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NO MGFF ??? NO PARTY...

Non so quale tipo di film prediliga il misterioso REDTOPS, non ho mai visto a dire il vero, a causa della non concomitanza del MGFF con le mie sospirate ferie...e pertanto, non sapevo nemmeno che la rassegna, tra l'altro secondo me (e con tutti i diritti) molto vicina a diventare un evento significativo per il cinema e per l'Italia, sia stata spostata dal Teatro-Arena di Via Amirante, e la cosa a dire il vero mi sorprende un pò, ... una cosa tuttavia sò per certo ed è relativa alla elevatissima qualità dei film OPERE PRIME mandati in onda nel solo giro di una settimana.
Vorrei far notare al caro REDTOPS quale possa essere il vantaggio per uno spettatore di poter vedere il meglio ( e che meglio oserei dire ...a ben vedere IN ASCOLTO, SANGUE, LA RAGAZZA DEL LAGO, FAME CHIMICA, difatti premiati,  a mio parere sono veri e propri capolavori) della produzione cinematografica italiana dei nostri registi esordienti... o vedere IL SORPASSO in uno schermo che non sia, quando va bene un 32 pollici, o ascoltare dal vivo grandi personaggi come Ettore Scola o la Wertmuller...

In conclusione, certo mancava DE NIRO, AL PACINO e PITT, si è segnalata l'assenza di DE PALMA e finanche di Carlo Verdone e di Christian De Sica, ma gli altri dai, c'erano pure...

REDCARPET


MGFF for what?

Non capisco come sia possibile ripetere anno dopo anno una manifestazione che a vederla da fuori sembra sempre la stessa cosa trita e ritrita.. ma dico io ogni anno si "scannano" per portare questo e quello e poi ci sono sempre le stesse persone e devi stare li a sentire il responsabile dell'evento che ti canta e ti ricanta i capolavori dei maestri di qua e maestri di la.. ma vorrei chiedere al caro organizzatore come mai dopo i tanti successi che Lei ha sbandierato su giornali "amici", è bastato spostare per un anno il MGFF al teatro per diventare un flop?? come mai non si è ancora reso conto che se non fosse gratis ci sarebbero solo i suoi ospiti e amici che entrano gratis??
Ora qui le cose sono due:
- o la gente è tutta ignorante e quindi non capisce la profondità del suo evento
- oppure è arrivato il momento di cambiare qualcosa al suo festival
Mi permetto  perché a quanto pare negli anni passati Lei ha ricevuto fondi dal Comune per questa manifestazione  e mi scusi se è poco ma quei soldi sono anche miei nonché di tutti i cittadini che pagano le tasse e gradirei o forse gradiremmo  sapere che fine fanno e come vengono spesi..
Non si tratta di una critica alla manifestazione, da amante del cinema non potrei chiedere di meglio, e da cittadino di Soverato beh quale migliore occasione per mettere in risalto l'amata cittadina.. non si tratta nemmeno di invidia o voglia che la sua manifestazione sia un fallimento, però credo solo che un evento che si ripeta negli anni non debba diventare una cosa monotona e che faccia passar la voglia, bensì dovrebbe essere  un punto di forza, qualcosa che spinga le persone a venire a Soverato perchè esiste un festival delle opere prime!! Però mi sa che questo non succede perché non ho visto cosi tanta gente non del posto prendere parte all'evento... Solo una richiesta, se veramente crede in questo evento, beh si dia  da fare per il suo tornaconto ma anche per quello della città!

Grazie
REDTOPS

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Caro Domenico...

Non posso che associarmi a quanto scritto sulle pagine di Soverato Web. Certamente i rumori provocati dalle discoteche o dai locali possono dar disturbo a chi deve andare a lavorare o soggiornare nella nostra splendida città. Ma mentre per le discoteche o locali i rimedi possono essere veramente pochi per limitare i danni acustici, e detti rimedi sono in gran parte presi dai gestori, i proprietari delle abitazioni adiacenti alle zone in oggetto possono tranquillamente risolvere i problemi acquistando condizionatori e doppi infissi che riparano dai rumori di discoteche e locali e, sopratutto, dai rumori stradali molto fastidiosi in quanto improvvisi e di decibel notevolmente superiori. Questo nell'ottica di una reciproca collaborazione e reciproco rispetto. I gestori dei locali non hanno certo interesse ad alzare volumi in quanto, ti assicuro, sono proprio i più colpiti dall'effetto decibel, ma il lavoro, quel poco che rimane, e' lavoro. Se poi vogliamo fare di Soverato un città turistica a sfondo culturale e basta, allora dobbiamo resettare tutto. Aprire musei delle cose che abbiamo  ancora disponibili, creare un sistema turistico improntato solo ed esclusivamente sulla cultura. Ma il mercato? i 500 negozi di Soverato con il relativo personale e indotto? etc.etc .etc... certo ci spiace molto di creare il minimo disagio a chiunque... ma credo che alla fine anche il sig. Enzo abbia le stesse nostre idee, anche lui e' stato giovane come tutti. Concludendo un po' di pazienza da parte di tutti non guasta mai e ci ritroveremo a settembre che saremo un po' più contenti tutti...

Saluti a tutti
Vincenzo Serafino


Carissimo Enzo Cosentino...

Le scrivo qui, con la speranza che quanto ho da dirle, venga letto non solo da Lei ma anche da molte altre persone che, come me, si domandano come possa essere possibile che ciò che Lei ha scritto (leggi l'articolo...)  provenga da un individuo che sostiene di conoscere Soverato, e - cosa forse più grave - scrive per una testata giornalistica di riguardo. Mi sento quasi in obbligo di ricordarle che se Soverato dovesse proprio seguire l'esempio di altre città turistiche, debba prendere spunto , di certo, da città morfologicamente simili e non da città d'arte! Mi sembra strano come Le sia sfuggito che città come Rimini o Riccione - che, morfologicamente parlando, sono simili alla nostra Soverato, pur non avendo la stessa bellezza di paesaggi e coste che caratterizzano la nostra regione - abbiano come "cavallo di battaglia" il turismo giovanile che è certamente attratto dai locali notturni e non da musei "improvvisati"! In fondo mi auguro, che la sua proposta, di far mettere delle cuffie ai giovani che intendono passare una serata in un locale, sia una pseudo-provocazione che , mi creda, può far solo divertire i suoi lettori. Credo, invece, che la gente che la pensa come Lei, qui a Soverato, sia davvero in minoranza, e sono certo che il futuro di Soverato dipenda esclusivamente da come verrà gestito il turismo giovane, il turismo che spende e arricchisce, non solo economicamente, la nostra città di mare e commercio. Una delle azioni, che a mio personale parere, può iniziare a riattivare il turismo, ormai inesistente, potrebbe essere un camping di 3000 posti, organizzato e ben gestito. Ma sono sicuro che di proposte ne abbiamo tante.. sarebbe il caso di iniziare a prenderle in serie considerazioni. Ora la saluto mio caro Enzo, vado a fare un giro sul lungomare, che nonostante il clima estivo, è vuoto e senza musica assordante!!!

(Domenico Russomanno - un commerciante di Soverato)

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Festa della Birra - Soverato 2009

L'organizzazione della festa della birra Soverato 2009, ringrazia ufficialmente le persone che sono intervenute all'evento stimate nei tre giorni in circa 7.000 presenze. Questo ci ha dato una grande forza per continuare. La città in questi tre giorni, grazie anche agli altri eventi organizzato in collaborazione con l'amministrazione comunale, ha avuto un impennata nelle presenze anche in base ai dati forniti dai colleghi commercianti. Un sentito e doveroso ringraziamento va alle forze dell'ordine che con una signorile e discreta presenza, hanno prevenuto e vigilato sulla sicurezza altrui, all'amministrazione comunale che ha consentito l'evento mettendo a disposizione il palco e quanto nelle loro disponibilità in termini burocratici, agli operai del comune per la professionalità dimostrata, alla Schillacium per la puntualità con la quale hanno operato sul territorio, agli sponsor grazie ai quali un evento di questa portata si e' potuto effettuare, alla gente che abita nei dintorni dell'evento per la pazienza avuta, un appunto piccolino solo ai responsabili dei quartieri in quanto alcune cose non si sono potute effettuare in quanto nessun aderente ai quartieri si e' presentato ad eccezione di Caramante e Arenile. Spero che alle prossime edizioni possano rendere con il loro spirito ancor piu' interessante questa manifestazione. Dimenticheremo sicuramente qualcuno ma non dimenticheremo sicuramente di ringraziare Voi che avete dato con la vostra presenza importanza all'evento. Ai colleghi chiedo di unirci ancor di più per farsi che Soverato rinasca definitivamente, abbracciando lo slogan "SOVERATO.....UN MARE D'ACCOGLIENZA.." 

Grazie di cuore
VINCENZO SERAFINO

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Visitiamo il sito del Parlamento Europeo

Tra poche settimane si voterà per eleggere i nostri rappresentanti in seno al Parlamento Europeo. Abbiamo la sensazione che le elezioni europee vengano considerate poco importanti, quasi fossero elezioni di serie B. In verità, come l’altra sera si sottolineava nella trasmissione televisiva “Ballarò”, il Parlamento Europeo è molto importante perché le leggi che vi vengono approvate  andranno poi rese esecutive anche nei vari stati nazionali.
Tra poche settimane si voterà per eleggere i nostri rappresentanti in seno al Parlamento Europeo. Abbiamo la sensazione che le elezioni europee vengano considerate poco importanti, quasi fossero elezioni di serie B. In verità, come l’altra sera si sottolineava nella trasmissione televisiva “Ballarò”, il Parlamento Europeo è molto importante perché le leggi che vi vengono approvate  andranno poi rese esecutive anche nei vari stati nazionali. Purtroppo è stata rimarcata la scarsa partecipazione dei deputati italiani ( a fronte di emolumenti piuttosto elevati) e di conseguenza una debole incisività del nostro paese nelle scelte legislative comunitarie. Tanto per riportare un esempio citato nella trasmissione “Ballarò”, è recentemente passata una legge che prescrive le caratteristiche delle reti da pesca. Una cosa apparentemente banale se non fosse che è stata accolta la linea dei paesi scandinavi che prevedono, per le reti, maglie larghe. Se tale legge dovesse essere automaticamente applicata in Italia, tutti i pescatori siciliani e calabresi finirebbero di pescare sardine… che con una rete a maglie larghe sfuggirebbero tranquillamente alla cattura. E’ solo un esempio. Abbiamo pertanto deciso di iniziare una campagna di sensibilizzazione verso i cittadini, sfruttando l’ospitalità del web. Per iniziare invitiamo tutti a visitare il sito ufficiale del Parlamento Europeo: www.europarl.europa.eu .In questo sito (come d’altronde in quello del parlamento italiano) si possono trovare molte informazioni utili. Vi è l’elenco dei deputati e dei loro interventi, delle relazioni presentate e di quale commissione facciano parte. Peccato non vi sia una verifica sulle presenze… . Si spiegano le caratteristiche del Parlamento (organizzazione, poteri, ruolo politico, bilancio) nonché l’accesso ai documenti. Si possono inviare lettere e petizioni e scrivere ai deputati. E’ un modo un po’ meno algido per avvicinarsi a queste elezioni. Almeno così pensiamo. Buona navigazione.

SOVERATO NEL CUORE
Gianni Sgrò
Francesco Raspa.

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"Ciarpame senza pudore"

La fondazione “FareFuturo”, diretta da Sofia Ventura e sponsorizzata da Gianfranco Fini, ha avuto il coraggio (o la sfrontatezza, a seconda dei punti di vista) di porre la questione su alcune candidature femminili alle prossime elezioni europee. Si tratta di soubrette e attrici di varia fama e fortuna. Letteronze, partecipanti al Grande Fratello, attrici televisive. Tutte giovani e belle e tutte frequentanti il corso di formazione politica del PDL a Roma. Naturalmente viene naturale pensare che di politica capiscano poco o niente e che la loro sorte sia legata ad altro (niente di male, s’intende). Il fatto è che, personalmente, ritengo che non pochi deputati attuali, indipendentemente dallo schieramento politico, capiscano poco o niente. O, peggio, poco gli importa della politica e delle sorti del paese perché piuttosto concentrati sulle loro sorti. Sofia Ventura così scrive a proposito di queste aspiranti deputate europee: “Sono il frutto di pratiche di cooptazione di giovani signore con un background che difficilmente può giustificare la loro presenza in una assemblea elettiva come la Camera dei deputati o anche in ruoli di maggiore responsabilità”. A questo punto, sollecitata dall’ANSA, interviene la signora Veronica Lario con una serie di affermazioni che fanno molto riflettere. “Voglio che sia chiaro che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire”. “E’  la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne…” . Qualcuno ha detto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell’imperatore. Condivido: quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere. Ora, quello che mi fa riflettere non è tanto la polemica tra una moglie irritata ed il marito. Quanto il fatto che quello che pensa la moglie è molto probabile che lo pensino gran parte dei deputati e degli uomini a seguito dell’Imperatore. I quali, però, si  guardano bene dal dirlo. Ci voleva la direttrice di una fondazione, prima, e la signora Lario, dopo. Evidentemente persone che sono svincolate da ogni possibile favore e che non debbono nulla all’imperatore e per questo possono esprimersi liberamente.
Mi pare evidente che si tratti di “ciarpame senza pudore”. Eppure nessun uomo del PDL lo ha detto o scritto. Devo dire, che su soveratoweb mi capita di leggere articoli scritti da uomini del PDL o che vanno verso il PDL (non ho mai capito bene…), molto puntuali su tutta una serie di temi. E sulla costruzione della classe politica del partito… cos’hanno da dire? Non sarebbe carino che scrivessero qualcosa a tal proposito? Tipo: “Ma quale ciarpame! Sono tutte ragazze in gamba!” Oppure: “Si, in effetti, diamo l’idea di non contare nulla o quasi…”. Ma d’altronde, l’Imperatore dispensa beni e servizi, per quale  ragione dovrebbero inimicarselo? Per una letteronza o una ex del Grande Fratello che passa davanti a tanta gente che da anni si sbatte e lavora sul territorio? L’Imperatore è l’Imperatore. E i buoni sudditi…obbediscono. Giusto la moglie poteva dire quello che pensano tutti. Cosa rischia? Di non essere candidata da qualche parte?

Francesco Raspa

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RESURREXIT: GRAZIE, PINO

 Caro Pino, grazie. Non diamo peso a dei poveracci emarginati e privi non di cultura, ma di fegato, tanto che le loro invidie nemmeno le firmano, gli eroi.

 Vedi, se uno sa fare qualcosa, la deve fare: ed è quanto faccio io, mettendomi a disposizione della mia comunità. Non siete obbligati a saperlo, ma faccio anche molto per altre mie comunità amicali e spirituali nel resto della Calabria, in Campania, nel Lazio, in Puglia, a Genova... senza contare i libri e gli articoli. Spesso gratis e a spese mie, ma ci sono altre ricompense, a questo mondo: l’affetto, la stima, la simpatia; e il sentirsi partecipi.

 Critiche, quelle dell’anonimo? Solo bile! Magari qualcuno criticasse, si opponesse, per esempio, a certe tesi filosofiche, persino teologiche, e politiche, di Resurrexit, di cui ancora non si è accorto nessuno; e si aprisse così un sano dibattito! Macché! I famosi intellettuali di Soverato quella sera avevano da fare (ridi!).

 E invece avremmo bisogno di cultura non nel senso di imparare a memoria libri (di testo, mica altri!), ma proprio nel senso di incontrarsi e discutere, e non per avere ragione a forza, ma esattamente per scambiarsi idee.

 Il Soveratese, senza rappresentanza politica com’è, patisce una evidente emarginazione. L’assenza del TG3 regionale da un evento come Resurrexit non è solo spocchiosa incuria di chi lo rappresenta sul posto, e non solo il palese fatto che quella è sfacciatamente Telecosenza, ma la prova che di Soverato non si ricorda nessuno. È colpa nostra, in gran parte.

 Grazie, comunque, di nuovo; e continua a seguirmi.

Ulderico Nisticò


Resurrexit: Intervento di Pino

Ho letto con immenso dispiacere e tristezza le critiche mosse al prof. Ulderico Nistico' da un non ben precisato assiduo lettore di questo forum. Ritengo Nistico' una persona molto seria che non abbia bisogno di dimostrare ad alcuno la sua indubbia cultura ed il suo sano attaccamento alla sua terra così bistrattata e violentata.
Certo in un contesto in cui tutti se ne fregano, ci vuole più coraggio ad essere come lui che come tutti gli altri, quelli che Dante apostrofo' "senza infamia e senza lodo".
Il Professore Nisticò è sempre presente (mettendoci la faccia) in tutte le manifestazioni che riguardano questo comprensorio; partecipa personalmente a qualunque evento ludico che questa cittadina propone;
Dedica molto del suo tempo (che non vale meno di quello degli altri) a mettere a disposizione della collettività la sua cultura ed il suo amore per questa terra (vedi Resurrexit) senza alcun compenso ma ricevendo solamente critiche solo per il fatto che FA qualcosa e solamente per il gusto di criticare.
Invito il lettore e chiunque abbia il coraggio di criticare Nistico' a barattare la propria salutare passeggiata sul lungomare o il tempo impegnato a crogiolarsi al sole su una bella panchina, in tempo dedicato alla collettività e a qualunque cosa atta a migliorare questa nostra amata cittadina.
Posso anche capire qualche critica, ma la stessa deve essere mossa con l'ottica del miglioramento e del sano consiglio, cercando di collaborare non svilendo il lavoro di chi opera ma cercando di pungolare chi sonnecchia o di più si gode un dolce letargo (vedi Proloco e varie Associazioni Dormienti).

PS: conosco solo di vista il Prof. Ulderico Nistico'

Pino


Lodato e letterato!

Vorrei fare delle brevi considerazioni in merito ai n° 50, 51 e (soprattutto) 52 della rubrica il “Fantasma del Fabbro” e premetto che i pensieri che seguiranno sono espressi da un affezionato lettore della rubrica e del Prof. Ulderico Nisticò.
Mi riferisco ai giudizi espressi dall'autore sulla bellissima rappresentazione (opera!), giudizi che “a furor di popolo” la candidano di diritto ad essere considerata una delle più belle rappresentazioni (opere!) di quest’anno. Nonostante però tutte le belle premesse, nutro ed esprimo un piccolo dubbio: ma perché il prof. Nisticò continua a farsi i complimenti da solo? Non ho mai e poi mai visto, né sentito, né letto che un autore, un letterato oppure un uomo di spettacolo che a due giorni o, che dire, ad una settimana da un clamoroso successo (e dico clamoroso!!!), si faccia paladino in difesa della giusta comunicazione e diffusione da dare ad una bella rappresentazione SOVERATESE, sostenendo che il vero motivo è dare lustro alla comunità, ad un paesello (concittadini!!) che, sempre a parere dell’autore del clamoroso successo, :
- è male governato e male amministrato (forse ci vorrebbe qualcuno alla guida…un letterato? Ma si è mai candidato? il letterato? e con chi?sarebbe meglio fondare un partito...);
- è poco abituato alla cultura con la “C” (eppure qualcuno ci sarebbe : un letterato?)
- è poco avvezzo e sensibile alla diffusione della storia e della tradizione di Soverato (eppure qualcuno ci sarebbe : un letterato?)
- altro (eppure qualcuno ci sarebbe : un letterato ?)
Insomma partecipiamo insieme tutti alle lodi di chi si “autoloda”, ma non facciamone un caso e soprattutto non nascondiamo i nostri protagonismi, di sicuro lampanti, malcelati e veramente eccessivi…nsomma, caro Nisticò, risulta tutto con qualche accento di troppo. A proposito di accento/pronuncia, domando: l’opera (opera!) era in calabrese o in italiano maccheronico?

Saluti,
Malfredo Trentadenari


IN MEZZO A MIGLIAIA DI ENTUSIASTI, E ALLE LODI E COMPLIMENTI DI MEZZO MONDO, UN FRUSTRATO E INVIDIOSO FA PERSINO PIACERE.

Ulderico Nisticò

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L'ennesima immagine negativa di Soverato

Alcune banche e uffici postali di Soverato si sono appropriati indebitamente dei soldi lasciatomi in eredità da mio padre preside Vincenzo Cutruzzulà deceduto il 30 novembre scorso. Se non fosse stato per un amico non potevo fargli nemmeno il funerale ed inoltre mio padre è ancora senza lapide per mancanza di soldi. Sono momentaneamente disoccupato per trasferimento a Rimini e privo di liquidità. La banca dove ho il conto corrente personale mi ha dato qualcosa di fido col contagocce per coprire le spese più imminenti. Premetto che ho garanzie a dismisura e sto per vendere un terreno che mi hanno chiesto e che non mi serve assolutamente e con tutto ciò mi stanno facendo morire di fame. Qualcuno mi ha fatto pressione per vendere la casa di Soverato dove ho vissuto per 44 anni con i miei genitori, ma non la toccherà mai nessuno, per me è come una reliquia. Il discorso è che questo fatto lo sa quasi tutta la Calabria, Gran parte della Riviera Adriatica e qualche personaggio delle istituzioni e di governo, e assolutamente non è una bella immagine della Perla dello ionio dove le banche si comportano da "usurai legalizzati", e ancora non è finita perchè inoltre questo fatto gravissimo lo sanno alcune testate televisive nazionali del settore, le forze dell'ordine, le associazioni dei consumatori e tanti personaggi dello spettacolo con i quali sono amico su Facebook. E la cosa andrà avanti finche non usciranno fuori i miei soldi con gli interessi e i danni morali e materiali che codesti istituti di credito mi hanno arrecato. E ancora, per chi non lo avesse capito parlo con documenti alla mano e non per ipotesi.

Francesco Giuseppe Cutruzzulà

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Tentativo di Suicidio: Un grido di Aiuto

Il tentativo di suicidio e il suicidio sono 2 comportamenti di autoaggressività estrema con i quali gli adolescenti cercano di tracciare un segno di interruzione o di attenzione lungo percorsi esistenziali densi di smarrimenti, sofferenza e cupa incertezza. Si tratta di comportamenti con i quali gli adolescenti sfidano la morte, non più sul piano simbolico, ma con una messa in scena reale che può avere esiti più drammatici di quelli immaginati dall'adolescente stesso. Sintomo di patologia depressiva o psicotica, declinazione esasperata di interrogativi esistenziali che fanno parte dell'adolescenza, ricerca di conferma attraverso il rischio della vita, richiesta di aiuto, via di fuga disperata da condizioni di violenza subita che già hanno derubato il bambino o la bambina della possibilità di “vivere la vita”, è possibile dare molte sfumature interpretative a un comportamento che lascia il mondo adulto senza risposte davvero soddisfacenti alla domanda “perchè l'ha fatto?”. Il confronto con altri paesi Europei pone l'Italia tra i Paesi con il più basso tasso annuo di suicidi, per la classe di età 0-13, il valore è ben al di sotto di un soggetto l'anno, un valore di poco superato nella classe di età 14-17 per la quale si registra in media un suicidio l'anno ogni 100.000 minori di 14-17 anni. A livello europeo, la comparizione può essere fatta su dati aggregati nella classe 15-24 anni, il tasso di suicidio che caratterizza l'Italia è pari a 4,3 per ogni 100.000 abitanti per ogni classe di età, è questo un valore corrispondente a meno di 1/3 di quello irlandese (15,7) e ad 1/5 di quello della Finlandia (19,9%). dal 1996 al 2002 si è verificata una graduale stabilizzazione nel numero di morti suicidi diminuito sino a 34-35 morti l'anno per ciò che riguarda i paesi europei a partire dal 2000. il fenomeno interessa essenzialmente la classe di età 14-17 anni e si tratta di un agito che coinvolge in modo particolare i maschi (70-80% dei casi). Il rapporto tra i sessi si capovolge quando si passa ad analizzare tentativi di suicidio, comportamenti numericamente più numerosi (circa 3 tentati suicidi per ogni suicidio accertato), messi in atto tra adolescenti tra i 14 e i 17 anni. Anche in questo caso si è dinanzi ai 20 suicidi che mantengono nel tempo un andamento decrescente pur avendo una maggiore frequenza tra la popolazione minorile, con un tasso medio annuo totale che nel 2002 è pari a circa 4 tentativi di suicidio ogni 100.000 minori tra i 14-17 anni di età. I dati qui presentati derivano dalle statistiche giudiziarie penali predisposte dall'ISTAT e si riferiscono ai suicidi e tentati suicidi accertate dalle Forze dell'Ordine (carabinieri e polizia di stato). Questa precisazione è importante perchè in Italia esiste un'altra fonte informativa su questo fenomeno sociale, le schede di morte compilate dai comuni, di cui l'ISTAT tiene conto nel presentare le statistiche sulle cause di morte. Le due fonti producono dati tra loro discordanti a causa delle differenti modalità di rilevazione, le differenze possono essere anche molto significative, e ciò consiglierebbe di procedere a un tentativo di allineamento. La rilevanza sociale di questa manifestazione di violenza autoinflitta, pur senza enfatizzare un fenomeno che rimane esiguo e circoscritto dal punto di vista numerico, risiede nel significato che essa assume una volta che venga interpretata come esito di smarrimento di senso versa la vita e il futuro, che negli adolescenti può rappresentare una possibile reazione a violenze e a conflitti familiare, oppure a situazioni di violenta marginalizzazione e stigmatizzazione, come può accedere in caso di ragazzi e ragazze omosessuali, tra i quali alcune ricerche hanno dimostrato che pensieri e comportamenti di suicidarsi si presentano con una frequenza da 2 a 3 volte maggiore rispetto alla media.

Dott. Rita TULELLI
Esperta in Problematiche Minorili Autore di Universo Minori

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ONLINE IL NUOVO NUMERO DI ELPIS

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in questo numero

pag. 2 ELPIS: I NUMERI PRECEDENTI
pag. 3 GLI AMICI DI ELPIS
pag. 4 ALBA E TRAMONTO DI UN GIORNO DI APRILE di Pietro Voci
pag. 7 PILLOLE DI RIFLESSIONI di Francesco Mirarchi
pag. 8 ‘U RICRIJU D’O MIRIJU di Bruno Stillo
pag. 9 LA DONNA IN CALABRIA IERI E OGGI di Maria Elena Cosentino
pag. 9 NUOVI DI STAMPA
pag. 10 SUL DIZIONARIO DI ENRICO di Salvatore Mongiardo
pag. 13 SCARABOCCHI di Antonio Seracini
pag. 14 PASQUINALE versi in romanesco di Paolo Mongiardo
pag. 14 SCATTI DI CARNEVALE
pag. 15 ARCHIVIO STORICO
pag. 16 PIAPPI ‘E PUDDHARA di Alfredo Varano
pag. 18 ‘U PACCU racconto di Beppe Calabretta
pag. 19 QUAND’ERUMU... di Francesco Mirarchi
pag. 20 BRUNO VOCI: ULTIMI TRATTEGGI
pag. 21 DOVE TROVARE ELPIS
pag. 22 ADDIO PIGNARI di Armando Vitale
pag. 24 MARTIRIO DELL’APOSTOLO ANDREA
pag. 25 ETYMON
pag. 26 COSI’ DICEVANO
pag. 27 MIA MADRE di Laura Cosentino
pag. 29 L’IMMACOLATA IN CD-ROM
pag. 30 ‘U POSTIARI
pag. 32 LA MEMORIA NELL’IMMAGINE

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INTERVENTO NEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 06.04.09 DEL CAPOGRUPPO DEL PD FRANCESCO SEVERINO

Il circolo del partito democratico soveratese è nato grazie alla collaborazione di diverse anime di centro – sinistra e di soggetti che, con entusiasmo si sono avvicinati alla politica, di uomini, di donne e di giovani che si sono mostrati molto motivati e hanno creato un sito internet del partito democratico, vogliosi di partecipare e di dare un contributo, fatto questo che è notevole in un momento in cui si dice che i giovani sono lontani dalla politica. Uomini e donne che hanno creduto e credono in questo progetto che mira a proporsi come la casa comune di tutti coloro che ne condividono i principi ispiratori e i valori fondanti. Insomma, per molti il partito democratico è apparso come lo strumento idoneo a superare le lacerazioni, spesso anche profonde, che hanno segnato la storia del centro - sinistra soveratese e lo spirito del sottoscritto e di quanti si sono adoperati insieme a me, per la nascita del circolo è stato sempre di grande apertura nei confronti di tutti; sempre attento a non creare situazioni che potessero urtare le diverse sensibilità. Pertanto, spiace che invece, si continui ad assistere a polemiche sterili, prive di fondamento, ma soprattutto, provenienti dall’esterno, non alimentate dagli iscritti o dai simpatizzanti, bensì da soggetti estranei che forse mirano a rappresentare il partito diviso e lacerato, cosa che non risponde affatto al vero, poiché il PD soveratese è più che mai compatto. Il circolo che è nato, non dall’iniziativa estemporanea di pochi eletti, nè da un accordo a tavolino fra i vecchi della politica locale, bensì, da una serie di incontri e di confronti che si sono tenuti, spesso in presenza del segretario provinciale e da un regolare congresso, in cui gli iscritti e i simpatizzanti hanno eletto il segretario e a seguire, altri incontri si sono tenuti, sempre numerosi, per decidere la strategia da seguire, gli obiettivi da raggiungere e contemporaneamente, si è perfezionato l’ aspetto organizzativo: è stata trovata una sede, in cui si tengono pubbliche riunioni e nella quale gli iscritti hanno concordato di nominare il sottoscritto capogruppo in consiglio comunale, con l’ impegno che tutti i consiglieri del PD, prima di ogni assise consiliare, dovranno consultarsi con l’ esecutivo del partito e riportare la linea politica emersa in assemblea; come del resto ha sempre fatto il sottoscritto sin quando il partito ha avuto una struttura organizzata sul territorio. Tutte le decisioni prese negli anni scorsi in seno al consiglio, sono sempre state discusse e analizzate dagli organi dell’ allora partito dei DS, a cui appartenevo. Fino alla costituzione del Partito democratico, come è noto a tutti, il sottoscritto si è trovato nella condizione di svolgere il ruolo oneroso di consigliere comunale con difficoltà, emerse in particolare in certi momenti, come nel caso della mozione di sfiducia che mi sono trovato a gestire senza il supporto del partito, che era in fase di costituzione e privo di organismi dirigenti. Mi mancava il confronto e il supporto del partito e infatti, come avete potuto notare, ho accusato una certa flessione nell’esercizio delle mie funzioni; mi mancava l’ entusiasmo che, invece, ritrovo ora che mi sento parte di un gruppo politico organizzato. Qualcuno si è potuto sentire escluso o emarginato, rispetto ai processi indicati, ma ciò non è stato sicuramente il frutto di un ‘azione mirata, anche perché la stessa non gioverebbe a nessuno in quanto indebolirebbe il partito tutto. Il sottoscritto si dichiara, sin d’ora, pronto a fare un passo indietro, ad accogliere chiunque volesse avvicinarsi al partito soveratese e al gruppo consiliare, senza però deroghe relative alle modalità secondo le quali, il consigliere deve riportare in consiglio , non la propria posizione personale, bensì quella del circolo e dunque del partito. Il sottoscritto, è stato anche accusato di ordire alleanze trasversali con il centro – destra; a smentire tali assurdità ci pensa la mia storia politica e personale, lineare e coerente nei decenni, ma se non dovesse bastare, aggiungo che l’ obiettivo per il quale - dopo decenni di lotte e di militanzacontinuo a prestare il mio umile contributo, è proprio quello di assicurare un ‘alternativa all’ attuale amministrazione; un ‘ alternativa autenticamente di centro - sinistra che il partito democratico è in grado di rappresentare e, in tale prospettiva, mi ripropongo, non di occupare scranni o di collezionare titoli, di cui non ho alcun bisogno poiché non vivo di politica , ma per la politica, e vivo del mio normalissimo stipendio; bensì di mettermi – come ho sempre fatto – al servizio di un progetto che- a mio avviso - deve garantire il rinnovamento della classe dirigente, il rinnovamento non solo di uomini e donne , ma anche di idee e progetti. Pronto a dare una mano, pronto a mettere a disposizione dei più giovani la mia esperienza e pronto ad accogliere chiunque si ritrovi su tali posizioni autenticamente progressiste; mentre chi pensa di attuare una conservazione della classe dirigente del partito, troverà in me un avversario leale, nei limiti della dialettica politica saprò difendermi, così come ho sempre fatto nel corso degli ultimi anni, in cui sono stato bersaglio di molteplici attacchi, guarda caso proprio nel momento in cui si costruiva qualcosa di importante. Bersaglio di attacchi strumentali, di quanti non hanno avuto -sin ora - il coraggio di sposare un progetto di rinnovamento, che non prevede rendite di posizione, ma tanto spirito di servizio. Per la realizzazione di tale progetto, non servono le polemiche, bensì il confronto, franco e leale , ma all’ interno del partito che si muove sulle sovrane determinazioni dell’ assemblea, che può mettere in discussione anche ciò che è già stato deciso sin ora. Per il momento, in qualità di capogruppo del partito, intendo dire – una volta per tutte – che non reggo più le polemiche relative ai debiti contratti dall’ ente comunale. Non mi interessa sapere come e perché sono stati contratti, né se ha più responsabilità questa o la passata amministrazione, fatto sta che tali debiti esistono e pertanto, dico che non serve a nulla rinfacciarsi le responsabilità – che sicuramente ci sono – serve invece, mettersi intorno a un tavolo, maggioranza e opposizione, per trovare una soluzione utile per il bene della città, per evitare il dissesto finanziario. Se tale posizione può far pensare che il sottoscritto e il partito democratico possano avere accordi trasversali con il centro – destra; allora, dico che c’ è molta malafede , al punto tale da non vedere che tale posizione è solo frutto del buon senso e della responsabilità, che chi fa politica deve assumersi. Fare opposizione, secondo noi, non vuol dire sempre e soltanto opporsi a qualsiasi proposta, ma ragionare su idee che possono essere considerate e lavorare per superare delle difficoltà che riguardano la città tutta , come la situazione finanziaria del comune, anche perché – di sicuro – i debiti non si sono formati tutti far ieri e avantieri!

Francesco Severino

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Il lavoro e i diritti per la democrazia

La destra usa la crisi per ridisegnare gli assetti di potere e le relazioni sociali. Mentre, il sindacato in Italia è rimasto senza bussola costretto a rincorrere di volta in volta le crisi e i focolai che si aprono in ogni angolo del paese. Essi, insieme alla così detta sinistra moderata Italiana, si sono adeguati negli anni, al laizzas – faire. Un sindacato insomma, che si è adeguato e adagiato, a diventare struttura bilaterale di semplice consulenza del potere, rinunciando al proprio ruolo di soggetto rivendicatore. Solo così si spiega l’aumento vertiginoso dei profitti del capitale negli ultimi quindici anni. Di contro, il drastico abbassamento del potere d’acquisto dei salariati e pensionati, provocando quell’allargamento di forbice che è sotto gli occhi di tutti. Scenario che per la verità, purtroppo, avevo previsto e scritto oltre dieci anni fa. Manifestando in tale periodo, oltre l’impoverimento di una massa sempre più consistente, la crisi di una tenuta democratica del nostro paese. Mentre in questi anni di globalizzazione, il capitale ha fatto girare i soldi dove più gli è convenuto, e ha de localizzato la produzione altrove, il sindacato in Italia, non ha saputo fare di meglio che dividersi su tutto. Il caso della Indesit, rappresenta solo l’ennesimo scandalo Italiano. Viceversa, se il sindacato si fosse sforzato a diventare anch’esso soggetto unico e quantomeno Europeo, penso che questo fenomeno almeno in Europa oggi, non sarebbe stato più conveniente. Il parlamento Europeo, che a breve ci accingeremo a votare, può ancora sottrarsi a questo problema? O forse non è anche compito suo legiferare e superare il trattato di Mastricht? Come si concepisce un’Europa unita se esistono ancora disparità enormi di trattamenti salariali e diritti delle persone? Il caso Indesit, rappresenta l’ennesima truffa a danno dei contribuenti Italiani, e non solo, rappresenta anche l’incapacità di una certa classa imprenditoriale. Il gruppo Merloni, si prende i soldi pubblici per acquisire a suo tempo l’Indesit, più gli incentivi statali a sostegno dell’industria elettrodomestici, mentre oggi vuole chiudere in Piemonte, spostando la produzione in Polonia dove peraltro si prevede un accordo con il governo Polacco di aiuti pubblici, in cambio di assunzioni. Sfido chiunque a dimostrare il contrario, nel senso che, in questi termini anche un bambino senza capitali saprebbe fare l’imprenditore. Dov’è il rischio imprenditoriale? Dov’è la capacità manageriale? Magari nel frattempo, Maria Paola Merloni (amministratore dell’azienda paterna) siede in parlamento nel gruppo PD, nello stesso partito dell’On. Cesare Damiano che ovviamente, è contro il piano Merloni. Ora, sembra che finalmente G. Epifani, stia iniziando a capire quanti errori e diritti si sono lasciati per strada negli ultimi anni. Per esempio: aver abolito nel 1993 i Consigli di Fabbrica, sostituendoli con le RSU che non sono la stessa cosa. I CdF rappresentavano la spina dorsale del sindacato, poiché essi venivano eletti su scheda bianca e senza candidature, a differenza delle RSU che sono la spartizione scientifica in percentuale delle OO. SS. Insomma, così come molti di noi contestarono quell’accordo, un colpo mortale al fulcro del potere nelle aziende, alla democrazia, alla partecipazione, ma soprattutto, alla vitalità politica e organizzativa dei Consigli di Fabbrica. Di contro, Cisl e Uil, stentano a percepire la gravità del momento storico, e continuano a vivacchiare firmando accordi anche senza la Cgil, pur di sedersi a tavoli e tavolini, contrattando forse anche sottobanco quei privilegi che il Ministro Brunetta ne ha fatto la bandiera dello smantellamento. Privilegi per la quale  tutto il sindacato era ed è a conoscenza come nella funzione pubblica, così come nell’Alitalia, ma che si guarda bene a smascherare, lasciando la bandiera del dovere oltre che dei diritti al Ministro. E’ sufficiente citare gli oltre tremila dipendenti pubblici distaccati nei sindacati, che costano alla collettività oltre sedici milioni di euro all’anno, però (si fa per dire) lavorano nel sindacato. Solo sulle divisioni e ritardi del sindacato si può spiegare l’arroganza e la stupidità di Berlusconi, nell’affermare che: “Gli Italiani devono lavorare di più”. Proprio nel momento in cui da tutte le parti si licenzia o si ricorre alla cassa integrazione. Di fronte a questa tracotanza, è necessario che almeno la Cgil e il centro sinistra tutto, reagiscano in modo forte e senza tentennamenti. So bene, quanto pesa sul bilancio di una famiglia una o due giornate di sciopero, se la Cgil vuole dimostrare davvero di risalire la china e essere a fianco dei più deboli, faccia una cosa semplice: tutti i dirigenti sindacali a tempo pieno, nelle giornate di sciopero generale, si decurtino anch’essi una giornata lavorativa dallo stipendio e la devolvono ai propri iscritti che fanno lo sciopero. Non sarà tanto, ma è un segnale forte di solidarietà, per far si che i propri iscritti e non, riacquistino fiducia.

Soverato
Fausto Pettinato (ex Delegato Fiom-Cgil)

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Se Soverato piange, Catanzaro non ride!

Si sa, negli anni, i comuni si sono visti tagliare risorse sempre più consistenti dai governi centrali. C’è chi è stato in grado di fronteggiare questi tagli razionalizzando le spese, e chi ha continuato ad indebitare le casse comunali contraendo debiti per svariati milioni di euro, attingendo mutui anche ventennali.

Come dire: io faccio i debiti, gli altri – i cittadini-  li pagano!

Un gioco da ragazzi. L’ho detto a Loiero e Chiaravalloti in riferimento al deficit della sanità calabrese, e lo ripeto anche agli ex amministratori di Soverato: “non siete in grado di amministrare neppure un condominio di quattro appartamenti”.

Essendo cittadino di Soverato, non ricordo di aver delegato chicchessia a contrarre debiti a nome e per conto del Comune di Soverato e, quindi, a nome e per conto dei cittadini residenti. Magari espropriando terreni per la costruzione di cooperative nelle quali c’erano o ci sono anche ex consiglieri comunali, o parenti e affini. 

Ora, poiché è finito il tempo delle vacche grasse, ognuno si deve arrangiare, nel senso che ogni comune deve avere i bilanci in ordine. Per questo, il Comune di Catanzaro si appresta ad operare un Piano delle alienazioni di vasta portata che dovrebbe consentire un riequilibrio di bilancio necessario ad una sua  favorevole proiezione nel futuro. A Soverato, invece, su questo argomento, sia nei mesi scorsi che ancora oggi, una parte dell’opposizione si accanisce a contrastare a tutti i costi, con tanto di carta bollata,   un piano delle alienazioni di limitata consistenza.

La domanda è: Considerato che  si può essere anche contrari a talune scelte, e questo è legittimo, qual è per costoro, allora,  la proposta alternativa per sanare il bilancio comunale?

O forse qualcuno pensa di avere ottenuto la città in proprietà per lascito ereditario?

A meno che i dati che sono stati resi noti al proposito dal sindaco Mancini non siano falsi!

Lungi da me dal fare l’avvocato difensore di chicchessia, ma vorrei sapere da cittadino di chi sono realmente le responsabilità di questa situazione che limita lo sviluppo di Soverato. Sino a quando in questa città le forze sane non   ragioneranno senza ricorrere alla dietrologia, non potrà esserci uno sviluppo serio e costruttivo, mentre questa città ha tutte le potenzialità per crescere ed essere seriamente riferimento del comprensorio e della regione tutta. Per fare questo è necessario bandire definitivamente quelle forze minoritarie che pensano, volutamente o inconsapevolmente, che Soverato sia un proprio feudo.

Solo così si consentirà alla città di sprigionare idee ed energie nuove ed, in tal senso, un grande ruolo potrà essere assunto in questo dal Partito Democratico.

Soverato, li, 01.04.2009
Fausto Pettinato

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Documento del Comitato Unitario per la SS 106

Documento approvato dal Convegno di Soverato del 21 marzo 2009 per la “Statale 106” promosso dal gruppo di Facebook “Tutti uniti per la 106”, dal Comune di Soverato, dal Movimento “Mezzogiorno Tradito: Risorgi!”, dal Comitato a Difesa della Fascia Ionica, con la collaborazione dei Comuni di Ardore, Melito Porto Salvo, Petronà, dai Comitati per la Statale 106 del Crotonese, dell’Alto Jonio Cosentino, da varie associazioni e dal Movimento Federalista Europeo-Calabria, ecc, che ha visto la partecipazione di centinaia di Amministratori, Sindaci e degli Assessori delegati delle Province di Catanzaro e Crotone ed esponenti politici ed istituzionali provinciali, regionali e nazionali.

I convenuti costituiti in “Comitato unitario per la Statale 106”: 

-      Tenuto conto dell’assoluta carenza di una rete infrastrutturale di trasporti stradali, ferroviari e portuali in cui versa la “Costa Jonica calabrese” che rimane zona d’ombra nello sviluppo regionale;

-      Considerata l’assoluta inadeguatezza oltre che pericolosità della SS 106 Jonica scaduta nel tempo più a strada di collegamento intercomunale che come grande arteria di comunicazione interregionale e nazionale in funzione del lungo territorio che attraversa e delle sue Regioni (Calabria, Basilicata, Puglia);

-      Ritenuto che i disagi e le strozzature, la scarsa percorribilità ed i tempi impossibili richiesti rappresentano un freno allo sviluppo dell’economia della Jonica e della Calabria intera, che scoraggia ogni iniziativa utile di natura economica, turistica e culturale in un territorio che rimane estraneo ed emarginato;

-      Considerato che tale infrastruttura è stata riconosciuta negli anni sia pure sulla carta da tutti i Governi centrali e regionali necessaria ed indispensabile anche se non prioritaria ed è stata inserita nei vari programmi infrastrutturali senza la dovuta copertura finanziaria;

-      Tenuto conto che la SS 106 ha un’importanza strategica per l’Europa mediterranea essendo compresa nel percorso stradale marittimo Lisbona – Habour denominato E 90 ed asse di base per il collegamento con il “Corridoio 1” Berlino – Palermo ed il “Corridoio 8” Varna – Bari – Brindisi;

-      Tenuto conto che oggi un intervento pubblico organico non essendo proponibile il “project financing” per la stessa conformazione di detta infrastruttura, rappresenta una scelta non più rinviabile di valore congiunturale contro la crisi e di valore strategico per lo sviluppo anche in vista della costruzione del Ponte sullo Stretto; 

Ritengono 

Il  recente finanziamento se pur apprezzabile del CIPE (634 mln di Euro per il 3° lotto Sibari – Capo Spulico) risulta del tutto inadeguato, episodico e privo di respiro unitario.

Impegnano

Le rappresentanze istituzionali a tutti i livelli della Regione a pretendere l’impiego dei fondi necessari alla realizzazione completa della “Statale Jonica 106” se pure in un quadro definito di programmazione finanziaria con la previsione di una posta annuale in Finanziaria dell’ordine di 2 Mld € per due trienni ritenuta cifra stimata per il completamento dell’opera al fine di mettere la costa jonica calabrese nelle condizioni di contribuire alla ripresa ed alla crescita oltre che della Calabria, del Mezzogiorno e dell’intero Paese. 

Firmato per il “Comitato Unitario per la SS 106”:
Franco Romeo, M. Teresa Laurito, Franco Nisticò, Raffaele Mancini

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E’ un dovere civile sostenere Saverio Strati

Tanti anni fa un insigne concittadino di Satriano, affermatosi nella capitale come studioso del diritto amministrativo, scrisse agli amministratori del tempo manifestando la volontà di donare a tutta la comunità locale il palazzo paterno per l’istituzione di un circolo culturale. Per sottolineare l’importanza di questo gesto nella direzione dell’elevazione intellettuale della popolazione in un piccolo borgo della Calabria, Luigi Galateria nella lettera inviata a tutti i consiglieri comunali citò un passo del libro di Saverio Strati, “Il Selvaggio di Santa Venere”, nel quale testualmente scrisse: “Non solo chi ha, è; ma anche quello che sa. Anzi quello che sa è di più”.
            Un messaggio di grande valore, soprattutto in una realtà, quella del Sud, dove si è portati quasi sempre a considerarne quelli che più hanno, che più posseggono,che più ostentano, che più comandano.
            Un messaggio che evidenzia la grande forza del sapere, della cultura e che deve necessariamente portare a condividere la giusta e sacrosanta campagna de “Il Quotidiano” e del suo autorevole direttore Matteo Cosenza a favore di Saverio Strati, uno dei maggiori scrittori della Calabria e profondo conoscitore dei mali secolari che purtroppo ancora travagliano il Mezzogiorno. E’ davvero grave che una rilevante personalità di rilievo nazionale, che ha saputo dare voce ad una regione che non sempre o quasi mai riesce a farsi sentire, è costretto, per poter sopravvivere e superare la sua difficile situazione di povertà, a chiedere l’applicazione della legge Baccelli per il riconoscimento di un vitalizio.
            Eleviamo, quindi, tutta la nostra voce per colmare il grande debito che la Calabria ha accumulato nei confronti del grande scrittore, per far arrivare là dove le decisioni devono essere assunte una forte e una grande spinta per ridare serenità e tranquillità a Saverio Strati nell’ultimo tratto della sua esistenza.
            Chiediamo al presidente Loiero che è persona sensibile e uomo di profonda e fine cultura di assumere una nobile e opportuna iniziativa: quella di acquistare le opere di Strati e di farle pubblicare tutte quante per farle conoscere a coloro che ancora, colpevolmente, le ignorano e per consegnarle alle nuove generazioni perché ne possano trarre giovamento. Opere straordinarie come “Il Selvaggio di Santa Venere”, premio Campiello nel 1977, “Tibi e Tascia”, “Noi Lazzaroni”, devono essere patrimonio di tutti i calabresi che devono poter andare orgogliosi per questo fratello, grande narratore e uomo di dottrina e di pensiero, che ha saputo raccontare la Calabria con i suoi drammi e le sue difficoltà, ma anche con la sua voglia di libertà e di riscatto sociale.
            Dobbiamo molto, insomma, a Saverio Strati e non possiamo continuare a fare finta di niente o rimanere immobili. Dobbiamo essere in grado di fare la nostra parte, almeno tutti quelli che sentiamo, come Strati scrive in “ Noi Lazzaroni”, “ la Calabria dentro di noi come il nostro sangue” per il grande senso di gratitudine che una terra generosa come la nostra deve sapere esprimere nei confronti del grande scrittore e intellettuale calabrese.

Michele Drosi
Sindaco di Satriano

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Tempo di pulizie

La primavera bussa alla porta e a Viale Campanella qualcuno, per farle spazio, ha pensato bene di iniziare con le pulizie pasquali...

No comment.
Filippo Apostoliti

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Noi Calabresi non sappiamo ribellarci

    Come ero stato buono, quando nel luglio scorso scrissi che il deficit era di novecento milioni di euro della sanità in Calabria! Finalmente, abbiamo il dato certo e accertato, esso è di un miliardo e settecento milioni di euro (circa tre mila e quattrocento miliardi di vecchie lire).

    A questo, ci sarà da aggiungere quello del 2008, che ancora non è accertato.  Adesso chi lo paga? Ecco perché ti spieghi che la Lega Nord è sbarcata in Calabria! Bravi, bravissimi, Onorevoli Chiaravalloti e Loiero, centro-destra e centro-sinistra. Com’è facile sperperare i soldi pubblici! Secondo me, voi non potreste amministrare neanche una palazzina con due appartamenti, anzi, dovreste essere subito estromessi da qualunque ruolo pubblico. Un manager di una qualunque azienda privata, in tre secondi sarebbe sbattuto fuori e chiamato a risarcire il tutto.

    Un mio ex Direttore, mentre mi promuoveva ad un incarico professionale superiore e di responsabilità, mi disse: “si ricordi Sig. Pettinato, in quest’azienda una lira ha lo stesso valore di un milione”.     Grazie Ingegnere, ho fatto tesoro di questo suo insegnamento. Perché in Italia nessuno propone una legge secondo cui, chi sperpera malamente i soldi pubblici, non li ritorna allo Stato di tasca sua? Il sindacato tutto e le organizzazioni dei consumatori, chi aspetta a organizzare una rivolta popolare? Cari Calabresi, lo sapete che un consigliere Regionale guadagna sedici mila euro al mese più quattro mila euro di spese di segreteria? Ora, ovviamente, è iniziato lo scarica barile, il centro sinistra scarica sul centro destra, e viceversa.

    Poiché è accertato che il debito si riferisce dal 2001 al 2007, hanno persino la pretesa di prenderci in giro. Lo sanno anche le pietre, che la sanità in Calabria è stata sempre un colabrodo, perche? Perché è il bacino più grande di voti, e nessuno avrà mai il coraggio di smetterla con i favoritismi, le clientele e gli incarichetti, poiché questo significherebbe mettere a rischio la rielezione.

    Cari Calabresi, sapete come funziona la sanità in Calabria? Ad eccezione di poche realtà, esattamente come raccontava Norman Douglas, - l’Inglese che viaggiò in Calabria tra la fine del 18^ e l’inizio del 19^ secolo – e scrisse “Vecchia Calabria”. Alcuni stralci di esempi: “Una donna che era il massimo dell’incompetenza, dirigeva il museo provinciale di Catanzaro, sapete perché? Ne aveva bisogno; cinque capistazione e quarantotto funzionari ferrovieri gironzolavano con perfetta insufficienza nella stazione ferroviaria di Reggio Calabria, che facevano? Nulla, avevano bisogno di un impiego”.

    Altri esempi, - prosegue Norman Douglas – “un posto di segretario è stato creato apposta per un mio conoscente che sa appena fare la sua firma, bisogna aiutare la famiglia; un postino consegnava la posta ogni tre giorni, perché la moglie di suo fratello, aveva quindici figli, bisogna aiutare la famiglia; a Crotone, il delegato (capo della polizia) era un giovanissimo ragazzo, mi chiesi, - prosegue Norma Douglas – come avesse potuto ottenere una posizione che di solito è affidata a funzionari agguerriti ed esperti, era un figlio della gallina bianca, cioè, un individuo favorito socialmente, e così è stato dato questo incarico, per la semplice ragione che difficilmente si sarebbe trovato un lavoro serio da affidargli”. La domanda è: è cambiato qualcosa dopo un secolo? Riesce persino difficile ricordarsi, quanti assessori, direttori, capi dipartimento, Manager ecc., si sono avvicendati nella sanità dal 2001 a oggi, sicuramente tanti.

    Molti, sono andati bene per qualunque stagione politica, altri, sono stati addirittura premiati, altri ancora, sono stati eletti deputati o senatori, oppure, sono stati sistemati in qualche ente bilaterale per non restare disoccupati. Nel frattempo, molti di noi Calabresi, se hanno un problema serio di salute, non si fidano, e preferiscono emigrare altrove.

    Se poi per sfortuna uno è cardiopatico, ogni qualvolta deve sostenere gli esami di routine, deve pagare cento e quattro euro di ticket. Se poi chiedi uno degli esami approfonditi, ti prenotano dopo sei mesi, come dire che, intanto il tuo cuore dovrebbe mettersi in standby.

    Purtroppo, ancora una volta, devo ripetermi, il problema siamo noi Calabresi, che, ogni qualvolta andiamo a votare, abbassiamo la testa come i muli.

    Sovente, mi ricorda il grande poeta siciliano Ignazio Buttitta, che, recitando una delle sue meravigliose poesie (ovviamente in perfetto dialetto siciliano) si rivolse verso di me ed esclamò: “Parlo con te, tua è la colpa se porti il basto e non ti lamenti, parlo con te tua è la colpa; con te, che tra la folla fai l’indifferente”.

    La poesia continua. Restai fulminato e impietrito, alla fine, venne verso me e mi abbracciò affettuosamente dicendomi: non parlavo con te, parlavo con tutta la piazza, dovete ribellarvi. Ecco cosa distingue noi Calabresi! Non siamo capaci di ribellarci.

Soverato 15/03/09
Fausto Pettinato (ex Delegato Fiom-Cgil)

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Lettera Aperta a Vincenzo Serafino

L'abilità politica è l'abilità di prevedere quello che accadrà domani, la prossima settimana, il prossimo mese e l'anno prossimo. E di essere così abili, più tardi, da spiegare perché non è accaduto.
Winston Churchill

CARO VINCENZO

Non posso che esprimere vicinanza e sostegno a chi come te e tanti altri operatori economici della città e del comprensorio meriterebbe maggiore attenzione da parte delle Istituzioni soprattutto in un momento di crisi che pur di portata mondiale non può che creare conseguenzialmente sfiducia e diffidenza  per un futuro dall’ esito incerto.

Noi come Popolari Europei verso il Pdl abbiamo già da tempo manifestato preoccupazione per una crisi che si farà sempre più profonda da qui a qualche mese quando l’ennesimo Centro Commerciale, di imminente apertura in località Barone di Catanzaro lido, non farà che logorare la già pesante situazione economica e commerciale in città e nell’ intero comprensorio.

Da questo punto di vista crediamo sia necessario aprire un ampio dibattito che debba necessariamente partire dalle mutate  abitudini delle famiglie e del consumatore, abitudini per lo più cambiate con l’avvento dei centri commerciali aperti nei giorni festivi e le domeniche e con orario continuato. Noi crediamo, altresì, che dopo quelli già esistenti di Siderno, Montepaone,  e Vena di Maida  che rappresentano punto di riferimento anche  per questo comprensorio  la prossima apertura  prevista  per i primi giorni del  mese di Aprile dell’ ennesimo  Centro Commerciale  a Catanzaro Lido , che da quanto si dice rappresenterà un punto di attrazione tra i più imponenti del Sud Italia   , possa, purtroppo, rappresentare  un’ ulteriore  emorragie di risorse per questo territorio.

A tal proposito abbiamo lanciato delle proposte dalle quali aprire un dibattito e dal quale insieme trarre una sintesi efficace e condivisa sulle possibili soluzioni da adottare in virtù di questi nuovi eventi che saranno destinati a lacerare la piccola e residua economia locale.

Si rende necessario, pertanto, adeguarsi e adattarsi a quelle mutate abitudini di cui si parlava in premessa e questo deve far riflettere su alcuni aspetti cruciali che potrebbero avere effetti rivitalizzanti sull’economia locale e contrastare la desolante e triste  realtà domenicale ( e non solo ) a Soverato . 

Queste alcune proposte che avevamo avanzato e  dal quale avviare il dibattito:

-      rivisitare il piano urbano del traffico ed il piano parcheggi a pagamento soprattutto nel periodo invernale considerato che non hanno ragione di esistere le strisce blu sul lungomare in questo periodo  e su tutta l’area che va dal lido San Domenico parcheggio del Lido Sombrero compreso;

-      esentare dal pagamento del ticket per il parcheggio a pagamento nel periodo estivo la fascia oraria dalle 20,00 alle 24,00 (il contrario di quanto deciso dall’ Amministrazione nella scorsa stagione) per favorire quanti operano nel settore della ristorazione ed agevolare le famiglie e quanti vogliono venire a Soverato per gustare una buona pizza o una cena nei nostri locali;

-      studiare l’eventuale possibilità di realizzare un centro commerciale all’aperto premesso che questo comporta l’istituzione delle isole pedonali e attività di intrattenimento e animazione organizzate e concordate con l’Amministrazione;

-      per questi motivi maturare la consapevolezza che la quote di bilancio previste e stanziate per la delega allo spettacolo ed alla cultura debbano essere equamente distribuiti durante tutto l’arco dell’anno e non solo per la programmazione Estiva-Natale-carnevale;

-      valutare l’apertura domenicale quantomeno  pomeridiana e nei giorni festivi delle attività commerciali per contrastare la migrazione delle famiglie verso i centri commerciali;

-      programmare la chiusura settimanale al lunedì o in altro giorno della settimana questo anche al fine di garantire il rispetto dei CCNL di quanti operano nel settore quali commessi/e con particolare riferimento alla distribuzione dell’orario di lavoro;

-      programmare una diversa distribuzione degli orari durante la stagione estiva ritardando l’apertura e posticipando la chiusura soprattutto serale/notturno così come avviene nei principali centri turistici; 

 Fermo restando che queste rappresentano delle proposte dalle quali avviare un confronto siamo convinti che solo attraverso il dialogo la politica potrà realmente comprendere e soddisfare  le reali esigenze degli operatori economici. 

SEMPRE CHE CE NE SIA LA VOLONTA’  

Per quel che riguarda la poca considerazione delle Amministrazioni di fronte a determinati eventi che con tanti sacrifici e molte volte con risorse proprie vengono organizzati  non posso che essere e a ragione d’accordo con te. Per ben dodici anni insieme con altri appassionati di atletica leggera abbiamo organizzato il TROFEO PODISTICO CITTA’ DI SOVERATO portando fior di campioni di livello mondiale quali Gianni Poli due volte vincitore della Maratona di New York , Gennaro Di Napoli più volte campione del Mondo e con il quale la “mia Amministrazione”  si era assunto, attraverso pubblica conferenza stampa, impegni ben precisi e mai mantenuti. Mai un centesimo di contributo che l’Amministrazione Pedalando Volare aveva, invece,  all’ epoca,  negli anni sostenuto con impegni di due/due milioni e mezzo di lire a stagione.

Purtroppo dal 2002 tale evento non si è più tenuto per la mancanza di sostegno da parte degli Enti preposti... 

Aggiungo.

Ci sarebbe da chiedersi come mai di fronte al finanziamento di tanti eventi che vengono sbandierati con eccessiva enfasi  non ci sia stato seguito a delle iniziative avviate e non mantenute . Tanto per fare un esempio a Soverato Sup  si era avviata la raccolta differenziata da tempo sospesa.

Forse non ci sono fondi ?

 A te le dovute considerazioni.

VINCENZO CILURZO


Risposta a Vincenzo Serafino da Teo Sinopoli

Caro Vincenzo, come già accennato nella mia precedente risposta, il sottoscritto si occupa di promozione, spettacolo e tributi comunali. Ciò' per sottolineare che per gli eventi sportivi e culturali non essendo di mia competenza non sono titolato a darti motivazioni sul perché si sono persi o meno. Riguardo invece alla richiesta del sig. Maraguccio non mi risulta agli atti del mio settore e ne vengo oggi a conoscenza. Ho avuto un incontro qualche anno fa che non ha avuto più nessun seguito, sicuramente non per colpe mie. Riguardo invece a tutte le richieste che a tuo dire sono state protocollate ed inevase ti invito a fare insieme a me un controllo sui protocolli e ti accorgerai che al mio settore di tutto e' arrivato tranne che richieste di promozione e spettacoli in genere. Questo non per giustificare il mio operato ma soprattutto per evidenziare che con le chiacchiere si fa tanto ma con i fatti .... Riguardo invece la festa della birra, e' vero che e' stata una tua iniziativa e penso di averla sostenuta ,secondo le tue richieste. E per curiosità sono andato a stamparmi la delibera di patrocinio del 2007. Recita così: di concedere al sig. Serafino il patrocinio e l'autorizzazione all'uso gratuito dello spazio pubblico comunale; e ciò e' quanto tu richiedevi. Al punto n°4 recita: di dare incarico all'interessato di munirsi di ogni autorizzazione necessaria per lo svolgimento della manifestazione che intenderà effettuare; in poche parole se eri sprovvisto del cartaceo autorizzativo di certo la colpa non era del comune. In ogni caso non pensi che più che continuare questo rapporto epistolare sia più proficuo incontrarsi e confrontarsi faccia a faccia, lasciando stare le polemiche e guardando a un futuro di collaborazione per il bene della nostra città. Solo una precisazione: Resurrexit, cosi' come la maggior parte degli eventi svolti in questi anni sono state ideate e realizzate dal sottoscritto e non certo proposte da altri. Proposte che ti invito ancora una volta a verificare.

Saluti
Teo Sinopoli


Risposta a Teo Sinopoli da Vincenzo Serafino

Caro Teo,
questa e' la mia risposta:
a) Festa della birra 2007 con il contributo comunale del suolo pubblico e relativo controllo  a.s.l. in quanto eravamo privi del cartaceo autorizzativo. Quindi contributo "0": organizzata totalmente da me.
b) Progetto di incoming turistico, proposte di artisti e spettacoli vari, anche queste regolarmente presentate negli ultimi 3 anni... dal Sig Giampiero Maraguccio che si autodefinisce IDIOTA - visto che per almeno tre anni ha creduto nella Vs buona fede, come me, e che, capito come l'ingranaggio funziona, e' tornato ad operare, come da vent'anni fa, in tutto il resto del mondo, ma non nella sua città.
c) Sicuramente la manifestazione Pasquale sarà certamente di  ottimo livello, vista la qualità la preparazione e la cultura nonche' l'onesta' del Professor Ulderico Nisticò. Ma il resto dell'inverno???? E la programmazione estiva??? il raduno nazionale delle Ferrari????la Fiera Nautica?? ma le barche dove le esponiamo?? al porto di Badolato?? ma dove sono finite le gare di kart, il supermarecross che e' stato svolto solo per esclusivo merito del SIG. RINALDO TIROTTA,  che per altro aveva proposto un anticipo di detta manifestazione ad agosto 2008 con l'esibizione dei campioni di motociclismo freestyle alla quale avete negato anche i permessi?? le gare di motonautica, i tornei di basket, le varie bande dei Carabinieri, finanza etc, escursioni a Soverato vecchia etc...
 Caro Teo, non dire cose  poco attendibili, di giovani e di proposte scritte e orali, ne sono pervenute a migliaia sui Vs tavoli, ma solo alcuni "eletti" hanno avuto la Vs attenzione. Come mai??? perche?? solo pochi e certi fatti sono le miei risposte alla tua comunque gradita risposta. Sono solo stracontento che alla guida della PROLOCO ci sia una donna eccezionale come persona e come professionista quale la Dott. Valentina De Pasquale alla quale vanno i miei migliori, umili e piu' sinceri auguri. Ne avrà bisogno come il sostegno di tutti.
Ora aspetto una risposta. Non con le frasi solite "stiamo programmando" " a breve".." e' in preparazione"... ma con FATTI.. siamo stanchi di vederci Catanzaro lido, per esempio, organizzare guinness dei primati da 10.000 persone a mare con 0 euro, o altro, ma a Catanzaro lido, vedi articolo sulla Gazzetta del Sud di domenica, le spiagge sono pulite...

Saluti 
Vincenzo Serafino


Risposta a Vincenzo Serafino da Teo Sinopoli

Caro Vincenzo, ancora una volta rimango stupito dalle tue affermazioni che danno ai più l'idea di un atteggiamento offensivo e diretto piuttosto che propositivo. Ancora una volta devo purtroppo sottolineare che disconoscendo l'attività che l'amministrazione porta avanti ti diletti a scrivere cose altrettanto non veritiere e per questo mi sento in dovere di rispondere. Come ti invitavo l'anno scorso aspetto ancora una tua proposta o di qualche tuo consulente esperto in materia di turismo e spettacolo che ancora però a distanza di un anno non mi e' arrivata e sarei davvero felice di valutarla purché sia seria e costruttiva insieme a te. Ora proverò a rispondere ai tuoi quesiti:

1) Per quanto riguarda il sito del comune fra qualche settimana siamo pronti a pubblicare il nuovo sito che e' tutt'ora in costruzione.

2) Programmazione: è appena finito il carnevale la cui sfilata si è conclusa con successo e questo non perché lo dico io ma per come ne hanno parlato i media locali e la gente comune; e' in preparazione Resurrexit per il periodo pasquale rappresentazione composta da un cast di 150 tra attori e comparse che sta suscitando grande interesse in tutta la nostra collettività e non solo. E' stata già pianificata e deliberata la prima fiera nautica che si svolgerà dal 15 al 18 maggio e che prevede l'afflusso di numerosi visitatori; oltre al raduno nazionale delle Ferrari sempre nel mese di maggio; potrei continuando ancora anticipando cose non definite ma penso solo questo e' tale a farti capire che ciò che dici sia privo di verità. Sulla costituzione di una consulta di giovani in ambito di programmazione turistica e di spettacolo mi trovi perfettamente d'accordo e pronto ad accoglierla già da subito magari dando come primo impegno comune l'organizzazione del primo maggio. Tutto ciò perché, e penso me ne darai atto, nella vita gli opinionisti sono tanti molto di più di coloro che si rimboccano le maniche.
Dimenticavo oltre alla programmazione del mio settore aggiungi quella dei miei colleghi alla cultura e allo sport.

Cordialmente
Teo Sinopoli


Soverato - Intervento di Vincenzo Serafino

Buonasera a tutti dopo tanto tempo mi è TORNATA voglia di scrivere una lettera aperta a tutti. Siamo arrivati a marzo 2009, la crisi perdura, e in tali periodi tutti quanti cercano di inventarsi strategie o stratagemmi per sbarcare il lunario o, come nel caso di pubbliche amministrazioni, inventarsi l'impossibile pur di aiutare la gente che vive e lavora e ad attraversare con meno danni possibili tale periodo. Per quasi tutte le amministrazioni... non per la nostra. Ho lasciato passare del tempo per vedere se ci fossero stati dei cambiamenti di direzione nelle strategie dell'amministrazione o parte di essa. La perseveranza e micidiale. Non sono riusciti a fare nulla. Non avremmo chiesto strade, piazze, o chissà cosa... semplicemente PROGRAMMARE.
A) NESSUN SITO INTERNET PROMOSSO DAL COMUNE E' PRESENTE IN ALCUN MOTORE DI RICERCA, OVE SI POSSONO TROVARE CASE IN AFFITTO, ALBERGHI ASSOCIATI, LISTINI UNIFORMI E RAPPORTATI ALLA STAGIONE E ALLA QUALITA' DEI SERVIZI OFFERTI.
B) NON VI E' ALCUNA PROGRAMMAZIONE ESTIVA IN PREPARAZIONE DEGNA DI QUESTO NOME, CHE POSSA FAR AFFLUIRE PERLOMENO DAI CENTRI VICINI TURISTI O ALTRE PERSONE.
C) OVVIO CHE NESSUN TOUR OPERATOR E' STATO CONTATTATO PER PROMUOVERE L'INCOMING TURISTICO A SOVERATO DATO CHE QUESTO SAREBBE IL PERIODO IDEALE
D) STRANO CHE DI ANNO IN ANNO VENGANO CAMBIATI I VARI "IMPRESARI" (Senese, Puntieri, etc...) non privilegiando l'offerta multipla che consentirebbe di avere prezzi più vantaggiosi degli artisti e una più ampia scelta (ipotesi migliore).
E) Perché rimanere sordi alle lamentele della popolazione e non ascoltare professionisti dei vari settori certamente più preparati del nostro assessore al ramo. Formate un gruppo di lavoro di giovani con idee nuove e poche costose anziché' spendere migliaia di euro per performance di inutili e decrepiti nonché fuori luogo artisti??

Vorremmo proporVi tante cose ma il problema e' essere ascoltati... sempre sognando il motto SOVERATO CITTA' DELLO SPORT E DEL TURISMO... SAREBBE bello se riuscissimo (almeno questa volta) ad avere una risposta dagli enti competenti.

CORDIALMENTE
V. SERAFINO G. MARAGUCCIO

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La vera storia del pezzo di carta

Un bel giorno, ai tempi dei lumini a gas, il bisnonno Piero prese il figlio Giuseppe e lo portò in cima al colle. Voleva che vedesse cosa aveva realizzato col sudore della fronte, e nel mostrargli le meraviglie della natura fiorente disse: << ho piegato la schiena al volere della natura e per servire il padrone, ma ti giuro che un giorno sarai tu il padrone di un pezzo di terra!>>. E così fu. Ma quelle parole avevano profondamente solcato l’animo del giovane Giuseppe al punto da decidere per suo figlio Roberto un avvenire diverso, sempre dopo aver comprato una casa in cui vivere comodamente. Al compimento del diciottesimo anno di età, Roberto fu condotto dal padre in cima al colle che, dopo aver mostrato la valle ricca dei colori di primavera, disse: << ringrazio Dio per avermi dato delle braccia forti ed è grazie alla mia forza che hai potuto studiare fino ad avere un pezzo di carta. Così potrai lavorare in qualche ufficio senza che la pelle bruci al solleone>>. Roberto conosceva la fatica del padre e sapeva quanto fosse stato fortunato, e come tutti i genitori avrebbe desiderato per il figlio Luigi un futuro ancora più roseo. Al compimento del venticinquesimo anno di età, Luigi accompagnò il padre Roberto davanti l’azienda in cui per trenta anni aveva lavorato come ragioniere. Fermi davanti all’ingresso e sollevando la testa al piano dove c’era il suo ufficio, il padre disse: << ho sopportato le angherie dei colleghi col sorriso perchè sapevo che con il mio stipendio avrei potuto mantenerti all’Università e avere un titolo ed un pezzo di carta. Da domani tu potrai comandare quelli come me! >>. Oggi Luigi guarda suo figlio Riccardo e si chiede dove ha sbagliato: << io non capisco! Dovremmo navigare nell’oro perchè abbiamo avuto in eredità dal bisnonno un pezzo di terra e dal nonno un pezzo di casa che ora vale un bel po’; poi grazie a mio padre ho raggiunto la laurea, che una volta non era solo un pezzo di carta, e quindi mi ritrovo con un lavoro ben retribuito. Con tutte queste possibilità ti ho fatto studiare e laureare nella migliore università del Nord ed oggi sei dottore in allevamento di girini, eppure non hai un lavoro. Non solo! Non puoi ritornare a coltivare la terra del bisnonno Piero, perchè non vale la fatica, e siccome la crisi ha stritolato chi non è nella Comunità Europea non puoi emigrare in America, dove non hanno i soldi per un tozzo di pane, né andare in Svizzera, dove le banche sono fallite. E non puoi pensare di fare lavori umili perchè sono tutti occupati dai rumeni. Ma allora che si fa?>>. Riccardo sente la peana del padre ma non si scompone, aspetta che la furia passi e gli spiega: << caro papà, in Italia è importante avere il pezzo di carta non saperlo usare, e poi è il paese più bello del mondo proprio perchè si può vivere senza lavorare! >>. Domani Riccardo fa le selezioni del Grande Fratello per il 2010, speriamo bene!

Filippo Apostoliti

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Muto come un pesce

La posizione del Gruppo Centro Sinistra Progetto per Soverato nel corso del Consiglio Comunale del 19 febbraio  è stata argomentata e puntuale, al contrario di quanto sostenuto dall’assessore all’urbanistica Matozzo (Vai all'Articolo... n.d.r.), che sebbene l’argomento fosse di sua stretta competenza non ha né relazionato né replicato. Semplicemente non è intervenuto. Meraviglia quindi che l’assessore, muto come un pesce in Consiglio Comunale, intervenga ora per suonare la gran cassa.

In merito alla dotazione di aree pubbliche avevamo parlato di falsità certificate e confermiamo questo pesante giudizio sull’amministrazione, anche oggi a seguito dell’approvazione in Consiglio Comunale del Piano delle alienazioni. Fra l’altro abbiamo dettagliatamente illustrato in una lettera inviata agli Uffici le ragioni di questo nostro giudizio. Sull’argomento non è il caso qui di soffermarsi. E’ invece il caso di ribattere alle accuse dell’assessore Matozzo, secondo cui il nostro gruppo si è mostrato “ incredibilmente sordo all’esigenza di un dialogo positivo, restando incartato nella solita rigidità preconcetta, tanto da votare contro il Piano Casa”. Nel corso dei nostri interventi abbiamo cercato di far valere il buon senso oltre che sollevare problemi di legittimità. Abbiamo detto a chiare lettere che l’area destinata alla edilizia scolastica avrebbe la necessità di essere riordinata e riqualificata anche alla luce dei dati sulla popolazione studentesca che fanno registrare insufficienza di aule per alcuni Istituti di Scuola Media Superiore e sovra-dotazione per altri; abbiamo fatto notare che il riordino si imporrà nel prossimo futuro anche per adeguare le strutture edilizie al nuovo assetto delle riforme, prima fra tutte l’elevazione della età dell’obbligo scolastico; abbiamo detto che il mondo scolastico e le strutture edilizie scolastiche sono un punto di forza della città e come tale necessita di particolare attenzione, di aggiunte di qualità e non di sottrazione di aree; che l’inserimento di un edificio residenziale in quel contesto ci sembra inopportuno e, anzi squalificante; abbiamo detto che una Amministrazione seria opera prefigurando con una visione di insieme  il futuro di una città e non come ormai da troppo tempo “per francobolli”: un albergo lì, una casa di sette piani là, anche se in mezzo a una strada, un punto di ristoro lì, anche se nel verde pubblico, un altro edificio là anche se nel bel mezzo di un’area scolastica …. Abbiamo anche detto che per dare risposta alla richiesta di casa da parte di giovani coppie le possibilità di intervento erano altre. Queste sono state le nostre argomentazioni che l’assessore all’urbanistica Matozzo definisce, ora sui giornali, vuote e banali. In Consiglio Comunale … niente. Come al solito, la risposta alle nostre posizioni è stata la votazione per alzata di mano, alla quale si è aggiunta l’astensione del gruppo Associazione Partito Democratico, motivata con la mancanza di tempo per studiare la pratica.

23 febbraio 2009
Gruppo Centro Sinistra Progetto per Soverato

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No al Porto di Catanzaro Lido

Se ci si accanisce ancora a spendere montagne di soldi per ricostruire il porto di Catanzaro Lido, vuol dire che siamo allo sbando totale, anzi, siete. L’ho detto e lo ripeto, è la posizione dov’è stato costruito il porto che è sbagliato. Quando ero bambino, a Catanzaro Lido l’arenile era allo stesso livello del lungomare, oggi, vi è un dislivello di circa tre metri. Il che significa che, i marosi, in modo del tutto naturale, hanno spostato tutta la sabbia in continuazione, vi è un’andata ed un ritorno ciclico, ma, la localizzazione del porto, impedisce il ritorno. A meno che, non è il piano stradale del lungomare che si è alzato insieme alle case, e questo è assolutamente impossibile, oppure, che in questi anni il livello del mari si sia ritirato di circa tre metri. Anche questo, secondo gli scienziati del settore, è assolutamente impossibile, poiché, al massimo parlano ci pochi centimetri di innalzamento/abbassamento dei livelli oceanici nell’arco di secoli. A conferma dell’erosione dell’arenile di Catanzaro Lido, che va dal porto al fiume Corace, di contro, a est del porto in località Giovino, in contemporanea l’arenile si è enormemente esteso rispetto a cinquant’anni fa. Questi sono i fatti storici incontrovertibili. Tutto ciò, ha messo in continuo pericolo la popolazione di Catanzaro Lido, e non possiamo dare la colpa alle violente mareggiate, che lo ripeto, sono del tutto naturali, se mai, la responsabilità è tutta nostra, o per meglio specificare, di chi ha amministrato e di chi continua ad amministrarci. Se si continua a perseverare ignorando tutto ciò, le cose volente o nolente si potrebbero ripetere e ancora più gravi….. (speriamo di no). Alla luce di tutto ciò, e per salvare e mettere al sicuro Catanzaro Lido, vi è una sola soluzione: eliminare del tutto e definitivamente il porto da li. Non me ne vogliano i Pescatori, per la quale nutro un grande rispetto, ma penso che il bene collettivo attuale e delle generazioni future, debba prevalere sugli interessi di pochi se pur legittimi. Ciò consentirà ai “marosi”, di rimodellare tutto l’arenile così com’era una volta, e salvare Catanzaro Lido. Anziché continuare a sperperare montagne di soldi per ricostruire e rattoppare un porto che, fra le altre cose in mezzo secolo non è mai andato a regime al cento per cento, continuando ad innalzare muri di contenimento sul lungomare, credo che bisogna individuare un’area attraverso le dovute ricerche scientifiche, per la costruzione di un mega porto turistico peschereccio ex novo. Magari, nel centro del golfo di Squillace, per servire un territorio quantomeno cha va da Catanzaro Lido a Soverato. Insomma, una mega struttura all’avanguardia, perché sia un grande volano di sviluppo turistico (oltre che per la pesca) che guarda a tutto il mediterraneo, e si proietta nel futuro. Questo a mio avviso, è un modo di ragionare serio e futuristico.

Soverato
Fausto Pettinato

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Risposta al Sindaco di Satriano Michele Drosi

Ho personalmente seguito giorno per giorno i lavori, tra i quali uno di questi vi ho incontrato, come ha citato nella risposta era venuto a controllare i lavori e spero si renda conto della situazione che viviamo, anche se era già al corrente. Come promesso di mia iniziativa al termine dei lavori vi avrei scritto una nuova lettera di congratulazioni, anche se ancora non siamo al termine (ma ci siamo quasi) volevo congratularmi per il lavoro rapido che è stato svolto fino a questo momento, nella speranza che venga concluso, e nel minor tempo possibile vengano ripristinati tutti i danni causati dalle ditte che hanno lavorato con i propri automezzi sia nelle strade pubbliche che private. Volevo allegare foto dei lavori, ma non me ne ha dato il tempo visto che mi ha anticipato e i lavori non sono ancora conclusi e quindi non ho potuto scattare nessuna foto con la strada pronta, ma spero di allegarle nei prossimi giorni, senza dover allegare altre foto dei danni causati nella speranza che anche quelli vengano riparati, sia nella strada pubblica che in quelle PRIVATE. Non vorrei che alla fine si è venuto a risolvere un problema pericoloso e sono stati creati una marea di danni senza che nessuno alla fine se ne interessi. E quindi vorrei soltanto pubblicare foto di strade degne ti essere percorse in auto, e non a cavallo. Detto questo non mi resta che concludere nella speranza che ogni cosa torna al proprio ordine e che non ci si dimentichi di noi.
P.S. una volta che eravate sul posto quei 50metri di strada potevano essere riparati tutti non solo nel pezzo franato, forse pretendo troppo, allora diciamo che questi lavori li prendo come una soluzione temporanea nell'attesa che si rediga un progetto per una strada più sicura (cosi si evita di aprire un altro problema). Grazie per l'impegno dimostrato e per essere sempre a disposizione.

Distinti Saluti
Un Cittadino


Risposta a cittadino anonimo da Michele Drosi Sindaco di Satriano

Caro cittadino anonimo di Santa Tecla, nel comunicarti che spesso e volentieri vengo da quelle parti per rendermi personalmente conto della situazione e dei problemi relativi a quella contrada (Vai all'articolo... n.d.r.), Ti informo  che la strada che, a causa dell'alluvione di gennaio, era franata è stata già sistemata a tempo di record, mentre l'autostrada del sole che collega il mondo è ancora chiusa.

A disposizione per qualsivoglia situazione,

Cordiali Saluti

Michele Drosi
Sindaco di Satriano.

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E CHE LA STRUMENTALIZZAZIONE CONTINUI...

Smentisco nel modo più categorico quanto riportato nei sottotitoli di un organo di stampa attinente ad un  art. pubblicato  martedì 10 febbraio scorso e nel quale relativamente ad un comunicato stampa  sui fenomeni dell’ inquinamento elettromagnetico sarebbe stata riportata  una mia  dichiarazione   e cioè che i decessi dovuti a patologie tumorali a Soverato Sup. sarebbero stati causati dagli “effetti dell’inquinamento elettromagnetico”.  Si fa presente, pertanto, che tale affermazione rappresenta libera interpretazione della redazione giornalistica in questione alla quale tra l’altro quel comunicato mai fu inviato  ed invito quanti hanno tratto tale deduzioni e quanti hanno   manifestato il proprio disappunto come il primo cittadino Dr. Raffaele Mancini, per una tale dissonante affermazione, di porre  maggiore attenzione ai contenuti dei vari comunicati al fine di trarre   una migliore ed obiettiva valutazione degli stessi.

 Si ribadisce, per tutto ciò, quanto riportato nel virgolettato  rammentando che tale problematica fu dal sottoscritto sollecitata nel lontano 2001 quando ricopriva la carica di consigliere comunale: 

“Ritengo opportuno evidenziare, a tal proposito come, in particolare, a Soverato Sup. nell’ultimo decennio si siano registrati un numero considerevole di  decessi  per patologie tumorali in soggetti di media età e questo basta per porre, anche se senza allarmismi,  in modo serio e costruttivo  tale problematica  al fine di  garantire la tutela della salute e che tale è un  diritto  prioritario rispetto a qualsiasi interesse pubblico o privato”. 

Pertanto l’allarmismo di cui ha ritenuto parlare lo stesso Primo Cittadino è stato fugato a priore in premessa ed chiaro che un invito ad una attenta valutazione e maggiore percettibilità  rispetto ad un fenomeno che rappresenta un dato di fatto non può essere preso quale pretesto per proseguire sulla strada della strumentalizzazione e della retorica  che sarebbe ora si mettesse  da parte. 

Riguardo, invece, all’affermazione del Sindaco rispetto all’inesistente correlazione lineare tra onde elettromagnetiche e forme neoplastiche c’è da precisare che la  IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) definisce le onde a bassa frequenza  possibili cancerogeni, la correlazione con alcune patologie viene quindi ritenuta molto probabile nell’aumento dei casi di leucemie nei bambini, molto dubbia nell’aumento dei casi di leucemia nell’adulto. Riguardo alle radiofrequenze, afferma la stessa agenzia, è nebbia assoluta, salvo che per gli effetti acuti di tipo termico, ma riguardo agli effetti cronici (leggi tumori) è tutto da dimostrare anche se non si può escludere a priore. 

Il che non conferma e non esclude nessuna possibilità ed il fatto stesso che l’Amministrazione attiva si sia posto il problema invitando il   Consiglio Comunale a deliberare in materia di installazione di nuove stazioni radio significa che tutto sommato tutta questa tranquillità e tutta questa sicurezza in fondo non la può garantire nessuno ne tanto meno un  medico, sicuramente competente, che ricopre la carica di Sindaco.

Vincenzo Cilurzo

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Alla cortese attenzione del Sindaco di Soverato Dottor Raffaele Mancini

Chiliamacisegua prende atto della sua sensibilità al problema e della sua volontà di attenersi alle disposizioni dettate dall'Ordinanza del Sottosegretario on Francesca Martini in tema di esche avvelenate, già in vigore da gennaio 2009.

La nostra Associazione può cambiare idea, parere, da un momento all'altro: prima contro, poi a favore.

Come una banderuola, non mossa, agitata dal vento bizzarro di un capriccio, ma  convinta dal soffio di chi promuove e lo dimostra, che Misericordia e Legge, l'imperativo richiesto dal Vice Ministro alla data del suo insediamento, è una strada praticata dalle azioni e non solo promessa dalla teoria del “domani, vedremo”.

A sua disposizione, signor Sindaco, per promozionare Soverato come terra meravigliosa e ospitale non solo per vacanzare, ma per viverci.

Grazie per l'attenzione

Rosanna Marani
Chiliamacisegua

www.chiliamacisegua.org

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Risposta a Rosanna Marani

Il Comune di Soverato ha sempre rispettato tutte le vigenti leggi sanitarie in materia. In più lo stesso Ente eroga ogni anno 45.000,00 € all’anno alla Lega degli Amici del Cane per il mantenimento dell’oasi canina sita in territorio comunale. A riguardo dell’attenzione sui problemi ella salute e del rispetto della specie canina non penso di dover ricevere lezioni da nessuno, essendo figlio di un veterinario che più che curare amava i cani. Allego la mia ordinanza n. 59 del 27/08/2008 contro il maltrattamento di animali. Nonostante ciò tali barbari episodi di presunto avvelenamento (dico presunto in quanto non ho ricevuto alcun esito autoptico) esistono, ma non possono essere ribaltati quali episodi di insensibilità od addirittura di colpa del Sindaco ne tantomeno utilizzati in modo artato per cercare, più in generale, di colpire l’immagine di Soverato.

IL SINDACO
(Dott. Raffaele Mancini)

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VEDI SOVERATO E POI MUORI

A Soverato, continua l’usanza barbara  e recidiva dell’uso e abuso dei  bocconi avvelenati per far fronte al randagismo , sotto lo sguardo abbagliato dal riverbero del sole, che impedisce alle Autorità di vedere e di provvedere. La vergogna dell’inciviltà che si dimostra con questi atti, è soppiantata dall’indifferenza.

Pochi giorni fa , per strada, alla mercè di chiunque, in localita' il Piano di Soverato superiore, provincia di Catanzaro, sono stati trovati vassoi apparecchiati con gocce prelibate di veleno, vigliaccamente mascherate da cibo, per procurare la morte dopo terribili sofferenze e una lunga agonia, a creature affamate, indifese e abbandonate dal loro legittimo proprietario: il Sindaco che in base alla Legge 281/1991 ha il dovere invece, di proteggerle. Le Guardie Zoofile che hanno gia' effettuato un sopralluogo, sono in possesso della testimonianza di  un privato cittadino che, unico tra tanti inadempienti, sordociechimuti,  ha mostrato un alto senso civico denunciando l’accaduto ed ha richiesto al veterinario dottor Giosito Mascaro di effettuare le analisi di rito.

Sostituendosi al Sindaco Raffaele Mancini che sarebbe il caso si assumesse , d’ora in avanti, le sue responsabilità accollandosi tutti i doveri che la sua carica comporta.

Non può, infatti,  venire meno all’obbligo di eseguire l’iter previsto in questi casi, imposto dalla Ordinanza in vigore da gennaio 2009,  firmata dal Sottosegretario al Welfare, on Francesca Martini.

Oppure qui da queste parti, la Legge , le disposizioni del Ministero in materia, sono una cosuccia da tenere in poco conto?

Meglio investire fondi per potenziare il Turismo, magnificare nei depliant panorami stupendi, bellezze locali, anfratti meravigliosi?

Meglio  seguire la tradizione della insensibilità verso i randagi, ovvero ammazzarli, cosi le inadempienze del Sindaco sono sepolte sotto terra o incenerite?

E il rispetto delle Legge e della vita? Sono un plus che non fanno parte del pacchetto promozionale da offrire alle Agenzie di Viaggio. Chiliamacisegua a fianco dell’on Francesca Martini, impegnata a promuovere e sostenere battaglie di civiltà, provvede alla bisogna.

Si fa promotrice di diffondere in Italia e all’estero, come ha già fatto per il Molise, la Sardegna, la Sicilia, quanto dolore e indifferenza verso i randagi, il mare e le spiagge e il folklore della ridente Calabria, celino dietro la sua patina di allegria e giovialità.

“La Calabria, bellissima regione tra due mari, con la sua storia, tradizioni, foto, proverbi, ricette, modi di dire...”

E di avvelenare i suoi animali.

Soverato? Calabria?

No. Grazie

Rosanna Marani
Chiliamacisegua

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Un giorno di noia calabrese

Questa mattina, al risveglio, la consapevolezza che in Calabria ci sia poco da fare e vedere ha suscitato la noia nel mio animo. Da buon testardo calabrese, decido di non arrendermi all’apatia, così alle dieci in punto esco e raggiungo una bella panchina, arrugginita graffitata e circondata dal cemento armato, su cui mi siederò a riflettere sul da farsi.
Vedo passare un uomo di colore e, sebbene indossi giacca e cravatta, sono sicuro che è un clandestino. Allora, penso che potrei dargli fuoco perchè il prezzo della benzina è sceso ai minimi - in tempi di crisi non è male! - e poi a chi interesserebbe la vita di un clandestino? Giusto al sindaco di Riace! E quanta invidia potrei suscitare nei piromani estivi! Certo, valla a trovare una bella piazzola libera dai parcheggi, senza dover litigare col parcheggiatore abusivo, che ama accatastare le macchine una sull’altra. No, a me però non piace litigare, preferirei piuttosto violentare una donna, ecco! Non rischio nulla, in Italia il reato è tollerato al punto che se la donna reagisce in malo modo sono autorizzato ad usare maggior violenza. Però è quasi l’una e dovrei aspettare la sera ed acquattarmi dietro una siepe in campagna ad aspettare una coppietta. Ci vuole troppo tempo e poi con questo freddo rischio di prendermi l’influenza, non ne vale la pena! Uffa, possibile che non si possa godere di una scarica di adrenalina?
Magari una bella corsa in macchina potrebbe fare al caso mio. Già mi vedo girare in fondo al corso, schiacciare il pedale e provare a buttare i pedoni giù come birilli. Accidenti è l’ora di punta e sono vicino alla scuola. Rischio di rimanere bloccato tra le fila dei genitori in attesa dei pargoli in sesta fila. E poi non devo dimenticare che sono astemio! Non posso fermarmi a bere una birra dopo aver ucciso il passante per aspettare che qualcuno mi faccia la festa. Insomma, il tempo scorre e non ho trovato che diavolo fare ed in più si è messo a piovere. Oddio, piove!
Ma certo, perchè non ci ho pensato prima? Andrò sulla spiaggia e mi siederò su uno scoglio ad aspettare. Come, che cosa? Come è vero che l’alba segue la notte così dopo una pioggia a catinelle segue una bella frana! Con il gasolio risparmiato accenderò un grosso falò ed inviterò a fermarsi qualche bella donna ed il clandestino di prima. Dopo, tutti insieme aspetteremo che la montagna venga verso di noi, e che i torrenti portino a valle quello che i bravi cittadini hanno posato sulle rive giusto un attimo prima della piena. Se saremo fortunati potremmo trovare una lavatrice seminuova da rivendere al rigattiere e con i soldi andare a mangiare la pizza. Che stupido a non aver pensato prima che in Calabria non si possono fare quelle cose brutte che accadono al Nord per rompere la noia. A noi basta la pioggia, ci accontentiamo di poco, vero?

Filippo Apostoliti

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Sviluppo edilizio? Si favorisca la ristrutturazione del patrimonio esistente!

Apprendiamo con stupore l’entusiasmo che si sta creando attorno a nuove iniziative immobiliari riguardanti la costruzione di edifici da vendere sui mercati esteri in alcune aree della Calabria. Operazioni di tal genere non sono, purtroppo, nuove nella regione. Grandi “villaggi” turistici – in realtà complessi immobiliari di notevoli dimensioni – sono sorti, negli anni scorsi, in diverse zone della fascia costiera, soprattutto di quella ionica. L’idea che ne è alla base è quella, come si legge nei titoli dei giornali, di avviare un percorso di sviluppo turistico, simile a quello della Costa Brava spagnola. Nessuno si chiede, però, quali siano le ricadute occupazionali di tali iniziative. Intendiamo le ricadute stabili, non quelle legate alla mera realizzazione delle strutture. Nessuno si chiede se davvero, oggi, in Spagna o in altri Paesi siano ancora perseguiti modelli si sviluppo basati sulla cementificazione delle coste. Come è noto, infatti, la Spagna comincia a porre severi limiti a tali iniziative di sviluppo turistico. Nessuno, infine, si chiede se davvero si possa continuare a consumare in maniera scellerata e miope le risorse ambientali e naturali della regione, per la realizzazione di ampi complessi immobiliari dichiarandone finalità turistiche. Colpisce e rattrista apprendere che tali iniziative andrebbero a riguardare alcune tra le poche aree costiere ancora parzialmente preservate. Se ciò dovesse accadere, queste aree diverrebbero simili alla gran parte della fascia costiera calabrese, che va trasformandosi in un continuum di seconde case utilizzate solo pochi giorni all’anno e, spesso, soggette al degrado. Qualcuno riflette sul fatto che operazioni immobiliari di vasta portata consumano, in maniera irreversibile, le risorse naturali, cioè ciò che davvero rende bella e turisticamente attrattiva la nostra regione? Conosciamo già le risposte a tali interrogativi. Chi si pone queste domande – si potrà obiettare – è nemico dello sviluppo turistico ed economico. Non ha a cuore le sorti occupazionali. Forse è un ambientalista di maniera. Non è così. Quel che diciamo è solo di guardare alle esperienze passate. Di riflettere sul fatto che un modello di sviluppo come quello proposto non è né sostenibile né conveniente. Si vuole incentivare il turismo estero? Bene, lo si faccia come si è fatto in Toscana o in alcuni centri della Sicilia. Lo si faccia favorendo la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, soprattutto nei centri storici. Lo si faccia incentivando la creazione di strutture ricettive in aree che ne sono sprovviste, perché queste hanno ricadute occupazionali stabili. Soprattutto, lo si faccia valutando i costi e i benefici che le operazioni immobiliari comportano. Non vorremmo, infatti, che i benefici per pochi comportassero costi per tutti, soprattutto per le generazioni future che non potrebbero godere più della bellezza delle coste, sacrificata su un’idea effimera e distorta di sviluppo.

Soverato, 11/02/2009
Ass.ne Culturale “Soverato nel cuore”

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PICCOLI DEPUTATI CRESCONO
I ragazzi del CIOFS/FP di Soverato al Parlamento.

Piazza Montecitorio/Foto di gruppo con l’On. SorieroUn’esperienza incantevole l’hanno definita gli allievi del Centro Italiano Opere Femminili Salesiane di Soverato, quella della visita guidata a Roma che si è tenuta dall’1 al 5 febbraio. I momenti salienti della visita sono stati parecchi ma da menzionare in particolare c’è l’esperienza alla fiera internazionale di Cosmetica, la visita alla fabbrica della “Tocco magico” e la visita alla Camera dei Deputati.

A Piazza Montecitorio ad accogliere gli alunni del Centro Italiano Opere Femminili Salesiane di Soverato, accompagnati dalla direttrice del Centro Suor Anna Guarino, dai Coordinatori Alessandro Catalano, Carmen Macrina, dalle tutor Angelica Melina e Antonella Leone e dai docenti Santostefano, Sestito e Scopelliti è stato L’Onorevole Pino Soriero, già sottosegretario di Governo e attualmente presidente dell’Associazione “Il Campo”, che ha voluto fortemente questa visita. Dopo la foto di rito, gli alunni hanno rivolto all’Onorevole Soriero alcune domande, frutto dell’attento lavoro che nelle settimane precedenti avevano svolto a scuola. I ragazzi, nel porgere le domande, si sono voluti soffermare sulla Costituzione, sulla crisi economica, sulle leggi Europee, sull’anomalia registratasi nella precedente legislatura circa l’utilizzo dei voti dei Senatori a vita. L’On. Soriero ha risposto alle domande dei ragazzi compiaciuto dell’attenzione e della serietà con cui hanno voluto interloquire. Concluso l’incontro con l’Onorevole Soriero, i ragazzi hanno potuto ammirare la bellezza della facciata del Bernini di questo seicentesco palazzo, nonché lo stile tutto particolare degli arredi interni in quercia intarsiata. Suggestivi i momenti di visita alla stanza cosiddetta “della Lupa”, dove si svolgono alcune cerimonie e della stanza detta “gialla” ora intitolata ad Aldo Moro con gli arredi concessi in comodato d’uso dalla sovrintendenza della Reggia di Caserta. La visita è stata un momento anche di carattere storico/istituzionale visto che tale palazzo nato per scopi diversi (fu di proprietà dello Stato Pontificio) divenne sede della Camera dei Deputati dal 1871. Questo palazzo insieme a palazzo Madama, sede del Senato, rappresenta la massima espressione della Democrazia e della Libertà del nostro Paese perché è in esso che sono rappresentate le espressioni politiche scaturite dal libero voto ed è in esso che si emanano le leggi del nostro Stato. Il valore simbolico di tale visita, -dice la direttrice del centro-, vuole essere un segnale forte ai nostri giovani che devono imparare ad apprezzare e difendere i valori della nostra Repubblica ed in particolare quelli espressi da istituzioni dove si esplica uno dei poteri dello Stato : quello legislativo. La visita si è conclusa all’interno dell’aula della Camera, dove da vicino, i ragazzi hanno potuto capire come e dove si decidono le sorti della nostra democrazia.

Il coordinatore del corso “Acconciatori”
Alessandro Catalano

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SITUAZIONE CRITICA SULLA STRADA DI COMPETENZA DEL COMUNE DI SATRIANO E DAVOLI
Lettera aperta ai Sindaci Michele Drosi e Cosimo Femia

Strada dissestata tra Davoli e SatrianoCome prevedevo nessuno si è preoccupato della situazione nella quale ci troviamo, illustrata nell'articolo di qualche giorno fà ( Vai all'articolo... n.d.r.)! Anzi tendo a precisare qualcuno è ritornato a controllare la situazione, pensando di risolvere il problema allestendo una segnaletica molto più grande e alzando una rete la dove la strada e franata. La rete non so a cosa possa servire forse per segnalare meglio il pericolo questo non lo so (peccato che non ho foto per farvela vedere) o forse perchè si sono resi conto che quella che c'era prima faceva veramente pietà e se ne stava venendo giù insieme alla strada, ma la cosa più bella sono i nuovi segnali che hanno portato, segnali giganteschi quelli dei lavori in corso che utilizzano in autostrada affinché si possano vedere dalla lunga distanza, e avvisano prudenza perchè qualcuno la starà lavorando (ma lavori io non le vedo come qualche giorno fà) tutto è rimasto invariato, non proprio tutto perche qualche buca diventa sempre più grande e qualche altro pezzo di strada inizia a staccarsi come ci si immaginava. Non c'è bisogno di ripetere le stesse cose della volta passata, volevo solo allegare altre foto riguardando appunto lo stato generale della strada, una piccola strada trascurata da parte delle amministrazioni comunali di Davoli e Satriano, come i cittadini che vivono in questa via! 

Nelle foto ho messo in evidenza le buche più critiche e parti dove la strada potrà cedere da un momento all'altro ma la via e critica per tutto il suo percorso. Attendo qualche chiarimento da parte di qualcuno interessato, che sia del comune di Davoli o Satriano forse dovevo specificare quella volta, bene specifico ora, che sia DROSI o che sia FEMIA attendo una svelta risposta, perchè non si possono aspettare tragedie, tendo a puntualizzare che su questo tratto di strada passa ogni mattina lo scuolabus con bambini dentro, e siccome la strada in alcuni altri punti sta cedendo, lascio immaginare cosa potrebbe succedere se in quel momento è in transito lo scuolabus, detto questo mi ritiro aspettando che si muovi qualcosa, sperando che questo qualcosa non sia la strada!

Distinti saluti.
Un cittadino

Strada dissestata tra Davoli e Satriano Strada dissestata tra Davoli e Satriano Strada dissestata tra Davoli e Satriano Strada dissestata tra Davoli e Satriano

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I Giovani in politica a Soverato

Si fa un gran parlare di giovani in questo periodo a Soverato. Soprattutto a livello politico. Gli stessi vengono tirati per la giacchetta in polemiche od in situazioni scomode. Vi sono, ovviamente , ragazzi che pur di avere una qualche visibilità si lasciano trascinare, pur senza averne la competenza e la capacità dialettica, in discussioni senza fine e chi, come il sottoscritto, riflette su quale potrebbe essere il futuro di questa nostra splendida città.

A livello politico non si può non notare come il continuo depauperamento della qualità politica dei nostri amministratori sia quasi arrivato all'estremo. Questa eccezionale trovata chiamata legge elettorale maggioritaria permette al Sindaco, o candidato, di scegliere i propri compagni di viaggio considerando più il "portafoglio voti" che l'effettiva integrità morale, intellettuale, culturale oltre che la valenza dal punto di vista politico-amministrativo. Assistiamo così alla "professionalizzazione" della politica locale.

Mi spiego meglio: signori che non hanno mai avuto altra occupazione e che non hanno mai dimostrato nulla nella vita se non l'insolita capacità di reperire voti per se ed i propri familiari alle elezioni amministrative. Una volta, nei famigerati tempi del pentapartito, almeno a livello locale le personalità amministrative venivano ricercate tra la società civile privilegiando chi, per meriti professionali – sociali – culturali, aveva la possibilità e le doti di mettere le proprie capacità al servizio della collettività. Oggi, purtroppo, tutto questo non esiste più e continuiamo a notare come, una volta arrivati al "potere", le nuove leve politiche facciano di tutto per emulare, senza conoscerne l'effettivo modus, quello che di sbagliato hanno fatto i politici prima di loro.

Da giovane di Soverato provo a lanciare una provocazione. Invece che essere tirati in ballo da questo o quel signore che ci utilizza solo per avere un altro slogan elettorale perchè non ci si mette insieme da soli?? perchè non si lasciano a tutti i "vecchi" della politica le beghe dei partiti, delle lobby, del conto delle schede elettorali e non si lavora, per una volta alla redazione di programmi politici condivisi e realizzabili. Meglio la nostra inesperienza della sporcizia di taluno e, personalmente, preferirei più essere tacciato di poca esperienza che essere innalzato a simbolo della gioventù di una lista in cui il solito buontempone, magari in politica da anni con poche soddisfazioni, cerchi di nascondere a se stesso e agli altri di essere un inetto sacrificando l'onore e l'orgoglio "illibato" di un giovane inconsapevole.

Per questo motivo mi piacerebbe che tutti i giovani con o senza esperienze politiche, con o senza tessere di partito, con o senza lobby alle spalle si confrontassero a Soverato per la creazione di una lista civica, senza colori né padroni che possa far veramente realizzare un programma Giovane. Chissà magari assegnando un ruolo di "consulente esterno", non retribuito ovviamente, a personalità politiche di spicco dell'ultimo decennio Soveratese. Vi immaginate un gruppo di giovani al governo della Città? Vi immaginate l'apporto costruttivo che gente come Mancini, Calabretta, Costarella ed altri potrebbero dare in termini d'esperienza ma restando fuori dalle stanze dei bottoni? Forse sono un sognatore, forse credo che sia possibile una cosa del genere ma non riesco a continuare a vedere la mia città degradarsi continuamente.

Riflettiamoci Insieme
Ganimede

 

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La nostra Costituzione non è "filosovietica"

Ci chiediamo se i parlamentari del PDL abbiano una propria autonomia di pensiero e di azione o se vivano in una prigione dorata fatta di privilegi economici e sociali, ma al prezzo della più totale e silenziosa acquiescenza al leader. Sì, perché definire la Costituzione Italiana “filosovietica” è una affermazione priva di senso storico. Non solo. Evidenzia una ignoranza sul lavoro svolto dall’allora “Costituente”, cui prese parte la migliore intelligenza italiana del dopoguerra.
All’interno di Forza Italia e di Alleanza Nazionale sono presenti giuristi di livello indiscusso e comunque uomini di legge e dal passato politico importante. Possibile che nessuna prenda l’iniziativa di sottolineare al proprio leader che non si può affermare che la Costituzione Italiana sia “filosovietica”? Possibile che Berlusconi quando è in difficoltà non sappia fare altro che evocare il comunismo? Ma scusate… vedete comunisti in giro? Vedete rischi di rivoluzione proletaria?
Onorevoli e Senatori del PDL, per favore, offrite uno scatto di orgoglio e difendete la nostra Costituzione e la Vostra credibilità di uomini liberi di pensare e di parlare. E ditelo, al Vostro leader, che la Costituzione italiana non è filosovietica, ma è il frutto del pensiero più libero che la storia del nostro Paese sia mai stato in grado di esprimere.

SOVERATO NEL CUORE.
Gianni Sgrò
Francesco Raspa

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Serve la rivolta del paese democratico contro le norme fasciste

E’ una giornata nera per l’Italia, lo stato di diritto, la Costituzione. Tre emendamenti aberranti, proposti dalla Lega, sono passati oggi al senato nel testo sulla sicurezza predisposto dal Governo. La denuncia da parte dei medici che prestano cure nei confronti degli immigrati clandestini, il registro dei  “senza fissa dimora” che introduce di fatto il “reato di povertà” e la legalizzazione delle “ronde padane” rappresentano tre misure ingiuste, sbagliate e dannose. Gravissime e dalle conseguenze ancora non del tutto esplicitate. Contro di esse deve crescere subito nel Paese un’ opposizione sociale e politica durissima. Partiamo dalla prima questione: l’articolo 32 della Costituzione recita “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. E’ l’unico articolo in cui, non a caso, non si fa riferimento al “cittadino”, ma all’individuo. Sulla sua base sono stati consentiti l’accesso alle cure per tutti, anche gli immigrati non in regola. Trasformando i medici in delatori si nega questo diritto, si rischia di introdurre una medicina parallela (e speculativa) a cui gli immigrati per il timore di essere denunciati saranno costretti a rivolgersi o addirittura incentivare il non ricorso alle cure, per lo stesso timore, con il rischio di mettere così  in pericolo la salute di tutti. A nulla sono valsi gli appelli dell’ordine dei medici e di tante associazioni umanitarie che in questi mesi hanno messo in guardia da questa vera e propria aberrazione giuridica oltre che umana. La furia della Lega e la sua capacità di condizionamento dell’intera maggioranza hanno finito per prevalere sul diritto e sulla ragione. Seguendo questa logica perversa si è approvato anche il censimento dei “clochard”: una pulizia etnica basata sul censo e si è affermata l’assurdità della povertà come colpa di chi ne è vittima. Si torna ai primi dell’800, altro che welfare, politiche sociali. La lotta all’esclusione sociale viene trasformata in una odiosa guerra contro gli esclusi. Lo Stato, invece che accogliente e regolatore, diventa nemico e persecutore a cui sfuggire, nascondersi, alimentando così clandestinità ed illegalità. La ciliegina su questa disgustosa torta è rappresentata dal riconoscimento delle ronde padane (non armate..canta vittoria il PD..) legittimando la giustizia fai da te, intralciando l’azione delle forze di polizia e gettando altra benzina sul fuoco degli episodi di intolleranza drammaticamente registrati in queste settimane. Terribile anno, quello appena cominciato. Su provvedimenti di questo genere bisognerebbe chiamare a raccolta, subito, tutta l’Italia democratica, indire una mobilitazione straordinaria, promuovere obiezione di coscienza. Mi auguro che su questo il mondo cattolico e quello dell’informazione facciano sentire la propria voce, almeno quanto sul caso di Eluana Englaro. E l’opposizione in Parlamento, se c’è e non è troppo addolcita dall’accordo sulla legge elettorale per le europee, faccia sentire forte la propria voce, faccia ostruzionismo, faccia appello al Paese. Se non ora, quando?

Nuccio Iovene

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Il cavallo di due proprietari muore assetato
Lettera aperta ai Sindaci Michele Drosi e Cosimo Femia

Strada dissestata tra Davoli e SatrianoOgni anno ci troviamo nella stessa situazione, la nostra cara strada situa in Via Santa Tecla che fa di confine tra il comune di Satriano e Davoli ha dei segni di cedimenti, questi segni hanno sempre provocato l'abbassamento del manto stradale senza mai fortunatamente cedere, le nostre amministrazioni dopo molte lotte per vedere di chi era il compito di togliere soldi dalla tasca decidevano sempre la stessa cosa, passiamo uno strato di asfalto e chi si e visto si e visto, oppure molte volte gli stessi residenti si sono dovuti adoperare di pala e cemento per far tornare tutto al proprio livello. Anche dalle foto scarse che ho inserito si notano questi doppi strati che non facevano altro che appesantire il manto stradale. Dopo la violenta pioggia del 13 gennaio si notavano le famose crepe alle quali siamo abituate ogni anno in questa zona con l'unica differenza che questa volta dopo qualche giorno una parte della strada si e staccata e sprofondata sulle proprie basi che non sono state mai rigidi. Ecco come si possono notare i diversi strati nelle foto di cemento e asfalto. Ora mi chiedo, quanto dovremmo ancora aspettare affinché questa strada venga messa in sicurezza? Aspettiamo i soldi dal governo richiesti per la calamita naturale oppure un morto? Direte, che sono esagerato, può essere vi rispondo io, ma poi quando succedono le disgrazie inizieremo a chiederci (si poteva evitare?) e non solo noi lo chiederemo, ma avvocati e magistrati e i soldi della calamita naturale li mangeranno loro con processi e via dicendo. Oppure aspettiamo che qualche autista distratto o qualche mezzo più grande finisca per invadere l'abitazione che si scorge al lato come noto sia già successo anche se lievemente visto che sul muro di confine recinzione ci sono i segni evidenti che qualcuno c'è andato contro!! Quanto dovremo aspettare affinché un aspirante sindaco o un consigliere venga dalle nostre parti a verificare la situazione e dare il via ai lavori visto che i cartelli lavori in corso ci sono, ma io dei lavori da quasi un mese non vedo neanche l'ombra? Forse le prossime elezioni? Vi vorrei ricordare che noi siamo cittadini sia nel periodo delle elezioni, sia specialmente durante gli anni di mandato! Inviterei a fare un giro per tutta la via Santa Tecla e Messer Giovanni per notare la situazione di questa strada inclinata in molti altri punti a rischio cedimento e non con la macchina ma a piedi affinché si possano notare meglio i cedimenti. Detto questo vorrei ringraziarvi per il pronto intervento per guasti all'illuminazione stradale che ha subito danni sia nella zona illuminata di Davoli sia in quella di Satriano (dopo qualche mesetto ce l'avete fatta). Spero di non dover attendere altri mesi (già uno e andato quasi) per la strada che e veramente in uno stato pietoso, cosi come il nostro bel ponte dell'era Mussolini che presenta due buche o meglio crateri sia all'entrata che all'uscita che per evitarli si rischia sempre di baciare un muro con la macchina oppure nel caso non si fa in tempo ad evitarli si può tranquillamente salutare una ruota se non anche qualche tenuta, per non dire delle crepi che ogni tanto si notano, che ne dite di mandare qualcuno di competenza a dare un occhiata? ha anche gli anni suoi quel ponte. Ripeto non aspettiamo i danni provvedete ad attivarvi il prima possibile e non con le solite storie che e compito del comune di Satriano o Davoli perche alla fine i cittadini che ci rimettono sono di entrambi i comuni, quindi collaborate insieme, e per il bene dei vostri votanti. E tanta bella la collaborazione, e voi andate a cercare sempre le guerre. I vigili hanno fatto il proprio dovere segnalando il pericolo, anche se si può notare con che scarsità viene segnalato, ora tocca a voi prendere una decisione prima che sorga qualche cosa di grave.

Distinti saluti
Un cittadino.

Strada dissestata tra Davoli e Satriano Strada dissestata tra Davoli e Satriano Strada dissestata tra Davoli e Satriano

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In risposta all'articolo de Il Domani del 4 febbraio

Leggendo l’articolo “L’equilibrismo di Riccio” pubblicato da” Il Domani” del 04 febbraio 2009 ( vai all'articolo... n.d.r.) rilevo come questo giornale per vendere qualche copia di giornale sia disposto, oramai, ad avventurarsi in pubblicazioni che nulla hanno a che fare con il giornalismo di cronaca, anzi con il giornalismo in generale. Non scrivo per difendermi dalla spazzatura che mi è stata rivoltata contro nell’articolo poiché ritengo che la mia esperienza politica, seppur breve, è stata sempre contraddistinta dalla coerenza, fedeltà al partito UDC e in linea con i valori cristiano democratici e saranno i cittadini di Soverato a giudicare il mio operato. Se il termine democristiano, utilizzato nell’articolo, è inteso in senso dispregiativo e giustizialista, allora sono fiero di essere cristiano democratico. Gli appellativi “doroteo”, “cerchiobottista”, “camaleontico” e quant’altro è uscito dalla penna dell’autore dell’articolo, che peraltro neanche ha il coraggio di firmarsi, sono espressioni, del tutto gratuite, prive di riscontri circostanziati, mirate a sferrare un attacco fazioso e personale, non certo volto a stimolare una sana e costruttiva dialettica politica. Forse è un caso ma “Il Domani” diventa irragionevolmente ostile nei miei confronti quando il sottoscritto utilizza altre testate giornalistiche per esprimere le proprie idee ed opinioni politiche. Se così è, sono stati oltrepassati i limiti del grottesco. D’altra parte questo quotidiano ha fatto del gossip politico locale la sua fortuna, pertanto, se le acque dell’Ente Territoriale, sia esso un Comune o la Provincia, sono chete allora c’è il rischio che i lettori locali rinuncino a dare l’obolo di 1 € per quella mezza paginetta stringata sul loro comprensorio, allora, meglio dare una sferzata, di tanto in tanto, alimentando ad arte querelle che altrimenti rientrerebbero nell’alveo della normale dinamica politica. Visto che sono stato definito “l’epigono di Fanfani ed Andreotti” vorrei chiedere all’anonimo futuro premio Pulitzer quando mai il sottoscritto ha dichiarato di essere “contemporaneamente di centro, di centro-destra, autonomo, indipendente, ecc.”; la mia storia politica corre parallela a quella dell’UDC, prima di centro destra, nella Casa delle Libertà, ora di centro, a seguito della decisione del Partito di mantenere la propria identità politica. Ciò non significa che a livello locale non si debbano rispettare e portare avanti i programmi elettorali d’impronta liberale e democratica sottoscritti con AN e Forza Italia. E a ciò mi riferivo riconoscendo il buon lavoro che sta portando avanti il Presidente Wanda Ferro. A coloro che sono convinti che si debba sempre negare i meriti dei soggetti politici non appartenenti al proprio partito dico, meglio equilibrista che nano o ballerina e all’autore dell’articolo e a chi l’ha avallato…. correte che il circo sta partendo! Fermo restando che mi riservo di agire nell’opportuna sede disciplinarmente competente affinchè questi episodi di pseudo giornalismo non abbiano più a verificarsi a danno di chiunque faccia politica, il mio invito alla redazione de “Il Domani” è di dismettere le vesti di giornalai ed iniziare ad indossare quella di giornalisti seri e corretti riportando i fatti e non le opinioni surreali utili, per un proprio tornaconto, a compiacenza ora di questa ora di quella parte politica.

Soverato, 04.02.2009
Salvatore Riccio
Capogruppo
Consiliare UDC 

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ENNESIMO SEQUESTRO DELLA CHIESA MADRE DI SATRIANO

In relazione alle recenti vicende inerenti la Chiesa Matrice S. Maria d’Altavilla, in Satriano, i Consiglieri Comunali di minoranza esprimono forte preoccupazione . Infatti dopo il provvedimento di sequestro preventivo disposto dalla Magistratura ed eseguito dalla Polizia Giudiziaria,  non si intravedono esiti positivi ed in tempi brevi dei lavori di ristrutturazione dell’edificio di culto, peraltro già oggetto di sfortunate vicende sia amministrative che giudiziarie, nonché di apposito precedente consiglio comunale chiesto ed ottenuto in passato dai consiglieri di minoranza.

Non sembra quindi volgere al termine il complesso iter che avrebbe dovuto restituire alla Comunità Satrianese un edificio religioso all’altezza del suo antico splendore, e ci sembra veramente poco comprensibile che un edificio religioso sia stato oggetto di attenzione da parte della magistratura. Evidentemente le notizie inerenti l’oggetto del provvedimento di sequestro, molto gravi se confermate, evidenzierebbero ulteriormente la necessità di un nuovo confronto aperto con l’attuale Amministrazione Comunale di Satriano, alla quale presenteremo senza indugio una richiesta di “convocazione di apposito consiglio comunale in seduta straordinaria “ per discutere, e se necessario, adottare ogni iniziativa politica necessaria ed opportuna per tutelare le aspettative legittime della comunità satrianese di cui facciamo parte.

I Consiglieri Comunali di Satriano
Emilio Masucci, Giuseppina Altamura, Luciano Battaglia, Domenico Calabretta, Domenico la Torre

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Scivola Calabria, scivola.

La pioggia degli scorsi giorni ha portato danni e distruzione sull'intero territorio della Regione Calabria. Già si ode l'eco dei rimproveri, delle indagini, delle inchieste e dei rimpalli di responsabilità. “Eventi eccezionali, colpa dell'incuria umana, lassismo della Pubblica Amministrazione”, da un lato. “Colpa della precedente amministrazione, è giunta l'ora di cambiare, promettiamo di mettere mano alla situazione non appena arriveranno altri soldi dal Governo centrale”, dall'altro. In mezzo il cittadino calabrese, in preda ai disagi, alla viabilità impazzita, al rischio di percorrenza di strade impraticabili. Di chi è la colpa. Semplice, la colpa è sempre di qualcun altro. La colpa è della politica, sempre più autoreferenziale, sempre più algida e distaccata dalle cose terrene del comune sentire. La colpa è dei politici. Facile, utile e pratico. Già perché dare la colpa alla classe politica attuale è un po' come sparare alla Croce Rossa. Si centra sempre il bersaglio ma non si ferisce nessuno! Anche i politici sono d'accordo nel riconoscere le colpe della politica. Peccato che siano sempre le colpe di qualcun altro. La responsabilità, infatti, è sempre di coloro che ci hanno preceduto, il cui atteggiamento e condotta hanno reso la dimensione dello stato attuale delle cose incolmabile ed irreparabile. Eppure, chi si presenta al pubblico giudizio elettorale, dichiara sempre di poter fare meglio del predecessore. Egli si presenta al voto proprio in ragione dello sfacelo lasciato dalla precedente amministrazione, promettendo in tempi brevi di portare una “ventata di cambiamento”. Il fatto stesso di non riuscire a porre rimedio ai danni compiuti in passato sarebbe indice di inettitudine e di inadempimento della promessa elettorale. Ma in Italia, ed in Calabria in particolare, nessuno ci fa mai caso. Propongo, allora, di mettere d'accordo vecchie e nuove amministrazioni e di farla finita con questo sterile dibattito autoreferenziale. Propongo di affibbiare la colpa, tutta la colpa, alle amministrazioni future, quelle che verranno. D'ora innanzi la classe politica potrà smettere di combattersi da opposti schieramenti fittizi e potrà individuare nel futuro scenario politico il vero motivo del disastro attuale. “Si provino Loro a mettere una pezza sullo schifo che abbiamo ereditato e che non siamo riusciti a sbrogliare...”, ecco una dichiarazione sensata!!! La verità, a mio parere, sta da tutta altra parte. È troppo facile prendersela con la classe politica che se la prende con se stessa. Il cane si morde la coda. È troppo facile parlare di stato con la s minuscola quasi a significare che sia altro da noi. È troppo facile. La responsabilità dello stato attuale della viabilità calabrese è, infatti, della pioggia. La pioggia lava via ipocrisie e falsi concetti. La pioggia lascia solo fango, ed il fango ci avvolge tutti. Senza distinzione. Tutti. La deficienza del sentimento sociale è uno dei fattori principali di perdita di collante di una realtà regionale prossima alla regressione allo stato tribale. Nessuno di noi si comporta, si muove, respira, agisce come se fosse parte, come se si sentisse parte di un contesto collettivo e comune. Si agisce per interessi individuali, di gruppo, di clan. Proprio in tema di clan, c'è un dettaglio importante che è sfuggito all'attenzione della stampa e dei reporter che hanno invaso la Procura di Catanzaro in occasione dei recenti fatti legati alle indagini del PM De Magistris. Le inchieste “Why not” e “Poseidone” ci hanno dimostrato come la “cupola” che controlla il flusso monetario in Calabria non sia formata da rudi e grezzi boss mafiosi vecchio stampo. Politici, imprenditori e magistrati sono la vera forza trainante del malaffare calabrese. La mafia non esiste, è solo una loro invenzione per giustificare le mancanze ed i ritardi di questa terra. Eppure, nessuno lo dice. La colpa è sempre di qualcun altro. Il clan allargato del malaffare, dunque, è il clan dominante nella struttura tribale calabra. Esso è portatore di interessi propri ed è capace di farsi carico degli interessi dei singoli cittadini questuanti che vengono ad elemosinare il “posto pubblico” per sistemare i propri figli. Diciamo la verità. Ciascuno di noi ha sognato, almeno una volta nella vita, il posto fisso in organico regionale, provinciale, comunale, rionale, circoscrizionale, palazzinaro, etc... L'immaginario collettivo vuole questi lavori improntati ad assenza di responsabilità proprie, stipendio fisso mensile garantito, orario flessibile (nel senso che si lavora quando se ne ha voglia), diritti sindacali di pausa caffé più volte al giorno, ore mattutine dedicate alla lettura del giornale. Una pacchia. Per questo, da buoni cittadini aspiranti anelanti il clan politico-affaristico dominante, ci rivolgiamo speranzosi al ras politicante rionale affinché interceda presso il caporione di zona affinché si rivolga all'attendente del portaborse del tale dirigente o segretario politico per ottenere il tanto agognato posto di lavoro. Ovviamente, i buoni politici non possono far altro che soddisfare queste istanze minute che arrivano dal popolino di cui assumono il ruolo di custode e tutore. Per questo, Essi trascorrono buona parte del loro tempo ad inventarsi nuovi posti di lavoro, nuove collocazioni, nuove poltrone inutili e ridondanti, dove collocare amici, parenti, parenti di amici o amici di parenti o amici di amici o parenti di parenti. Questo sforzo di fantasia creativa ha un costo. Il tempo dedicatogli toglie spazio ad altre decisioni meno importanti quali, appunto, quelle relative alla gestione del territorio e della viabilità. Ma non è solo una questione di tempo, è anche una questione di spendibilità di risorse. I finanziamenti di stato devono essere dirottati alla soddisfazione delle esigenze politico-elettorali. Quello che avanza, se qualcosa avanza, potrà essere devoluto ad attività minori e meno rilevanti come le politiche ambientali e del territorio. Tanto la Calabria è bella, una perla tra i mari, di cosa c'è bisogno? Di lavoro, appunto. Ben venga, dunque, il fango, ben venga la pioggia. Altri soldi saranno richiesti, altri finanziamenti potranno essere dirottati alla creazione di altre finte occasioni. Altri cittadini questuanti potranno essere allettati con promesse e miraggi. Altre elezioni potranno consumarsi su queste promesse. Spero che il fango ci avvolga tutti, ci renda incapaci di muoverci, ci trascini nell'umido della terra che abbiamo stuprato e violentato. Spero che, presto, ogni singolo calabrese, impantanato ed immobile, sia costretto a guardare negli occhi il suo prossimo, chi gli sta vicino, per leggere nella sua espressione la stessa rassegnata domanda: ma che diavolo stiamo facendo? Per quanto tempo continueremo a delegare ad altri la responsabilità del nostro futuro? Prima di ciò, occorre che il calabrese recuperi il sentimento sociale, che si riappropri del pronome personale “noi” al posto del singolare “io” e che per “noi” si voglia intendere anche chi sta fuori dalla cerchia immediata degli interessi di parte. Ma per questo, occorrerà ancora tanta pioggia e tanto, tanto fango.    

Nuccio Cantelmi

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COMUNICATO DELLA MAGGIORANZA ATTIVA DELLA CITTA’ DI SOVERATO

I Consiglieri di Maggioranza Arcidiacono, Barone, Gioviale, Matozzo, Munizzi, Rattà, Riccio, Scuteri, Sica, Sinopoli e Tiani, ribadiscono in maniera inequivocabile e senza false interpretazioni, la grande coesione di operosità, di legalità, di trasparenza e di grande attaccamento alla Città di Soverato, riconoscendosi tutti, nel progetto politico del Centro-Destra. Viene quindi spontaneo affermare che non vi è nessuna spaccatura nella coalizione che guida ormai da otto anni circa la Città, semmai coloro che sono stati privati della poltrona, hanno deliberatamente scelto di non farne parte.

La Maggioranza attiva della Città di Soverato

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SOLIDARIETA’ A MICHELE DROSI

Apprendiamo con vivo sconcerto la notizia del vile quanto ignobile atto intimidatorio cui  è stato vittima nei giorni scorsi l’amico nonché Sindaco di Satriano Michele Drosi. Tutto il gruppo dei Popolari Europei verso il Pdl di Soverato vuole esprimere, al di là delle frasi di circostanza, l’appropriata quanto sincera  vicinanza  ad un uomo che ha sempre e comunque fatto della trasparenza la propria azione politica. Vogliamo , altresì, esprimere la nostra spontanea solidarietà e partecipazione   alla giunta , al consiglio comunale e a tutta la comunità satrianese che egli rappresenta   in quanto riteniamo che siffatta nefandezza finisce per colpire   quanti sono quotidianamente impegnati nel diffondere  la cultura della legalità che deve rappresentare patrimonio di tutte le forze   sane cui ci sentiamo di appartenere.

A Michele Drosi va, pertanto, il nostro sostegno ed incoraggiamento  convinti che l’impegno  di quanti si prodigano in modo unitario  nella direzione della legalità e del vivere civile costituisca momento di condivisione che deve trovare, al di la delle appartenenze, la via comune del fare onesto ed incorruttibile.

VINCENZO CILURZO E
TUTTO IL GRUPPO DEI POPOLARI EUROPEI VERSO IL Pdl DI SOVERATO

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Piano spiaggia, quest’illustre sconosciuto!

Seguendo il dibattito politico conseguito alle procedure di adozione del Piano Spiaggia, non posso esimermi dal fare qualche considerazione in merito.

Dagli interventi degli oppositori emerge che il progettista del PCS – cioè il sottoscritto – e gli amministratori comunali – che vanno ad approvarlo - sarebbero degli impenitenti trasgressori della legge. Così non è, anzi da una delle poche proposte avanzate dalla parte avversa emergerebbe l’esatto opposto.

Dicono che il PCS non rispetta la dotazione minima del 30% di spiaggia libera: ebbene il pcs prevede il 50% di spiaggia libera, come puntualmente documentato dagli elaborati progettuali.

Dicono che non viene rispettata la distanza di 50 metri tra concessioni demaniali: al contrario è stata letteralmente applicata la norma di legge senza lasciarsi andare a libere interpretazioni.

Lo stesso vale per i presunti espropri.

Chiedono, poi,  di non fare smontare le cabine degli stabilimenti balneari a fine stagione: ebbene questo contrasta con le previsioni di legge che prescrivono esattamente  il contrario.

Domanda: ma la politica non dovrebbe tutelare gli interessi di tutti?

di fronte al vuoto delle idee resta l’amara considerazione di cosa non si farebbe per raggranellare qualche manciata di voti!

Ing. Leonardo Taverniti

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Studenti di Agraria in visita a Satriano

21 Gennaio 2009: Gli studenti della Facoltà di Agraria di Reggio Calabria in visita all'azienda agricola Laganosa dei f.lli Chiaravalloti per apprendere in campo le tecniche di raccolta meccanica e trasformazione trasformazione delle olive in olio.

Studenti in Visita a Satriano Studenti in Visita a Satriano Studenti in Visita a Satriano Studenti in Visita a Satriano
Foto di Enzo Chiaravalloti

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La Lega di Bossi e il programma «Malpensa, Italia»
Raidue: Il Nord avanza a scapito del Sud

Quando la Lega Nord, alcuni anni fa, prese il controllo di Raidue e decise di trasferire gli studi capitolini in quel di Milano, più di qualcuno nel resto del Paese (ma anche nella stessa Lombardia) manifestò legittima preoccupazione. Giorgio Bocca, ad esempio, tanto per fare un nome su tutti, disse che la seconda rete nazionale dell’azienda pubblica, un tempo notoriamente in mano ai socialisti, sarebbe potuta diventare - nell’arco di poco tempo - una sorta di «consorella» di Telepadania. Lì per lì, sembrò un’esagerazione. E invece, piano piano, la rete cominciò a trasmettere in diretta finanche le serate di Miss Padania, manifestazione prettamente territoriale fino ad allora ripresa (a malapena) da qualche tv di provincia.
Ora, a leggere certe dichiarazioni rilasciate alla stampa da Gianluigi Paragone - conduttore su Raidue, in seconda serata, di sette puntate di un talk show dal sapore «nordista», sotto il titolo di «Malpensa, Italia» - si direbbe che quei dubbi, e quelle perplessità, erano più che fondati. Sentite un po’ cosa dice l’ex direttore della Padania e attuale vicedirettore di Libero in un’intervista: «Sarò fazioso, parziale, sì, e lo dico chiaramente. L’imparzialità non esiste. D’altronde, io, nemmeno la cerco. Il mio sarà un programma politico sulla questione settentrionale, una sfida nordista. Giocherò allo scoperto. Assisteremo all’ascesa attraverso la tv di una classe dirigente del nord e nel nord».
All’anima del «bilanciamento», dell’equidistanza Rai sia da nord che da sud, della tanto strombazzata nazionalità! Se una trasmissione del genere fosse stata dedicata per sette venerdì consecutivi ai problemi del meridione d’Italia, a Pontida o a Ponte di Legno ci sarebbe stato sicuramente un fragor di sciabole e tanto digrignar di denti da parte delle solite «camicie verdi». Al Sud, invece, questo non accade. La classe politica è silente, anche quando l’antimeridionalismo dilaga sulla tv di Stato.
«Ciao ciao Salvemini», ha commentato anche Renato Franco sul Corriere della Sera, «la questione meridionale annega nel Novecento». E non solo a Gaetano Salvemini bisognerebbe dire «ciao» ma anche a tanti altri storici meridionalisti come Guido Dorso, Giustino Fortunato, che di sicuro si rivolterebbero nella tomba se solo udissero mezza parola di un simile discorso. Peraltro, il buon Gianluigi Paragone (che conosciamo personalmente da anni, avendo lavorato assieme al Festival di Sanremo), sebbene fosse nato a Varese, dovrebbe considerarsi ed essere considerato un meridionale a denominazione d’origine controllata. I suoi genitori infatti sono del Sud: padre campano e madre siciliana.  Ma, indipendentemente da questo, non si capisce perché al Carroccio piace continuare a predicare la sua discutibile supremazia morale proprio su quella parte peninsulare che, fin dalla civiltà greca, all’Italia diede il nome e la gloria! Non sarebbe stato meglio guardare più a nord, intitolando magari la trasmissione «Malpensa, Bruxelles»? Di buoni motivi ce ne sarebbero stati tanti. Soprattutto ora che Milano è sud d’Europa.

Vincenzo Pitaro

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I POPOLARI EUROPEI VERSO IL Pdl RINGRAZIANO AN

Non posso che esprimere il mio compiacimento e la mia riconoscenza per la generosa considerazione cui i Popolari europei verso il Pdl sono stati oggetto nella nota stampa del Segretario Cittadino di AN Renato Repici.

IL fatto che la strada che abbiamo intrapreso nella direzione della dialettica e del confronto sia apprezzata e condivisa rappresenta dimostrazione della spontanea voglia di fare politica attraverso la partecipazione attiva e questo non può che rafforzare   la nostra convinzione che tale via  sia l’unica strada possibile per recuperare il senso di sfiducia e la diffidenza ingenerata nell’opinione pubblica.

Allo stesso tempo rimango dubbioso sulle contraddizioni  che caratterizzano una fase particolare della vita politica a Soverato e mi sembra del tutto naturale che fin quando tali  incoerenze dovessero, per volontà di quanti si dichiarano parte integrante del costituente Pdl, permanere il nostro atteggiamento sarà nei confronti di quanti si dimostreranno ostili di totale diffidenza e questo non potrà che ripercuotersi negativamente sui futuri assetti del centro-destra in città.

Non posso , invece, che esprimere il mio disappunto rispetto  alle ingenerose considerazioni di certa stampa secondo le quali gli incontri ed i pubblici dibattiti democraticamente e liberamente organizzati  attraverso il diretto coinvolgimento della cittadinanza sarebbero “illazioni”

Sembra, infatti, che, per l’appunto, “quotidianamente fioriscono interventi e illazioni sul PS…..” che da quanto sembrerebbe lasciare intendere l’art. stesso il PS avrebbe il merito di dare “utili informazioni in tal senso” in quanto “sino ad oggi nulla si sapeva di quanto succedeva sul demanio”.

Sinceramente io non so se il giornalista o la giornalista in questione abbia contezza di quanto la cittadinanza sia effettivamente a conoscenza di come questa Amministrazione abbia intenzione di programmare e progettare il futuro turistico della città ma una cosa è certa nel rispettare il sacrosanto diritto della stessa  Amministrazione di operare le scelte politiche che meglio ritiene conveniente sarebbe opportuno che lo stesso rispetto e la stessa considerazione venisse concesso per quanti si prodigano al fine di  favorire quei processi di informazione  cui chi governa e chi gestisce la cosa pubblica dovrebbe farsi carico. 

Pertanto nello stigmatizzare tali posizioni e tali atteggiamenti preconcetti  invito quanti vorranno partecipare all’ incontro pubblico dal titolo “ Piano spiaggia: parliamone“ che si terrà sabato 24 gennaio alle ore 17,00 presso l’Hotel “Il Nocchiero”. 

Vincenzo Cilurzo

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