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Continua in Italia la deregulation e le privatizzazioni di beni pubblici anche di primaria importanza
Uno degli ultimi baluardi di bene pubblico e collettivo, l’acqua, sta per essere privatizzata in Italia

E’ già stata approvata al Senato la legge 135/09 con il voto a favore anche di buona parte dell’opposizione compreso il PD. La legge passata alla Camera, è stata approvata definitivamente, e stabilisce l’affidamento ai privati di questo servizio. Al massimo i comuni potranno partecipare con quote non superiori al 30%. Un bel regalo dello Stato ai privati. Un bene infrastrutturale costruito negli anni con i soldi dei cittadini. Essi sono già pronti all’assalto, compreso le multinazionali come la Voelia. E poiché le aziende private vivono se traggono profitto, va da se che dobbiamo aspettarci un aumento inevitabile dei costi a carico di noi cittadini. Come dire, noi cittadini contribuenti dello Stato abbiamo costruito tutte le infrastrutture, lo Stato li regala ai privati, e noi pagheremo ancora di più. Un gioco da ragazzi! Si fa per dire… Ma, il problema è più serio di quanto si può immaginare, poiché, la privatizzazione dell’acqua, si aggiunge a tutte le altre fatte negli anni come le telecomunicazioni, l’elettricità e il gas, giusto per citare le più importanti. Beni di primaria importanza. Tradotto, significa il graduale smantellamento dello stato sociale, a favore del liberismo sfrenato. Quel liberismo che ci ha portato alla crisi economica mondiale, e che anche il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama sta cercando di frenare. Non ultimo, è già stata approvata alla Camera Americana, la riforma sanitaria a favore dei più deboli, fortemente voluta dallo stesso Presidente. In Francia, a cominciare dalla capitale Parigi, dopo anni di gestione privata dell’acqua, a breve sarà affidata di nuovo alla società municipalizzata Eau del Paris, estromettendo la Suez e la Veolia. Di contro in Italia, continua il processo di liberalizzazione e privatizzazione iniziato nei primi anni 80 che, persino la sinistra o ex sinistra, ha civettato e continua ancora con questa teoria, in controtendenza allo stato sociale che caratterizzava l’Europa Occidentale. Ingenuamente, molti sono portati a non riflettere più di tanto su questi processi, mentre, essi sono portati avanti scientificamente e con la prospettiva di chi li studia, che sa già dove deve arrivare. Facciamo un esempio: Lo Stato diminuisce continuamente il trasferimento di risorse agli enti locali (e lo sta facendo già da tanti anni), gli enti locali (comuni e regioni) con la riduzione delle risorse non riescono a fornire ai cittadini alcuni servizi in modo efficace ed efficiente; spesso gli stessi enti per tale motivo diventano morosi con debiti fuori bilancio; ed ecco che lo Stato giustifica perche si deve privatizzare tale servizio. E’ chiaro il processo? In parole povere, prima lo Stato crea la condizione, poi giustifica il provvedimento. Con lo stesso metodo, si sta facendo di tutto per fare apparire agli occhi degli Italiani, che la sanità pubblica è inaffidabile. E’ una previsione azzardata? Stando allo scenario, e per colpa anche di molte regioni che non sono in grado di saper gestire il settore e hanno accumulato milioni di deficit, penso proprio di no. Il metodo è sempre lo stesso: Prima creo le condizioni per, dopo giustifico il fine. Tradotto con le parole di Naomi Klein, si chiama “Shock Economy”. Intanto, la sinistra, l’ex sinistra e il PD tacciono, e non riescono a scuotere le coscienze degli Italiani, il sindacato e soprattutto Cisl e Uil sembrano enti bilaterali dello Stato, la maggior parte dei mass-midia è al servizio del potere, i movimenti non riescono a creare un blocco unico d’idee e pensieri, il Presidente del Consiglio non perde occasione di evidenziare la sua indole di showmen. Chi ci salverà dai disastri? Non certo il capitalismo piagnone italiano che, sfrutta le occasioni datagli dallo Stato, si appropria di risorse e beni pubblici senza sborsare un centesimo, e in tempi di crisi scarica tutti i costi sullo Stato, avendo però prima privatizzato i profitti. Ed è esattamente il periodo che stiamo vivendo. Disoccupazione e cassi integrati in crescita vertiginosa, aumento delle famiglie sulla soglia della povertà, sono i fenomeni di questi tempi. Bersani: sei ci sei batti un colpo! O siete ancora impegnati nelle secondarie delle primarie? Non ci rimane che, aspettare se qualche forza politica proporrà la raccolta di firme per l’abrogazione con referendum della vergognosa legge su citata.

Soverato 19/11/09
Fausto Pettinato

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