Rubrica di Opinioni di Francesco Raspa

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Roma ladrona ...

  


Meno male che Roma era ladrona… e sì, perché lo slogan bossiano ha caratterizzato la storia della Lega e dei suoi verdognoli militanti. Ora, però c’è da spiegare a militanti verdognoli di rabbia per quale ragione la Lega protegga personaggi in odore di essere parte di quella “Roma ladrona” tanto disprezzata.

E’ un declino ideologico ed anche squisitamente strategico quello della Lega. Con le province che, si spera, verranno eliminate ed i comuni costretti a drastiche cure dimagranti c’è da chiedersi in quale modo si possa realizzare il federalismo. Non credo ciò si concretizzi con qualche ufficio aperto a Monza presso la suggestiva sede del Palazzo Reale, perché il popolo leghista sarà anche passionale, ma neanche fesso. Tanto più perché mal digerisce il nepotismo, contrariamente ad altri, e non si entusiasma affatto all’idea che un qualunque Renzo, sol perché di cognome Bossi, possa rappresentare il futuro delle loro passioni.

La batosta di Milano (perché di batosta si tratta) ha evidenziato che non c’è tutta questa voglia di fare da guanciale a Berlusconi.

Evidentemente c’è altro. E senza essere un esperto di politica si può arrivare a comprendere che la Lega è diventato un vero e proprio partito di potere, che si è creato uno spazio nello scenario economico-politico del nostro Paese e non ha nessuna voglia di perderlo. Ha uomini in posti chiave dei settori pubblici e a partecipazione statale. Perché rinunciarci?

Non è tanto il rischio di non potere più eleggere Miss Padania. Né, tanto meno di non poter ripetere il giro della Padania. Quello è contorno, simbolicamente importante, ma contorno. Infatti, qualora cadesse questo governo e alle future elezioni la sua coalizione non vincesse… che ne sarebbe della Lega? Un semplice partito di opposizione. Gli toccherebbe pure di chiudere i ministeri a Monza. Sarebbe veramente dura tornare ad essere un qualunque partito. Senza poteri di governo. Anche se, la certezza che Berlusconi possa sicuramente perdere le prossime elezioni non mi appartiene. Noi italiani siamo un popolo elettoralmente strano. Mi permetto di dire, opportunista. E’ una opinione, ovviamente.

Ma una speranza, Bossi, può averla. La Calabria. Infatti, la nostra regione è in eterna soggezione politica. L’UDC è scomaprsa in tutta Italia, ma in Calabria vince (a Soverato, addirittura, stravince). Quasi tutte le regioni rinnovano i loro parlamentari mentre la Calabria si trastulla con personaggi di preistorica presenza, non tanto per l’età, ma per la concezione della politica. Alle recenti elezioni comunali di Catanzaro, c’erano candidati che in cambio dei voti promettevano posti di lavoro… ma quali?! Dove?

Insomma, Bossi può venire da noi e fare qualche promessa. Gli crederemmo (noi calabresi) perché amiamo chi ci seduce… e poi ci abbandona!

 Francesco Raspa

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