crescita della popolazione del 25%, quando invece sappiamo che siamo a crescita zero o giù di li. Però con questo scherzetto si sono aumentati i costi della politica di circa 4 milioni di euro all’anno.

Ma se tutto questo succede, evidentemente la responsabilità è anche nostra come cittadini. Qualcuno dovrebbe ricordare all’On. Loiero, delle promesse fatte in campagna elettorale nel 2005: “la Calabria bisogna rivoltarla come un calzino”. Onorevole Loiero, scommetto che Lei va in giro a piedi nudi…. e non sa come è fatto un calzino!

E noi Calabresi, ancora ci comportiamo come gnomi…. Se questo è il panorama; mafia, corruzione, tangenti, arresti, indagati, mal costume, malaffare, morti ammazzati, morti sul lavoro, lavoro nero, precariato, frode allo stato, evasione, illegalità, costi della politica, sfruttamento, inadempienza, politici che fanno i magistrati, magistrati che fanno i politici, e via di questo passo, un’altra domanda da farsi è: Il sindacato dov’è? In altri tempi e per molto ma molto meno, avremmo protestato a questo stato di cose, con decine e decine di scioperi generali!

Cari giovani Calabresi, pur solidarizzando e condividendo le vostre sofferenze, se non alzate la testa a scendere in campo in prima persona per spazzare via questa classe politica, sarà molto dura arrestare questa deriva, e i prezzi maggiori purtroppo cadranno su di Voi.

 Fausto Pettinato (ex Delegato Fiom-Cgil)

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I GIOVANI MERIDIONALI: TRA FUGA DEI CERVELLI E RITARDO NELL’INGRESSO NEL MERCATO DEL LAVORO 

Giovani e università: formazione in Calabria o nelle università del nord?
Giovani e politica: destra o sinistra??
 

Un recente studio pubblicato dal trimestrale della Svimez, Rivista economica del mezzogiorno, ha evidenziato una consistente emorragia di risorse umane qualificate dal Mezzogiorno del paese. La cosiddetta “fuga di cervelli”essenziale per lo sviluppo del sud non accenna a diminuire. La ricerca condotta su dati Istat, presenta i flussi migratori di ogni regione, in entrata e in uscita, dimostrando come, a partire dalla seconda metà degli anni novanta, vi è una ripresa del fenomeno dell’emigrazione in ogni regione meridionale che riguarda ampie fasce giovanili e secolarizzate. Tutte le regioni meridionali, in particolare Calabria, Basilicata, Puglia e Campania, hanno registrato una netta perdita di laureati. La fuga dei cervelli si perfeziona in due diversi momenti: il primo nella scelta dell’Università, il secondo al momento dell’entrata nel mercato del lavoro.

Il ministro Mussi in una delle sue tante interviste afferma:” Il paese si deve dare una mossa serve una scossa o altrimenti l'Italia non si riprenderà mai stabilmente”. Parole che confermano cifre davvero allarmanti. “Abbiamo 12,5 laureati su 100, nella fascia tra i 24 e i 35 anni: la metà della media europea”. Ecco di che cosa si occupa il nostro caro Mussi!Il nostro caro ministro e tutti quelli che hanno governato prima di lui, dovrebbero sapere che i laureati mostrano sul loro volto i segni delle sempre più acute contraddizioni di un intero paese. Addetti per i call center o cassieri di negozio che siano. Con il paradosso, che a questo punto pare quasi logico, che sono proprio i più preparati, quelli che prendono i voti più alti di tutti a ritrovarsi con il più basso tasso di occupazione. Tanto che a un anno dalla laurea, trovano lavoro solo quattro su dieci di quelli che hanno preso 110 e lode. Con la triste constatazione che nel 2007 un laureato guadagna al mese, in termini reali, meno di quanto percepiva cinque anni fa il fratello maggiore e dove il merito e le qualifiche non vanno quasi mai di pari passo con le opportunità e i compensi.

Il tutto accade nel nostro bellissimo paese: l’Italia. Ricordiamo però, come ben sappiamo, che esso è diviso in due parti: da una parte vi è il nord, dall’altra un sud sempre più tendente a regredire! I giovani che finiscono un ciclo di studio arrivando a conseguire un diploma, si troveranno sempre più in difficoltà, non avendo la capacità di scegliere tra un’università del sud o un’università del nord, in cui ci possa essere la possibilità di un futuro più o meno precario. Ma precisamente quali sono le mancanze delle università del sud?Non vorrei generalizzare troppo esprimendo giudizi su università che non conosco, proprio per questo motivo concentrerò la mia attenzione su un’università in modo specifico, quella della Calabria (cs). Vivo da tre anni a Cosenza, mi sono laureata da poco in scienze politiche e delle relazioni internazionali e inoltre mi sono iscritta alla specialistica nella medesima facoltà fiduciosa di rimanere nella nostra adorata Calabria. Vi sono delle forti differenze tra il nord ed il sud, se parliamo di finanziamenti che per esempio dovrebbero essere necessari al mantenimento agli studi degli studenti stessi o più semplicemente se facciamo riferimento alla didattica….

Al sud a differenza del nord regna la disorganizzazione con la conseguenza che si fa il triplo della fatica per laurearsi. Al sud vi sono “lauree fai da te” mentre al nord è come se venissi costantemente sostenuto da lezioni private. Al sud si studia a tempo pieno e, nonostante ciò, spesso non ce la si fa a laurearsi. Ma la vera e propria mancanza sta in un aspetto prettamente orientato verso i finanziamenti, mi riferisco ad esempio all’assegnazione delle borse di studio per gli studenti più meritevoli e con un reddito relativamente basso o anche a quello dei premi di laurea per coloro che si laureano nei tempi prestabiliti e quindi in modo regolare. All’università della Calabria niente di tutto questo persiste o meglio sono pochi gli studenti ad usufruire a questi benefici ovvero tutti coloro che hanno un reddito annuo pari allo zero, quindi 200 individui su 600 iscritti. Questo perché? La risposta è semplice per i rimanenti non vi sarà nessuna speranza, i finanziamenti sono scarsi o quasi inesistenti e la maggior parte degli studenti, quelli più meritevoli e con un reddito medio basso sono costretti a non usufruire di alcun beneficio. Ecco quali sono i limiti dell’università della Calabria!!Rimanere qui è una scelta di immenso coraggio!!Questo non significa voler “sputare nel piatto nel quale si mangia” ma evidenziare le lacune che ci affliggono e che conducono molti giovani nel nord del nostro paese. Ora, è essenziale comprendere il perché di questi limiti se:

- L'Università concorre alla formazione culturale degli studenti e ne cura la preparazione professionale, garantendo la piena applicazione delle norme per il diritto allo studio ed organizzando i propri servizi didattici, di sostegno e di orientamento in modo da rendere effettivo e proficuo lo studio universitario. L'Università adegua a tali principi il proprio ordinamento e le proprie strutture, perseguendo in conformità ad essi le proprie finalità e ad essi attenendosi nei confronti sia degli organi e delle strutture interne, sia delle diverse componenti e dei singoli che ne fanno parte.

- L'Università si articola in strutture scientifiche, didattiche e di servizio, così come sono definite nel presente Statuto. Esse sono organizzate in modo da favorire il raggiungimento delle finalità istituzionali cui sono ordinate. In relazione ai loro compiti istituzionali l'Università assicura a tali organi e strutture l'autonomia, anche regolamentare, secondo le norme del presente Statuto.
- L'Università prevede forme di programmazione, coordinamento e valutazione delle proprie attività e di pubblicità e di controllo di legittimità dei propri atti.

Per le spese di investimento l'Università può ricorrere, nei limiti e alle condizioni previste dalla legislazione vigente, a prestiti o a forme di leasing, in modo da garantire le condizioni di equilibrio di bilancio su scala pluriennale. L'Unione Europea finanzia progetti destinati a ridurre il ritardo di sviluppo di alcune regioni dell'Unione; i fondi disponibili per lo sviluppo regionale costituiscono la parte più consistente del bilancio europeo destinata alla cultura. La Commissione europea ha stabilito orientamenti particolari e su tale base gli Stati membri hanno adottato diversi programmi. Ogni Stato membro è responsabile dell'attuazione, del controllo, degli sviluppi, della valutazione dell'efficacia degli interventi strutturali. Tali programmi si rivolgono generalmente a partner locali e regionali . La Commissione europea chiede agli Stati membri di favorire lo sviluppo culturale come potenziale motore per la creazione di posti di lavoro. Infatti la cultura permette non soltanto ad ogni regione di ribadire la sua identità ma anche di sviluppare il suo potenziale turistico. Inoltre la creazione di posti di lavoro nel settore culturale contribuisce allo sviluppo di determinate attività come i servizi di collegamento ed i media.

-        Le fonti di finanziamento dell'Università sono costituite da trasferimenti da parte dello Stato, da erogazioni di enti pubblici e privati, da entrate proprie. Le entrate proprie sono costituite da tasse, contributi e da forme autonome di finanziamento, quali contributi volontari, proventi di attività, rendite, frutti e alienazioni del patrimonio, atti di liberalità e corrispettivi di contratti e convenzioni. 

In questo momento e più che mai, regna un forte clima di sfiducia tra noi giovani, che è del tutto giustificato, al contrario di quanto si potesse pensare. Quanti giovani andranno a votare ad aprile! Quanti avranno le idee chiare!Non è costruttivo pensare di non andare a votare, il voto è prima di ogni cosa un diritto e un dovere, ma in casi come questi cosa bisogna comportarsi??

La sinistra purtroppo ha cannato. A me spiace dirlo, in quanto avevo riposto tanta fiducia nei loro confronti, in effetti sono stata la prima a festeggiare per la loro vittoria ma mi sbagliavo!E ora chi votiamo?Una destra con un governo Berlusconi che ne ha combinate di cotte e di crude o un PD che si propone di essere riformista e democratico???Di solito si sceglie il meno peggio ma in questi casi non saprei…..e Berlusconi??Non dimentichiamo! Ecco il “Codice Berlusconi”: è essenziale ora più che mai ricordare!

 -Informazione 
23 luglio 2003 il Senato approva la legge Gasparri sulla rai-tv, non firmata dal presidente Ciampi a norma dell’articolo 74 della Costituzione, ritoccata dal Parlamento in modo non sostanziale, rimandata al Quirinale e obbligatoriamente promulgata. La proroga per le trasmissioni in analogico di Rete4 è già un primo risultato clamoroso della “riforma dell’emittenza”, ma c’è anche l’abolizione delle norme che vietano incroci e limiti della proprietà tra tv e carta stampata e un paniere che amplia le potenzialità pubblicitarie. 
 -Giustizia 
Il falso in bilancio, legge approvata nei primi cento giorni del governo Berlusconi depenalizza di fatto il reato di falso in bilancio, trasformato da “reato di pericolo” (che protegge interessi diffusi) a “reato di danno” (che protegge chi ha ricevuto un danno economico). Secondo la nuova legge, nel caso di società non quotate in Borsa il falso in bilancio può essere perseguito soltanto in seguito a querela di parte: querela assolutamente improbabile, poiché di norma i soci, che avrebbero titolo a querelare, sono coloro che traggono benefici dal reato. Piercamillo Davigo: “Sarebbe come pretendere che il furto divenga perseguibile a querela del ladro”. Il 5 maggio 2005 la Ue ha bocciato il ricorso dei giudici milanesi. Nel 2004 la Corte costituzionale s’era già pronunciata a favore della legge.  

-Il lodo Schifani la legge blocca processi per le cinque più alte cariche dello Stato viene approvata a giugno del 2001. La Corte Costituzionale l’ha giudicato incompatibile con la nostra Costituzione (soprattutto con l’art. 3) ma è bastata qualche piccola modifica e la legge è stata varata. 
 
-La legge salva-Previti, ex Cirielli. Il senatore Previti è stato condannato a undici anni per la vicenda Imi-Sir e a cinque anni per la Sme (corruzione); la legge è stata approvata il 16 dicembre 2004 dalla Camera. Di fatto, dimezza i termini di prescrizione e libera l’avvocato e deputato di Forza Italia dal rischio di veder confermare in appello le sue condanne a 16 anni per tre corruzioni giudiziarie (casi Imi-Sir, Lodo Mondadori e Squillante). La legge però ha l’effetto di spazzare via moltissimi altri processi in attesa di sentenza definitiva. Tra questi, la maggior parte dei dibattimenti per omicidi colposi e lesioni anche gravi, quelli contro truffatori, ladri e in generale tutti coloro che hanno commesso reati puniti con una pena massima non superiore a cinque anni. L’effetto economico è che le vittime o i loro parenti non potranno ottenere il risarcimento dei danni come parti civili.  

Ect,etc,…………………………………………………………Non basterebbe il foglio!!!!!!!!!!!!!

Chi vi parla è una giovane satrianese preoccupata  per un futuro sempre più precario e instabile!!! 

GIOVANE TORNADO

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Invalidità degli accertamenti elettronici delle infrazioni nei semafori

PHOTORED: Multe da annullare  se non ci sono agenti in loco e se non vi è un’apposita autorizzazione prefettizia all’installazione dell’apparecchiatura di rilevazione. La circolare n. 369 del 17/01/08 del Ministero dell’’Interno – Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali - chiarisce i dubbi. Il componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori,Giovanni D’AGATA, sottolinea il duro colpo a  tutti quegli Enti Locali che tentano di far cassa con le multe a raffica.

La battaglia contro tutti quegli enti locali che tentano di far cassa elevando multe a raffica con strumenti di rilevazione elettronica segna un’importante vittoria da parte di tutte quelle associazioni e soggetti che si sono battuti a suon di ricorsi e battaglie legali e mediatiche contro questa iniqua e poco trasparente prassi amministrativa. E’ datata infatti 17 gennaio 2008 la circolare n. 369 del Ministero dell’’Interno – Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali - che cerca di dirimere i dubbi su tutti quegli impianti di rilevazione elettronica posti sugli attraversamenti semaforici senza alcuna autorizzazione da parte dell’Autorità Prefettizia e senza agenti in loco a vigilare. Secondo la circolare, che risponde ad evidenti ragioni di trasparenza dell’agire amministrativo, ove non vi siano agenti in loco che contestino nell’immediatezza l’avvenuta infrazione, l’installazione degli apparecchi di rilevazione elettronica degli attraversamenti semaforici, dev’essere preventivamente autorizzata dall’Autorità Prefettizia. In poche parole il Prefetto competente per territorio dovrebbe emettere un apposito decreto nel quale individuare le strade e le intersezioni semaforiche ove posizionare gli strumenti elettronici, come già avveniva per gli autovelox; in caso contrario, le infrazione elevate sono tutte annullabili. Il componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, alla luce di questa interpretazione data dal Ministero dell’Interno,  invita tutti gli Enti Locali che utilizzano illegittimamente gli strumenti di rilevazione elettronica di cui sopra, a regolarizzare la propria posizione ed annullare tutti i verbali già emessi al fine di evitare che ancora una volta si amplifichi un contenzioso già notoriamente abnorme in virtù delle numerose decisioni dei Giudici di Pace e della Corte di Cassazione. Di seguito la circolare del Ministero dell’’Interno – Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali n. 369 del 17/01/08

Lecce, 11 febbraio 2008
Il Componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” 
Giovanni D’AGATA
Sede Provinciale “Itala dei Valori” di Lecce - via P. Bax n. 8 - 73100  LECCE
 Tel. 388/9411240 - e mail: dagatagiovanni@virgilio.it

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Centro Tipologico; un’occasione mancata?

 Da circa tre settimane sono scaduti i termini per risanare il bilancio del Centro Tipologico Nazionale per l’Edilizia e le Costruzioni. L’assemblea dei soci non ha ricapitalizzato, solo il Comune di Catanzaro ha dato la disponibilità di 30.000 euro, Regione e Provincia non si sono espresse . Nel 2005 era stato firmato l’accordo di programma, che con un decreto del Ministero delle Infrastrutture, aveva sancito il trasferimento del Centro Tipologico, da Bologna a Catanzaro. Il laboratorio, avrebbe dovuto “far diventare la Calabria baricentro nazionale dello sviluppo tecnico dei processi e dei prodotti delle costruzioni”. Spesso si parla delle continue spoliazioni che la Calabria subisce, in genere da parte di regioni Meridionali, una cosiddetta “Guerra fra Poveri”, quando invece un Centro di  Alta Formazione e Ricerca, unico in Italia, viene trasferito, (per giunta dal Nord Italia) , si lascia cadere nell’oblio un’occasione unica e irripetibile, per i nostri laureati, ma anche per un settore carente e strategico in Calabria: le Infrastrutture. Oltre la politica, mi chiedo perché altre Istituzioni, come Confindustria, o le Università non abbiano espresso un parere in merito. Se posso fare una riflessione a titolo personale, ritengo che i massimi rappresentanti delle Università, non debbano entrare nei partiti politici, così facendo, (forse) si perde di incisività nel dibattito con gli Enti Locali. Cari lettori ed utenti, per maggiori informazioni su che cos’è il Centro Tipologico Nazionale potreste andare sul sito http://www.tipologiconazionale.it purtroppo da qualche giorno il dominio è scaduto, come del resto i 60 giorni per ricapitalizzare, strana coincidenza…

Andrea Cantelmi

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Per non dimenticare.

Giorno 26 u.s. ho partecipato alla commemorazione delle Vittime dell’olocausto, presso il Liceo Coreutico di Satriano Marina. Le Ragazze e i Ragazzi si sono espressi in una recitazione interpretando umiliazioni e violenza di donne bambini e  uomini, che il nazismo ha perpetrato su di essi. Una pagina della storia dell’umanità che non può essere dimenticata. Sono seguiti spezzoni di immagini crude e forti, e spezzoni di repertorio del processo di Norimberga.

Confesso che ho vissuto con intensa emozione e sentimenti. Mi preme evidenziare che, osservando attentamente le ragazze e i ragazzi che hanno proposto lo spettacolo, ho percepito che esprimendosi erano visibilmente anch’essi emozionati, e che lo hanno vissuto intensamente.

Bravi, veramente bravi, e soprattutto grazie, grazie a voi che avete trasmesso anche a me le stesse emozioni. La democrazia non è mai definitivamente acquisita, ma è una pratica che ogni giorno ha bisogno di essere esercitata.

Ancora oggi nel mondo vi sono popoli oppressi, perseguitati e martoriati. Basti pensare al popolo Palestinese, all’Iraq, e in tante altre parti del mondo. Per non parlare del dramma dei bambini invisibili, affamati e sfruttati. Si calcola che ogni minuto al mondo, un bambino muore per denutrizione.

Un brivido mi attraversa quando noto l’indifferenza!

Spesso commettiamo l’errore di pensare che la libertà è un fatto acquisto, no, non è così. Quel poco di democrazia, libertà e diritti che abbiamo, sono state conquistate con il sangue versato da Uomini e Donne che ci hanno preceduto. Un popolo senza memoria, non ha futuro. Ed è per questo che la scuola e le istituzioni preposte devono investire sempre di più sulla cultura del sapere. E noi adulti abbiamo il dovere di trasmettere alle nuove generazioni valori e sentimenti democratici.

Se è vero che la democrazia, la libertà non sono acquisite per sempre, noi cittadini abbiamo il dovere di praticarla e pretenderla di più. Viceversa, il rischio plebiscitario che porta dritto all’azzeramento della democrazia, è sempre all’agguato.

E’ sufficiente rammentare cosa sta succedendo in Calabria (e non solo), malasanità, intreccio mafia – potere politico, per riflettere che forse noi cittadini, non abbiamo esercitato al meglio il nostro dovere, per non dire che ancora in molte zone della Regione, persiste e vive un malcostume di omertà. Se questo succede, succede perché evidentemente il sottosviluppo della Calabria è soprattutto culturale. Arrivo a questa conclusione, nonostante anni e anni di lotte e impegno in prima persona. Da sempre la Calabria è ultima in tutti gli indicatori economici e sociali. Immaginiamo per un attimo che tutti i Calabresi andassero via da questa terra, la Calabria non fosse altro che un pezzo di penisola vuota e deserta, cosa sarebbe? Niente. Allora dopo aver immaginato ciò, la domanda è: il problema è la Calabria o sono i Calabresi?

Come è possibile che uomini e donne che svolgono ruoli di responsabilità della cosa pubblica in Calabria vanno bene per tutte le stagioni indipendentemente dal colore del governo politico?

Ma l’On. Loiero non aveva promesso che la Calabria andava rivoltata come un calzino?

Io ancora sto aspettando, Onorevole! 

Fausto Pettinato

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Falsità certificate

Come è noto l’Amministrazione Comunale ha deciso di vendere il suolo lungo via Amirante all’altezza del Teatro perché si realizzi una palazzina/ona. Il Gruppo Centro Sinistra Progetto per Soverato si è battuto contro questa decisione, che priverà la Comunità di uno spazio acquisito da antiche Amministrazione per essere destinato  a Piazza Pedonale, a Parcheggi e a Verde Pubblico. Durante i lavori del Consiglio Comunale di metà dicembre, abbiamo sostenuto che l’armonia e la bellezza di una città si misurano anche con la maggiore o minore presenza di luoghi pubblici e che la Città di Soverato, sotto questo aspetto, è portata ad esempio e ammirata dai cittadini residenti, da quelli del Comprensorio e anche più in là. Certo non per meriti della attuale Amministrazione.

Nonostante queste nostre argomentazioni fossero ragionevoli, abbiamo dovuto registrare la sordità del Sindaco e della maggioranza. D'altronde come pretendere  che questo Sindaco e questa maggioranza possano comprendere ….. Loro non si preoccupano del futuro della città, loro usano la città come il palcoscenico del loro io, dediti quotidianamente a rappresentare e a magnificare se stessi con incredibili comunicati stampa, interviste da loro stessi preconfezionate, spot televisivi mascherati da compiacenti servizi giornalistici. Di tutto e di più ….

Così: responsabilità pesanti, da addebitare esclusivamente alla scellerata disamministrazione di questi ultimi lunghi sette anni, vengono con nonchalance ribaltate sui precedenti amministratori e, in concordante simmetria, meriti inesistenti vengono, senza pudore, millantati come  propri. Pazienza!

Fallito il tentativo di convincere la maggioranza sulla inopportunità di disfarsi di un bene collettivo, abbiamo poi sostenuto che le regole vigenti non consentono che il suolo venga edificato a scopi residenziali. A questo rilievo il Sindaco, bontà sua, ha mostrato di dare ascolto e ha preteso che l’Ufficio Urbanistica fornisse assicurazioni in merito. Dopo oltre un mese l’Ufficio ha elaborato  la documentazione richiesta, giungendo alle conclusioni che il suolo è edificabile, che la volumetria disponibile è addirittura sovrabbondante -non per quisquiglie ma per una enormità- e che la dotazione degli spazi pubblici, così come prescritto dalle Leggi e dalle norme vigenti, è assicurata a sufficienza.

Esaminati gli elaborati ho rilevato errori macroscopici che inficiano la generosa conclusione dell’Ufficio e ho rappresentato al dirigente la opportunità di bloccare l’iter della vendita del suolo. Mi è stato risposto, alla presenza dell’assessore Matozzo, che i rilievi mossi sono ininfluenti.

Di fronte a tanto devo esprimere pubblicamente il convincimento, assumendone la responsabilità personale, che i documenti elaborati dall’Ufficio non sono affetti da errori involontari, come avevo inizialmente ipotizzato, ma sono stati confezionati  per dimostrare l’indimostrabile. In altre parole si passa da una falsa rappresentazione erronea ad una gravemente colposa.  Auspico che la Magistratura e l’Assessorato Regionale al Governo del Territorio intervengano per assicurare i principi di legalità e di trasparenza, scientemente violati, con costante e pervicace determinazione, da questa Amministrazione.  

Giovanni Maria Calabretta
ingegnere civile edile
Consigliere Comunale
già Sindaco della Città

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INTERVENTO DEL CAP. FRANCESCO BATTAGLIA

Ho letto l’articolo apparso sul sito Soveratoweb ( per leggerlo cliccate quì n.d.r. ) sugli atti vandalici accaduti in una via di questa Città e non posso che esprimere amarezza per il gesto incivile subìto dalla signora... Colgo l’occasione per dire che purtroppo nelle nostre città queste cose accadono e accade anche di peggio. Questo corpo di Polizia Locale è stato bersaglio di un gravissimo attentato dinamitardo il 23 ottobre 2007, proprio pochi minuti dopo che lo scrivente ed altri operatori di polizia si allontanavano dai propri uffici dopo una lunga giornata di lavoro. Il Comune come Istituzione locale è stato colpito vigliaccamente e in modo spregiudicato. Mi preme pure sottolineare che nell’articolo citato, alla fine, viene rimarcato che gli agenti in servizio di Polizia Municipale erano sul Corso a regolare il traffico veicolare. Ciò significa che la città è presidiata ma che al contempo non si può garantire la presenza della Polizia in tutti i luoghi nello stesso momento. Il problema degli atti vandalici, dei writers, degli imbrattamenti e dei danneggiamenti degli arredi urbani, della segnaletica stradale, delle bottiglie di vetro rotte o abbandonate rientrano in quei fatti da Noi registrati e per i quali c’è la giusta attenzione dell’Amministrazione comunale  e del Corpo della Polizia Municipale. Non a Caso da anni è in vigore un’ordinanza sindacale che vieta l’uso delle bottiglie di vetro fuori dagli esercizi pubblici, ordinanza sindacale che ha dato i suoi frutti e che è stata antesignana nel suo genere proprio per contrastare questo vezzo che fa moda soprattutto tra i più giovani. La sensibilità di questo Corpo di P.M. e dell’Amministrazione comunale è stata rivolta all’educazione e alla scuola. Infatti da qui a poco inizieranno dei corsi scolastici sull’educazione stradale e sul rispetto dei beni pubblici e privati. Tanto altro occorre fare. Per ultimo, nel mese di dicembre 2007 abbiamo presentato un progetto relativo al P.O.N. sicurezza di oltre 400.000 euro sia per la video sorveglianza e per la formazione degli operatori di polizia, che per iniziative sociali rivolte ai minori a rischio. Attendiamo l’esito da parte del Ministero dell’Interno. Prendiamo atto della pubblica denuncia e invitiamo chiunque abbia ricevuto danneggiamenti a segnalarlo ai Ns. uffici e agli altri uffici di Polizia e dei Carabinieri presenti in città.

Cap. Francesco Battaglia – Responsabile settore VII° - Corpo di Polizia Municipale del Comune di Soverato

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Calendario 2008 di S. Andrea Inviato da Pasquale

Calendario Inviato da Pasquale


Papa Day “Niente Bandiere – Solo il Rosario in mano”
<<Libertas>> e non << Praevalebunt>>

Roma - Niente bandiere di partito,solo il rosario in mano. L’invito ai  nostri giovani presenti al Papa Day- un invito per tutti i cattolici e non, lasciando a casa ogni spirito polemico e chiari riferimenti. Almeno negli intenti. In Piazza San Peltro numerosi eravamo solo  per manifestare affetto e solidarietà a Benedetto XVI, il Papa censurato alla Sapienza. Per noi giovani cattolici voleva essere ed è stato un momento di preghiera da vivere con gioia senza strumentalizzazioni di sorta. La risposta della Chiesa all’intolleranza dell’ateneo romano non si tramuta in un porgi l’altra guancia di evangelica memoria, ma in una “dimensione di festa”, familiare di massa. Tutti all’Angelus, per la preghiera senza rivendicare nulla contro nessuno, senza manifestare contro nessuno o qualcuno in particolare ma solo in favore del Papa, del suo esempio e della sua missione. Con noi giovani , l’Acli, Rinnovamento dello Spirito, Cielle, Opus Dei, Sant’ Egidio, Azione Cattolica,Movimento Cristiano Lavoratori e tutti gli studenti degli atenei pontifici hanno risposto in modo massiccio all’appello di Ruini. Tanti eravamo e tanti sono stati i messaggi della gente comune. Una solidarietà spontanea, di base. Un piccolo inciso per tutti noi cristiani ricordando a chiare lettere un messaggio di Cristo sobrio nelle parole e nei gesti; dovremmo esserlo tutti. Il laico è colui che basa la propria concezione del mondo non una fede rivelata, ma la esclude, è rispettoso della fede altrui. Ma i valori dello Stato democratico, primi fra tutti la dignità, il concetto di persona, i diritti umani, hanno fondamento religioso, discendono dal cristianesimo. Ecco perché i laicisti, nell’essere antireligiosi, sono contro lo Stato democratico in cui dicono di credere è in questo modo segnano il ramo su cui sono seduti. Molti sussurrano se si può parlare di crisi della laicità? Beh c’è un impoverimento, un affievolimento che corrisponde alla crisi del liberalismo. In parte la laicità è diventata laicismo. Ecco perché si genera il clericalismo. Perché, negando alla Chiesa il diritto di intervenire nella vita pubblico, si produce la chiusura, come atto di difesa. Noi cattolici attaccati nel non poterci esprimere dobbiamo chiuderci rischiando di diventare clerici. Ecco perché i laici hanno  un grande compito, quello di contrastare il laicismo e la possibile deriva clericale. Mi auguro un grande centro dove ritrovarmi tutti noi giovani, GDC-Teodem-Teocom-Cattolici Pd e della Cdl- tutti i gruppi rispondono a una diversa interpretazione dell’ispirazione cristiana, che in politica si traduce anche in posizioni di destra e sinistra. Non voglio giudicare, ma hanno tutti fondamento, non c’è il partito unico dei cristiani, c’è una molteplicità di movimenti e di interpretazioni. Il cattolicesimo per me non può essere ridotto a un partito, si svilisce, si perde lo spirito ecumenico. Brevemente dico che la contestazione del Papa alla Sapienza, accusato di avere approvato il processo a Galilei, dico che qualunque cosa abbia detto Papa Ratzinger ha diritto ad esprimere il suo giudizio. Credo però, che sulla base dei criteri della scienza attuale, Galileo sarebbe condannato dai suoi colleghi scienziati, così positivisti e rigorosi che la teoria di Galileo risulterebbe essere priva di scientificità. Concludo dicendo che l’Università è un luogo di Cultura, che forma la nuova classe dirigente del futuro e, la cosa grave è quella di aver permesso il rifiuto, il confronto, anche avendo un ideologia, perché il confronto è un momento di crescita.

Vincenzo Seminaroti

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ONLINE LO SPECIALE INAUGURAZIONE DEL TEATRO COMUNALE DI SOVERATO
Messaggi di Solidarietà al Sindaco Mancini e al Consigliere Riccio
CONCLUSO IL SONDAGGIO EVENTI 2007 - DELUDENTI I RISULTATI


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