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Rubrica di Salute & Benessere a cura di Filippo Apostoliti

Numero 36 - Per eventuali Richieste e Consigli scrivere a: info@soveratoweb.it


   


Le carie nei bambini piccoli

La settimana scorsa si è tenuto a Milano il XXI congresso nazionale dell’ AIDI (Associazione Nazionale Igienisti Dentali). Era presente anche la Dr.ssa Valentina Maida, igienista che opera nel nostro comprensorio, alla quale abbiamo chiesto delucidazioni sul problema della carie nei bambini in tenera età.

E’ stato lanciato l’allarme sulle carie nei bambini, in particolare sotto i quattro anni. Cosa avete riscontrato?

E’ notevole la frequenza di bambini rovinati da carie diffuse, sotto quella età. E sono in aumento.

Ma spesso si tratta solo di denti da latte, destinati comunque a cadere.

Bisogna far capire che i denti decidui (da latte) non sono meno importanti di quelli permanenti.

Perché?

I denti da latte devono mantenere lo spazio che poi verrà riempito dai denti definitivi. Le faccio io una domanda: cosa crede che succederebbe se di questi denti ne cadessero due o tre in una volta?

Non lo so.

Si altererebbe lo spazio nelle arcate dentari e poi dovremmo usare apparecchi ortodontici che correggano questi spazi.

Senta, avete anche individuato quali sono le cause che hanno favorito la diffusione delle carie tra i più piccini?

Sul banco degli imputati sono saliti l’overdose di zuccheri e la disattenzione dei genitori.

Addirittura l’overdose di zuccheri?

Lo zucchero è presente in qualunque tipo di alimenti per bambino. E non mi riferisco solo alla classiche merendine, alle caramelle, ma anche alle bevande gasate e perfino ai succhi di frutta. A tal proposito, meglio ricordare che spesso il genitore offre il succo di frutta col biberon, ma non sa che prolunga il tempo di contatto dello zucchero con i denti. 

Avete dichiarato guerra allo zucchero.

Questo perché i batteri presenti sulla superficie del dente metabolizzano lo zucchero disponibile producendo acido, che penetra la superficie del dente, causando la sua demineralizzazione, cioè la carie.

D’accordo, ma a quell’età non le sembra esagerato questo allarme?

Dobbiamo agire sin dalla più tenera età per bloccare vizi alimentari che  in seguito saranno sicuramente pericolosi.  Non possiamo assuefarli ai sapori dolci, che li porterebbe a consumare un eccesso di zuccheri durante la giornata e che, diventata un’abitudine, può portare in seguito all’obesità infantile. 

Ai nostri tempi era lo stesso.

Dubito. La verità è che nella mia infanzia non c’era l’abbondanza di alimenti zuccherati che imperversa adesso sulle nostre tavole e questo ha aiutato tutta la mia generazione.  Poi, non si fermi solo allo zucchero. Si ricordi che a quell’età difficilmente si adopera con regolarità lo spazzolino da denti, per cui meglio agire sulla fonte del danno. 

Ho capito. Però, lei ha parlato anche di genitori distratti. Intende che i genitori devono stare attenti a controllare che i figli non mangino alimenti dolcissimi?

Magari fosse solo questo. Proprio perché sono stata anche io bambina so bene che ogni tanto è importante fare una eccezione e mangiare le cose più “strane”. Però è pur vero che  i genitori hanno rinunciato ad istruire i figli più piccoli sulle abitudini di igiene orale ed alimentare. Le faccio un'altra domanda: sa quando i genitori portano i figli per un controllo?

Questa la so! Quando c’è la sensazione di “ghiaccio” in bocca.

Esatto. Ed è troppo tardi. Sarebbe meglio prevenire. Infatti, da tempo abbiamo stabilito, in accordo con i dentisti, di organizzare una serie di incontri motivazionali invitando i genitori, proprio per sensibilizzare gli adulti ed insegnare le buone abitudini di igiene orale.

Muoio dalla curiosità. Mi fa un esempio?

Ad esempio come usare lo spazzolino. Ancora oggi incontro persone che non conoscono le corrette tecniche di spazzolamento. Peggio: non insegnano ai figli a lavarsi i denti perché hanno solo tre anni e non ne vale ancora la pena.

Questa era scontata. Un altro esempio?

Spingiamo molto sulla fluoro profilassi che i genitori devono fare ai figli, soprattutto i più piccoli.

Di che si tratta?

L’impiego del fluoro è efficace per la prevenzione delle carie, perché rende lo smalto più resistente agli attacchi dei batteri e degli zuccheri.  Si trova nell’acqua, nel pesce azzurro e nelle verdure, ma la quantità che riusciamo a recuperare è circa il 40% di quanto ci serve. Occorre quindi integrare. I pediatri insistono molto sulla fluoro profilassi nei bambini perché il fluoro per fare effetto deve legarsi agli strati dello smalto e la sua azione sarà più efficace e duratura se ciò avviene in fase di formazione del dente.

Altro?

Ad esempio, consigliamo di leggere bene le etichette degli alimenti alla ricerca dello zucchero che magari in apparenza non ci dovrebbe essere, ma poi spunta fuori in altra forma. 

Siamo alla fine dell’intervista e devo confessarle che,  di solito, vado per un controllo quando sento fastidio mentre mangio.

A saperlo, non avrei risposte alle sue domande.  A parte gli scherzi, lei purtroppo non è l’unico. Vede, la visita deve essere periodica proprio per monitorare continuamente la situazione in bocca e bloccare sul nascere eventuali problemi.   

Lei è appena tornata dal Congresso che si è tenuto a Milano. So che farete qualcosa anche qui da noi, vero?

Si.  Io e i colleghi ci ritroveremo il 9 ottobre al Parco della Biodiversità (9.00 – 17.00) a promuovere la prevenzione tra adulti e piccini e anche sulla nostra figura professionale. Si ricordi che grazie al nostro lavoro potremmo tenere più ordinata la bocca di un paziente ed è opportuno quindi conoscerci meglio. Anzi, sa cosa le dico? Invito i lettori a venire, li aspettiamo numerosi.

Grazie per avermi dedicato del tempo.

Prego, ma ora si vada a lavare i denti.

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