Rubrica di Opinioni di Francesco Raspa

Numero 15 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it


Il manifesto elettorale di Anna Maria Paoletti

  


Il manifesto elettorale di Anna Maria Paoletti, uno dei pochi di candidati donne, è molto razionale e ordinato, come d’altronde è il carattere della candidata per come la conosco da quando eravamo ragazzi (lei certo più giovane) e per il periodo in cui la nostra frequenza universitaria è coincisa nella formativa esperienza a Bologna.

Lo sfondo del manifesto è completamente bianco. In alto a sinistra la scritta: Soverato e sotto le indicazioni delle elezioni e la data, giusto per i distratti… quindi il simbolo della lista. La fotografia della Paoletti troneggia nella quasi totalità dello spazio con gli occhi vispi e un bel sorriso accattivante, che generano simpatia e fiducia e danno l’idea di una persona solare, trasparente nelle intenzioni, se si considera che talune foto che ho visto, forse per la posa o per una certa sproporzione degli elementi di cui si circondano, qualche inquietudine la generano. Sempre a livello intuitivo, s’intende.

 Molto elegante la mise ed essendo una candidata femminile è giusto soffermarsi con qualche parola in più. Capelli lunghi e mossi, giacca blu e camicia bianca, quindi una collana di perle a doppio giro che fa pendant con gli orecchini. Sotto, a coprire interamente la parte bassa del manifesto il nome, in corsivo bianco,  ed in stampatello grande di colore blu,  il cognome. A chiudere tutto, sempre per precisione: Candidato a Consigliere.

Il manifesto sembra quasi la copertina di una pubblicazione o una di quelle foto che i giornali usano per registrare la presenza di un relatore a qualche convegno. Tutta questo ordine e questo scrupolo (il richiamo a Candidato a Consigliere ne è un esempio), nonché, devo dire, anche la collocazione strategica dei manifesti (uno è all’imbocco della statale 106 per Catanzaro all’altezza di una nota concessionaria automobilista, che dà molta visibilità)  mi fa venire in mente una manager che sa gestire se stessa ed i compiti che si assume. E a chi potrebbe essere paragonata,  se non alla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia?

 Francesco Raspa

N.B. Proprio mentre invio il mio articolo sul manifesto elettorale di Anna Maria Paoletti, ho preso visione di un suo scritto recante una mail inviata da un suo professore a sostegno della campagna elettorale. E' corretto che io sottolinei l'assoluta casualità delle due cose. Non vi è stata alcuna azione preordinata. La mia lettura del manifesto, come quella di tutti gli altri candidati è un simpatico, a mio avviso, esercizio di comunicazione. Nient'altro.

 Condividi su Facebook

Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it


   
   

ARCHIVIO

NUMERO 14: Il manifesto elettorale di Umberto Bortolotti
NUMERO 13: A proposito di: Mi proverò a cantar
NUMERO 12: Il manifesto elettorale di Antonello Gagliardi
NUMERO 11: Vittorio Sica come l'avvocato poeta
NUMERO 10: Il manifesto elettorale di Antonio D'Amato
NUMERO 09: Il Borbonico stizzito
NUMERO 08: Il manifesto elettorale di Francesco Francavilla
NUMERO 07:
La ''Fiera dell'Est'' diventa ''Alla Festa di Arcore''
NUMERO 06: I Professori ed i libri comunisti
NUMERO 05:
Precisazioni sull’articolo Taverniti/Marchionne
NUMERO 04: Taverniti come Marchionne?
NUMERO 03: Quando i naufraghi eravamo noi
NUMERO 02: Via gli Italiani dalla Svizzera
NUMERO 01: Gli impedimenti dirimenti

Soverato Web.Com
SoveratoWeb.Com - Il Portale di Informazione del Soveratese