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La storia siamo noi...

   


Caro Francesco,
come preannunciato ieri nel nostro incontro non darò seguito a questa tua lettera (Vai all'Articolo... ndr). Voglio finire qui questa “guerra tra poveri”.
Ci rendiamo ridicoli nei confronti di una città intera sia come persone che come commercianti.
Dovremmo essere tutti una pigna, perché tutti stiamo attraversando un momento economico difficile, ed anziché stare uniti ci attacchiamo gli uni contro gli altri senza che si arrivi a nulla, tranne che ad una stasi che Soverato sta vivendo da molto tempo.
Deponiamo le armi, nessuno vuole fregare nessuno, incontriamoci e facciamoci promotori di idee. Allora si che diventeremo delle grandi persone e dei bravissimi commercianti.
Iniziamo a dare l’esempio e qualcuno inizierà a seguirci. Ho piantato un fiore, sta a te annaffiarlo o lasciarlo morire.

Con la stima di sempre.

N.B.: Non ho bevuto il tuo buon caffè ieri, per cui lo vorrò con gli interessi.

Paolo Sia

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I fatti… alle parole e le gaffe di Francesco Cento

   


Ho pensato una intera notte se rispondere di persona all’amico Francesco Cento (Vai all'Articolo... ndr), ed alla fine ho ritenuto opportuno rispondere sulle pagine di Soverato Web in modo che i chiarimenti li legga non solo lui ma anche coloro i quali ne abbiano bisogno.

Al fine di una massima trasparenza nei confronti di chi legge, mi presento sono Paolo Sia il (“qualcuno” che esercitava la sua attività a Sud del Corso).

Volevo portare all’attenzione le GAFFE di Francesco Cento.

La Prima Gaffe

La Festa di San Martino è stata organizzata dalla Pro-Loco di Soverato. Il suo Presidente, Peppe Chiaravalloti, mio amico ed amico dell’Associazione Soverato Shopping, ci ha chiesto una collaborazione per la riuscita della manifestazione. Qual è questa richiesta? Vendere la San Martino Card il cui ricavato sarà devoluto al Reparto di Oncologia Pediatrica di Catanzaro.

La chiusura del Corso, invece, è rientrata nell’ambito della programmazione della Festa di San Martino e non assolutamente richiesta né dallo scrivente né dall’Associazione Soverato Shopping.

Se qualcuno ha prove del contrario si faccia avanti. 

Ma veniamo all’attacco che è stato rivolto alla mia persona. 

La Seconda Gaffe

Io non mi sono mai battuto contro la chiusura del Corso “in”, per un motivo molto semplice.

Non sono una persona che si mette alla finestra a guardare che le cose accadano, ma esce dal suo negozio, sottrae tempo al suo lavoro personale ed alla famiglia e si da fare a trovare soluzioni.

Scendo nei particolari e sfido chiunque a contraddirmi:

Fino all’anno 2008 il lato “sud” del Corso e le traverse non sono mai state illuminate da parte di nessuna Amministrazione Comunale.

Quell’anno era nell’aria la difficoltà dell’Amministrazione Comunale di illuminare il Corso lato “nord”. Cosa ha fatto il sottoscritto?

Ha coinvolto i suoi amici Lino Gerace ed Ernesto Gualtieri ed insieme abbiamo convinto (non senza difficoltà) i commercianti lato “sud” ad un’auto tassazione di € 100,00 al fine di ACQUISTARE le luminarie.

Così per la prima volta nella storia giorno 8 dicembre, dalla Stazione ferroviaria sino a Bettyrosa, la traversa di Pasceri, la traversa di Francesco Cento, la traversa bar Nikavana e la traversa di Catrambone erano illuminate. (Perdonatemi, ho utilizzato i nomi dei commercianti per far identificare i luoghi).

Questa mossa ha spiazzato l’amministrazione comunale che ha dovuto correre ai ripari, ma anche con l’aiuto del trio Gerace-Gualtieri-Sia che ha contattato il fornitore delle stesse luminarie, non è riuscita al illuminare il Corso lato nord prima del 22 di dicembre a causa dei tempi ristretti rispetto all’approvazione dell’ordine.

Sempre il trio si è fatto portavoce ed è riuscito ad ottenere la chiusura del corso lato sud organizzando, grazie alle conoscenze di Marisa Gigliotti “Slow Food” degli stand enogastronomici e la diretta radiofonica con Radio Valentina.

Il trio (per i commercianti che non lo sanno) alle 6.00 di mattina andava a prendere gli stand, li montava e li smontava senza che nessuno dei commercianti del “Corso sud” si fosse proposto a dare una mano. “E’ molto semplice stare a guardare”

Sinceramente ci sarebbe bastato anche un semplice GRAZIE.

Confermo le difficoltà trovate:

-        Stazione di Servizio AGIP, che ha aderito all’acquisto delle luminarie ma non ci ha concesso la chiusura del Corso in quanto sarebbe stata interruzione di pubblico servizio (Cosa possiamo dire?). E penso al buon amico Ernesto Gualtieri che nonostante fosse fuori da tutti i giochi per la sua posizione geografica, si è sempre adoperato non lamentandosi mai.

-       Il Supermercato CONAD, con i suoi turni di apertura domenicale.

-       La stazione di Servizio ESSO che però è sempre stata disponibile nei nostri confronti nel limite del possibile, ricordo quando abbiamo convinto il Sindaco Mancini a intervenire sul Prefetto di Catanzaro per autorizzare la chiusura della stazione di Servizio nel giorno in cui noi avevamo organizzato una manifestazione.

Bene o male abbiamo creato il movimento, abbiamo creato attenzione sulle nostre attività. Non è stata una soluzione, ma è stato un rimedio. Pensa, che a Lino Gerace in una giornata di chiusura del Corso “sud” qualcuno ha chiesto quando aveva aperto il suo negozio Disney perché non lo aveva visto prima di quel giorno.

Ti ricordo inoltre, che il cretino di turno (io) si è vestito da Babbo Natale e per le serate della manifestazione ha regalato caramelle ai bambini, senza stare nel proprio negozio, o sottraendo tempo a suo figlio.

Nel 2009 abbiamo trasferito la ns attività su Corso Umberto perché il negozio che avevamo in Via Giordano Bruno era piccolo.

Lì ho avuto il piacere di conoscere Francesco Cardamone, Gerardo Corapi e Graziano Renda continuando la collaborazione con il buon Ernesto Gualtieri, con i quali abbiamo fondato l’Associazione Soverato Shopping.

Il 16 Ottobre del 2009 abbiamo iniziato a lavorare per il progetto “Natale in corso” coinvolgendo per la prima volta nella storia ben 180 attività commerciali. Tutti ci hanno presi per pazzi quando lo abbiamo esposto, ci dicevano “non ce la farete”, ma ho trovato persone caparbie quanto me.

L’intento di tale operazione è stata quella di incentivare gli acquisti nelle attività di Soverato, utilizzando le armi di un Centro Commerciale, rimettendo una notevole cifra in Buoni d’acquisto da spendere all’interno delle negozi aderenti.

N.B.: La parte sud del Corso ha aderito a “Natale in Corso 2009” senza investire un Euro in quanto il trio Gerace-Gualtieri-Sia è riuscita a farsi rimborsare, lavorando in silenzio, dall’Amministrazione Comunale la somma investita nel 2008, visto che per l’altra parte del Corso aveva provveduto l’ente stesso.

Anche per l’operazione “Natale in Corso” né lo scrivente né l’Associazione Soverato Shopping ha mai presentato richiesta di chiusura del Corso “in”.

Anche qui se qualcuno ha prove contrarie si faccia avanti. 

 La Terza Gaffe

Chi non è in grado di gestire la sua attività con una strada aperta e non chiusa... cambi mestiere...”

Questa gratuita offesa rivolta a me e gli altri commercianti, la lascio commentare a chi legge. Comunque, laddove Francesco Cento tenesse qualche corso di aggiornamento sulla gestione di attività me lo comunichi, mi iscriverò. Nella vita non si finisce mai di imparare.

Caro Francesco, sarebbe stato un atteggiamento da “Signore” se queste cose le avessi anticipate prima a me, visto che quasi giornalmente vengo a fare colazione da te. 

Comunque Soverato potrà crescere solo quando si penserà a ragionare al plurale e non al singolare, e quando ognuno al posto delle parole inizi a fare i fatti, anche accettando gli inviti a riunioni organizzate proprio per superare queste difficoltà.

Se qualcuno è interessato a sapere altro, me lo faccia sapere. Mi sono limitato a scrivere solo per non annoiare.

 Paolo Sia

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