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SOVERATO – “LA REALTA’ DEL CASO LE GIARE”

In quel giorno maledetto la potenza devastante dell’acque torbide esondanti dal Torrente Beltrame ha scritto una straziante pagina di cronaca nera, con la scomparsa prematura di 13 vite umane. La giustizia latita in Italia, pertanto non considero paradossale la constatazione che ad oltre 6 anni dal tragico 10 settembre 2000, la magistratura non abbia elargito una sentenza definitiva di condanna o assoluzione alle presunte concause dell’alluvione.

La vicenda è stata macchiata da un vortice incontrollabile di eventi.

L’iter burocratico, la trafila politica associata alle innumerevoli perizie e valutazioni di eruditi esperti in materia sia nell’ambito geologico che meteorologico, hanno reso “il Caso Le Giare” uno degli emblemi nazionali della perenne carenza di giustizialismo.

La valutazione scientifica finale elaborata dall’ultima commissione di ingegneri e geologici, i quali sono noti alle cronache per l’assenza di sufficiente interesse alla causa “Le Giare”, ha decretato la non prevedibilità dell’evento.

Dal punto di vista ambientale, il fenomeno risulta non prevedibile e di difficile inquadratura tecnica, in quanto studi idrogeologici hanno evidenziato un tempo di ritorno di circa 1000 anni, che in percentuali statistiche corrisponde all’0,8% della probabilità che l’evento avvenga in futuro. Paradossalmente il fato contribuì allo sviluppo dell’onda di piena., poiché per effetto delle anomale condizioni meteo il Basso Jonio si trasformò in una mini area tropicale ove peculiari e letali sono gli scontri tra sistemi di bassa pressione a circolazione antioraria ed una fascia di aria calda che sostava stabilmente nella nostra area per l’intero periodo estivo. L’effetto primario delle rare condizioni meteorologiche è dato da una circolazione convettiva stabilitasi repentinamente nella nostra area, che causò una sorta di diluvio universale in ogni angolo della Calabria con danni stimati attorno ai 1000 miliardi, in base alla valutazioni degli effetti su persone e cose intrinseche al rischio idrogeologico.

Il fenomeno di esondazione avvenuto prende il nome di flash flood, ovvero si tratta di una piena improvvisa innescata da precipitazioni copiose e intense in bacini idrografici limitati, quale l’idrografia del Torrente Beltrame, noto per il suo perenne carattere stagionale e per l’assenza duratura di acqua durante l’arco dell’anno solare. Tale tipologia di dissesto è tipica della geomorfologia calabra, dove bacini a carattere torrentizio favoriscono eventi di tale entità e devastazione  se non supportati da una adeguata zonazione delle aree in base alle classi di rischio, opportunamente studiate e presenti nel PAI.

Ulteriori elementi che potrebbero portare il giudice nell’assoluzione dei presunti rei concatenati all’evento è la forte siccità che ha colpito l’aria circostante lo spartiacque del torrente Beltrame, che privo del solito manto erboso che tappezza gli uliveti ed i pioppi circostanti ha favorito l’erosione concentrata e diffusa del suolo, incrementando esponenzialmente il trasporto solido di sedimenti da parte del torrente in piena.

La lunga disamina tecnica ci trasporta però sulle note dolenti che sanciscono la presunta colpevolezza degli imputati.

In primis nonostante il permesso a carattere temporaneo concesso per motivi precauzionali dall’autorità locali al noto “Campeggio Le Giare”, l’insediamento della remota e attiva struttura turistica risultava erroneo, in quanto posto all’interno del manufatto che fungeva da argine protettivo all’esondazione. In secondo luogo la mancata regimentazione e tutela degli impluvi, saturi di RSU che nell’arco di tempo di poche ore hanno creato una diga superficiale con successiva rottura dell’argine e deviazione difficilmente prevedibile nei depositi fluviali ove era ubicato il Camping.

A tal proposito i comuni della zona risulteranno illibati oppure in alternativa pagheranno il giusto dazio per la mancata responsabilità ambientale?

In realtà il tavolo degli imputati dovrebbe essere più ampio, poiché i singoli processati rappresentano esclusivamente gli espiatori di una buona fetta della popolazione indigena, arcinota per l’assenza di cultura ambientale e per la tendenza a depositare sfridi di demolizione, RSU e aggregati vari nelle caratteristiche “timpe” che contornano l’orografia dei paesini calabresi.

Lo studio dell’evento ha toccato il profondo della mia anima sino ai reparti maggiormente sensibili del cuore, soprattutto gli strazianti racconti dei sopravvissuti i quali sostenuti a stento da “zattere di fortuna”, quali tetti, alberi, roulotte osservavano inermi i corpi dei loro amici e familiari trasportati dall’impeto del fangoso Torrente Beltrame. Ancora più tragica era la presenza di disabili e dei volontari dell’Unitalsi che difficilmente cancelleranno dalle loro memorie quel giorno irrazionale che ha costellato le loro vite.

La “malagestione ambientale”, i condoni, la trasformazione di terreni a rischio R4 in aree edificabili R1 sono nei che devono essere estirpati dal DNA amministrativo, spesso consenziente a collaborazioni gradite con imprenditori dalle tasche larghe e cittadini potenziali elettori.

Tuteliamo i cittadini, assicuriamo alla nostra prole un futuro più roseo e sicuro, sicuramente le anime scomparse alla foce del Beltrame sarebbero grati di tale dono.

Massimiliano Riverso

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MAY DAY CALABRIA

L'estate è conclusa e previo resoconto quasi fallimentare, decretato dalla quasi unanimità di commercianti, turisti e residenti, tiriamo le somme. Sicuramente le bellezze naturali l'hanno fatto da padrona e di questo siamo ben lieti, specie se riusciremo ad incrementare e migliorare le proprie innate qualità, ma il restante contorno, in particolar modo colpito da un governo cittadino sordo ed acerbo, dovrà avere maggiore progettualità futura per evitare di rimane schiacciata dalle stuzzicanti zone limitrofe. Inoltre, sulla base della crescente qualità dei servizi offerti dai paesi immediatamente limitrofi, la sinergia può creare l’auspicato “polo turistico del basso jonio”.

La partecipazione della cittadinanza alla “vita democratica di un paese” è oramai divenuta attiva, grazie ai fenomeni di “antipolitica” decretata da una politica similmonarchica e sorda, e si appalesa dalla partecipazione in massa alle manifestazioni di piazza e ai consigli comunali.

Ns. malgrado però, da meri cittadini lavoratori e non politichesi di professione, notiamo delle situazione che hanno dell’inverosimile; nella fattispecie, da “padre di famiglia” prima dell’essere imprenditore, noto con sconcerto che le strutture sportive e ricreative del Comune di Soverato costano al medesimo solo € 3.000,00 all’anno (quasi quando spenderebbe un medio impiegato per acquistare quotidianamente per un caffè, un quotidiano ed un pacchetto di sigarette) ma, ancor peggio, fruttano la mirabolante somma annuale di € 300,00 !!! (ma tutti quegli striscioni presenti la pagano la pubblicità “occulta” oppure “occulti” sono gli introiti ??? Ai posteri l’ardua sentenza).

Invece i “buoni pasto” subiscono un aumento indiscriminato per “ragioni di bilancio” !!!

Una mera riflessione … “ E’ acclarato che Dio da il pane a chi non ha i denti” ovvero “Non date le perle ai porci”.

Da instancabile cristiano credente, benché non praticante per opinabili ragioni, mi auguro che tutti recepiscano l’omnicomprensivo dictat del comandamento divino “NON FARE AGLI ALTRI CIO’ CHE NON VORRESTI CHE FOSSE FATTO A TE” poiché “NON SI CREDEREBBE IN ALTRI DEI (DENARO E/O MAMMONA)”, “NON NOMINEREMMO IL NOME DI DIO INVANO”, “SANTIFICHEREMMO LE FESTE”, “ONOREREMMO IL PADRE E LA MADRE”, “NON UCCIDEREMMO”, “NON COMMETTEREMMO ATTI IMPURI”, “NON RUBEREMMO”, “NON DIREMMO FALSA TESTIMONIANZA”, “NON DESIDEREREMMO LA DONNA D’ALTRI”, “NON DESIDEREREMMO LA ROBA D’ALTRI”!!!. A buon intenditore poche parole !!!

Grazie e complimenti a tutti coloro che amano la Calabria e cercano di lottare contro il MALAFFARE.

 

Marco Limoncelli
May Day Calabria !!!

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DOVE ANDREMO A FINIRE?

Continuano a volerci far credere che tutto vada bene, ma basta guardarsi un po’ in giro per capire che non è così. Prendiamo ad esempio l’associazione gestori lidi balneari che non molto tempo fa scriveva:

Il contributo dato dall'amministrazione comunale di euro […], ma per finanziare in parte un’iniziativa privata molto più complessa tipo: pulizia dell'arenile (12 mesi all'anno),[…], servizi mai avuti a Soverato e offerti dall'Associazione stabilimenti balneari.

Facendo un giro sui giardinetti a maggio nel bel mezzo dello scolo di acque bianche ho visto una palma tagliata e gettata la. Non so se sia tanto legale tagliare le palme così, ma sicuramente buttarle in spiaggia non lo è… sono ritornato pochi giorni fa, dopo la prima acqua, e cosa ti vedo? Ancora quella palma, ma allora non è stata fatta nessuna pulizia della spiaggia, anzi per prendere in giro la gente la sporcizia è stata solo ricoperta dalla sabbia, se questo è il modo di tenere la spiaggia pulita forse è meglio se tale associazione sparisse.

E poi Matozzo si presenta alla TV decantando la pulizia di Soverato.

Altre assurdità ce n’è sono, come ad esempio l’asfaltatura di via Amirante, una sola strisciata, ma è questo il modo di asfaltare le strade? Per tingere Soverato di strisce blu siete stati capaci di non far parcheggiare le auto o di chiudere le strade, mentre per asfaltare una strada siete stati solo attendi a non grattar via le strisce blu da terra… a cosa è servito tale servizio?  A fare un tappeto per la Ferilli? Ma perché ne aveva proprio bisogno per andare al teatro… In poche parole ecco come si sprecano i soldi pubblici qua a Soverato, inutile continuare a ripetersi tanto si è vista la dignità di costoro all’ultimo consiglio comunale.

Osservatore Soveratese

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Perché sostengo Rosy Bindi

In questi giorni che precedono le elezioni primarie per la nascita del Partito Democratico, molti cittadini mi chiedono le ragioni della scelta di sostenere la candidatura di Rosy Bindi a segretario nazionale. Cercherò con queste brevi note di spiegarlo. Non perché è donna, ma perché delle donne rappresenta le caratteristiche più autentiche: la forza, la tenacia, il coraggio, la determinazione ad affrontare i problemi e a indicare soluzioni eque. Il “bucare” il video forse non le appartiene, ma nel panorama politico nazionale è sicuramente una delle poche persone che riesce a comunicare efficacemente valori e speranze, ad interpretare autenticamente ansie e bisogni.

I temi a lei cari sono:

 - la tutela dei diritti fondamentali, ancora tanto lontani dall’essere garantiti;

 - l’impegno per una migliore istruzione, per la tutela della salute, per una adeguata protezione sociale ;

- l’impegno a favore dei giovani adulti, che Padoa Schioppa provocatoriamente ha definito bamboccioni, a cui oggi non è garantito il diritto di crearsi una famiglia, di fare figli, di comprarsi una casa, in una parola il diritto a rendersi autonomi;

- la difesa della laicità dello Stato.

Come si vede, sono i temi di sempre, di cui si discute in occasione di ogni campagna elettorale. Rosy Bindi però ha il merito di occuparsene sempre e comunque, tanto da conferire alla sua azione una caratteristica fondamentale in politica, la credibilità. Il suo programma è ambizioso e la sua storia lo rende credibile. L’ azione politica e amministrativa condotta  in ambito locale  da me e da numerosi cittadini e cittadine, somiglia molto alla storia e all’impegno di Rosy Bindi. Ecco perché ho sentito il dovere di impegnarmi a sostenere la sua candidatura alla guida del Partito Democratico, perché la sua storia è una storia di impegno, di aspirazioni, di utopie, che, in ambito locale, sono stati condivisi anche da me e da tanti e tanti cittadini e cittadine di Soverato e del suo comprensorio.

E’ vero, non “buca” il video, ma apre l’animo alla speranza di veder risolti i problemi quotidiani, di liberare dall’affanno dei bisogni primari, di far Politica per servizio.

Gianni Calabretta
Candidato alla Costituente Nazionale al Collegio n. 12 Soverato
nella lista Con Rosy Bindi democratici, davvero

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COMMENTO RELATIVO ALL’ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE SVOLTASI A SATRIANO

La nuova maggioranza sembra esser sempre più interessata oltre che al bene dei cittadini anche e soprattutto allo sviluppo e alla rinascita di Satriano. Un paese che stava degenerando, essendosi ritrovato nelle mani di individui poco propensi al cambiamento e all’incentivazione di prospettive future. Nell’ultimo consiglio svoltasi nelle sala consigliare del comune di Satriano, la maggioranza ha dimostrato ancora una volta la sua propensione alla democrazia, all’apertura con i cittadini e alla costante volontà di creare sviluppo e mutamento. Stessa cosa non si può dire per una parte della minoranza, cui obiettivi principali non hanno avuto nulla a che fare con presunti contributi programmatici e con l’elaborazione di proposte necessarie per la realizzazione di bisogni relativi ai cittadini. L’unico scopo fa riferimento ad una costante presenza di inutili interventi (se così possono essere definiti) nella speranza di creare intralcio e un forte prolungamento della discussione.

Ancora una volta possiamo comprendere l’incapacità di cogliere le novità e la voglia spietata di costruire discorsi anti-democratici e discorsi (se così possono essere definiti) che vanno contro lo sviluppo territoriale del nostro paese. Quello a cui si è assistito cari cittadini mi induce ad una riflessione: immaginate a cosa si poteva andare incontro se quella parte della minoranza oggi si trovava alla maggioranza?

Cara minoranza o meglio parte della minoranza sforzatevi per una volta all’apertura con i cittadini, non immaginate la maggioranza come il nemico, ma come coloro che hanno salvato Satriano dal fallimento più totale. Cara minoranza dovreste essere felici, finalmente vi è la presenza di interventi, di proposte, di dialogo, di competenza, non più di mutismo e di menefreghismo.

Ma come è possibile che politici del genere (se così possono essere chiamati), siano ancora in circolazione?

Vedete, creare un numero incessante di rotatorie non è il massimo per un territorio in cerca di sviluppo, il progresso e il cambiamento persistono se chi si adopera ad incentivarli è capace di cogliere modi e tempi adeguati per la loro attuazione.

Quindi un consiglio al proposito: lasciamo da parte i rancori e cerchiamo di essere più partecipativi, non si sta parlando di rotatorie o di marciapiedi ma di qualcosa che implica progresso e crescita sociale. Si sta parlando di qualcosa che risulterebbe positivo per Satriano e il vostro comportamento ha messo in evidenza lo scarso interesse nei confronti del nostro paese. A questo proposito è importante  ora più che mai comprendere dei concetti che hanno fondamentale rilevanza per lo sviluppo di determinati territori. Partiamo da un presupposto essenziale: un sistema territoriale è connotato da una serie di elementi ben identificabili, legati sia alla dotazione di risorse (fisiche, infrastrutturali, produttive, turistico-culturali), sia ai caratteri distintivi assunti nel tempo per effetto delle dinamiche storiche e socio-culturali e del grado di contaminazione prodottosi per le

relazioni con altri contesti territoriali. Un territorio va quindi analizzato e scomposto nei suoi sottosistemi: per ogni componente vanno evidenziati i punti di forza e di debolezza e vanno accompagnati i soggetti che a diverso titolo ne sostengono il processo di sviluppo.

Occorre poter analizzare e rappresentare ai potenziali investitori che cosa un territorio rappresenta dal punto di vista:

Se un sistema territoriale non viene analizzato e rappresentato complessivamente in tutte queste componenti, può risultare riduttivo individuare alcuni fattori, che pure possono avere influenza maggiore nella scelta di localizzazione, ma che non garantiscono sull’efficacia del processo di integrazione del nuovo investimento sul territorio in tutta la sua evoluzione successiva.

Una Giovane Tornado

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Chi è stato?
la Befana!

In merito alla ultima seduta di Consiglio Comunale desideriamo offrire alcune riflessioni alla valutazione dei lettori. La minoranza ha posto da una parte argomentazioni stringenti e chiare, dall’altra la maggioranza ha risposto confusamente con una serie di interventi, che in comune avevano tutti la stessa conclusione indimostrata; “Non è vero, e basta!” hanno detto. Nessuna risposta plausibile che potesse in qualche modo giustificare il comportamento del Sindaco, accusato, lo ricordiamo, di aver tradito il mandato elettorale, che imponeva di rispettare e far rispettare le regole a presidio del vivere civile.  

Neanche l’audizione del Responsabile del Procedimento, accettata dalla maggioranza con malcelato fastidio, ha consentito di fare chiarezza. “Non ricordo, ma, forse, probabilmente, ho già riferito ai Carabinieri…..”. Di fronte a tanto, tutti coloro che hanno assistito al dibattito hanno dovuto convenire che il Sindaco aveva deliberatamente ceduto alla intimidazione.  E’ infatti emerso in modo inequivocabile che i fatti e le circostanze esposti con dovizie di particolari nella mozione di sfiducia non sono stati da alcuno confutati. Il Sindaco e tutti i membri della maggioranza che sono intervenuti hanno parlato d’altro, sfuggendo alle questioni poste.

Tutti hanno capito, ma proprio tutti, tranne i consiglieri comunali di maggioranza, che con la forza dei numeri hanno fatto valere le loro non-ragioni. Altre volte abbiamo definito amorale il voto espresso dalla maggioranza, perché assunto senza replicare ai rilievi, alle obiezioni e persino ai suggerimenti offerti dalla minoranza, anche se finora ci era sembrato di percepire che qualcuno, dovendo votare, si sentisse in imbarazzo. In questa occasione abbiamo invece colto l’arroganza e la volontà di difendere l’indifendibile, di negare l’evidenza, manifestamente e senza alcun disagio. Ormai è chiaro come la maggioranza intende confrontarsi. Ad ogni obiezione e contestazione risponderanno: “Così è se vi pare”, anche contro qualsiasi evidenza!

Intanto il Sindaco, dopo il Consiglio Comunale, ha addirittura rilanciato.

Prima, in periodo di concessioni di spazi pubblici per il commercio, aveva attribuito l’intimidazione agli ambulanti; quindi, in periodo di manifestazioni pacifiche per lo scriteriato piano parcheggi, ai commercianti; oggi, nervoso perché messo alle strette dalle argomentazioni della minoranza, sostiene che l’ispirazione dell’atto intimidatorio sia di matrice politica.

Non ci meraviglieremmo se, qualora se ne dovesse riparlare il sei di gennaio, incolperà la Befana!

Ah, dimenticavamo. Durante la seduta di Consiglio il Nostro, a un certo punto, ha tuonato: “A Soverato non c’è la mafia”, come se qualcuno di noi avesse affermato il contrario. No, a Soverato non c’è la mafia, solo che qualcuno sta tentando di farcela arrivare. Indovinate chi è? No non è la befana. 

Soverato, 5 ottobre 2007
Centro Sinistra Progetto per Soverato

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Un commento a caldo sulla notte piccante di Catanzaro

I soci slow food di Soverato con LaugelliAbbiamo partecipato all’evento che ha coinvolto migliaia di persone. Ci è sembrata una città che vuole rinascere e tutto sommato anche accogliente. Anche se eventi di questa portata, concentrati in un centro storico, fanno perdere di vista il piacere di stare insieme ed il godimento dei veri tesori che questa città racchiude. Per chi come me, ha vissuto tanti anni a Catanzaro è stato più facile orientarsi e percorrere anche alcune stradine e vicoletti che, non essendo assaltati dalla massa dei visitatori, si presentavano con il loro fascino e ci hanno riconciliato con la storia di questa città. Abbiamo apprezzato molto l’impegno nel tenere aperti e visitabili  i musei  e le chiese, e soprattutto il complesso del San Giovanni che ancora custodisce le belle mostre “ Il convito e l’arte” e “l’arte della tavola “. Per la verità erano questi gli eventi che ci hanno attirato di più e che sono stati l’occasione per partecipare come gruppo di soci Slow food. La visita, commentata ed illustrata direttamente per noi dalla curatrice, Maria Gullì ci ha introdotto nel mondo dei meravigliosi oggetti della tavola che appartengono ai periodi storici che vanno dall’800 al primo novecento. Un trionfo di porcellane, posate, tessuti, stampe e documenti che ci fanno riflettere sul significato di convito, di convivium, di piacere di stare a tavola per conoscere, conoscersi e gustare e sulle trasformazioni che gli stili di vita lasciano appunto nell’evolversi degli oggetti di uso quotidiano. La serata precedente alcuni di noi avevano anche partecipato al convito barocco, abilmente realizzato da Maria Gullì che ci aveva affascinato con i piatti preparati direttamente da lei e con l’atmosfera seicentesca che aveva saputo ricreare.

La serata piccante ci ha portato a degustare l’aperitivo Momo’ proprio nel locale in cui è nato, Z.One, dove abbiamo incontrato il suo ideatore, Laugelli per omaggiarlo di un oggetto simbolico da mettere al collo: un cavalluccio marino in terracotta ( simbolo della città di Soverato), che porta in testa una corona di peperoncini veri , di colore giallo e rosso( i colori di Catanzaro), come augurio di future azioni sinergiche tra le due realtà. Per il resto della serata, tanti stands da visitare, tanta musica ed allegria, incontri culturali e teatrali interessanti.

E per finire, il morzello, che veramente era e resta il motore di tanto afflusso e che è stato servito in decine di punti degustazione. Doverosamente gustato nella pitta. Ci riserviamo comunque di ritornare a Catanzaro, in altri momenti più “normali”, per gustarlo nelle “putiche” ed incontrare quei fantastici artigiani che ancora lo cucinano secondo la tradizione. Credo che slow food, attento alla salvaguardia dell’identità di un territorio attraverso tutte le sue testimonianze, si spenderà insieme all’Amministrazione Comunale di Catanzaro, agli studiosi, ai cultori  affinché  questo “figlio nobile della trippa “ come lo chiama Achille Curcio, continui ad essere presente nelle putiche e nella ristorazione con un occhio attento anche alla salvaguardia delle caratteristiche architettoniche dei locali e del contesto urbanistico  così intimamente legati al piatto.

Marisa Gigliotti

Visita alla mostra con Maria Gullì Il morzello nella tipica pentola stagnata
Alcuni preziosi oggetti dell'art Decò Catanzaro

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Lettera aperta al Ministro Cesare Damiano

 Da oltre dieci anni a questa parte la forbice fra ricchi e poveri si sta allargando sempre di più. Il popolo dei Co. Co. Co. e dei Co. Co. Pro. cresce a dismisura. Insomma vi è un‘Italia opulenta che spende a iosa e un’altra Italia che arranca, stringe la cinghia e non riesce ad arrivare alla terza settimana del mese, almeno così recitava il programma dell’ Unione. Se così stanno le cose ( a mio avviso stanno ancora peggio) qual è il motivo vero , Signor ministro per il quale non è stata abolita la “legge  Maroni” sulle pensioni ? Anche questo era scritto in modo chiaro e in Italiano corretto nel programma dell’Unione “ Abolizione della riforma del centro –destra, ripristino della legge Dini (35 anni di contributi e 57 di età) e lavorare a eventuale innalzamento volontario dell’ età pensionabile” .(vedi pag. 168-169 del programma succitato) recitava proprio così . Perché viene proposta una riforma con tanti scalini e scaloni , che aumenta l’ età pensionabile ? ( Sull’ argomento ho già esposto le mie convinzioni in un articolo pubblicato su Aprileonline.info lo scorso 25 Luglio); E perché il pacchetto sul Welfare addirittura peggiora le cose? In base allo stesso , aumenta il lavoro temporaneo rinnovabile per anni infiniti e de-tassando lo straordinario; eppure sempre lo stesso programma di  cui sopra alla pag. 162 recita : “ Siamo contrari ai contenuti della legge 30 che moltiplicano le tipologie precarizzanti. Per noi la forma normale di occupazione è il lavoro a tempo indeterminato, perché riteniamo che tutte le persone devono potersi costruirsi una prospettiva di vita e di lavoro serena”.

Onorevole Damiano, Lei -come me- viene da una lunga militanza Fiom-Cgil e sa bene che in ognuno di noi , delegato o dirigente, l’  assillo principale era quello di quale impatto avrebbe avuto sulle persone in carne ed ossa una nostra decisione. Questo comportamento e questa serietà ci ha sempre distinti, poiché abbiamo sempre lavorato  al fine di produrre più benefici e meno danni ai lavoratori. Bene ha fatto la Fiom nazionale a dire no senza mezzi termini alla proposta di riforma delle pensioni e al pacchetto welfare, ma la decisione dei metalmeccanici ha ingenerato un putiferio e . Apriti cielo ! la Fiom diventa – per alcuni- un ‘ organizzazione estremista , mentre forse si tratta solo di uomini e donne che chiedono  di fermarsi a riflettere su quale sarà la ricaduta sulle persone in carne ed ossa di queste misure ? Così come il popolo dei “ Grillo” , sono anche essi estremisti / qualunquisti e vengono liquidati in un batter d’ occhio;  non è invece il caso di  riflettere con rispetto sul fatto che esiste realmente un problema di “ scollamento “ fra cittadini e istituzioni !?!

Chi ha avuto la sfortuna -o la fortuna- , come me, di iniziare a lavorare giovanissimo e pur avendo superato abbondantemente i 35 anni di contributi “ non ha l’ età “( per dirla alla Cinguetti) per andare in pensione . Se poi  è anche cardiopatico, ogni qualvolta deve fare gli esami di routine, deve pagare 104 euro di ticket: alla faccia dello stato sociale !Vi è un ‘ Italia opulenta e sprecona che non ha più rispetto per nulla e nessuno e ha superato tutti i limiti della decenza; spende e spande i soldi delle tasse dei cittadini senza nessun rispetto. Il libro di G. A. Stella “ La Casta “, è un elenco interminabile di malaffare e malcostume, questa sì che è una vera vergogna ! poi vi è un’ Italia dei “ nuovi schiavi” di quelli che non hanno futuro, che sono le migliaia di testimonianze e che in parte sono raccolte nel libro di Beppe Grillo “ schiavi moderni”. Migliaia di giovani e meno giovani, sposati e a volte con prole, laureati , sfruttati sino all’ osso e sempre precari per 400-600 euro al mese , quando gli va bene, ma sempre precari , lavorando anche per conto di istituzioni ed enti pubblici e non solo per i privati; nel frattempo un semplice dirigente – per esempio – della regione Sicilia, guadagna 1500 euro al giorno! Qualche dirigente della regione Calabria viene mandato in prepensionamento con un incentivo di appena 450.000 euro!

Abbiamo idea di quale danno irreversibile stiamo provocando alle  giovani generazioni sotto l’ aspetto sociale e morale? che società lasciamo loro in eredità? Stiamo creando una società di insicuri che trasmetteranno involontariamente, anche ai loro figli-ammesso che qualcuno trovi ancora il coraggio di metterne  al mondo- questa loro insicurezza, che può diventare instabilità psicologica diffusa , creando danni che si preannunciano gravissimi. Abbiamo migliaia di giovani sulla soglia dei 40 anni che vivono una condizione di precariato e non sono nelle condizioni di progettare una famiglia e un futuro, fra qualche anno qualcuno dirà loro che saranno troppo vecchi per essere assunti e che hanno superato l’ età per partecipare a un concorso; tuttavia, saranno troppo giovani per andare in pensione. Magari , poi , c’è la prendiamo con i “ dannati della terra”, quelli che fuggono dalla fame, dalla miseria , dalle periferie del mondo e ci vengono a lavare i vetri al semaforo ; su questo credo abbia ragione Rosy Bindi, quando afferma che “se invece di accontentarci di toglierli dalla nostra vista ci interessassimo del loro destino, e che i comportamenti illegali della povera gente vadano superati attraverso una liberazione della povera gente , allora libereremmo le strade dai lavavetri se libereremo i lavavetri dal fare i lavavetri!”

Signor ministro, Lei che viene dal mondo del lavoro, avrebbe il coraggio oggi di andare a spiegare ai lavoratori in assemblea, il contenuto delle riforme?

Andrebbe a spiegare ai lavoratori che devono sopportare il prolungamento dell’ età pensionabile ?

Andrebbe  a spiegare ai precari che devono ancora convivere con la precarietà? Sono convinto che proverebbe  un po’ di imbarazzo , a differenza di altri politicanti che sono sempre stati nominati (vedi Marco Minniti, mai eletto; e adesso  unico candidato alle primarie del PD in Calabria, cioè, già eletto, anzi, nominato!). A tal proposito mi sovviene un ‘ affermazione del compagno Pio Galli, di molti anni fa, che Lei come me ben conosce, ( ex  segretario nazionale Fiom) sul fenomeno dell’ eccessiva burocratizzazione del gruppo dirigente e sull’ esigenza di un turnover dello stesso; se lei tornasse a fare il semplice lavoratore, il delegato di fabbrica o il dirigente locale , cosa farebbe?

 risposta : “ la cosa che più mi piacerebbe fare – asseriva Pio Galli- sarebbe quella di passare delle serate insieme alle famiglie dei lavoratori per vivere dal di dentro i loro drammi e i loro problemi e la loro semplicità e generosità”. Ecco Signor ministro , lo faccia lei questo! Vada a casa di un precario, di un lavoratore, di un pensionato, di un disoccupato, di un cassintegrato, faccia tale esperienza e solo dopo potrà decidere con giudizio quali riforme approntare . Sono sicuro che riceverà massima ospitalità, perché la generosità dei semplici è immensa e soprattutto , il cuore di noi calabresi è grande.

Almeno questo nessuna riforma c’è lo potrà mai cambiare ; io sono il primo ad invitarla e a essere lieto di ospitarla se decidesse di venirmi a trovare. Molti italiani uomini e donne di sinistra come me, abbiamo votato questo governo per fare  riforme e politiche di sinistra e cioè con un occhio più attento ai problemi della gente comune, abbiamo cioè onorato un patto con il nostro voto, poiché di patto trattatasi e non perché lo abbiamo preteso noi elettori, bensì perché voi avete voluto che il programma fosse inteso come un patto quasi sacro, fra eletti ed elettori, penso , e non credo di essere il solo, che il suddetto patto è stato sin ora sostanzialmente disatteso …naturalmente da parte vostra!

 Non ci vuole un governo di sinistra per fare riforme di destra!

Mi sento di dire che se le cose non dovessero mutare e in fretta , molti di noi “ compagni “ non andremo più a votare !

Fausto Pettinato (ex delegato Fiom-Cgil)

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Replica al Sindaco di Soverato

Il Sindaco in un suo intervento, pubblicato sulle cronache locali, ha invitato l’opposizione a dimettersi, perché, a suo dire, ha pensato solo a denigrare la sua persona, dimenticando il risultato elettorale e perché non ha portato nessun contributo alla soluzione dei problemi della città. Le sue affermazioni sono come al solito mistificatorie, prive di riscontri oggettivi e hanno come scopo di deviare l’attenzione dalla gravissima responsabilità che egli porta, quella di aver tradito il mandato elettorale.

L’opposizione in questo anno e mezzo ha sempre argomentato il suo voto con dovizie di particolari; basterà consultare i verbali delle numerose riunioni di Consiglio Comunale, alcune volte tenute su iniziativa delle minoranze, alcune volte (troppe) disertate dalla maggioranza. Piuttosto abbiamo assistito alla espressione del voto della maggioranza, quasi sempre, senza il minimo accenno a qualsivoglia replica ai rilievi, alle argomentazioni, alle perplessità espresse dalla minoranza.

Non abbiamo dimenticato il risultato che ha visto la sua lista vincere le ultime consultazioni elettorali; e però, come è noto, la vittoria elettorale non legittima ad agire in spregio alle regole che presiedono al vivere civile della Comunità amministrata, né a calpestare senza ritegno il ruolo e le prerogative del Consiglio Comunale.

Per questo abbiamo sentito il dovere di  presentare la mozione di sfiducia nei suoi confronti, perché riteniamo che egli abbia ceduto ad una intimidazione. Così facendo egli ha demolito alla base la credibilità e l’autorevolezza dell’Istituzione che rappresenta, ha tradito il mandato elettorale affidatogli dai Cittadini. La Città infatti vuole che il Sindaco rispetti e faccia rispettare le regole, vuole che chi la rappresenta si opponga con fermezza ai soprusi e alle intimidazioni; senza che questo significhi fare l’eroe, ma semplicemente onorare l’impegno di assicurare trasparenza e legalità.

Confidavamo che, di fronte a tale contestazione, suffragata da riscontri oggettivi, egli ne prendesse atto e si dimettesse; così non è stato. Confidiamo ora in ciascuno dei Consiglieri Comunali, perché il voto sulla sfiducia sia espresso con responsabilità e libertà di coscienza, così come impone il mandato elettorale. Sarebbe di tutta eloquenza se dovessimo assistere all’ennesimo fuggi-fuggi della maggioranza o alla espressione di un voto che neghi l’evidenza.

Centro Sinistra Progetto per Soverato

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Una Voce per lo Jonio
IRENE BATTAGLIA

Dopo le  tante selezioni, esibizioni, la tanto attesa finale regionale, l’arduo ostacolo è arrivato, per la nostra IRENE, il momento di contendersi insieme alle altre 25 concorrenti di una voce per lo ionio, il prestigioso titolo. Manifestazione organizzata dalla scuola di musica “SounD Accademy” . Il concorso si è articolato in 5 cinque serate con ben 25 partecipanti suddivisi in varie categorie giovani e adulti. La ventenne Irene battaglia, dichiara con il suo incantevole sorriso e meravigliosa voce, ho sostenuto tutte le altre mie amiche-concorrenti della manifestazione, dove tra di noi abbiamo formato un bel gruppo, molto unito, dove non ci sono invidie e tutte/i eravamo uniti nel nostro unico grande amore, la musica. L’ultima serata è stata dura, ammette Irene Battaglia, purtroppo i concorsi canori sono così selettivi,difficili d’interpretazione e carichi di enfasi ed emozione. LA PRIMA SERATA  SI è SVOLTA PRESSO LO STABILIMENTO BALNEARE "LA LAMPARa" IN SANTA CATERINA IONIO E VEDEVA VINCITRICE DELLA CATEGORIA ADULTI  IRENE BATTAGLIA CON LA CANZONE "E CHI D'INFINITO"; DI ANTONELLA RuGGIERo.  LA SECONDA SERATA SI è SVOLTA PRESSO LO STABILIMENTO BALNEARE LIDO "BLUE BEACH" IN BADOLATO MARINA ancora vincitrice DELLA CATEGORIA ADULTI  SEMPRE IRENE BATTAGLIA CON LA CANZONE "PERDERE L'AMORE" DI MASSIMO RANIERI; LA TERZA SERATA  SI è SVOLTA PRESSO LO STABILIMENTO BALNEARE "ACQUE MARINE" DI DAVOLI DOVE per la terza volta consecutiva primeggiava IRENE BATTAGLIA CLASSIFICATA TERZA CON LA CANZONE "GLI UOMINI" DI MIA MARTINI; LA QUARTA SERATA  SI è SVOLTA PRESSO LO STABILIMENTO BALNEARE "VIP SPORT CLUB" DI ISCA MARINA E VEDEVA VINCITRICE CON I MASSIMI PUNTEGGI DI 50/50 , IRENE BATTAGLIA, CON LA CANZONE "IL TEMPO DELLE CATTEDRALI " DEL MUSICAL NOTRE DAM DE PARIs. QUINTA E ULTIMA SERATA, nonché Finale Regionale , di una voce per lo Ionio, SVOLTAsi  PRESSO LO STABILIMENTO BALNEARE "HOTEL REsIDENCE SANT'ANDREA" IN SANT'ANDREA IONIO E VEDEVA VINCITRICE ASSOLUTA SEMPRE IRENE BATTAGLIA CON LA CANZONE "IL TEMPO DELLE CATTEDRALI" E IN QUELLA OCCASIONE LA PRESIDENTE DELLA GIURIA ERA CHERYL PORTER ( la nota cantante AMERICANA , esibitasi anche con il grande  PAVAROTTI, MORANDI  E kATIA RICCIARELLI ). IRENE BATTAGLIA, NATA A CATANZARO IL 12/10/1988 , dice, adesso che l’obbiettivo è stato raggiunto, cercherò di poter proseguire negli studi, e nella professione, e  di continuare a vivere sempre questa meravigliosa esperienza che è,il palco , la canzone, la musica. Continua, Irene, è un’ esperienza faticosa ma per me ne è valsa la pena. Si lavora tantissimo per conseguire tali obbiettivi, con rinunce sacrifici e impegno, DA ANNI studio PIANOFORTE E CANTO PRESSO IL CONSERVATORIO DI TARANTO OVE HA CONSEGUITO VARIE LICENZE.

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Calabria: regione moderna o contemporanea?

Da sempre i migliori urbanisti di tutto il mondo hanno cercato di dare significato e allo stesso tempo differenziare la città contemporanea da quella  moderna, non sempre le loro definizioni sono state gradite, non sempre sono state accettate, non sempre sono state comprese, ma nell'ultimo ventennio con l'avvento delle super tecnologie e cambiamenti degli stili di vita, molti di quei concetti che fino agli anni '80 sembravano astrusi e di difficile comprensione, di colpo sono divenuti chiari e limpidi, e quegli urbanisti molte volte derisi e chiamati pazzi visionari, sono divenuti icone della buona organizzazione urbana, gente che ha saputo vedere lontano. Dopo tanti anni dunque si è capito che la città contemporanea è quella città che segue si le mode e le nuove tecnologie, ma lo fa in modo disordinato senza un minimo di criterio, dove ogni opera è fine a se stessa e non si integra con le altre e con la storia e il tessuto urbano della città. Di contro la città moderna invece è una città dove ogni opera futuristica e ogni apertura alla modernità subisce da prima uno studio di fattibilità, quindi una volta accertata la reale possibilità di operare, insieme alla progettazione di questa opera si esegue la progettazione di tutte quelle strutture e infrastrutture che serviranno ad integrare perfettamente la neonata opera con il resto del tessuto urbano cittadino. Alla luce di tutto ciò allora noi ci chiediamo, ma le nostre città sono moderne o contemporanee? La risposta alcune volte è chiara e scontata, come tutte le città del mondo anche quelle calabresi sembrano adattarsi ai tenori di vita frenetici e iper veloci, dove il tempo per pensare a se stessi e ai propri spazi abitativi è sempre  minore, questo sta portando alla nascita di super centri commerciali tecnologici e avveniristici, dove l'intelletto e la professionalità degli addetti nel settore ha fornito opere di pregevole valore dal punto di vista architettonico-strutturale. Ma di contro la realizzazione di queste opere non è supportata nella maggior parte dei casi dalla realizzazione di tutte quelle opere capaci di integrare questi centri commerciali con il resto della città, per esempio dove sono le strade capaci si smaltire i flussi di traffico che queste città del commercio andranno a creare? Ciò ci porta a dire che una buona progettazione è figlia di una buona programmazione urbana, dove ogni singola opera è un pezzo di un puzzle, insignificante se preso da solo, ma allo stesso tempo fondamentale alla luce della realizzazione della vera e unica opera finale, che non è la struttura in se ma la funzionalità e il disegno di una città sempre meno contemporanea e sempre più moderna, dove tecnologia e storia non sono più due cose separate, ma la naturale evoluzione di una città e delle generazioni di cittadini che negli anni si susseguono.

Ing. Matteo ANDREACCHIO

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Mozione di sfiducia ex art. 45 del Regolamento sul Funzionamento del Consiglio Comunale

al Signor Presidente del Consiglio Comunale di Soverato
al Signor Prefetto della Provincia di Catanzaro

Soverato, lì 14 settembre 2007

I sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono di convocare Il Consiglio Comunale per discutere la mozione di sfiducia, nei confronti del Sindaco e della Giunta Comunale, nel seguito illustrata.

Il Consiglio Comunale

Premesso che:

-        Con delibera n. 102 G.C. del 25.05.2007 -avente ad oggetto “Trasferimento area fieristica da via Cassiodoro  P.zza Nettuno e trav. Lungomare in via Cristoforo Colombo “campo Nunzio Marino”. Indirizzo.”- si determinava lo spostamento dell’area fieristica nell’area del campetto Nunzio Marino; 

-        Con delibera n. 118 del 20.06.2007 la G.C. approvava la planimetria degli stalli, riservando alle attività di somministrazione di alimenti e bevande l’area del campetto di basket; 

-        In data 26 luglio 2007 venivano rinvenuti due plichi contenenti proiettili all’indirizzo del Sindaco e del Consigliere Riccio, con evidente scopo intimidatorio;

-        Nel corso del Consiglio Comunale del 28.07.2007 e attraverso la stampa e le TV locali il Sindaco aveva partecipato che l’intimidazione era da ricondurre “o alla questione parcheggi o agli ambulanti”;

-        Servizi giornalistici hanno dato conto delle indagini in corso, riferendo che il movente dell’intimidazione sarebbe  stato l’esser stato negato un permesso all’interno dell’area fieristica;

-        Successivamente fonti giornalistiche hanno riferito la conclusione delle indagini da parte delle forze dell’ordine con l’individuazione del presunto responsabile, venditore ambulante;

-        Giorno 30 luglio la G.C. deliberava di ampliare lo spazio fieristico con l’introduzione di nuovi posti per ambulanti; a seguito di tale delibera il dirigente di settore, con l’irrituale formula: “sentito il Sindaco e l’Assessore alle attività produttive”, concedeva n. due nuovi posti per la somministrazione alimenti e bevande nell’area del Campetto Nunzio Marino e perciò disattendendo anche la disposizione di tenere tali attività nell’area attigua del campo di basket;

-        Il giorno 8 agosto i Consiglieri Calabretta e Fazzari esprimevano al Presidente del Consiglio Comunale dott. Giancarlo Tiani, il timore e la preoccupazione che l’atto deliberativo del 30 luglio avrebbe potuto essere letto come un inammissibile segno di cedimento alle intimidazioni e sollecitavano la convocazione della Conferenza dei Capigruppo per discutere della vicenda.

-        Il giorno 13 agosto prot. 12719 I Consiglieri dei Gruppi Centro Sinistra Progetto per Soverato e Associazione Partito Democratico, dopo aver preso atto che la sollecitazione al Presidente del Consiglio era rimasta priva di esito, chiedevano formalmente la convocazione del Consiglio Comunale, rappresentando l’urgenza.

-         Il Consiglio Comunale veniva convocato per il Giorno 1 settembre in prima convocazione e per il giorno 12 settembre in seconda convocazione. Giorno 1 settembre la seduta veniva dichiarata deserta per mancanza del numero legale. Risultavano assenti ingiustificati il Sindaco e tutti i membri della maggioranza ad eccezione del Presidente del Consiglio, della consigliera Scuteri e del consigliere Froio. Era altresì assente giustificato il Consigliere Merenda, del gruppo Centro Sinistra Progetto per Soverato.

-        Nei giorni precedenti la convocazione,  il Sindaco rilasciava dichiarazioni alla stampa con cui rappresentava la inopportunità di riunire il Consiglio Comunale “per ragioni di ordine pubblico e per non intralciare le indagini in corso”.

-        Il giorno 12 settembre, nel corso del Consiglio Comunale riunito in 2.a convocazione, né il Sindaco né alcun membro della Giunta Comunale hanno fornito alcuna argomentazione inerente le motivazioni che li avevano indotti ad adottare quella delibera,  né alcuna ragionevole giustificazione del deliberato, tali da fugare ogni dubbio, se non mere dichiarazioni apodittiche, che hanno in realtà disvelato ulteriori scostamenti dai fatti. In particolare meritano menzione le dichiarazioni :

a)      del Sindaco, che, dopo aver evitato di rispondere puntualmente ai rilievi mossi, ha bollato come provocazione la dovuta e legittima richiesta della minoranza di ottenere assicurazioni circa l’adozione della delibera e “censurando le richieste di Consiglio Comunale non accompagnate da proposte di deliberazione”, e perciò criticando l’operato del Presidente del Consiglio Comunale che invece le ha iscritte legittimamente all’Ordine del Giorno. Il Sindaco ha inoltre evidenziato che le scelte operate in merito allo spostamento dell’area fieristica erano state concertate con  le Forze dell’Ordine (cfr. Del. N.118/2007) al fine di consentire il miglior controllo dell’ordine pubblico, nel mentre nessuna concertazione o consultazione con le stesse Forze dell’Ordine è avvenuta in occasione della frettolosa adozione della delibera n. 164 del 30 luglio 2007.

b)      del consigliere Riccio, il quale ha affermato che nella immediatezza della intimidazione e cioè prima del 30 luglio aveva avuto notizia che il movente era stato individuato nel diniego di autorizzazione per l’esercizio della somministrazione di alimenti e bevande e che risultava indagato un richiedente l’autorizzazione.

c)      dell’assessore Matozzo il quale, pur ammettendo che i fatti e le circostanze, così come rappresentati dalla minoranza, si presentavano concludenti verso i dubbi manifestati, garantiva però l’assoluta assenza di qualsiasi forma di pressione tendente a ottenere la decisione assunta, che, peraltro, era stata adottata a seguito di ampia discussione;  inoltre l’assessore Matozzo, a conferma della propria buona fede annunciava le proprie dimissioni nel caso in cui fosse venuto a conoscenza di essere stato abilmente indotto in errore da parte del Sindaco; il tutto in netto contrasto con la evidente circostanza che il medesimo assessore Matozzo risulta assente alla riunione di Giunta del 30 luglio.

Ritenuto che:

-        La riunione del Consiglio Comunale -per discutere dell’argomento e soprattutto per consentire al Sindaco e alla Giunta di fugare ogni dubbio sulle motivazioni che li avevano indotti ad assumere l’atto deliberativo del 30 luglio- non poteva in nessun modo costituire pericolo per l’ordine pubblico e meno che mai essere di intralcio alle indagini in corso;

-        La motivazione di cui alla delibera di G.C. del 30.07.07 appare pretestuosa, atteso che già all’atto dell’istituzione dello spazio fieristico era ben visibile la disponibilità di aree;

-        L’atteggiamento di disertare i lavori del Consiglio, peraltro già messo in atto in altre occasioni quando la richiesta di convocazione era stata attivata dalla minoranza, sia censurabile sul piano del rispetto delle regole del confronto democratico;

-        La mancata risposta alle questioni poste con la richiesta di convocazione induce a rafforzare il dubbio e il timore che si sia ceduto alla intimidazione;

-        Il cedimento alla intimidazione, come è evidente, mini alla base la credibilità e l’autorevolezza delle Istituzioni rappresentate dal Sindaco e dalla Giunta e pone in pericolo il vivere civile della Comunità rappresentata;

Delibera

Per tutte  le ragioni su esposte, di esprimere la sfiducia nei confronti del Sindaco e della Giunta.

Claudio Rombolà,
Consigliere comunale centro Sinistra Progetto per Soverato

Giovanni Maria Calabretta,
Consigliere comunale centro Sinistra Progetto per Soverato

Pietro Fazzari,
Consigliere comunale centro Sinistra Progetto per Soverato

Antonio Gagliardi,
Consigliere comunale centro Sinistra Progetto per Soverato

Nicola Merenda,
Consigliere comunale centro Sinistra Progetto per Soverato

Francesco Severino,
Consigliere comunale Associazione Partito Democratico

Vincenzo Giorla,
Consigliere comunale Associazione Partito Democratico

Giuseppe Froio,
Consigliere comunale di maggioranza Casa delle Libertà

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Soverato – analisi del consiglio comunale
Venerdì 14 settembre 2007 

Si prolunga sino al limite dell’impossibile, nella tiepida nottata di mercoledì il tribolato consiglio comunale presieduto da G.Tiani. La diatriba secolare tra la CdL goveranata dal sindaco R.Mancini e la minoranza rappresentata dal binomio Progetto per Soverato – A. Partito Democratico si snoda attraverso la discussione delle innumerevoli interrogazioni proposte da Rombola&Soci e dei punti posti all’ordine del giorno dall’assise cittadina.

Trasvolando sull’ordine relativo all’adesione alla Rete Ripam e sull’approvazione dei verbali relativi alla riunione soporifera del 6 agosto scorso, la prima tematica affrontata riguarda l’approvazione della la pratica relativa alla cooperativa Azzurra introdotta nell'ambito del Contratto di Quartiere, la quale è stata promossa con stento grazie ai soli voti della maggioranza. Da routine secolare  hanno votato a favore per l'individuazione dell'area di edilizia residenziale gli otto consiglieri di maggioranza presenti in aula, contrari invece i cinque consiglieri di Progetto per Soverato ed una anomala astensione quella del consigliere Severino(PD). Ulteriore elemento di difficile decifrazione è stato l’assenza al momento della discussione riguardante la cooperativa Azzurra di Riccio&Co consiglieri comunali in quota UDC.

Termina in tal modo la lunga attesa trepidante dei soci cooperatori di "Azzurra", la trafila positiva della pratica si è chiusa mediante l'applicazione dell'articolo 51 della legge 861/71, il quale consente nei casi previsti dalla legge, la proprietà di deroga alle norme che avevano portato alla sospensione della licenza edilizia. L’infervorata nottata soveratese viene esaltata dal ritorno in auge della spada di Damocle “Soverato Parking”, caduta nell’immediato dimenticatoio della discussione urbana in contrasto con il desiderio di trasparenza e legalità richiesto da A.Gagliardi ed in particolare dal duo Severino-Giorla(ApD).

La mozione di annientamento, in via di autotutela, delle “parking multe” dovute ad illeciti nei riguardi del codice della strada, è stata respinta pesantemente dalla maggioranza, sminuendo l’operato oculato dei due consiglieri di Apd (Severino e Giorla). L’Ass. ai Lavori Pubblici Barone si è reso protagonista di numerosi botte e risposte alle insistenti interrogazioni proposte dai consiglieri di minoranza, promuovendo il progetto della Strada di Piano bretella viaria di conurbazione tra Satriano, Soverato Marina e Superiore, ed inoltre importante mezzo di decongestionamento del traffico talora soprassaturo di Corso Umberto.  Il rifinanziamento imprevisto legato ai Patti Territoriali per il versante Jonico e le serre catanzaresi consentirà la realizzazione di tale opera ingegneristica di distribuzione viaria, precedentemente promossa e richiesta dall’amministrazione Pedalando Volare. Tale contrasto rievocato dall’ex leader soveratese che rivendica la paternità dell’opera, sminuisce in parte la dedizione rivolta al finanziamento e alla modifica del primario progetto da parte del sindaco e dall’Assessore ai Lavori Pubblici.

Il dibattito consiliare infuocato, democratico ed in parte chiarificatore santifica la trasparenza e il remake della democrazia messa in difficoltà negli ultimi tempi dalle due compagini avverse. Rinviato a data da destinare la nomina del nuovo assessore, sostituto del navigato saggio Pepè Froio(FI). La lotta fratricida per la attesa nomina del nuovo rappresentante dell’esecutivo comunale diviene giorno dopo giorno avvincente, e probabilmente determinerà a breve delle fratture insanabili all’interno dell’amministrazione comunale vigente. In primis i dissapori indotti nel consiglieri di maggioranza Antonio Rattà (An) legato ideologicamente al premier, che risulta inopinatamente escluso dalle nomination ufficiali evincente mediante segnali forti il ruolo preminente di altri novelli consiglieri comunali:  Sica-Gioviale per il Patto per lo Jonio, Riccio per l’UdC. I e Cervadoro-Scuteri per FI.

Il bandolo della matassa verrà individuato solo nel momento in cui la discutibile fazione di Forza Italia, già depennata di un importante elemento, porrà un “aut-aut” al premier per la nomina repentina della cordiale Scuteri oppure del tecnico esterno Franco Cervadoro. Il rimpasto rivestirà un arma a doppio taglio per la questione politica soveratese, pertanto si richiede al sindaco R.Mancini un notevole tatto e temporeggiamento. per tentare in qualche modo di soddisfare le richieste dei membri totalitari dell’amministrazione comunale. L’informatija locale trascura incautamente tale nomina che si rivelerà l’emblema della seconda legislazione Mancini.

Massimiliano Riverso

 

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Vincenzo Serafino risponde all'Osservatore Soveratese

Per chiudere, perchè la tua democrazia chiude bruscamente la porta quando il dialogo diventa interessante, ti ricordo che non posso partecipare a riunioni di gente con la quale mi trovo in totale disaccordo riguardo all'argomento. A maggior ragione se tu eri assente credo che poco possa conoscere dei loro pensieri. Per quanto riguarda Giannotti e l'associazione i soldi che ha chiesto, credo per la card, sono secondo me giusti anche perché previsti per tale scopo e non per altro.
I fatti concreti di cui parli, sono tuoi punti di vista personali, cosi come li ho io, e non fatti concreti perché non mi pare che avvisi di garanzia ne siano arrivati a questa amministrazione, forse alla precedente.... ed in quantità.
Per quanto concerne l'ipocrisia, beh, mi pare, che gli incappucciati sono anche su internet e, quindi, anche se ti conosco e non ti riconosco, accetto comunque il tuo rifiuto a dialogare e, come tu vuoi, chiudiamo la conversazione.

Un caro saluto... di addio
VINCENZO SERAFINO

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Risposta a Vincenzo Serafino dall'Osservatore Soveratese

Considerato che non ho avuto il piacere di vederti alle riunioni di coloro che hanno protestato non posso confermarti la mia presenza alle loro riunioni, ma quando c’è una protesta da parte chi si sente leso da decisioni che possono riguardarli in modo anche economico va sempre rispettata, mai ridicolizzare tali eventi e se non vado errato altre associazioni si sono poi affiancate tranne il tuo caro Giannotti, il quale ripeto ha avuto la faccia tosta di approfittare del momento per chiedere soldi. Che la democrazia sia presente in questa legislazione ho i miei dubbi, derivanti dall’essere stato presente al consiglio dei primi agosto, dall’aver letto della codardia nel non voler aprire un dialogo con l’opposizione in quella a seguire, nonché dall’aver disertato l’ultima.

Inutile continuare a ripetere la mancanza di legalità più reiterata.

La bilancia cui fai riferimento, quando parli di mettere le due amministrazioni su due piatti per vedere dove pende l’ago rappresenta la legge, la giustizia…

Se avessi letto più attentamente quello che scrivo ti saresti accorto che parlo di fatti concreti, di realtà, dunque quale confronto vorresti aprire? La realtà è una sola come la verità. Il confronto può farlo con gli ipocriti, cosa che non mi riguarda.

Osservatore Soveratese
P.S.: mi conosci anche fin troppo bene, cmq onde evitare di annoiare troppo i lettori per troppa monotonia direi che è il caso di chiudere qui.

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Vincenzo Serafino risponde all'Osservatore Soveratese

Per Osservatore:
Non sento odore di elezioni anticipate. Non e' stata commessa una solo ingiustizia da parte di p.v. nei miei confronti, ma in senso generale sono state commesse una marea di ingiustizie ed errori. Non che questa amministrazione sia esente. Preciso e ti riconfermo quello da me scritto, ma tra le due non c'e' assolutamente dubbio, per me, chi ha sballato. Per quanto riguarda il Sahara soveratese mi pare che la tendenza generale Italiana sia evidente perché economicamente l'altra mente diabolica del Governino Prodi abbia completato l'opera di disfacimento dell'Italia, per non parlare del nostro Governatore.
Dare un indirizzo alla Città è importante, sopratutto la volontà, poi se non si riesce o si riesce a metà può essere valutabile. Probabilmente non sei mai stato alle riunioni dei commercianti, quelli seri, come dici tu, per capire qualcosa sui ragionamenti degli stessi.
Ma i commercianti sono tutti seri perche' tutti hanno difficoltà, poi chi riesce a salvarsi per impegno, genialità, intuizione e lungimiranza insieme a grandi sacrifici probabilmente sono pochi. Ma l'associazione commercianti, se parli di diamo colore a Soverato, nel suo intento non aveva altro che favorire il commercio con una serie di iniziative, non per gli addobbi Natalizi e basta. Spero che l'impegno di Giannotti e c. venga premiato. Non ho visto Giannotti capitanare un corteo di gente con i bambini in testa coi cartelli in mano per protestare con ridicoli cartelli. Il commercio e' in crisi da anni a Soverato, un mese di parcheggi possono aver influito??
Caro osservatore ignoto, Domenico... mio amico, o almeno spero ancora, ha voluto esporre il suo punto di vista sulla situazione attuale, probabilmente omettendo di esporre quella della sua epoca. Nessun faccia a faccia puo' risolvere problemi da lui assolutamente non creati, perche' i debiti miei li ho dovuti pagare io e quelli degli altri li stanno pagando gli altri, ma avrebbero dovuti pagarli gli amministratori dell'epoca. E danni reali e diretti ne hanno creati. E ribadisco che questi non sono esenti, ma la democrazia mi pare che almeno in parte qua ci sia.
La campagna elettorale non capisco a cosa ti riferisci. Se fossi all'altezza mi presenterei per guidare la Città, per l'amore che ho verso la stessa. Ma non credo di esserlo. Magari trovassi una serie di persone disposte ad affiancarmi, tranquillo che lo farei, mi sono sempre assunto le responsabilità, non nascondendomi mai, dietro nessun pseudonimo. Non c'e' nessuna partita tra me e Domenico. Lui sa e io so. Non so tu perche' non ti conosco.

Ti inviterei in pubblico, ma ho dubbi che verresti....
Saluti

Vincenzo Serafino

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Risposta a Vincenzo Serafino dall'Osservatore Soveratese

Il fatto che nell’attacco a Domenico tu non menzioni niente delle cose dette in precedenza mi porta a pensare che sentendo nell’aria odore di elezioni anticipate hai ben pensato di aprire una campagna elettorale contro di chi può averti deluso una volta, ma fa attenzione tra la delusione di carattere personale contro un’amministrazione e un’amministrazione che delude la comunità con scandali illegali, come evidenziato dall’avv. Di Lieto, c’è una grossa differenza. Preferisco non fare altre allusioni al tuo cambio di rotta come invece accade in giro per le strade.

E’ giusto distinguere il bene dal male, ma è anche giusto tra i due mali scegliere quello minore.

Per quanto riguarda l’indirizzo della città sarà anche più giusto quello attuale fatto sta che prima c’era più gente ed ora quasi il Sahara, come lo spieghi?

Quante delle tue aspettative hai visto realizzate da questa amministrazione? Stai attento a cosa rispondi, sono tutte documentate negli articoli precedentemente da te scritti. Forse dovresti parlare tu seriamente con gli operatori economici, ma quelli seri quelli che nel momento di difficoltà visto l’inattività dell’associazione commercianti (inutile farti presente che tale associazione in quel momento non ha saputo fare altro che scrivere un articolo dove al termine chiedeva soldi, ma che serietà…) si sono uniti in un comitato di protesta, hai quali è stato detto che non avrebbero ricevuto nessuna attenzione perché non facenti parte di nessuna associazione, ma scherziamo il sindaco deve dare attenzione anche al singolo cittadino, prova a giudicare adesso.

Considerato lo sfratto della democrazia, considerati gli aspetti legali, considerati i danni derivati dagli atti sconsiderati di tale amministrazione trai le tue conseguenze, e ti prego di notare che parlo di fatti attuali e non passati, di quello che è successo in passato tra te e Domenico forse è il caso di chiarirlo con bel faccia a faccia, ma visto che ancora non siamo in periodo di campagna elettorale sarebbe il caso di farlo in privato. 

Osservatore Soveratese

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Vincenzo Serafino risponde all'Osservatore Soveratese

Per il SIG. OSSERVATORE,
ti riconfermo in pieno i punti che tu mi hai ricordato che tra l'altro non sono da me menzionati nella partita tra me e Domenico. Io difendo questa amministrazione sulle cose fatte ovviamente bene mentre la attacco su quelle fatte male o non fatte e te lo riconfermo. Il punto è che non si puo' dimenticare le cose fatte male dagli altri (pedalando volare) e le cose fatte bene, e ci sono, fatte sempre da p.v.
Ma riconoscere il bene e il male vuol dire essere in democrazia, sparare sul conducente non mi pare. Chi scrive deve essere obiettivo, anche se va contro i propri principi e le proprie idee politiche, ove esistano.
Questa e' la differenza, caro osservatore, pedalando volare e questa giunta hanno fatto bene e male, personalmente poi ti dico che ho riscontrato malafede, cattiveria e accanimento solo nella giunta p.v. e volontà di non risolvere uno o piu' problemi ad un cittadino a favore palesemente di un altro. Ma e' un discorso che riguarda me personalmente. Poi se ci sono altri che hanno subito le stesse cose....
Infine l'indirizzo della Città, almeno in parte, era ed e' sicuramente piu' idoneo quello attuale e non quello di p.v. che continua oggi ad essere bastian contrario su tutto (piano regolatore con costruzione di alberghi etc, strada di piano, fiere, etc basta leggere gli ultimi comunicati)MA PERCHE'????
Chiedi agli operatori economici (circa 500) se gli alberghi di via C. Colombo, se quello dell'ex comac possono contribuire o meno alla loro economia, poi potrai darti una risposta con quadro completo. Si, e' bello avere il panorama e tutto il resto, ma continuando a non far fare nulla a nessuno resteremo sempre più da soli con i nostri negozi, le nostre commesse, e i nostri scaffali pieni. Prova a pensare per un attimo e vedi se poi ti prende il panico. Il commercio e' la parte più importante di Soverato,se l'annulli... il sahara..
Quindi sediamoci tutti di nuovo, insieme, e proviamo a resettare, per quanto si possa fare, il tutto e ripartire con una nuova mentalità. La mia differenza di pensiero e' questa. Ecco perche' difendo questa giunta.
E queste parole vorrei che rimanessero impresse perchè se dovessero in un futuro candidarsi.......dovrei fare le valigie conoscendoli, io invece voglio lottare e rimanere qua, a parte la provocazione di quest'estate.

Un saluto Vincenzo Serafino
ps: però lo pseudomino stona......

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SOVERATO – L’amministrazione Mancini emette comunicati…

Nel marasma totale figlio della lotta eterna tra l’amministrazione guidata dal Sindaco R. Mancini e i gruppi consiliari di minoranza, si contraddistingue per spirito di iniziativa il lavoro governativo del premier. Nell’incedere di pochi battiti di orologio, il portale comunale e l’ormai consolidata fonte dell’informatija locale “SoveratoWeb” si saturano di comunicati interessanti per la tutela dell’ambiente e lo sviluppo infrastrutturale soveratese.

Punto forte della tecnica disorientativa operata dalla Amm. Comunale è la solerzia con la quale la giunta comunale approva delibere su delibere, infischiandosene della mozione di sfiducia paventata dal binomio di minoranza e del destabilizzante rimpasto ormai alle porte.

A discolpa del premier è necessario evidenziare l’attenzione nei riguardi delle tematiche ambientale, in particolare l’opera di bonifica dei fossi pluviali, che saturi di canneti e RSU non garantirebbero il deflusso dell’acque in occasioni di precipitazioni intense con conseguente esondazione.

La conurbazione con l’ente provinciale e i comuni limitrofi ha consentito l’approvazione del protocollo di intesa per la realizzazione della Metropolitana di Superficie, bretella ferroviaria estremamente utile e funzionale ai quotidiani pendolari della tratta Soverato-Cz Lido vittime spesso di immani ritardi ferroviari e trade d’union con il principale snodo viario calabro, ovvero Lamezia. Lasciando cadere nell’oblio l’inaffidabilità delle ditte appaltatrici dedite al completamento della Trasversale delle Serre, tale opera viaria ha una valenza fondamentale lungo la costa jonica dimenticata secolarmente da tutto e tutti. Per quanto riguarda il progetto atto a proteggere le coste soveratesi dall’ingente erosione costiera, è d’uopo una concertazione globale nell’urbe soveratese tra cittadini e amministratori, inoltre viste le mie competenze nel campo geologico risulta indispensabile una valutazione accurata del progetto preliminare mediante la creazione di una navigata equipe tecnica, in quanto la modifica della configurazione della costa potrebbe scatenare diversi inconvenienti ambientali legati soprattutto all’unicità del Golfo di Squillace.

Massimiliano Riverso

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Andrea Cantelmi risponde a Massimiliano Riverso

Salve e la ringrazio, fa sempre piacere ricevere una risposta, in fondo si scrive per scuotere le coscienze e creare dibattito. I piccoli Comportamenti incivili quotidiani a lungo andare legittimano  comportamenti anche più gravi. Credo che se analizza obiettivamente la realtà delle nostre città calabresi, non è idilliaca come la descrive lei ma tutt'altro, a meno che lei non viva a Beverly Hills!. Certo molte sono le persone per bene, ma ciò non significa che agiscano sempre in maniera corretta. Forse ci si è assuefatti troppo al degrado. Se considera estremisti i miei pensieri, io mi accontenterei anche di un opera di formazione culturale a partire dalle scuole, è ovvio che inizialmente alcune persone sarebbero restie dato le abitudini consolidate orami da tempo. Bene dopo questa opera di informazione e formazione, non sarebbero quindi più tollerabili alcuni comportamenti anche minimi, come buttare le cewingum o le sigarette a terra, strombazzare con il clacson, non fermarsi sulle strisce pedonali etc.

Non facciamo finta che tutto va bene voltandoci dall'altra parte, in qualche modo bisogna affrontarli i problemi…

By Andrea CANTELMI

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Lettera a Vincenzo dall'Osservatore Soveratese

Caro Vincenzo è strano come tu sia passato da critico realista del presente a critico di eventi passati, nel dirti ciò ti posso elencare alcune frasi scritte da te:

Non aggiungo altre cose da te scritte sarebbe inutile, bastano queste per spiegare il mio stupore nel leggere in questi giorni le tue difese nei confronti dell’operato di questa amministrazione. Poco importa cosa sia successo in passato, dobbiamo vivere oggi e quindi evitiamo di rivangare cose alle quali non è più possibile porre rimedio, ma a quello che succede oggi ancora possiamo intervenire.

Come evidenziato da Domenico l’essersi divisi in Guelfi e Ghibellini, o meglio Manciniani e Calabrettiani, non è di utilità a niente e nessuno.

Quando ho iniziato a protestare contro i parcheggi l’ho fatto perché non potevo accettare tutte le parole sconsiderate, dette a giustificazione di tale operazione, oltre a prevedere la desertificazione vista e vissuta quest’estate, sentite in TV dall’attuale sindaco, e poco importa chi è, avrei iniziato questa marcia contro chiunque si fosse trovato al suo posto se avesse detto le stesse cose, senza considerare poi l’aspetto legale evidenziato da Di Lieto.

Inutile questo botta e risposta tra te e Domenico, a chi vuoi che interessi sentire del passato? Dobbiamo solo guardare avanti e far risorgere Soverato senza avallare altre utopie che possono affossarci ancora di più, come ad esempio il porto al centro della spiaggia di Soverato. Ti faccio presente che a meno che una città non si sia sviluppata per motivi economici attorno ad un porto queste strutture sono sviluppate ai margini.

A questo punto sarebbe meglio terminare questi paragoni e dare forma ad un vero piano di sviluppo.

Osservatore Soveratese

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Risposta a Domenico da Vincenzo Serafino

No caro amico, non sono d'accordo, parli da uomo ferito... recitava una canzone... nessun diritto mi è stato concesso se ben ricordi... mi hanno costretto a cambiare locale da hook al bodegon. Li mi hanno dato subito la licenza... come dire spostati che te la diamo stai li e chiudi.
Difendo questa amministrazione perchè viene attaccata da chi NON è esente da errori, come ne ha fatti certamente anche questa. In buona e cattiva fede. Il principio da difendere per me e' quello che bisogna riconoscere che tutti abbiamo e stiamo commettendo errori, chi paga e' Soverato. L'occupazione suolo pubblico ora si paga quanto allora, in più vi è la maggiore concessione di spazi per gli operatori. Ma la differenza di pensiero sta tutta qui. Poi i particolari su tutto il resto lasciamoli stare. Ora, caro amico mio, io mischierei le carte per creare qualcosa di migliore, perché dall'ottanta4 in poi.... o no????
Vorrei rivedere la gente a Soverato d'inverno e d'estate, i negozi pieni, le commesse pagate normalmente, i bancomat funzionanti, le banche che ti fanno entrare, noi commercianti piu' sorridenti e cordiali, etc. etc. tu che dici???? per questo sono incazzato sopratutto con pedalando volare. Domè per colpa loro ho pagato cambiali sino a ieri, questa amministrazione perlomeno è più... liberale... io Calabretta l'ho visto solo sulle ordinanze.... se ben ricordi.... concludo:
Per quanto mi riguarda nel complesso l'operato di Pedalando Volare e' stato peggiore di questo attuale.

Ma questo non vuol dire che va tutto bene....
Cordialmente V. S.
n.b. ... e come sempre forza Catanzaro

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INTERVENTO DI DOMENICO IN RISPOSTA A VINCENZO SERAFINO

Caro Vincenzo,

un po’ mi vergogno a dover parlare con Te via internet, ma se a te piace, non mi sottraggo, come non mi sono mai sottratto. Sono altri quelli che lasciano le sedie vuote al momento del confronto. L’aspetto politico che più mi interessa è che tu e gli altri tifosi dell’amministrazione Mancini è che non potete dimenticare che 1. la campagna elettorale è finita; 2. state governando da sei anni e più; 3. chi amministra, proprio perché non amministra cose proprie bensì pubbliche, deve rendere il conto della propria gestione: pensa a come siamo agguerriti con gli amministratori di condominio, quando i conti non ci tornano; molto di più dovremmo esserlo con chi amministra le nostre tasse, i ticket dell’asilo frequentato da mio figlio e da tuo figlio, i ticket della mensa, l’ICI, la COSAP che tu paghi davanti al tuo esercizio. Stare ancora a farsi le pippe mentali su come abbia amministrato male Pedalando Volare, potrà servire a chiudere gli occhi su quello che patisci appena ti alzi al mattino (oggi, settembre 2007), ma non ci aiuta, come cittadini, a capire cosa c’è che non va e come si può fare per migliorare.

In ogni caso, se vuoi il confronto storico in pubblico, non ho problemi a partecipare. Anzi, ti invito ad organizzare un forum al tuo locale sul tema. Circa le affermazioni che hai inviato a Soveratoweb, debbo dire che ritengo tu sia in errore su varie situazioni. Partiamo dal presupposto che, essendo trascorsi diversi anni, sulla tempistica ho bisogno di ripassare qualche passaggio, ma la tua vicenda personale la ricordo bene, e credo di poter dire che la tua sacrosanta licenza di pubblico esercizio, alla fine della guerra e dopo tante battaglie (quasi tutte vinte) l’hai avuta. Credo che tu possa convenire sul fatto che addosso al tuo locale c’erano puntati ‘i fucili’ di parecchie pubbliche amministrazioni, ma che alla fine, con le difficoltà del caso, il tuo diritto ti è stato riconosciuto direttamente dall’Amministrazione Comunale di Pedalando Volare, contro ogni ostruzionismo, anche della famosa commissione commercio (composta in gran parte da tuoi colleghi, che ti facevano mancare il numero legale). Se anche altri hanno beneficiato a quel tempo di nostre scelte amministrative, credo che sia giusto pubblicamente ammettere che anche tu ne hai tratto i tuoi diritti; e credo che tu possa anche confermare che nessuno ti abbia mai chiesto in cambio una cena, un voto o, peggio, denaro. Poi si può sbagliare, si può lasciare intender che Tizio, avendo ottenuto subito il suo diritto, sia stato favorito oppure tu sia stato danneggiato, ma se parti dal presupposto che ogni errore veniva commesso in assoluta buona fede, puoi comprendere come mai questa Città non fosse divisa a quel tempo in Guelfi e Ghibellini: nessuno ti chiedeva di stare coperto ed allineato dalla sua parte se volevi ottenere… UN TUO DIRITTO! Questa è l’aberrazione sociale e culturale che vivo oggi nella mia Città e che non posso accettare. Per il resto, che ha meno importanza, debbo rammentarti che in via Zumpano e via Cassiodoro, PRIMA del 1993 si vendeva -come dici tu- di tutto; DOPO il 1993 crepes, scarpe, dischi, mutande, costumi, detersivi ecc. sono spariti e per regolamento (le leggi prima di tutto) fu scelto di destinare le aree a determinate tabelle commerciali (che allora ancora c’erano) ovvero a coloro che avessero l’iscrizione all’artigianato. Di quanto dico ci sono le prove all’Ufficio Commercio, dove puoi reperire il registro delle presenze annuali dei venditori e degli artigiani (le regole non solo c’erano, ma venivano anche attuate). Il mercatino di quest’anno, lo dovresti giudicare con il turismo d’elite nella pineta, con le masse di rifiuti e di bottiglie dappertutto, ed anche con l’evidente interesse di qualcuno a togliersi dai piedi una serie di venditori da un certo tratto del lungomare (messi lì, negli anni addietro, dall’amministrazione Mancini, spero che almeno questo te lo ricordi!).

Sui Vigili del Fuoco non ricordi bene: il distaccamento estivo era già operativo nel 1993; il decreto del 1996, invece, individua Soverato come sede distaccata permanente. Mancini ha il merito di aver dato attuazione a quel decreto, però con dei costi che è da valutare se fosse giusto o sbagliato sostenere noi soli. Per la mensa, per esempio si è preteso molto di più dai cittadini dei paesi vicini. Per quel distaccamento, che serve l’intero comprensorio, non si pretende alcunché.

Sul mercato, bisogna che si ricordi che i pescatori furono i primi ad essere interpellati dalla nostra amministrazione (già nel ’93) per chiedere loro se avessero voluto prenderlo per creare un dignitoso mercato del pesce. Opposero un vigoroso rifiuto.

Sul lungomare la querelle è stucchevole: anche l’attuale amministrazione si è convinta, tant’è che ha speso un pacco di soldi per realizzarne un altro pezzo. Sulla democrazia, invece, permettimi, non posso accettare lezioni da chi difende quelli che oggi governano: su questo piano non c’è confronto. Chiunque fosse entrato a Palazzo di Città ai nostri tempi, se ne usciva con pacchi di documenti e fotocopie e mai a nessuno è stato opposto alcun rifiuto o segreto. Oggi, neppure se sei Consigliere Comunale (quindi delegato del popolo, secondo le leggi) ottieni risposte certe o documenti.

Gli alberghi sul mare, sono un obbrobrio ambientale e, comunque, un vantaggio per pochi eletti che frequentano villaggi turistici d’elite (vedi Isola Capo Rizzato).

Cordialmente,
Domenico.

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ONLINE LO SPECIALE INAUGURAZIONE DEL TEATRO COMUNALE DI SOVERATO
Messaggi di Solidarietà al Sindaco Mancini e al Consigliere Riccio
CONCLUSO IL SONDAGGIO EVENTI 2007 - DELUDENTI I RISULTATI


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