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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò

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EUTIMO CE L’HA FATTA

 Sorvoliamo sulla prima serata, e compiacciamoci della seconda, che è andata bene, organizzata con efficienza e rapidità, anche con l’aiuto della Ruta improvvisatasi regista e giudice. Ci siamo divertiti con lo spirito giusto, quello dell’allegria, senza pretese che sia un evento storico di portata mondiale, che attiri turisti (il lungomare era buio e vuoto!), che risolva la fame del commercio. Basta, i giochi di Eutimo sono solo giochi, e fin quando restano così, va bene.

 Solo che, poveretto, ogni anno l’infelice Eutimo ne passa una. Quando il forestiero di passaggio, quest’anno la Ruta, chiede chi mai fu questo Eutimo, c’è sempre uno che strilla al microfono una panzanella mitologica campata in aria.

 Dite voi, ma uno mica è obbligato a sapere cosa scrivono dell’antico pugile Strabone e Pausania! Giusto, ma basta leggere qua e là, e qui su Soverato Web, quello che ho scritto io. Ripassatevelo.

 Quanto a confusioni e imbrogliucci, tranquilli, niente di nuovo. Lo stesso Eutimo, la seconda volta che partecipò alle Olimpiadi, si trovò nel bel mezzo di un trucco. Così racconta Pausania: “Dopo che vinse nel pugilato nella LXXIV Olimpiade, non doveva accadergli la stessa cosa nella seguente: infatti Teagene di Taso, volendo ottenere nella stessa le vittorie del pancrazio, batté Eutimo nel pugilato, ma non poté ottenere neppure lui la corona del pancrazio, perché esausto dopo la lotta con Eutimo. Perciò gli Ellenodici impongono a Teagene la pena sacra al dio di un talento, e un talento del danno inferto ad Eutimo, perché pareva loro che avesse scelto lo scontro di pugilato con Eutimo per tracotanza nei suoi confronti: perciò lo condannano a pagare ad Eutimo del denaro anche a titolo privato. Nella LXXVII Olimpiade Teagene pagò al dio quel denaro e non affrontò quello nel pugilato”.

 Gli Ellenodici controllavano la correttezza delle gare. Ma sono trapelati lo stesso tanti pettegolezzi: per esempio, Dicone di Caulonia e Astilo di Crotone si dichiararono siracusani a pagamento. Strana campagna acquisti, a quei tempi, che si faceva dopo le gare, e non prima!

 Ora anche Eutimo per un anno si può mettere in ferie. Beato lui. Complimenti a tutti noi che abbiamo passato una simpatica sera.

Ulderico Nisticò

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