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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò

Numero 77 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it

BUFALE DALL’AMBONE

 Precisiamo preliminarmente, a scanso di malevole interpretazioni, che la bufala non è esattamente una bugia, ma un sofisma, un gioco con le parole per sviare la verità e confondere la mente a disinformati e sprovveduti, e senza dover del tutto mentire.

 Ciò detto, vediamo a quale bufala qui faccio riferimento. È stato detto ripetutamente dall’ambone della Parrocchia di Soverato Marina che la medesima Parrocchia e il suo Consiglio Pastorale, e con essi la Curia Diocesana d’amore e d’accordo, hanno deciso di sciogliere il Comitato della Madonna a mare. È una bufala: nella riunione del 16 ottobre, il Reverendo Parroco e il Consiglio Pastorale hanno rivolto al Vicario della Diocesi mons. Facciolo un’istanza volta ad ottenere l’espulsione dal Comitato di Ulderico Nisticò, ovvero io, con questo esplicitamente affermando che il Comitato rimaneva in carica, solo depurato del membro infetto Ulderico Nisticò. La Curia, con provvedimento del 26 ottobre, protocollo 11/11-09, non ha espulso il reprobo Ulderico Nisticò, ma, di sua iniziativa e non su richiesta del Parroco e Consiglio, ha sciolto il Comitato. È ovvio che il provvedimento della Curia è del tutto diverso da quanto chiesto da Parroco e Consiglio Pastorale; ed è perciò bufala tentare di far credere che Parroco e suo Consiglio siano d’accordo con la Curia e la Curia con loro, mentre è vero il contrario.

 L’espulsione di Ulderico Nisticò non è avvenuta, perciò la richiesta della Parrocchia è stata respinta, ed è stata adottata, come meglio spiegheremo più avanti, una soluzione tipica della finzione giuridica: non volendo e non potendo espellere Ulderico, hanno sciolto l’intero Comitato.

 E perché non hanno voluto e potuto espellere Ulderico Nisticò? Eh, per un mucchio di ottimi motivi. Lasciatemi immaginare, infatti, cosa avrebbe potuto dire qualsiasi brava persona di coscienza, appresa la notizia di una siffatta ipotetica, e mai accaduta, espulsione: “Ma come, ma come? Ulderico, che ha anni e anni è a disposizione di tutte le Parrocchie, che tiene le conferenze, scrive i libri, corregge i nostri, scrive gli articoli, eccetera... e mai gli abbiamo dato un centesimo, al massimo, qualche volta, una cena... e mai ha chiesto nulla... Ulderico che ha scritto Resurrexit e tanto altro ha fatto, e sempre gratis, e sempre con un sorriso... E che per la festa della Madonna a mare si sbraccia, chiede soldi a tutti e glieli danno perché è lui... Insomma, espellere uno come Ulderico è davvero una bestialità”. Così qualcuno avrebbe detto. Avrebbe detto, ma non lo ha detto, giacché io non sono stato espulso, come invece hanno chiesto, invano, Parroco e Consiglio Pastorale.

 E io avrei risposto: “Ma no, caro: non è esatto che io non sia mai stato pagato. Circa dieci anni fa il Parroco di Carlopoli mi regalò, senza mia richiesta, 250.000 lire per una conferenza a Corazzo su Gioacchino da Fiore; e di recente un altro Parroco mi donò tre bottiglie di vino”: bisogna sempre dire la verità, anche a rischio di cadere nel veritatismo. Cos’è il veritatismo non lo so, ma l’ho sentito qualche giorno fa, e dev’essere una cosa molto importante. Forse.

 Ricapitolando: per non espellere Ulderico Nisticò, la Curia ha sciolto l’intero Comitato; Parrocchia e Consiglio, la cui unica richiesta è stata rigettata, non hanno nulla di cui andar lieti sotto gli sguardi cupi.

 Di fatto, è stato un espediente, lo capiamo tutti, un compromesso. Avverrà, come direbbero i politicanti, un rimpasto: fuori chi si oppone, dentro chi obbedisce alla cieca, dentro gli eterosfragisti accaniti. Sono curioso di conoscere i nuovi componenti, e anche quanti dei vecchi verranno sciolti oggi e ripescati il giorno stesso. Qualcuno certamente, così potrà sentirsi anche formalmente autorizzato a praticare la sua attività preferita, ovvero unica: inchinarsi al Parroco in pubblico e parlarne malissimo in privato. Io al posto del Reverendo mi guarderei le spalle da certi amici diciamo così girovaghi: oggi in chiesa, domani in loggia, dopodomani in piazza, postdopodomani a raccogliere firme contro...

 Restiamo infine in attesa di cosa accadrà nell’estate del 2010. Il 9 agosto prossimo, a festa finita, tireremo le somme, e ognuno si assuma le sue responsabilità.

Ulderico Nisticò

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