Rubrica di Opinioni di Francesco Raspa

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Antonello Gagliardi come Horatio Nelson

  


Quel muro di mattoni frantumato dal cui squarcio appare il candidato a sindaco Gagliardi e sullo sfondo la spiaggia di Soverato ed il suo mare, farebbero venire in mente l’ Incredibile Hulk, il personaggio dei fumetti della Marvel Comics, creato da Stan Lee e Jack Kirby, che da riservato cittadino modello si trasforma in un roccioso e invincibile super-eroe. Ma l’elegante giacca scura a  righe chiare molto sottili, la cravatta grigia sulla camicia bianca ed il gesto del braccio, la cui mano si appoggia decisa e aperta sui mattoni, ne fanno derivare una immagine decisamente più raffinata.

Oltre il muro” è lo slogan (ed il relativo indirizzo di posta elettronica) scelto da Gagliardi. Un muro che separa la bellezza di Soverato, delle sue spiagge, del suo mare, da chi, amministrandola male la abbruttisce, non rendendo giustizia alla Perla dello Jonio, definizione che appare quasi come un sottotitolo e che con una leggera curva concava si pone sotto lo slogan.

La corruzione, il degrado, l’ingiustizia, l’insicurezza, la speculazione, l’abusivismo e il clientelismo compongono proprio quei mattoni di quel muro da distruggere e che, in parte Gagliardi avrebbe già distrutto, ma che, per completare l’opera, necessita dell’adesione dei cittadini da concretizzarsi tramite il voto, da cui un ulteriore slogan: Il cambiamento dipende da noi… e da te. Ciò che renderebbe i Cittadini protagonisti.

E’ un manifesto molto composito, forte, diremmo anche severo rispetto alla situazione della Perla dello Jonio che soffrirebbe di tutti questi mali. Gagliardi irrompe e scompone questo sistema e per completare l’opera è necessario votarlo ed eleggerlo sindaco.

Nonostante questa durezza e la presenza di termini molto pesanti, Gagliardi mantiene un’aplomb quasi britannico, come di chi, pronto ai grandi stravolgimenti non rinuncia comunque al te delle cinque di pomeriggio, pronto, subito dopo a cannoneggiare dalla sua nave quel “muro” che va distrutto per “liberare” la città.

Dunque non possiamo che rimandare all’idea di un lord inglese, appunto l’ammiraglio Horatio Nelson, protagonista di numerose imprese militari.

 Francesco Raspa

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