Soverato Web | Villa Monicelli

Solo qualche settimana fa abbiamo assistito a Soverato alla intitolazione di una strada cittadina (forse la prima al mondo) ad un economista austriaco di scuola liberale ed immediatamente dopo alle puntuali e democratiche polemiche circa la effettiva opportunità politico/culturale , la procedura amministrativa seguita , i tempi osservati , la data e l’ ora del decesso della personalità , ecc… .

Solo due giorni fa moriva Mario Monicelli ed io oggi , senza preoccuparmi della effettiva opportunità politico/culturale , della procedura amministrativa da seguire , dei tempi da osservare , della data e dell’ ora e delle modalità del decesso… , sono qui a proporre direttamente all’ Amministrazione Comunale di Soverato di intitolare la Villa Comunale a Mario Monicelli, semplicemente perché in quella Villa da quando esiste , e credo sino a quando esisterà, nessuna altra personalità del rilievo di Mario Monicelli vi abbia mai messo o vi metterà mai piede .

Non sarò certo io a dover parlare dei suoi meriti, del suo genio e delle sue opere , dico solo che i suoi film hanno inciso nella cultura dell’ Italia del dopoguerra più di qualunque altro autore, Fellini compreso, la cui regia si riconosce dopo venti secondi di proiezione ma che nei suoi capolavori non ha raccontato meglio di Monicelli, i malesseri e le divertenti cialtronerie di tre generazioni di italiani ; Monicelli ha fatto nascere e morire la vera commedia all’ italiana .

E’ stato il più fedele fotografo dell’ epoca in cui per l’ Italia la parola dignità aveva ancora un significato.

Non andava a ritirare nessun premio , anzi rifiutava gli inviti, è stato solo a Venezia e a Soverato, dove non è mai mancato sino a quando la salute glielo ha consentito; di Soverato ha apprezzato le bellezze , l’ accoglienza , e c’è da credergli perché non era certo uno , a differenza di tanti altri, che aveva peli sulla lingua; autentiche cialtronerie sono le allusioni alla sua possibilità di approfittare dell’ invito al Magna Graecia Film Festival per trascorrere gratuitamente una settimana di vacanze estive , niente di più falso , veniva a Soverato, perché aveva un amico : Gianvito Casadonte , uno dei pochi che aveva l’ onore di frequentarlo e a cui aveva affidato la produzione della sua ultima Regia , il corto sul quartiere romano Monti , a cui Repubblica.it ha fatto esplicito riferimento sotto il titolo cubitale che annunziava la sua scomparsa .

Ringrazio Gianvito per avermi dato la possibilità di conoscerLo , di inquadrarLo ed intervistarLo a Soverato con le telecamere di Soverato Uno, oltre a tutti gli altri Grandi del Festival che spero continuino a portare Cultura a Soverato.

Grazie alla conoscenza e alle opere di Monicelli, Scola , Gregoretti , si può ancora salvare una generazione bombardata dai cinepanettoni , dai reality , dalla TV spazzatura ,sommersa nella discarica dei valori culturali del nuovo decadentismo commerciale che impongono i mass media.

Senza fare nessun torto ad altri illustri personaggi , per noi del gruppo editoriale Soverato Uno , e non siamo certo pochi, anche se non ci sarà una targa a ricordarlo, la Villa Comunale di Soverato si chiamerà Villa Monicelli , sarà questo il nome che ripeteremo nei nostri collegamenti in diretta da quel bellissimo sito di Soverato , lo diremo alla gente di Soverato e a quella che viene a Soverato per il Festival, siamo già sicuri della loro approvazione; sull’ argomento propongo a Soveratoweb.it un sondaggio ai navigatori (Vai al Sondaggio... ndr).

A Lui saranno naturalmente intitolate vie e piazze anche in luoghi dove non è mai andato, il Presidente Napolitano ha detto che gli italiani lo ricorderanno sempre … cominciamo a farlo noi da Soverato, almeno in questo saremo primi.

Cordialmente.

Anselmo Greco

Editore di Soverato Uno

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