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“SOVERATO NON E’ POLARITA’ URBANA!”

Sembra strano che l’on. Franco Amendola insista sul fatto che il Soveratese sia stato inserito nelle Polarità Urbane, quando il Presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero ha affermato di non esserci riuscito per il veto della Commissione Europea. Al proposito, il Governatore della Calabria, per tentare di alleviare questa forte discriminazione nei confronti di Soverato e del Soveratese, ha messo a disposizione fondi aggiuntivi statali verso questo territorio, definito “intermedio”. Quindi, per esempio, Lamezia Terme, oltre a veder finanziato il suo Teatro, potrà godere dei fondi europei destinati alle Polarità Urbane, mentre Soverato non avrà né gli stanziamenti economici per il Teatro, né quelli per le Polarità Urbane; potrà, invece, essere assegnatario dei fondi FAS, che, per quanto detto dal Governatore della Regione Calabria, dovranno essere implementati, in quanto, quelli previsti, al momento, risultano essere, veramente, pochini. Che differenza c’è tra Fondi Europei e fondi FAS? Semplice! I primi sono denominati fondi per l’accelerazione della spesa e, quindi, immediatamente, fruibili, ed a questi il Soveratese non avrà accesso; i secondi non sono immediatamente fruibili e sono ottenibili, soltanto, dopo la stesura di un Piano Strategico che riguarda 18 Comuni. Per quanto concerne la quantità di somme a disposizione, chiaramente, i Fondi Europei inseriti per lo sviluppo delle Polarità Urbane sono enormemente superiori rispetto ai fondi FAS impiegati per il Soveratese. Pertanto, pur essendo soddisfatti, per il fatto che vengano utilizzati ingenti somme per incrementare l’attrattività e la competitività delle altre zone della provincia di Catanzaro, invitiamo, l’on. Franco Amendola a non cercare, attraverso comunicati stampa, di far intendere che il Soveratese è trattato allo stesso modo.

I Giovani della PDL

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Polarità urbane: quali criteri nella loro individuazione??

Oramai da alcune settimane si discute su come siano stati individuati i nove poli urbani di riferimento della Regione Calabria e soprattutto perché il soveratese, che comprende diversi comuni sia costieri che dell’entroterra, ne sia stato escluso.

Era il 15 aprile scorso quando il Governatore Agazio Loiero, convocata una conferenza stampa, elencava i territori ricadenti nei nove poli urbani così suddivisi:

Sistemi territoriali metropolitani: 1) Cosenza-Rende, 2) Catanzaro-Lamezia Terme, 3) Reggio Calabria.

Sistemi urbani intermedi: 4) Crotonese, 5) Vibonese, 6) Area di Gioia Tauro, 7) Sibaritide, 8) Costiera Paolana, 9) Locride.

Già nei giorni successivi alla conferenza stampa il Partito Democratico di Soverato ha promosso, presso la propria sede, alcuni incontri con iscritti e simpatizzanti per discutere e vagliare attentamente i criteri di individuazione dei poli urbani.

Il soveratese è da sempre stato centro gravitazionale di un territorio molto ampio che si estende da Stilo a Squillace e che racchiude notevoli risorse dal punto di vista naturalistico, turistico, storico ed archeologico (solo per citarne alcune). Ed allora non si capisce come questa importante fetta del territorio regionale non sia stata inclusa tra i poli urbani.

Il circolo del PD di Soverato non ci sta e vuole far sentire forte la sua voce. Ed allora ha convocato un incontro per oggi 11 maggio alle ore 18, presso la sua sede, con i circoli del PD dei comuni del comprensorio, iscritti e simpatizzanti per programmare e decidere assieme il da farsi affinché al soveratese venga riconosciuto il ruolo di polo urbano di riferimento.

Non ricadere tra i poli urbani di riferimento significa rimanere esclusi da ingenti finanziamenti regionali finalizzati al potenziamento ed allo sviluppo del territorio. Inoltre i poli urbani avranno anche il compito da fungere da propulsore per il territorio attraverso l’utilizzo dei fondi europei 2007-2013. Non si può allora parlare di piani spiaggia, PSC, ecc.., poiché questi sono successivi e strettamente collegati ed influenzati alle scelte prese attraverso la programmazione dei poli urbani.

Ecco perché non si può stare in silenzio e bisogna necessariamente battersi affinché il soveratese diventi il decimo Polo Urbano di Riferimento Regionale.

PD - Sezione di Soverato

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“Cresciamo insieme”

Che qualcosa al Sud si muove è già di per se stesso un fatto positivo. Diventa eccezionale, addirittura, se tanto avviene in Calabria. Esprimiamo, quindi, un consenso convinto per l’individuazione della futura area metropolitana Reggio Calabria-Messina, figlia del Ponte sullo Stretto ed ancor prima plaudiamo alla futuristica opera, nuovo simbolo di un Sud che cresce, sicura meta di milioni di visitatori negli anni che verranno. Reggio diventerà ineludibilmente la città simbolo della Calabria, come lo è Rio de Janeiro per il Brasile o Zurigo per la Svizzera. E’ altrettanto auspicabile che Catanzaro rafforzi il suo ruolo di Capoluogo di Regione, di vero centro e motore direzionale della Calabria: in poche parole che diventi la capitale amministrativa della Calabria, come lo è Berna in Svizzera o Brasilia in Brasile. Innanzitutto dovrà diventare sede del Consiglio Regionale. La centralità di Catanzaro, finalmente consolidata con la valorizzazione di Germaneto, sull’asse Jonio-Tirreno, che la rende reale “città dei due mari”, va ribadita a chiare note. Ben venga quindi l’area vasta Catanzaro-Lametia per rafforzare questa tesi, che vuole essere tesi di sviluppo. Non ci sentiremo certo isolati a Soverato e Satriano sia perché distiamo 20 Km da Germaneto, sia perché l’osmosi fra la cittadinanza di Catanzaro e Soverato è già davanti alle scelte della politica. Sosterremo quindi fortemente il ruolo di capoluogo di Regione della “città dei due mari”. Ciò detto e sottoscritto abbiamo però il dovere di ricordare che stanno cambiando i tempi e certe cose o si fanno adesso o non si faranno mai più. Il federalismo, inizialmente fiscale, è alle porte e la fase obiettivo uno sta per finire. Quindi urge che si determinino ora o mai più quelle scelte politiche che diano pari opportunità di sviluppo a tutte le zone, soprattutto alle più depresse. In poche parole auspichiamo, e dateci una mano tutti affinché avvenga, di assistere alla ricostituzione dell’unità storico-culturale che nei secoli ha rappresentato la costa Jonica calabrese, attraverso la realizzazione di una viabilità che consenta la facilitazione dei contatti tra le città Joniche. Chiediamo, dunque, al Governo di finanziare in 3 anni 6 miliardi di euro per la realizzazione della nuova 106 Jonica. Anche la Regione potrebbe contribuire allo scopo. Ed a tale proposito il Presidente Loiero, che per onor di verità ha già manifestato con scelte concrete una certa attenzione per il Soveratese, aveva promesso nella sala consiliare di Soverato la realizzazione della metropolitana di superficie Guardavalle-Catanzaro Lido, richiesta per iscritto da 27 Sindaci. Confidiamo a tutt’oggi che rispetti l’impegno. Allo stesso modo è importante finire la trasversale delle Serre per evitare l’isolamento dei nostri centri collinari e montani. Se si realizzerà un sistema di comunicazione, che romperà l’isolamento della Costa Jonica e del versante delle Serre e della Presila, pensiamo che l’area vasta Catanzaro-Lametia rappresenterà la punta di diamante di un intero territorio a diverse vocazioni, altrimenti si identificherà come zona meno povera in un territorio depresso. Mettiamocela tutta perché ciò non avvenga o meglio perché non continui ad esserlo.

Il Sindaco di Soverato
Raffaele Mancini

Il Sindaco di Satriano
Michele Drosi

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Il gioco delle tre carte

Conoscete il gioco delle tre carte? È molto semplice.

Il protagonista, munito di una bancarella, con grande maestria  manuale fa volteggiare tre carte cambiandole continuamente di posto e invita gli avventori a puntare sulla carta indicata come vincente.

Nella sua opera si serve del  compare, ovvero il complice, che puntando quasi sempre sulla carta vincente, lascia alla libera puntata degli avventori le altre due carte, che, come è ovvio, sono perdenti.

Spesso tra gli avventori si trova qualcuno che abbocca, la vittima ovvero l’allocco.

La risposta del Sindaco ad una sola delle mie numerose domande – su dove siano andati a finire i soldi incassati ovvero ricevuti in eredità-  è, per chiunque si intenda un minimo di bilanci, una corbelleria. Confonde o forse fa finta di confondere cassa, e cioè liquidità in un determinato momento, con competenza. E comunque, come da lui stesso affermato e dimostrato, nel momento della consegna della cassa, a maggio 2001, liquidità c’era (due miliardi circa di vecchie lire). Sintomo inequivocabile di veridicità dei conti. Non come oggi, e ormai da troppo tempo, che la cassa langue e siamo costretti a utilizzare una anticipazione di cassa di circa 2 milioni di euro oltre alle partite vincolate. Sintomo che nei conti c’è, diciamo così, qualcosa che non va.

Ma egli fida sul fatto che non tutti conoscono gli arcani dei bilanci comunali, sperando, forse con l’aiuto di un complice, di far abboccare qualche allocco.

Sento il dovere di rassicurare il signor sindaco: egli non deve rispondere del mio operato, poiché, come ho ampiamente dimostrato nella mia esperienza politica, ho sempre risposto delle mie azioni in maniera chiara ed esaustiva ed assumendomene in pieno la responsabilità.

Non credo egli possa affermare altrettanto, se è vero che cerca disperatamente di ribaltare su altri la responsabilità della drammatica situazione odierna, dopo otto anni di amministrazione, confermo, disastrata e disastrosa.

Soverato 4 aprile 2009

Giovanni Maria Calabretta
Consigliere Comunale
Gruppo Centro Sinistra Progetto per Soverato

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Comunicato del Sindaco di Soverato Raffaele Mancini

Il Consigliere Calabretta dichiarava testualmente “che a Maggio 2001 erano in cassa i proventi della cessione delle aree nel comprensorio 5 (leggi esproprio Caminiti) ed in parte, le risorse per realizzare le opere di urbanizzazione in quell’ambito territoriale. Come sono state utilizzate quelle somme?” Rispondo cosi.

Sono stato eletto Sindaco il 13 maggio 2001.

Il 22 Maggio 2001 presso la BNL è stata eseguita la verifica di cassa che segnalava un saldo positivo per il Comune di 2.041.887.933 lire. Di questi 2.041.887.933 erano pignorati soprattutto per il lodo Varzi (poi pagati dalla mia amministrazione) 737.000.000 lire. Quindi la reale liquidità era

2.041.887.933-
737.000.000=
------------------------
1.304.887.933 lire

La verifica di cassa si fermava al mandato 1080, antecedente all’ 11.05.2001. Dall’11 maggio 2001 al 23 maggio 2001 (mandati dal 1081 al 1255), in soli 13 giorni e dopo 10 giorni dal mio insediamento, sono stati comunque pagati ulteriori 1.011.067.184 lire.

Per cui il 23 maggio 2001 la cassa era la seguente:

1.304.887.933-
1.011.067.184=
------------------------
293.820.749 lire

Il saldo disponibile del Comune al 23 maggio 2001 era allora 293.820.749 lire, pari a 151.745,75 euro.

Per cui matematicamente i famosi 951.900.034 lire versati dalle cooperative, non erano in cassa al 23 maggio 2001, cosi come non lo erano tutti i fondi vincolati (di cui si allega un elenco parziale), incassati dalla precedente amministrazione e ricostituiti dalla mia. Sono quindi io a chiedere a Giovanni Calabretta “come sono state utilizzate queste somme, e non solo queste, ma tanti altri fondi vincolati”. Certo è vero e condivido la sua affermazione “che le amministrazioni Mancini sono state disastrate e disastrose”, se devono rispondere anche del suo operato.

Il Sindaco di Soverato
Dott. Raffaele Mancini

 - ALLEGATO MUTUO B.N.L. di £. 6.590.000.000

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Richiesta convocazione Consiglio Comunale su vertenza Caminiti

Al signor Presidente del Consiglio Comunale di Soverato 

Oggetto: richiesta convocazione Consiglio Comunale su vertenza Caminiti.

 Egregio signor Presidente, ho letto sulla stampa locale alcune dichiarazioni del Sindaco Mancini, secondo cui “sulla situazione debitoria incombe anche la sentenza di danno nei confronti dei germani Caminiti che esporrà il Comune per milioni di euro …” . 

Le affermazioni del Sindaco mi inducono a chiederLe di convocare con urgenza il Consiglio Comunale, perché sia illustrata la situazione nel dettaglio e perché, in conseguenza, sia intrapresa ogni azione utile alla tutela dell’Ente. 

Le rammento che il Gruppo Centro Sinistra Progetto per Soverato presentò nel 2006 due interrogazioni, allegate ad ogni buon fine alla presente, con le quali tra l’altro si chiedeva di sapere quando il signor Sindaco intendesse proporre al Consiglio Comunale la risoluzione delle questioni originate dalla sentenza del CdS, che pronunciò l’illegittimità del Piano di Zona. Alla seconda interrogazione, datata 09 agosto 2006, il Sindaco rispose che avrebbe investito il Consiglio Comunale nel settembre successivo.

Sicuro di poter contare sulla Sua sensibilità, La saluto cordialmente.

Soverato 2 aprile 2009
Giovanni Maria Calabretta
Consigliere Comunale
Gruppo Centro Sinistra Progetto per Soverato

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Perché le Giunte Mancini sono state un disastro

Finalmente il Sindaco Mancini riconosce che la situazione economica e finanziaria del Comune è gravissima. Registriamo con favore questa, come dire, presa di coscienza, considerato che fino a poco tempo fa era tutto un trionfo di dichiarazioni  sugli inutili allarmismi dell’opposizione e sui meriti di gestione oculata ed attenta della Giunta da lui presieduta. Bene. Prendiamo atto, anche se manca l’assunzione della responsabilità di aver creato una tale situazione; ed anzi si tenta di ribaltarla sulle gestioni passate.

Siamo dunque d’accordo sulla presa di coscienza della gravità della situazione, ma ci separiamo sul giudizio delle responsabilità, cioè su chi ha causato queste condizioni ormai non più sostenibili. Condizioni che vedono il Comune sofferente e a breve non più in grado di garantire i pagamenti degli stipendi agli impiegati e delle spettanze ai fornitori. Vale la pena ricordare che ormai da troppo tempo usufruiamo costantemente di una anticipazione di circa 2.000.000 di euro.

Secondo il sindaco Mancini le responsabilità  sono in capo alle gestioni amministrative precedenti, considerando che l’Amministrazione di centro destra ha dovuto pagare “ingenti somme” a terzi tra l’altro per gli espropri finalizzati alla realizzazione di edilizia cooperativa e popolare. Le affermazioni del Sindaco non sono argomentate e sono assunte quasi come un dato di fatto inoppugnabile, nel mentre sono invece fuorvianti, solo che si considerino i seguenti fatti:

1.      Nel corso di questi ultimi otto anni l’Amministrazione ha saldato il dovuto alla ditta Paparo, contraendo un mutuo di importo superiore al dovuto: a parte la considerazione che il debito non è stato estinto ma solo trasferito, perché contrarre un mutuo superiore al necessario e soprattutto  quale  è stato l’utilizzo del surplus?

2.      Nel corso degli ultimi otto anni sono stati venduti numerosissimi alloggi nella disponibilità del Comune. Quale l’utilizzo degli introiti?

3.      Nel corso degli ultimi otto anni è stato incassato il corrispettivo per la cessione del suolo del Liceo scientifico alla Amministrazione Provinciale: quale è stato l’utilizzo dell’introito?

4.      Nel corso degli ultimi otto anni sono stati incassati i corrispettivi per la cessione del suolo alla parrocchia. Quale è stato l’utilizzo dell’introito?

5.      Nel corso degli ultimi otto anni sono stati ceduti almeno due suoli a cooperative edilizie per importi considerevoli. Quale è stato l’utilizzo degli introiti?

6.      Nel corso degli ultimi otto anni è stata programmata  la realizzazione del così detto ecomuseo marino, utilizzando un suolo che era nella disponibilità del Comune. Si è così realizzata una economia, poiché altrimenti avrebbe dovuto essere acquisito altro suolo.

7.      A maggio 2001 erano in cassa i proventi della cessione delle aree a favore delle cooperative insediate nel Piano di zona del comprensorio n. 5 ed, in parte anche le risorse per realizzare le opere di urbanizzazione in quell’ambito territoriale, come sono state utilizzate quelle somme? 

Ci sarebbe da aggiungere che nel corso degli ultimi otto anni il livello di pressione fiscale e tributaria sui cittadini residenti è notevolmente aumentato e che il livello dei servizi è paradossalmente diminuito, si pensi solo per fare un esempio alla vigilanza o ai servizi sociali.

Vi è poi da considerare che:

a.      Nel corso degli anni numerosissime famiglie hanno potuto godere del diritto alla casa, grazie alla lungimirante programmazione di quegli espropri;

b.      La città ha potuto godere di importanti edifici pubblici (il Teatro, la caserma dei carabinieri, la scuola media, la scuola elementare, l’asilo nido, la scuola materna, l’Istituto tecnico commerciale, il Liceo scientifico, l’Istituto alberghiero, il Mercato, il Campo sportivo e il palazzetto dello sport) grazie alla lungimirante programmazione di quegli espropri;

c.      Ancora oggi godiamo della disponibilità di ampi suoli che attendono la realizzazione di importanti strutture pubbliche sportive, scolastiche, per uffici e servizi, per il commercio, grazie alla lungimirante programmazione di quegli espropri .

Dunque questi fatti indicano che l’azione della amministrazione che programmò gli espropri  fu una azione benemerita, sia perché ha consentito di programmare e in parte realizzare importanti strutture che connotano positivamente la qualità della vita della nostra città, sia perché numerosissime famiglie hanno potuto accedere al bene casa a prezzi compatibili con i propri redditi e numerosissime altre hanno potuto godere della assegnazione di case economiche e popolari.

Ma vi è di più. L’azione dell’amministrazione che ho avuto l’onore di presiedere ha definito la transazione con i soggetti espropriati in termini di assoluta convenienza. Infatti i suoli che oggi l’amministrazione intende alienare fanno parte del compendio Paparo, liquidato in transazione nella misura di circa 40.000 £/mq, corrispondenti a circa 20 €/mq, parliamo solo di circa dieci anni fa. Consideriamo poi che circa sette miliardi di vecchie lire furono pagati agli eredi Paparo senza alcun aggravio per le casse comunali. Se mai i beni di cui oggi si parla saranno alienati, quale sarà l’introito del Comune? E soprattutto quale sarà l’utilizzo?

Pertanto addossare le responsabilità della situazione economica del Comune alle gestioni precedenti , autoassolvendosi,  appare quantomeno gratuito. Diciamo che al contrario di quanto affermato dal Sindaco Mancini  le amministrazioni precedenti hanno agito con grande acume e lungimiranza e perseguendo gli interessi della collettività, al contrario di quella odierna che, in struggente distonia, ha sperperato e, per far fronte agli oneri finanziari incombenti ha ipotecato il futuro delle giovani generazioni, costrette a sopportare un notevole debito per pagare feste e festicciole, per aver fatto  investimenti inutili ed in alcuni casi addirittura dannosi.

La verità è che c’è stato veramente chi ha gestito con oculatezza e lungimiranza la cosa pubblica e chi invece continua ancora oggi, imperterrito, a dilapidare l’eredità ricevuta, vendendo patrimonio e violentando il contesto di qualità di cui Soverato godeva.

Soverato 31 marzo 2009

Giovanni Maria Calabretta
Consigliere Comunale Centro Sinistra Progetto per Soverato

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GUARDANDO AL FUTURO

La “disastrosa” amministrazione Mancini, cosi la definisce il consigliere Giovanni Calabretta, ha riconosciuto dal 2001 i seguenti debiti fuori bilancio:

Anno 2001:

Anno 2003:

Anno 2004:

Anno 2005:

Anno2006:

La disastrosa o disastrata che si voglia amministrazione Mancini ha quindi ad oggi riconosciuto debiti fuori bilancio per 5.423.693,00 €.

Di questi sono imputabili alle amministrazioni Mancini 74.535,91 €, dovute alla vertenza con gli ingegneri Cutruzzolà e Bisceglie per redazione progetti. Per la stessa somma il Comune ha avviato comunque vertenza giudiziaria avverso la Regione Calabria, in quanto la stessa in un primo tempo ha autorizzato le spese per la progettazione, poi non concesse. Ne deriva quindi che i restanti 5.363.191,00 € di debiti fuori bilancio riconosciuti, derivano da azioni ed atti accaduti durante il governo di precedenti amministrazioni.

Dei 5.423.693,00 € riconosciuti come debito fuori bilancio, il comune ha pagato 1.293.972,90 € per il debito Paparo (per il quale è stato contratto un mutuo ventennale 2004-2024); 120.000,00 € agli eredi Giorgi; 45.164,75 € per la vertenza Simonetta e completamente le restanti voci in elenco, per un importo complessivo di 2.708.319,14 €.

A tanto vanno aggiunti 60.502,54 € per il pagamento di spettanze dell’Avv. Mirigliani riconosciute, ma non pagate da precedenti amministrazioni.

In sintesi la “disastrata” amministrazione Mancini ha riconosciuto debiti fuori bilancio del passato per 5.563.191,00 € e ne ha già pagati 2.768.821,68 €.

Purtroppo la situazione debitoria, ereditata dal passato non finisce qui, in quanto incombe la sentenza di danno nei confronti dei germani Caminiti che esporrà il Comune per milioni di euro. E’ chiaro quindi che necessita una strategia per risolvere tali problemi, per evitare dissesti di bilancio e per mettere in condizioni non tanto il prossimo Sindaco, che continuerà a subire i danni del passato, ma soprattutto quello che sarà eletto nel 2021 a poter guidare Soverato guardando esclusivamente al futuro, senza essere costretto a voltarsi reiteratamente indietro. Il Piano delle Alienazioni è quindi strumento legittimo ed attuale per pensare alla Soverato del futuro, migliorandone la qualità urbana e risolvendo pendenze pregresse. E’ necessario che tutti pensiamo al futuro di Soverato, alla Soverato dei nostri figli, senza demandare la soluzione di problemi a chi prenderà il nostro posto, ribadendo antiche e dannose ritualità di un passato, da cui abbiamo preso le distanze e continueremo a marcarle. Certamente su questa strada saremo aperti ai contributi di tutte le forze politiche e sociali che vorranno iniziare insieme a noi a scrivere la Soverato del Terzo Millennio.

Il Sindaco di Soverato
Dott. Raffaele Mancini

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Lettera Aperta al Sindaco dal PD di Soverato

Abbiamo apprezzato la risposta pacata e serena del Sindaco. Riconosciamo che c’è un cambio di comportamento nel confronto tra maggioranza ed opposizione, pur nel rispetto delle opinioni diverse e in piena autonomia dei ruoli di ognuno.

Ciò nonostante,  nel merito delle risposte date dal Sindaco, il PD osserva:

  1. la deliberazione sulla nuova ricognizione urbanistica si colloca al di la del contenzioso aperto da terzi con riguardo alla vicenda della vendita del suolo antistante l’edificio teatrale;
  2. apprezziamo il cosiddetto “piano casa” laddove si propone di favorire l’accesso alle abitazioni, a prezzo agevolato, di giovani coppie, attendiamo tuttavia di conoscerne meglio i suoi sviluppi;
  3. conveniamo col sindaco sulla necessità di riqualificare la zona del campo sportivo ma non solo; tutte le zone che evidenziano segni di degrado richiedono una particolare attenzione sotto il profilo della riqualificazione e del recupero da parte della Amministrazione. Va da se che ogni valutazione di merito verrà espressa al momento della conoscenza dei contenuti specifici del progetto;
  4. constatiamo la totale assenza di indicazioni da parte del sindaco sull’uso che verrà fatto del lotto prospiciente il teatro comunale. Evidentemente le nostre considerazioni circa la natura speculativa dell’uso di detta area risultavano fondate.

A ben vedere il sindaco individua nel ripiano debitorio proveniente da espropri la via maestra da percorrere per rimanere nell’alveo della 133/2008. Di fatto la normativa è più larga. Il legislatore concepisce il piano dell’alienazione ai fini del “riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare”. Espressione piuttosto ampia che consente all’AC di muoversi in tutte le direzioni. Non comprendiamo, dunque, la visione restrittiva che il sindaco ha nell’alienazione di beni comunali. A meno che l’attuale situazione debitoria dell’Ente, formatasi per ragioni differenti e in tempi diversi, non obblighi di fatto il sindaco all’uso dei proventi delle alienazioni per ripianare debiti pregressi. Se lo  scenario ultimo giustifica le ragioni esposte dal sindaco, esso non da contezza   del debito, della sua composizione, del periodo di formazione, delle dinamiche amministrative che lo hanno prodotto e quant’altro.

Per quanto detto il PD esprime forte preoccupazione per le negative ricadute dell’intera vicenda sulla cittadinanza. Il PD è disponibile a concorrere insieme all’A.C. e alle altre forze politiche a un piano complessivo di risanamento ma ciò può avvenire solo dopo adeguata conoscenza delle problematiche esposte.

Chiediamo, pertanto, alla Maggioranza ed al sindaco di porci nelle condizioni di poter contribuire fattivamente alla elaborazione di una strategia unitaria che avvii a risoluzione le problematiche indicate.

Gruppo UFF. Politico PD Circolo Soverato

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Gaetano Mocciaro, Presidente del circolo di Soverato del Partito Democratico, con una lettera indirizzata al Quotidiano della Calabria smentisce parte del contenuto dell'articolo apparso in data 30/03/2009 dal titolo "Il PD prepara l'offensiva" a firma di Amalia Feroleto.
Di seguito la missiva inviata al Quotidiano della Calabria:

Egregio Direttore,

nella pagina di Soverato, del Suo giornale in data 30/03/2009, è apparso un articolo a firma della Sig.ra Amalia Feroleto dal titolo  “ il PD prepara l’offensiva”, nel quale mi attribuisce una dichiarazione che il sottoscritto non ha rilasciato. Cioè : (Calabretta sarebbe secondo Mocciaro il responsabile di quei grossi debiti fuori bilancio ereditati dalla giunta Mancini etc.etc……) 

Dichiarazione che non ho mai rilasciato alla giornalista. 

E’ vero che ho parlato con la stessa al telefono, ma per lamentarmi, che aveva attribuito al PD, cose che non erano scritte nel documento inviato al giornale. 

La stessa cosa ha tentato di fare con il sottoscritto. 

Non capisco perché vuole attribuirmi cose che non ho mai dichiarato………………………….

D’altronde nell’articolo non ci sono espressioni virgolettate e nemmeno può permettersi di interpretare il mio pensiero. 

Vi prego, pertanto, di voler pubblicare questa mia dichiarazione per chiarezza di informazione verso i Cittadini e per fare affermare la verità.

Firmato

Gaetano Mocciaro
Presidente Circolo PD Soverato


Nuova Alleanza PD-Mancini?

Il Presidente Obama e, prima di lui, molti altri autorevoli politici hanno affermato che compito primario di chi è investito di pubbliche responsabilità è quello di lasciare la cosa pubblica in condizioni migliori di quelle in cui l’ha trovata.

Orbene, posso affermare, senza tema di smentite, che, alla fine dei miei due mandati alla guida dell’Amministrazione Comunale della città di Soverato, la situazione economica e finanziaria era, diciamo così, leggermente migliore di come l’avevo ereditata.

Basterà ricordare che all’inizio del mio primo mandato –anno 1993- i telefoni di Palazzo di Città erano stati tagliati per morosità, che non si poteva dare degna sepoltura ai nostri defunti, che le entrate per l’erogazione di alcuni servizi, in particolare acquedotto e rifiuti, erano ridotti a quantità risibili ….. Risparmio al lettore di riportare la lunga serie di azioni messe in campo in quella stagione, che potrebbero sembrare autocelebrazioni.

Eppure la campagna di gratuita denigrazione cominciò fin da subito, all’indomani delle elezioni del 2001, ad opera della roboante amministrazione subentrante e continua ancora oggi, incredibilmente, ad opera del Presidente del locale circolo cittadino del Partito Democratico, tale Gaetano Mocciaro. Leggo infatti, su il Quotidiano di oggi, che “la responsabilità dei debiti fuori bilancio, ereditati da Mancini”, secondo l’autorevole rappresentante del PD soveratese, graverebbe sulla mia persona!

Oggi che larghe fasce di elettorato e importanti componenti della maggioranza sembrano prendere le distanze dall’attuale Sindaco per le scriteriate scelte amministrative, registriamo una nuova, incredibile e inedita alleanza tra il PD e quel che rimane della disastrata e disastrosa amministrazione Mancini.

Soverato 30 marzo 2009
Giovanni Maria Calabretta
già Sindaco di Soverato

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Piano delle alienazioni: Intervento del Sindaco Raffaele Mancini

A riguardo del recente documento politico del PD, che mi invita a chiarire alcuni aspetti sul "piano delle alienazioni", rispondo quanto segue:
1) Il consiglio di Stato ha concesso a ricorrenti privati la sospensiva su un atto deliberativo,senza entrare nel merito che è tutt'ora oggetto di controversia. D'altra parte la legge 133 del luglio 2008 consente inequivocabilmente ai comuni di alienare beni di proprietà,come nel caso specifico,in quanto acquistati con transazione dagli eredi Paparo. Ricordo che l'attuale amministrazione ha versato a quest'ultimi circa 3.300.000 €.
2) Gli introiti provenienti da alienazioni possono essere utilizzati solo per investimenti o ripiano di situazioni debitorie provenienti da espropri
3) Il suolo indicato per la realizzazione del "Piano casa" è la risposta del comune ad un bando regionale,che scade il 31 marzo 2009. Non si potevano quindi attendere i tempi di approvazione del Psc. Il suolo infine non viene sottratto ad aree scolastiche, considerato che già precedenti amministrazioni avevano deliberato nella stessa area la realizzazione di un centro di prima accoglienza per profughi. Si può quindi concludere che al posto del centro di prima accoglienza,che veramente preoccupava i cittadini, si realizzeranno alloggi per giovani coppie a prezzo agevolato.
4) La realizzazione di insediamenti commerciali e direzionali vanno reputati qualificanti,in quanto realizzati nella zona del campo sportivo,vero quartiere dormitorio sprovvisto di servizi.
5) Il consiglio, e non la giunta, indicherà come vorrà destinare le risorse che si ricaveranno dal piano delle alienazioni, chiaramente quando le stesse si concretizzeranno. Concludendo non mi pare che esista alcun difetto di trasparenza,in quanto la deliberazione trova sostegno in una chiara legge dello Stato. Per quanto riguarda eventuali preoccupazioni è evidente che stiamo facendo di tutto perché le giovani coppie non abbiano la preoccupazione di dover abitare altrove, aiutandoli a comprare una casa a prezzo accessibile a Soverato; vogliamo eliminare le preoccupazioni degli anziani, che non guidano la macchina, che abitano nelle zone periferiche di Soverato e non hanno un negozio vicino casa per fare la spesa quotidiana; vogliamo evitare a tanti cittadini che non hanno una casa di esseri costretti a pagare i costi dei maggiori oneri di esproprio a chi si è costruito una casa. In poche parole inseguiamo lo sviluppo di Soverato, tenendo conto delle necessarie misure a difesa delle fasce deboli nell'ottica dei principi di giustizia ed equità sociale.

Raffaele Mancini
Sindaco di Soverato


Documento Politico del PD di Soverato

Nell’ultima seduta del Consiglio comunale è stata approvata la delibera avente come oggetto “ricognizione urbanistica comparto 11”. In quell’ occasione i Consiglieri del gruppo Associazione PD (oggi gruppo PD) si sono astenuti per approfondire la materia e per meglio valutare le conseguenze sul piano amministrativo – urbanistico – finanziario della delibera stessa.

Da un attenta analisi ci è sembrato di capire che: 

1)la maggioranza ha voluto far rientrare dalla finestra quel che il Consiglio di Stato aveva bocciato quando si era tentato di farla entrare dalla porta. Infatti ha riproposto nuovamente quel lotto già incluso nel piano delle alienazioni ed oggetto di asta pubblica poi annullata dal C.d.S.. E non contenta ha quindi deciso di  aggiungere altri due lotti del patrimonio comunale ricadenti: uno in area scolastica ed uno in area ex 167, per un totale di circa 15 mila metri quadri. Come ben si capisce l’epilogo negativo del primo tentativo di fare cassa ha spinto la maggioranza a riproporre  in termini triplicati l’operazione finanziaria;

2) non ci è dato conoscere, anche per la mancanza di riferimento nell’atto deliberativo, quali siano le ragioni e le finalità “nobili” per le quali si è deciso di vendere questi tre lotti che possiamo considerare dei veri e propri “gioielli di famiglia”;

3)la nuova ricognizione urbanistica viene giustificata come recupero di aree individuate per insediamenti sociali e commerciali (di tipo privatistico) che si aggiungono al primo intervento decisamente di carattere speculativo (costruzione di nuovi appartamenti);

4) tale decisione viene assunta alla vigilia della redazione del Piano Strutturale Comunale (ex piano regolatore), andando a pregiudicare qualsiasi altra ipotesi su una diversa utilizzazione degli stessi in quanto i tre lotti vengono strappati di fatto all’importante redazione del nuovo PSC.

 Alla luce di queste considerazioni ci domandiamo come mai la Giunta comunale non ha indicato come vuole destinare le risorse che si ricaveranno dalla vendita di questo importante patrimonio?

Dubitiamo che queste risorse possano servire a porre rimedio a debiti posti in essere da inoculate scelte politico-amministrative nel tempo. O magari vi sono progetti di investimento che a nessuno oggi è dato conoscere?

Nell’uno e nell’altro caso invitiamo il Sindaco a dare spiegazioni ai cittadini oltre che al PD per poter meglio comprendere la vera finalità di un’ operazione che ad oggi appare incomprensibile.

L’astensione dei nostri consiglieri e del PD oggi si trasforma in una contrarietà di merito.

Forse in consiglio comunale abbiamo perso tutti un’occasione per mettere in serie difficoltà questa maggioranza se avessimo affrontato la questione sul piano delle ragioni e delle conseguenze di quell’atto deliberativo (che stiamo riproponendo) e non nel merito tecnico. Il PD intende sviluppare la sua iniziativa che sarà forte nel merito poiché seriamente preoccupato per le ricadute che potranno aversi sul territorio e sui cittadini. Come PD ci aspettiamo che da parte della maggioranza e del Sindaco ci siano delle risposte veritiere e serie nell’interesse della trasparenza degli atti politici-amministrativi e per poter individuare precise responsabilità in seno al Consiglio comunale.

Gruppo consiliare  – Ufficio Politico
Circolo di Soverato PD

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SI PREDICA BENE E SI RAZZOLA MALE: ANCHE LE PULCI HANNO LA TOSSE …

Non posso mio malgrado esimermi dal ribattere a quanto dichiarato da Rattà in merito alle sue doglianze su questioni che riguardano solo ed esclusivamente la vita “interna” di un partito e le sue rigide e ferree regole che ne governano l’esistenza e che in esse trovano la sua stessa ragione di radicamento nella società civile. Anche Rattà, consigliere di An e membro emerito dell’esecutivo provinciale, assessore comunale “per meriti politici e per conclamate capacità professionali”, farebbe bene, a questo punto, a frequentare qualche corso di formazione politica che gli consentisse di apprendere l’ABC dei comportamenti di un eletto dal popolo nei confronti dei suoi compagni di viaggio. Anziché ricordare velenosamente l’excursus politico di altre persone, vedi Zofrea, farebbe bene a ricordare e richiamare il proprio. Il sig. Rattà nel 2006, alla sua prima esperienza politica, è stato candidato con la Casa delle libertà, ma in quota al movimento civico “Patto per lo Jonio”, salvo poi passare nelle fila di An con l’incarico di capogruppo, lui si veramente “di se stesso”, solo ed esclusivamente per consentire ad An di avere un gruppo in consiglio (sic!). Solo ed esclusivamente per questo “nobile motivo”  è stato iscritto al partito ad An. E nel prosieguo della consiliatura, dopo le dimissioni da assessore di Froio, sono iniziate le sue allegre e disinvolte giravolte a caccia del tanto sospirato ed agognato scranno assessorile – leggasi il suo fugace e repentino andirivieni con l’ormai dimenticato pseudo gruppo “la scommessa” capeggiato da Sica e Gioviale. Sappiamo tutti come è finita: l’algido e cristallino Rattà è stato finalmente gratificato con lo scranno assessorile alla “manutenzione ed affini”, in quota An, sicuramente per i suoi riconosciuti e conclamati meriti, soprattutto quelli di una lunga, assidua e fedele militanza politica. Per non parlare poi, per carità di patria e di partito, della sua incisiva, determinante e costante attività politica in seno al gruppo della cosiddetta “maggioranza attiva” improntata solo ed esclusivamente, come pubblicamente dichiarato, ad una “grande coesione di operosità, legalità, trasparenza e di grande attaccamento alla città di Soverato”! La sua estenuante, oberante ed indefessa opera di assessore ha prodotto sinora tante di quelle cose che sarebbe troppo lungo ricordarle tutte: si correrebbe il rischio di dimenticarne qualcuna (sic!). Una per tutte, e credo sia l’unica, il roboante “avviso ai naviganti”, pardon “alla cittadinanza tutta” rilasciato sul sito istituzionale del Comune con cui si premura di rendere noto “che domani 29/01/2009, salvo avverse condizioni meteorologiche, avranno inizio i lavori di scarifica e bitumazione che interesseranno il tratto di Via Trento e Trieste (salita torre ex mattatoio comunale). Nell'augurarci una piena collaborazione ci scusiamo per i disagi provenienti da detti lavori”. O tempora o mores!. Mi corre anche l’obbligo di ricordare di tutte quelle volte che Rattà si è fatto fedele portatore, in seno all’esecutivo ed al consiglio comunale, delle decisioni politiche prese, dopo ampia ed articolata discussione, in seno al circolo cittadino: mai successo a memoria d’uomo! Credo, senza tema di smentite, che Rattà rappresenti veramente l’esempio, unico e raro, del perfetto politico, compenetrato solo nel ruolo di portatore delle proprie aspettative, tese unicamente a mantenere una qualche rendita di posizione e niente altro. Caro Rattà non è così che si fa politica, almeno in An. Rammenta, se mai lo hai saputo, cosa di cui dubito molto, udito quanto da te pubblicamente dichiarato, che in Consiglio Comunale, massima espressione di democrazia, si parla “a titolo personale” solo ed esclusivamenteper fatti personali”, e la dichiarazione di voto del capogruppo di appartenenza è la unica e sola legge a cui, volente o nolente, bisogna uniformarsi. E l’unica e sola possibilità di dissenso e/o dissociazione da tale dichiarazione, e ripeto l’unica e sola, è quella di dichiarare di non voler più appartenere a quel partito. E trattandosi di una maggioranza “politica di centrodestra”, con una sua ben precisa ed inconfondibile connotazione partitica, altri sistemi, altri metodi  altre soluzioni non ve ne sono, a meno che non si pensi di far parte di una lista civica e di appartenere al “partito del sindaco”. Qualora lo avessi dimenticato, o fossi stato tratto in errore da “un qualche pifferaio magico” – e ve ne sono tanti in giro - ti rammento ancora una volta che siamo a  Soverato e le regole politiche indefettibili, a cui bisogna tassativamente uniformarsi, sono quelle testè richiamate. Ti rammento infine che due dei tre personaggi, presidente e portavoce,  che asserisci “dicono di appartenere ad An”, si onorano di militare in tale partito fin dalla sua costituzione avvenuta a Fiuggi nel lontano 1995 e tali personaggi non sono certamente quelli “abituati a distruggere e non a costruire” . Di questo ne è buon testimone la loro indubbia e costante militanza politica, dimostrata ad oltranza nel tempo con fatti e non con parole.

Soverato  2 febbraio 2009
Il presidente del circolo cittadino di An
Renato Repici

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COMUNICATO STAMPA DI RENATO REPICI

Mi ritrovo quasi quotidianamente a dover chiarire concetti e posizioni politiche che invece dovrebbero costituire base solida e fondante di una coalizione di centrodestra che amministra la città. Quanto successo ieri in Consiglio Comunale ha veramente del paradossale. Ero presente in aula e ho ascoltato, esterrefatto, la dichiarazione rilasciata dal sindaco Mancini, ripresa da tutti gli organi di stampa e televisivi:”il glorioso partito di Alleanza Nazionale non ha rappresentanti in Giunta”. Avevo tacitamente condiviso il suo invito ad una pausa di riflessione ma, alla luce di quanto successo, non posso esimermi dal ribattere a tali provocazioni.

Il tutto nasce dalla dichiarazione di voto espressa dal capogruppo Zofrea, dichiarazione concordata e pienamente condivisa dal partito, che esprimeva dubbi e perplessità sul modo con cui si era giunti all’approvazione di uno strumento urbanistico, fondamentale per lo sviluppo turistico di Soverato, quale il piano spiaggia. In tale dichiarazione veniva ribadito a chiare lettere che non vi era stata la necessaria e doverosa partecipazione di tutte le forze politiche alle scelte che si stavano votando. Non si stava ordendo nessuna congiura né si stava perpetrando un delitto di lesa maestà! A Mancini faceva da contraltare Rattà (di fatto ex assessore di An) il quale tuonava “Mi dissocio totalmente da questa dichiarazione. Il voto deve essere espresso a titolo personale e non mettendo in mezzo il partito”. Ritengo che qualcuno si sia proprio inebriato e vuole stravolgere i ruoli ben precisi e ferrei che governano, da sempre, la vita di un partito. Le avvisaglie di quanto successo in aula ieri, del resto, erano previste e prevedibili fin dalla convocazione dei capigruppo in cui, formalmente, Zofrea, coadiuvato da Sica e Scuteri, aveva espresso, al riguardo, le sacrosante perplessità del partito. Come se tutto ciò non bastasse, per completare l’opera di inebriamento, si è aggiunto il comunicato apparso sul web in cui “la maggioranza attiva della città di Soverato” dichiara “la propria coesione ed operosità “. Sorge spontanea la domanda se la ex Casa delle libertà, futuro Popolo della libertà, sia improvvisamente scomparsa per far posto ad una non meglio identificata formazione politica, ibrida e raffazzonata, senza riferimenti partitici. A questo punto non mi dilungo in considerazioni su fatti e situazioni che si commentano da sole, bensì mi limito, ancora una volta, ad invitare tutti, serenamente e pacatamente, a voler considerare la propria appartenenza politica e ristabilire, e questa volta definitivamente, le regole che informano la vita politica. Invito sin d’ora i rappresentanti cittadini di tutti i partiti della coalizione a fare le dovute riflessioni su quanto sta succedendo e colgo l’occasione per comunicare che, a breve, indirò una interpartitica per fare definitiva chiarezza in una situazione che sta sfuggendo di mano a tutti e che sicuramente non giova al futuro politico del centrodestra cittadino.

Soverato 30 gennaio 2009
Il presidente del circolo cittadino di An
Renato Repici

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ERRARE HUMANUM EST PERSEVERARE EST DIABOLICO
Risposta alla nota di Raffaele Mancini

Probabilmente questa mia risposta all’ennesima buffonata del Dr. Mancini (secondo cittadino di Soverato per preferenze ottenute alle ultime amministrative) sarà l’ultima anche perché, preferisco dedicare il mio tempo a cose più meritorie di attenzione come i problemi della gente, che in questa situazione di grave crisi finanziaria, saranno annoiati delle querelle che amabilmente il succitato Mancini mette in campo. Intanto, il medico Mancini, comincia a capire di non poter usare termini politici nei confronti dialettici e per tale motivo, utilizza perifrasi legate alla sua vera professione, dove probabilmente sarà più bravo che in quella politica, quali per esempio l’onirismo. Se dire la verità, accertare lacune, verificare gravi inadempienze amministrative, lavorare per la propria città, cercare la democrazia ed il rispetto interpersonale, rispettare le regole, ed amare la propria città, sono per il buon Mancini stati onirici della mia psiche, allora lo stesso è veramente folle.

Devo comunque ringraziarlo perché lo stesso, che attribuisce al mio comportamento motivi personali e non istituzionali, elogia quotidianamente il lavoro svolto dall’” ottimo Pietro”, che è mio fratello (cosa di cui vado altamente fiero ed orgoglioso) già vicesindaco e primo eletto a Soverato Marina.

Il Mancini, strumentalizza la normale dialettica politica e la trasforma in questioni del tutto personali, tentando di spostare l’interesse del dibattito politico su alvei che nulla hanno a che fare con l’interesse pubblico e che lo vedono, oggi, protagonista di un passaggio pindarico in altro partito (vedi Mpa) non presente alle elezioni che lo hanno eletto Sindaco di Soverato. Egli, in maniera scellerata, contesta al sottoscritto di essere stato sempre democristiano, un uomo di centro e con valori cattolici inconfutabili. Io non mi vergogno di cio, ma il Mancini, laddove dovesse essere veritiera la sua trasmigrazione nell’Mpa, in barba alle sue passate e riconosciute esperienze politiche da nazional-socialista e camerata, dovrebbe rimettere il suo mandato agli elettori. Questo, si, sarebbe il giusto tributo da pagare per un passaggio nel quale si intravede facilmente la sua ambizione personale finalizzata esclusivamente al soddisfacimento della sua smania di protagonismo.

Per quanto riguarda poi il “gap” infrastrutturale che paga oggi Soverato, e che il  Mancini non ha compreso probabilmente per la sua scarsa propensione a percepire nozioni o vocaboli inglesizzati, esso, altro non è che lo scarto ed il divario strutturale-economico-tecnologico-amministrativo, che la nostra città paga per le negligenze politico-istituzionali. Amo rammentare a me stesso, che Soverato conta specie nel periodo estivo decine di migliaia di residenti e turisti. Un numero sicuramente non inferiore a quello di storiche mete turistiche tra le quali: Nantes, Nizza, Saint Mouritz, Cannes e delle quali nulla ha da invidiare la nostra Soverato per potenzialità turistico-alberghiere, amenità paesistiche e posizione geografica.

Penso che sia arrivato il momento, improrogabile, che il Mancini, si renda conto di voltare pagina. La politica non fa per lui, ci ha provato, gli abbiamo dato fiducia, ma è giunto il momento di dire basta e dedicarsi alla professione di medico, come più volte dallo stesso dichiarato.

GIACOMO MATACERA
ASSESSORE PROVINCIALE DI CATANZARO

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L’assalto alla diligenza...!

Il Dr. Giacomo Matacera, nella qualità di assessore provinciale, di una giunta provinciale di centrodestra, attacca il Piano Spiaggia del Comune di Soverato, redatto dall’amministrazione comunale di centrodestra.

Anzi da “una maggioranza ormai sfilacciata grazie alle decisioni del sindaco altamente discutibili sulla sua squadra di governo”.

Traduco: la maggioranza non va bene sol perché il fratello, l’ottimo Pietro, non è più vicesindaco. Continua il Matacera, in stato onirico, a descrivere “una sua progettazione di interventi amministrativi finalizzati al superamento di gap infrastrutturali”.

Qui mi viene difficile interpretare il pensiero dell’assessore di punta della provincia di Catanzaro, anzi qualificante la stessa sotto l’aspetto sia amministrativo che politico.

Non capisco cosa vuol dire “progettazione di interventi amministrativi finalizzati al superamento di gap infrastrutturali”.

Vuol dire che forse non pioverà più nelle aule del liceo scientifico? Che forse l’istituto tecnico per geometri sarà ultimato a breve? Che forse si stanno appaltando lavori per la costruzione di palestre nelle scuole provinciali?

E poi come fa a pensare l’assessore Matacera che la pubblicazione su internet di un atto comunale non sia un valido sistema di comunicazione e di trasparenza?

Questo da lui non me lo sarei aspettato proprio perché la provincia di Catanzaro, con il presidente Traversa, ha fatto della comunicazione informatica una filosofia, quella dell’E – government.

Quindi in che mondo vive l’assessore Matacera?, anzi …….. in quale provincia?.

Forse in quella in cui le locandine non pubblicizzano, ma “sponsorizzano” le manifestazioni!

Per quanto concerne la posizione politica, l’assalto alla diligenza del PDL cui stiamo assistendo nella nostra città, impone veramente una pausa di riflessione.

La Calabria ha bisogno di gente pensante e non di truppe cammellate, che si spostano sempre e comunque sul carro dei vincitori alzando solo polvere.

Raffaele Mancini
Sindaco di Soverato

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AN: LA CADUTA DEGLI DEI …

Continua incessantemente, e malevolmente, il dibattito interno al partito cittadino di An che ci onoriamo di rappresentare. Si ribadisce malevolmente perché si cerca, in tutti i modi, da parte del dott. Mancini, di indirizzare le ormai note e stucchevoli divergenze non su un piano squisitamente politico bensì su quello personale!

Il dott. Mancini, a convenienza, ha poca memoria riguardo la nomina assessorile confermata al consigliere Rattà. Al riguardo esiste un documento politico, sottoscritto da Rattà, Zofrea e Repici con il quale si invitava il dott. Mancini, sindaco pro tempore, a conferire ad An l’assessorato all’urbanistica, e si lasciava libera facoltà allo stesso, per come democraticamente si conviene, di indicare il nominativo da lui ritenuto più idoneo, per meriti “politici” o per “capacità”, a rivestire un ruolo così determinante e delicato per il futuro assetto turistico, e non solo, di Soverato. È successo il finimondo! Si sono aperte le cateratte divine! È venuto giù il diluvio universale con le ormai note espressioni quali “l’urbanistica appartiene a FI” e guai a chi la tocca, o “i partiti An e FI sono dei cadaveri” e via dicendo … Nessuno si è mai sognato di “suggerire” né tampoco di “imporre” alcun nominativo. Questo e non altro dovrebbe, e il condizionale è d’obbligo, ricordare il dott. Mancini e non fare le sue solite elucubrazioni mentali che non portano a niente. Del resto le note e recenti vicende inerenti il Piano Spiaggia Comunale lasciano intravedere quanto sia importante e delicato quell’assessorato all’urbanistica rivendicato a gran voce da noi, poveri militanti illusi di An. Siamo fermamente convinti che l’assessore all’urbanistica era ed è l’unica persona deputata a guidare la maggioranza tutta verso una legittima approvazione in seno al consiglio comunale di un piano che, a giusto titolo, riteniamo fondamentale per lo sviluppo economico e turistico di Soverato. E invece da parte dell’assessore in carica (lo è ancora? dal sito ufficiale del comune non risulta …) silenzio assoluto, salvo qualche flebile ed errato accenno a distanze fra concessioni vecchie e nuove ed altre baggianate simili! Abbiamo sentito solo la voce del tuttologo dott. Mancini, e quando nell’ultima conferenza dei capigruppo, Zofrea, capogruppo di An, coadiuvato e condiviso da Scuteri e Sica, ha “osato” chiedere un incontro allargato a tutti i consiglieri di maggioranza ed ai rispettivi segretari di partito, sappiamo tutti come è finita. Boicottaggio totale e decisioni prese, ancora una volta, nel chiuso di una stanza, accessibile solo a chi, in consiglio alza la mano e dice sì, senza avere piena e consapevole coscienza di quanto si sta approvando, recente ordinanza di sospensiva del Tar Calabria docet. Si dimentica ancora una volta che la città è di tutti e solo temporaneamente si è chiamati ad amministrarla con totale e ampia partecipazione anche dei non addetti ai lavori.

L’altra vicenda veramente kafkiana è quella del consigliere Zofrea. Non crediamo che sia compito del dott. Mancini dichiarare che “non può essere considerato elemento della maggioranza”. Non si può pontificare che “di fatto rappresenta capogruppo di se stesso”, perché giova ricordare che Zofrea è stato democraticamente nominato “capogruppo di An” in seno al consiglio comunale. Tale è e tale rimarrà, anche a dispetto di chi non gradisce la sua presenza critica e da qualcuno ritenuta addirittura inopportuna. Zofrea non è stato “chiamato”  a corte dal dott. Mancini bensì, come è a tutti noto, è stato eletto dal popolo con un ampio e significativo suffragio, e si coglie l’occasione per dichiarare ancora una volta, ove ce ne fosse bisogno, che Zofrea non ha alcuna velleità se non quella di rappresentare degnamente chi gli ha dato ampia ed incondizionata fiducia. Di sicuro non si omologa e mai si omologherà ad assumere decisioni così importanti, come quella dell’approvazione di un piano spiaggia, senza aver approfondito e condiviso decisioni che andranno ad incidere profondamente nel futuro assetto urbanistico e sociale di Soverato. Sono queste le uniche “velleità” di Zofrea, non altre. Non ha privilegi da difendere né tampoco gode di rendite di posizione. E crediamo, senza tema di smentita, che questa sia l’unica e corretta posizione politica condivisibile dal partito e dai suoi silenziosi ma pur numerosi sostenitori.

Soverato 28 gennaio 2009

Il capogruppo di An
Natalino Zofrea

Il presidente del circolo cittadino di An
Renato Repici

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Matacera: ... all'ineffabile Sindaco Mancini

Ho appreso con stupore la nota stampa del Sindaco Raffaele Mancini apparsa su alcuni quotidiani. Ma lo stupore insieme al ridicolo nel quale suppongo sia ormai da tempo caduto Mancini, non mi esimono dal dovere all’opinione pubblica una risposta. Mancini, eletto da una coalizione di centrodestra, alla quale non ha mai risposto in termini di visibilità istituzionale, si erge a ruolo di giudice delle parti politiche, senza che questo ruolo nessuno mai glielo avesse tributato. Scrive critiche di consiglieri comunali, di indubbia serietà, appartenenti a forze politiche nazionali, determinandone, con il suo scettro di plastica, l’esclusione dalla maggioranza, perché rei di lesa maestà. Farebbe bene il Sindaco, che ignora il Testo Unico degli Enti Locali, a frequentare qualche corso di formazione politica che gli consentisse di apprendere l’ ABC dei comportamenti di un sindaco eletto dal popolo nei confronti dei suoi alleati e dei suoi cittadini. Ma probabilmente, la sua quasi accertata adesione all’MPA, che ha il suo fulcro politico-elettorale in Sicilia, con mire utopistiche di elezione al consiglio regionale,  lo porta a chiedere visibilità all’ interno del costituendo PDL,  anche se con atti e fatti lo demonizza quotidianamente. Avere una maggioranza ormai sfilacciata, grazie alle sue decisioni altamente discutibili sulla sua squadra di governo, non lo porta ad una riflessione seria e pacata, ma, inverosimilmente lo tramuta in “portatore delle sue verità” che inevitabilmente lo indeboliscono in credibilità.
La mia appartenenza ai Popolari Europei è sempre stata dettata da un’attenzione particolare alla mia città in termini di programmazione e progettazione di interventi amministrativi finalizzati al superamento di gap infrastrutturali e di fornitura di servizi ai cittadini, probabilmente, anche, per colmare le inefficienze di un Sindaco, troppo intento a restare seduto su di una poltrona vacillante, e dimentico del suo ruolo per la città. Ciò è valso anche per la mia dichiarazione in merito al “Piano Spiaggia”. Intanto, molti consiglieri non sono stati nemmeno convocati alla discussione dello stesso piano che riveste importanza fondamentale per lo sviluppo di tutto il circondario soveratese. Un piano “blindato”, che nasconde limiti ed inefficienze, non promulgato alla popolazione nei termini previsti dalla normativa. Il nostro sindaco, presuppone, del tutto autonomamente, che ogni residente della città, sia in possesso di un terminale con relativo collegamento ad internet. Così non è, e sicuramente, stampare qualche manifesto da affiggere in città, avrebbe consentito una maggiore conoscenza e partecipazione dei residenti alla compilazione del bando. I costi probabilmente sarebbero stati decine e decine di volte inferiori a quelli delle tante locandine che nei mesi hanno sponsorizzato le manifestazioni estive.
Le mie affermazioni che ribadisco nella mia veste istituzionale, nascono dalla passione politica che ha sempre contraddistinto il mio operare politico e personale. Solidarietà, partecipazione popolare, vita democratica negli enti, umiltà e dovere di verità, sono sempre stati alla base della mia esperienza politico istituzionale, per la quale i miei concittadini hanno sempre tributato ampio consenso.
Invito, pertanto, il sindaco Mancini, nella sua qualità di eletto, a non esasperare i toni, a lavorare con serietà e serenità e trasparenza per Soverato, e di esimersi da affermazioni fuorvianti che non gli competono per ruolo e per caratura politica.

 Giacomo Matacera
 Assessore Provinciale di Catanzaro
 

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