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SPECIALI PAGINA LIBERA | 
SFREGIO ALL’ITALIA
| Il nostro “premier esemplare”, nel capitolo delle confessioni del pagliaccio sul viale del tramonto, ci descrive la sua idea di scuola pubblica continuando il disegno di devastazione della cultura che in questi anni ha scientificamente perseguito: quelli che studiano diventano radical chic, sono quelli che se ne fregano e parlano col dito medio ad incarnare la cultura del popolo. Che palle questi che leggono Kant, moralisti con la puzza sotto il naso… Coraggio, tutti alla guida dello spiderino e del seggio procacciato da papà, i congiuntivi non servono a niente nella vita, le derivate ditemi voi se producono utili, meglio un seno più grande e sotto col casting che se avete un bel book di foto vi basta e v’avanza… 
			Ed ecco che di fronte ai cristiano non so cosa, nuova formazione 
			politica di supporto, il nostro premier esemplare si esprime così.
			“Libertà vuol dire avere la possibilità di educare i propri figli 
			liberamente, non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato 
			dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare principi che 
			sono il contrario di quelli dei genitori". Il re del bunga bunga, il patron del Cepu, il mago dell'evasione fiscale, dice che la scuola pubblica non educa. E gli credono pure. E una platea soprannominata Ipocrisia gli riserva un appaluso. E’ surreale. Un 
			presidente del consiglio che attacca frontalmente e con disprezzo la 
			scuola pubblica e gli insegnanti che la compongono dovrebbe essere 
			mandato via a furor di popolo l’indomani mattina.  Un 
			presidente del consiglio è la scuola pubblica: la incarna, la 
			promuove, la tutela come pilastro della società.  Berlusconi, invece, mira al sostegno della Chiesa e alla caterva di voti che gli assicura, non ad altro. Siamo 
			in presenza di un anziano magnate indagato per prostituzione 
			minorile, uno le cui facoltà di discernimento gli hanno fatto 
			credere - secondo la favoletta sottoscritta dal Parlamento di cui è 
			proprietario a maggioranza - che Ruby fosse la nipote di Mubarak: 
			questa persona parla, applaudito dalla platea, di princìpi da 
			inculcare ai fanciulli… Il 
			tutto naturalmente a favore della scuola privata, alla quale, con la 
			leggendaria generosità che il popolo gli riconosce, eroga 
			continuamente denari nella speranza di ottenere in cambio 
			l’indulgenza delle chiese, in specie di una. È lo sfregio all’Italia del giorno, domani il prossimo.  Miriam 
			Santopolo | 
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