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EROSIONE COSTIERA -
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A proposito della Proloco

Leggevo con curiosità quanto scritto a proposito della Proloco. E sorridevo all’ardore agonistico col quale taluni soci si stanno preparando alle elezioni del presidente. E, a dirla tutta, ho provato ad immaginare quali possano essere alcuni di questi soci. Pensieri innocenti… credetemi. Ragionavo anche su alcuni punti programmatici esposti pubblicamente e, pertanto, proprio perché tali, soggetti alle osservazioni dei lettori. Quindi, anche a quelle del sottoscritto. Posto che una Proloco credo abbia uno Statuto ed a quello e solo a quello bisogna fare riferimento (altrimenti lo si modifica), ritengo siano condivisibili talune proposte aggiuntive all’organizzazione della libera associazione. In particolare il comma relativo ai furbetti. E’ opportuno che chi si iscriva alla Proloco non abbia secondi fini se non l’affermazione di interessanti iniziative a favore del proprio comune. Per cui è decisamente accettabile la tesi che nessuno partecipi nell’ottica del “poi mi candido a…” . D’altronde le elezioni comunali sono alle porte e i malintenzionati verrebbero subito smascherati!
Ma, l’arguto suggeritore di così nobili postille allo Statuto della Proloco, ne ha tralasciata un’altra molto, molto importante.
 Eh sì. Perché c’è da aggiungere un ulteriore impegno:
Punto 3.  Nessun iscritto alla Proloco deve avere interessi personali al finanziamento di libri e attività culturali che lo interessino direttamente.
Mi spiego. Se Giovanni è iscritto alla Proloco e nel tempo libero scrive libri sulla storia di Soverato Superiore, sia chiaro che non può farsi finanziare alcuna edizione a tale scopo. Sarebbe una sorta di interesse privato in un atto pubblico. E se Giovanni, che ha molto tempo libero, si dedica anche alla rappresentazione della vita di un giovane piastrellista per rappresentare la qualità degli artigiani locali, tale opera non può essergli finanziata. Sempre per una questione di correttezza. E lo stesso vale per tutti i soci creativi ( e mi auguro siano tanti) i quali, per evitare di dimostrare di essere iscritti non per fare politica, ma per farsi editare o finanziare attività, dovranno rinunciare ad ogni pretesa in tal senso.
Mi pare sia onesto, non credete? Mica esistono solo i furbetti che hanno interessi politici. Esistono anche furbetti che hanno altri interessi.
A proposito, sebbene non la conosca, rivolgo un cordiale saluto all’ex presidente della Proloco perché penso che non l’abbia aiutata nessuno, ma proprio nessuno, durante il suo mandato.

Francesco Raspa

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Proloco di Soverato - Risposta al Sig. Raspa
di Vito Michele Loprieno

Premesso che tutti gli iscritti alla proloco è gente che ha intenzione di lavorare seriamente, tanti di loro sono affermati professionisti e tanti grandi volenterosi, si è chiesto se chi è stato prima presidente ha interpellato e reso partecipe associazioni o quartieri di Soverato? conosce il modo arrogante con cui e stata chiesta la collaborazione per fare determinate manifestazioni l'estate scorsa? Lei conosce il direttivo della passata cordata e come si è arrivati al presidente successivamente commissariato? Le consiglio di attendere e vedrà come Soverato costituirà una grande proloco fatta da SUVARATANI, e quanto ciò faremo tutti insieme.

Abbiamo già 223 adesioni, e anche se ha sentito vociare per strada le assicuro che: FAREMO UNA PROLOCO PER IL BENE DI SOVERATO, dove si penserà sia ai giovani che ai meno giovani, e non permetteremo a nessuno di fare provocazioni tali. Le consiglio inoltre di guardarsi attorno e uscire un po' per strada dal momento che in pochi la conoscono, SOVERATO CON I QUARTIERI, LA LEGGENDA DI EUTIMO, L'ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI E LE ASSOCIAZIONI PRESENTI TUTTI, RIUSCIRANNO A FAR VALERE LE INTENZIONI COMUNI (ORGANIZZARE EVENTI) AL FINE DI CONTINUARE A FAR VIVERE SOVERATO COME SEMPRE.

La proloco per i 223 iscritti non è politica, è un'associazione culturale e sociale dove confrontarsi e lavorare in modo sinergico per il bene della nostra CITTA' DI SOVERATO, e conoscendo uno per uno i nostri iscritti posso dire che abbiamo tutti lo stesso scopo comune, PROMUOVERE SOVERATO.

Vito Michele Loprieno

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In risposta al sig. Loprieno

Invito il signor Loprieno a prepararsi una gradevole e calda bevanda  di camomilla, da versare in una tazza di porcellana ben decorata, di quelle che si usano per gli ospiti e, munitosi di qualche pasticcino, di quelli secchi e non alla crema, troppo calorici, di adagiarsi nella comoda poltrona del salotto di casa e rileggersi, magari con il sottofondo di una delicata melodia di Vivaldi, quello che ho scritto a proposito della Pro Loco. Perché, da quanto leggo nella sua “Risposta” temo che il nervosismo lo abbia indotto a non comprendere del tutto ciò che ho scritto. Ed è assolutamente necessario che, quando qualcuno decide di fare un pubblico intervento su quanto da altri detto, abbia ben chiaro il senso del discorso altrui.
Supposto che il signor Loprieno abbia seguito i miei cordiali suggerimenti per avere la mente sgombra da chissà quali demoni, gli domando da cosa nascano le sue osservazioni visto che, non ho messo in discussione né le finalità della pro loco, né la sua nobile, da quanto dice, composizione. D’accordo, addirittura, con quanto affermato da un noto saggio locale, ho solo sottolineato che l’associazione non deve essere concepita come palestra di ambizioni politiche, ma bisogna evitare che divenga palestra di altre ambizioni. Converrà con me, il noto signor Loprieno, che non è certo la politica l’unica ragione per cui un essere umano possa avere interessi. Mi sbaglio?
E’ vero che ho espresso la mia solidarietà alla precedente presidente, che non conosco, e a cui, ritengo non sia stata data alcuna mano d’aiuto, ma certo… non vorrà impedirmi di esprimere una mia impressione, spero. Sono liberissimo di scriverlo e pensarlo.
Aggiungo due puntualizzazioni. Lei mi consiglia di guardarmi un po’ attorno ed uscire per strada dal momento che “non mi conoscono”. Mi perdoni, signor Loprieno, se non sono stato presentato ai suoi amici ed a lei. Ritiene che questa sia una ragione per non avere diritto di parola? Ritiene che solo i “conosciuti” abbiano diritto di critica?
Un’altra cosa. Mi vuole spiegare cosa vuol dire essere “Suveratano”? E quali impedimenti comporti a chi vive a Soverato, non esserlo? Mi dica, signor Loprieno, se un signore di Venezia, che vivesse a Soverato da anni, volesse far parte della Pro Loco, in quanto non “Suveratano”… ne verrebbe escluso? Mi dica, signor Loprieno, nello statuto della Pro Loco avete inserito per caso un “Manifesto della Razza”? Intendo razza di Suveratani? Perché, vede, mia padre è di Gasperina, ma mia madre, grazie al cielo è di Soverato. Mi faccia sapere se, ciò comporta non essere di razza pura e quindi escluso dal pubblico convivio o, essendo di sangue misto, ho diritto a essere considerato degno di questo comune. Perché, da quello che dice lei, bisogna operare una ricostruzione dell’albero genealogico.
Per il resto, auguro alla Pro Loco di realizzare pienamente tutti gli ottimi obiettivi che senz’altro si porrà. Mi auguro nessuno di voi si candiderà a cariche pubbliche, né avanzi pretese di finanziamenti per studi personali, per quanto lodevoli. Mi riferisco ai soci, ovviamente. Mi auguro anche che lei sia il futuro presidente. Nel frattempo le auguro una buona degustazione, signor Loprieno (e si calmi…).

Cordialmente.
Francesco Raspa

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Proloco di Soverato - Provocazioni sterili - Risposta al Sig. Raspa

Caro sig. Raspa certamente ho bisogno della camomilla come lei mi ha consigliato, ma non faccia insinuazioni su quanto io non ho mai detto, per me sono SUVARATANI TUTTI COLORO CHE VIVONO E AMANO SOVERATO come me. Un consiglio vorrei dare invece a lei: prova ad uscire un po' di più farsi conoscere dalla gente comune confrontarsi e se vuole venire a trovarmi a casa mentre prendo la consigliata camomilla potrei offrirle un The, (per le proprietà che possiede.)

P.S. forse ha preso l'ennesimo abbaglio io non sono un candidato alla presidenza della proloco ne al direttivo.

Saluti

Vito Loprieno

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