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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò

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FARMACIA E PARAFARMACIA

 Nel 1841, Soverato aveva qualche centinaio di abitanti, e a Soverato c’era una sola farmacia. Nel 2008, Soverato Marina conta almeno 9.000 abitanti, più un flusso di infinite altre migliaia e, per qualche giorno, il turismo, ed ha sempre una sola farmacia. Chiaravalle, Davoli eccetera ne hanno due. Insomma, quando conviene, Soverato è la terza città della provincia, e la Perla dello Ionio, il Rubo del Pacifico, il Diamante dell’Artico, ed ha sempre una sola farmacia. La quale fra poco cambierà sede, ma è sempre e solo una sola farmacia.

 Magari la cosa è legale, legalissima, per qualche trucco procedurale, per qualche trappola burocratica, per una circolare ministeriale, per qualche legge di quelle scritte proprio per fare un favore a qualcuno, però sono leggi. Ma siccome io non credo affatto alla “cultura della legalità”, perché se una legge è sbagliata rispettarla evita la galera, ma non è cosa moralmente seria, me ne frego della legge, e penso che a Soverato Marina ci vuole un’altra farmacia. E che l’Amministrazione dovrebbe pretenderla. L’Amministrazione? Scherziamo? Quando c’era Calabretta, si faceva campagna elettorale con l’auto del farmacista. Ora che c’è Mancini sedicente di destra, l’argomento farmacia non si nomina lo stesso esattamente come ai tempi della sinistra.

 Era il 1976 quando io, allora segretario del Movimento Sociale, iniziai la battaglia per la farmacia prefata. Stava con me il consigliere comunale dell’epoca, di cui è pregio dell’opera non fare il nome, ma ricordatavelo. Allora DC, PCI, PSI e rottami vari si rifiutavano di aprire la seconda farmacia, e il consigliere comunale strillava e strillava. Oggi che la sedicente destra è al potere, l’ex consigliere comunale è più muto di quando una tartaruga va a scambiare due chiacchiere con un pesce. Alla faccia della coerenza.

 Ci sono invece le parafarmacie, per più o meno merito di Bersani. Beh, almeno calano certi prezzi. Ora vogliono vendere aspirine anche i supermercati. Bene: mettano dietro al bancone un farmacista laureato. Oppure anche le farmacie... scusate, a Soverato Marina la farmacia unica, vendano aspirine con la ricetta, e se no, no. È un medicinale, vero?

 E comunque, ci vuole un’altra farmacia.

Ulderico Nisticò

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