SOVERATO WEB - HOME PAGE

Rubrica di Salute & Benessere a cura di Filippo Apostoliti

Numero 32 - Per eventuali Richieste e Consigli scrivere a: info@soveratoweb.it


   


La Sindrome del Colon Irritabile

Quante persone conosciamo con la Sindrome del Colon Irritabile?

Eppure sono facili a riconoscersi.

Sono piegati in avanti con le mani a stringere l’addome infuocato dal dolore, spesso non rispondono al cellulare perché impegnati in sedute al bagno, già  rappresentano quasi il 20 % della popolazione e sono tristemente in aumento.

Se volessi raccontare la storia di un paziente dovrei cominciare da quando era ancora nel grembo materno, dove il cervello e l’intestino, entrambi in via di formazione, mostravano dei punti in comune.

Una sorta di vicinanza che si manterrà dopo la nascita. Ecco perché lo stress della mente in qualche modo si ripercuote sull’intestino e di solito preferiamo parlare di Colite nervosa.  Capiremo meglio cosa ci succede se pensiamo all’intestino come un secondo cervello!

E già questo sfata il mito secondo cui alcuni hanno il cervello da un'altra parte.

Cosa accade?

Teniamo presente che il colon in condizioni normali si contrae e spinge in avanti le feci, fino a raggiungere una sorta di deposito (Ampolla Rettale) in cui si raccolgono prima di essere eliminate. Bene.

In alcuni pazienti l’intestino risulta molto più sensibile agli stimoli del cervello, quali stress e ansia. In questi casi, il colon si contrarrà più rapidamente e con maggiore violenza causando dolori addominali e diarrea.

Se il sintomo persisterà rischieremo di avere l’infiammazione del colon e quindi la Colite di origine nervosa.

Un fastidio, per intenderci, che riduce le capacità del colon e peggiora la qualità di vita dei nostri cari. Vi sarà capitato di parlare con un amico che sul più bello vi molla per scappare in bagno, mentre voi rimanete a chiedervi se veramente fate questo brutto effetto.

Quali sono i sintomi?

I sintomi ci aiutano a capire, nella sfortuna, di quale tipo di Colite nervosa siete affetti. 

Nella Colite spastica, i pazienti ci capiscono veramente poco perché il colon si muove in modo del tutto assurdo. Si alternano dolori forti alternati a pause di assoluta tranquillità, associati a stitichezza alternata a momenti di forte diarrea. 

Di solito, è sufficiente evacuare per liberarsi dal dolore.

Piccola curiosità: ma se la diarrea è un sintomo semplice da ricordare, che c’entra la stitichezza? Ebbene, a volte può succedere che l’impulso che arriva all’intestino sia così forte da non essere controllabile dall’intestino, che si blocca. Così le feci si fermano, si induriscono e diventerà difficile smuoverle in seguito.

Nella Colite con diarrea non dolorosa, il paziente mortifica chi ha preparato il pasto, facendogli credere che qualcosa non era buono.  Perché proprio mentre si mangia o si è finito il pasto c’è la necessità urgente di andare in bagno. Capita quando un alimento ben preciso è mal tollerato.

Ne si può evitare che gli altri se ne accorgano! La Colite, infatti, è spesso accompagnata dal gonfiore dell’intestino (Meteorismo) e necessità di eliminare aria (Flatulenza). Siamo come una specie di mongolfiera che all’improvviso si gonfia e si sgonfierà solo quando l’aria troverà una via d’uscita.  Non è proprio il massimo!

Altre conseguenze?

Già da alcuni articoli sto cercando di farvi capire come il nostro corpo sia un pezzo unico e non si possa più ragionare per singole parti. Ricordate la storia dei denti e dei piedi (Cervicale? Colpa dei denti.)?

In questo caso, cosa comporta la Colite?

Innanzitutto la nausea perché l’intestino funziona male e questo si ripercuote su tutto l’apparato. Poi la difficoltà di concentrazione perché se la digestione è rallentata il sangue rimarrà di più nell’intestino e ne arriverà meno al cervello. Aggiungiamoci, come se non bastasse, l’ansia e la depressione perché non è una bella vita vivere col pensiero che ovunque siamo ci deve essere un bagno nel raggio di due chilometri. In ultimo, ma non ultimo, la cefalea.  Che c’entra? Ci sono due ipotesi, al momento. La prima, molto suggestiva, ipotizza che ci sia un ritorno di stimoli nervosi dall’intestino al cervello. La seconda considera invece che il paziente con la Colite può subire un tale stress da avere un semplice mal di testa.

Altre cause?

Ci sono altre cause che in percentuale ridotta possono causare o aggravare la Colite.

Visto che siamo in periodo di diete (scusate l’insistenza!) approfitto per ricordare che una dieta povera di pasta e pane (fibre) non facilita il compito del colon, il quale costretto a spingere del cibo povero di fibre e quindi più duro potrebbe esagerare e “andare fuori giri”.

Mettiamoci pure il ciclo mestruale, che ogni mese porta ad una variazione degli ormoni. Sì, perché l’intestino oltre ad essere sensibile al cervello lo è pure agli ormoni.  Bisogna essere solidali con le donne che oltre ai dolori pre-ciclo si ritrovano pure alle prese con i dolori della Colite.

Si può confondere con altre patologie?

In effetti, i sintomi della Colite nervosa possono essere comuni ad altre patologie che devono essere escluse prima di procedere con la terapia adeguata e possibilmente senza interpellare il medico al telefono. La diagnosi la si produce solo guardando il paziente negli occhi e magari pure da qualche altra parte.

Il medico dovrà escludere una ulcera gastrica, dei calcoli nella colecisti, alcune intolleranze alimentari, soprattutto del lattosio, e la celiachia

Una attenzione particolare va posta per le donne. Spesso la Colite è solo il sintomo secondario della Endometriosi, cioè la presenza di tessuto di rivestimento dell’utero in altri organi come vagina e l’intestino, per l’appunto.

La diagnosi

La necessità di separare la Sindrome del Colon Irritabile da altre patologie ha portato alla messa a punto di un test, da parte di un comitato di esperti. Quest test si chiama Roma 1 ed è stato poi affinato e ha preso il nome di test di Roma 2:

Si aprla di Colite se c’è presenza nei 12 mesi precedenti, per almeno 12 settimane (non necessariamente consecutive) di dolore o fastidio addominale e con almeno 2 delle seguenti caratteristiche:

Sintomi essenziali

  • Regredisce con l'evacuazione
  • Insorge associato ad un cambiamento nella frequenza delle evacuazioni
  • Insorge associato ad un cambiamento della consistenza delle feci

Sintomi aggiuntivi

  • Alterata frequenza delle evacuazioni (meno di tre alla settimana o più di tre al giorno)
  • Alterata consistenza delle feci (dure/caprine, poltacee/liquide)
  • Disturbi dell'evacuazione (sforzo, stimolo impellente, sensazione di evacuazione incompleta)
  • Presenza di muco nelle feci
  • Gonfiore o sensazione di distensione addominale

A questo test si associeranno alcune analisi, utili ad escludere altre patologie:

Breath Test, per per l’intolleranza al lattosio e l'Helicobacter Pylori, Colonscopia, Ecografia addominale, Esame delle feci, Ormoni tiroidei e Test per la Celiachia.

La cura

Curiosamente, la Colite è una di quelle patologie per cui già parlarne col medico comporta un iniziale sollievo. Magari avrete stressato il medico che ora avrà la Colite, ma voi comincerete a stare meglio. Perché l’ansia e il pensiero di poter avere in qualunque momento un attacco sono per voi deleteri.

I medici consigliano spesso degli antispastici, che al bisogno permettono di bloccare o almeno ridurre i sintomi della Colite. Ma il punto è che la Colite è nervosa, parte sempre dal cervello e da quello bisogna cominciare.

Dov’è la difficoltà? Dal grado di consapevolezza che ognuno di noi ha della propria vita e dalla conseguente capacità di migliorarla o perlomeno correggerla.

Parlo di grado di consapevolezza, quando il paziente non è del tutto in grado di capire cosa l’affanna e cosa può fare per sentirsi più leggero nella vita, senza quel rumore di fondo che è l’ansia. 

Faccio un esempio personale. Al liceo, quando la Professoressa di latino cominciava a far scorrere la matita sull’elenco dei nomi per scegliere chi interrogare, io avevo crisi addominali violentissime. Mi sembrava che l’intestino sarebbe scoppiato da lì a breve. Questo è un esempio di Colite comune.

Cosa mangiare?

Negli anni, si sono selezionati una serie di alimenti che dovrebbero aiutare i pazienti con la Colite. Non ne abbiano a male i cultori di queste diete particolari, ma l’evidenza scientifica è un’altra.

Dobbiamo bere molta acqua e mangiare fibre (ad es. pasta) per rendere sempre molto morbide le feci.

Altro non possiamo fare perché la Colite spastica alterna stitichezza a diarrea, quindi quel che aiuta nella stitichezza magari aumenta la diarrea e viceversa.

Nella Diarrea dolorosa è più facile perché ogni paziente individua gli alimenti che più possono dargli fastidio e quindi impara ad eliminarli da solo.

Se proprio vogliamo fissare una regola, allora mettiamoci che le bevande gasate vanno escluse perché accentuano i sintomi della Colite.

Una ultima raccomandazione. La Colite fa parte di quelle patologie che coinvolgono la mente, cioè la cosa più complessa con cui abbiamo a che fare se escludiamo la politica italiana. Occorre pazienza e soprattutto imparare ad osservare i propri sintomi e farne una storia personale, utile al medico per individuare la terapia adatta al vostro caso. Mai come in questo caso vale la regola che ognuno è fatto a modo proprio, anche perché la vita di ognuno non è uguale ad un'altra. E’ il bello della diversità, ma per una volta non aiuta. Una terapia buona per tutti non esiste.

 Condividi su Facebook

 

Per eventuali richieste e consigli scrivere a: info@soveratoweb.it


   
   

ARCHIVIO

NUMERO 31: Con il Sole... Le macchie bianche sulla pelle!
NUMERO 30: Nuove pillole dimagranti a Soverato
NUMERO 29: Tutta la verità sul batterio killer
NUMERO 28:
Quanto sale mangiamo? Dott.ssa Jessica Maiuolo
NUMERO 27:
Il rimedio per la forfora
NUMERO 26: Cervicale? Colpa dei denti!
NUMERO 25:
Psi... Che confusione! di Dr.ssa C. Chiriaco
NUMERO 24:
Le analisi del sangue (2° parte)
NUMERO 23:
Il sovrappeso e l’eccessiva magrezza... di Dr.ssa J. Maiuolo
NUMERO 22:
Le analisi del sangue
NUMERO 21: Acqua minerale: si, ma cosa significa? di Dott.ssa J. Maiuolo
NUMERO 20:
Come funzionano il pronto soccorso ed il 118?
NUMERO 19:
Le ricerche più strampalate
NUMERO 18:
Aiuto! Mi si sono alterati gli alimenti di Dott.ssa J. Maiuolo

NUMERO 17: Il reflusso gastroesofageo
NUMERO 16: Natale e festività: i 10 comandamenti  Dott.ssa J. Maiuolo
NUMERO 15:
La pillola dei cinque giorni di Dr. Francesca Paone
NUMERO 14:
I gas intestinali: quegli imbarazzanti venticelli Dott.ssa J. Maiuolo
NUMERO 13: Dobbiamo vaccinarci per l’influenza?

NUMERO 12: Cosa bolle in pentola? di Dott.ssa J. Maiuolo
NUMERO 11:
Il mal di schiena e i segnali del corpo
NUMERO 10:
Per dimagrire bisogna saper mangiare di Dott.ssa J. Maiuolo

NUMERO 09: La pillola del giorno dopo di Dr.ssa Francesca Paone
NUMERO 08: Le proprietà delle spezie nelle conserve
NUMERO 07: L’alimentazione deve essere varia di Dr.ssa J. Maiuolo
NUMERO 06:
Quando i reni fanno i calcoli
NUMERO 05:
Come alimentarsi nella stitichezza di Dr.ssa J. Maiuolo
NUMERO 04:
Gli strani incidenti d'Estate
NUMERO 03:
L'Herpes sulle labbra
NUMERO 02:
La cistite nelle donne
NUMERO 01:
Il virus fantasma dell’estate

Per eventuali richieste e consigli scrivere a: info@soveratoweb.it


Soverato Web.Com
SoveratoWeb.Com - Il Portale di Informazione del Soveratese