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I GROSSOLANI ERRORI STORICI DI ULDERICO NISTICO'

   
Di recente mi sono imbattuto in un testo riguardante il cosmografo e teologo calabrese del '500, Gian Lorenzo Anania (detto anche, d'Anania) curato dal professore Ulderico Nisticò ed ho potuto riscontrare una catena interminabile di grossolani errori e carenze geografiche e storiche da far venire i brividi. Il titolo è “L'Universal fabrica del mondo, overo Cosmografia” che altro non è che una riproposizione al lettore moderno del testo dell'Anania, scritto la prima volta nel 1573 e poi più volte ristampato con qualche aggiunzione. Il “furbetto Nisticò” pubblica in due tomi (il primo nel 2005 e il secondo nel 2009) l'opera di Gian Lorenzo Anania senza (scorrettamente!) dire che il testo del cosmografo calabrese era già stato riproposto nel 2004 (un anno prima!) dallo studioso Carlo Carlino per la Collana di Edizioni Regionali della Civiltà Calabrese (stampato dalla Mapograf di Vibo Valentia). Bisogna registrare poi un altro “vuoto di memoria” che provocherà all'“umilissimo storico” la mancata citazione della ristampa anastatica del testo di Anania del 1596, effettuata dalla Tipolitografia Bimar di Catanzaro, nel 1998, per conto della Biblioteca Comunale “A. Gramsci” di Taverna. Ultimamente, un autore di un saggio importante su L'Universale Fabrica del cosmografo Anania ha affermato che “esistono due recenti pubblicazioni: del 2005 (trattato I-Europa) e del 2009 (trattati II, III e IV Asia, Africa e India Occidentale-Americhe) a cura di Ulderico Nisticò, edite [ahimè] da Rubbettino, che però riproducono sostanzialmente il testo curato da Carlino ed altre precedenti ristampe “.

Ma veniamo alle cose scritte dal professore Nisticò nella sua tanto decantata (come al solito da lui stesso) pubblicazione:

-Nisticò dice che l'opera di Anania fu pubblicata la prima volta nel 1573 e poi nel 1576, 1582 e 1596 (Vd. p.9 Tomo I) senza mai citare però una ”quinta edizione, che risale al 1634, circa un trentennio dopo la morte dell'autore” (Vd. Carlino C., Giovan Lorenzo Anania, un cosmografo tra fede e fascino dell'ignoto, Sistema Bibliotecario Vibonese, Vibo Valentia, 2004, p.9);

-la madre del cosmografo calabrese si chiamava Sigismonda Teutonica, non “Sigismonda Teutonico” (Vd. pag.5 Tomo I);

-Bartolomeo de Las Casas non nasce nel 1474 (Vd pag. 37 Tomo I) bensì 10 anni dopo, a Siviglia nel 1484. Lo si sa, e soprattutto lo si scrive, da almeno 50 anni. Il 1474 è solo l'anno indicato tradizionalmente ;

-Dublino è l'attuale capitale dell'EIRE, non dell'ERIE (Vd. pag.60 Tomo I). Da specificare che il sottoscritto, in tutto ciò che ha letto, non ha riscontrato alcun errore di stampa;

-Anania cita numerosi personaggi che il più delle volte il Nisticò non riesce (poverino), nella sua “edizione critica” (Vd. Giovan Lorenzo D'Anania -Wikipedia ), a individuare. Non riesce a identificare (tra i tanti, ripetiamo) persino figure come il famoso esploratore e conquistatore spagnolo Juan Pardo (indicato peraltro ripetute volte dal cosmografo come Giovanni, Giovan o Gioan Pardo). Vedere pagg.273, 274, 286;

-Antonio Pigafetta non nasce nel 1485 e non muore nemmeno nel 1534, come ci indica con estrema sicurezza, a pag. 43 del Tomo I, il Nisticò. Basterebbe consultare l'enciclopedia Treccani (anche tramite internet) per accorgersi delle bufale dello “storico - tuttologo” prof. Ulderico. Comunque, il dato reale che accomuna tutti i massimi studiosi del navigatore e scrittore vicentino (che viene peraltro riportato anche da Wikipedia) è: nascita 1492 e morte 1531;

-in un passo riguardante il Nuovo Mondo, l'Anania parla di alcune atrocità commesse dagli spagnoli in Perù nei confronti degli indii e tutto questo gli venne riferito dal “reverendo fra Tommaso di Specchio”. Ebbene il professore Nisticò anziché “sorvolare” anche questa volta sull'ennesimo nome da lui non riconosciuto, temerariamente decide di scrivere la seguente nota: “Forse Antonio de Espejo, in religione Tommaso, esploratore e cronachista”. C'è solo da sottolineare un piccolo particolare: Antonio de Espejo esplorò solo il New Mexico e l'Arizona! A quando una ripassatina di storia e geografia ?!! (Vd pag. 334 Tomo II);

-a dimostrazione che anche la geografia non va d'accordo con Ulderico Nisticò bisogna evidenziare che delle tante località citate da Anania nel suo testo, il professore non riesce a individuarne quasi nessuna. Per fare solo qualche esempio, il prof. dimostra di ignorare che: San Michele di Neveri (oggi Lecheria) è una grande città del Venezuela; la “Boca del Drago” è uno stretto del Golfo di Paria (Vd pag 318 Tomo II); Panuco è una città del Messico (Vd pag 281 Tomo II).

Concludo dicendo che trattasi di errori rilevati dal sottoscritto dopo una lettura di circa un quarto di tutta l'”opera” del professore Ulderico Nisticò e che non è abitudine dello stesso evidenziare gli errori di chicchessia (il primo a farli è proprio chi scrive) ma per chi da una vita non fa altro che parlar male degli altri (e bene solo di se stesso) si può dire che MERITA QUESTO ED ALTRO!

 Antonio Procopio

Allego (ne sono costretto altrimenti il prof. Nisticò direbbe che sono tutte bufale):

1) Frontespizio libro curato da Carlo Carlino (2004).
2) Frontespizio libro di Gian Lorenzo Anania ristampato nel 1998, per conto della Biblioteca Comunale di Taverna.
3)Frontespizio libro curato (e decantato) da Ulderico Nisticò su Anania
4) Carlino C., Giovan Lorenzo Anania, un cosmografo tra fede e fascino dell'ignoto, Sistema Bibliotecario Vibonese, Vibo Valentia, 2004, p.9
5)pag.9 Tomo 1
6)pag.5 Tomo I
7)pag. 37 Tomo I
8)pag.60 Tomo I
9)pagg.273, 274, 286 Tomo II
10)pag. 43 Tomo I
11)pag. 334 Tomo II
12)pag 318 Tomo II
13)pag 281 Tomo II
 

   
   

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