Rubrica di Opinioni di Francesco Raspa

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Non è un paese per donne (... in politica)

  
Un recente e fortunato film dei fratelli Coen si intitola: Non è un paese per vecchi. A Soverato, se ci si volesse riferire alla politica, si potrebbe dire: Non è un paese per donne. Nel nuovo consiglio comunale siederà una sola donna: Sonia Munizzi. Nella precedente amministrazione le donne non erano molte di più, cioè due. A dire il vero, persino le candidature femminili non erano molte. Nella lista di Taverniti, D’Amato e Bartolotti, due (sei complessivamente); in quella di Gagliardi, sette. In tutto tredici su cinquantanove, cioè il 22% dei candidati. Le tredici signore hanno raccolto in totale 807 preferenze, che rappresentano il 14,3% delle preferenze totali, tenendo conto che Sonia Munizzi, da sola, rappresenta il 42,3% dei voti espressi, si può desumere che le donne in politica, a Soverato non ottengono molto appeal.

A dire il vero, il dato non è prettamente legato alla nostra città. Infatti nei 75 comuni della Calabria nei quali si è votato, soltanto quattro sono state le donne elette al ruolo di sindaco. Anna Maria Cardamone a Decollatura, Barbara Mele a San Nicola Arcella, Maria Lucente a Zumpano e Linda Patrizia Cecaro a San Sostene. Tra l’altro, da quello che mi risulta, San Sostene è stato uno dei primi comuni del territorio ad essere stata governata, molti anni or sono, da un sindaco donna, che era la nonna del sindaco uscente.

Nelle recenti elezioni regionali, si era posto un problema del tutto simile, in quanto nessuna donna fu eletta consigliere e quelle che attualmente ricoprono incarichi, sono state nominate direttamene dal presidente della regione.

La situazione non cambia molto se si vanno a considerare i 151 (se non ho sbagliato i calcoli) consiglieri provinciali. Le donne sono solo cinque.

In seno alla provincia di Catanzaro c’è la figura del presidente, Wanda Ferro, tutti gli altri consiglieri sono uomini. Nella provincia di Crotone vi è il più “alto” numero di donne elette: due. Maria Atonia Santa e Carmela Scutifero. Una, nelle province di Reggio Calabria e Vibo Valentia, rispettivamente Annunziata Tripodi e Barbara Citton, che peraltro, da come si evince dal cognome è di Padova. La provincia di Cosenza, come la regione Calabria, non ha alcuna consigliera. Se si considerano solo le province, le 5 donne su 151, rappresentano il 3,3% dei consiglieri. Qualora si volesse aggiungere la rappresentanza della Regione, la percentuale scenderebbe al 2,4%.

E’ chiaro che la qualità in politica la fa la persona e non il suo sesso di appartenenza, ma è anche un dato significativo che la rappresentanza femminile così scarsa, qualcosa voglia pure dire.

 Francesco Raspa

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