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Numero 82 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
Corsivo È la Stampa, bellezza! «È la Stampa, bellezza, la Stampa! E tu non ci puoi fare niente!», diceva Humphrey Bogart, alias Ed Hutchinson, giornalista, in un vecchio (ma pur sempre attuale) film; uno dei più significativi in tema di libertà di Stampa. Orbene, quella pellicola, che se non vado errato dovrebbe risalire ai primi anni Cinquanta, mi è subito venuta in mente non appena - aprendo a caso un giornale - mi è apparso sotto gli occhi un articolo a dir poco sorprendente. Sorprendente sì, credo di aver detto bene! Sorprendente già dall'occhiello, dal titolo e persino dal catenaccio. Di che si tratta? Udite udite!, di un j'accuse da parte del presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, contro alcuni (imprecisati) giornalisti reggini che - a detta del governatore - «piloterebbero l'Informazione, manipolando le notizie a piacimento». (Non si è capito bene se nell'ambito della Città dello Stretto o nell'intera regione). Ora, lungi dal voler assumere una difesa d'ufficio (per motivi puramente corporativi) nei confronti dei colleghi giornalisti di Reggio, per di più non menzionati, c'è da dire in tutta franchezza che in questa inedita storia non si è capito granché. Per un motivo semplicissimo: perché in quell'articolo, superBeppe (mi sia consentito, per una volta, di chiamarlo amichevolmente così) dice e non dice. O meglio, non tiene conto della regola aurea del giornalismo, non solo anglosassone ma direi universale: quella ormai nota a tutti, delle cinque «W». Per cui, di grazia, Presidente, faccia un po' di chiarezza su questa vicenda! Non foss'altro che per aiutare il lettore a capire di più. A capire da quale parte sta il torto (se di torto si può parlare) e da quale parte sta la ragione. Twitter: @laltracalabria
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