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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò

Numero 114 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it


ANCORA A LUCA
( Articolo di Luca... n.d.r. )

 Caro Luca, chiedo perdono, ma costringere i concittadini ad impegnarsi è uno dei miei impegni; e a farlo con nome e cognome. Grazie.

 Vero, se un minimo di accenno alla politica si vede in Soverato, è in campagna elettorale. Negli altri lunghi mesi, mai. I Soveratesi del resto, non ne hanno bisogno: essi non vivono in un mondo reale, ma nei loro sogni beati di perle, lungomari e stipendi fissi. La politica è un’attività per posti dove ci sono industrie, agricoltura, allevamento, commerci, turismo, classi sociali e interessi in conflitto... cose che a Soverato mancano quasi completamente, come del resto nella Calabria in genere! Perciò, o di politica non si parla... oppure, se capita, è sempre secondo il vizietto filosofesco dei Calabresi. Qual è? Che se piove e non hanno l’ombrello, mica vanno a comprarne uno! Troppo facile, troppo banale: sosterranno subito un progetto per modificare, entro pochi millenni, il clima dell’Europa Occidentale!

 A simili ispirati dagli dei, possono mai interessare bazzecole come le strade dissestate, i treni aboliti, i negozi che falliscono (pardon, “ristrutturano”), i giovani che cercano lavoro a Milano perché qui nisba, il turismo ridotto a dieci giorni... e, a proposito di stipendi fissi, uffici e ospedali e scuole che prima o poi chiuderanno come già succede da tempo a Chiaravalle? Perciò, a Soverato niente politica.

 Caro Luca, la causa, come mi pare di aver dimostrato, è sociologica. Categorie mentalmente pigre e ripetitive e in vario modo assistite non producono idee, e tanto meno passioni. Pace, tranquillità e sicurezza generano solo sonnolenza. E oggi Soverato è un mezzo dormitorio. La riprova? Da ogni attività di cultura mancano gli intellettuali, e soprattutto i professori! Non dalle mie, da tutte in genere. Se non è così, dimostratemelo con precisi riferimenti!

 Deduco che chi di politica vuole parlare, è voce di colui che grida nel deserto. La mia? Io che ho telespettatori a non so quante migliaia, compresi quelli che mi vedono in internet dove la tv non arriva! Io che io che ho lettori... eh, caro Luca, io non ci casco! Una cosa è sentire e vedere, altro è dar retta! Anzi, più gente mi dice che mi sente e legge, più io faccio danno, e direi che fornisco alibi alla pigrizia: lodando me che parlo, si illudono di aver parlato un poco anche loro mentre invece sono muti come i pesci quando giocano con le giraffe e l’arbitro è una tartaruga!

 Ma io vado avanti lo stesso, per mio piacere. Continuerò ad attaccare i potenti, anche perchè attaccare i deboli non c’è gusto, poveracci. Farò politica, magari da solo. Nei ritagli di tempo, farò anche critica letteraria... e se uno scrive male, dirò che scrive male, così la prossima stagione teatrale metterà in cartellone solo lavori altrui. Idem se una cosa qualsiasi è bella, dirò che è bella, e se è brutta, brutta! Peggio per chi si contenta di qualsiasi cosetta vagamente buonista. Il buonismo, che faccenda ridicola!

PS: Felice Santa Pasqua ai miei moltissimi amici, e a qualche raro nemico.

Ulderico Nisticò

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DUE PAROLE A LUCA
( Articolo di Luca... n.d.r. )

 Caro Luca, chiunque tu sia, mi rallegro per le tue belle parole. Ti chiedi perché Soverato non fa politica? Vorresti che i coordinatori del Pdl si dimettano? Cominciamo da questi: non si possono dimettere perché uno per dimettersi deve prima mettersi, e questo evento non si è mai verificato. Qualcuno ha fatto sapere ai giornali che Tizio o Caio erano stati nominati alla prestigiosa carica, ma lo stesso qualcuno si è scordato di farlo sapere anche a Caio e Tizio! Se i coordinatori fossero esistiti in vita, avrebbero magari coordinato i voti del loro partito, che invece sono andati a ruota libera.

 Del resto, dove e quando avrebbero potuto coordinare qualcosa? Hanno forse una sede? Tengono riunioni? Parlano di politica? Ma no, non sta bene, è di sinistra! Il borghesaccio, in genere, fa politica solo quando gli entra in tasca qualcosa, direttamente o in qualche altro modo! Per il resto, la sua mentalità è semplicistica, scolastica, mai problematica. Berlusca lo sa, e proprio per questo evita di disturbare la fragile psiche dei suoi elettori.

 La sinistra, quella sì che elucubra, pensa, indaga, si macera, protesta, propone, dispone! E come mai non vince, anzi straperde? Ma perché non esiste: è come il cavaliere dimezzato di Calvino, o, più terra terra, il cavaliere senza testa che compare ogni tanto nelle campagne di Chiaravalle. Entrambi i valorosi cavalcatori galoppano, combattono, amano, odiano, ma non ci sono.

 Siamo messi male. Aggiungi che Soverato non ha luoghi naturali di incontro: in piazzetta vanno solo i ragazzini; il lungomare è, per definizione, lungo, e siccome i più hanno un’età e il fiatone, dopo duecento metri si siedono, ogni gruppo una panchina.

 Si tengono, è vero, convegni, ma il 75% degli intellettuali non partecipa: “Non me lo portevi dire prima! Lo sai quanto mi piacciono queste cose! Peccato che proprio stasera ho un impegno”: sarei ricchissimo di euro se mi dessero una lira per ogni volta che ho sentito questa frase storica!

 Tu dici che ci sono io, e ti ringrazio. Ma sai che mondo corre? Che più io parlo, e più la gente, nel chiuso di casetta sua, mi sente, più io fornisco alibi alla pigrizia morale. Quando mi sentono, e quando mi incontrano e sussurrano che sono al mille per mille d’accordo con me, si illudono di aver protestato anche loro, e tornano a dormire.

 Tu no, caro Luca. Tu sei quasi bravo, perché mi dici che sei d’accordo, e lo scrivi pure, persino con il nome. Coraggio, caro Luca, un altro passettino verso l’eroismo: dicci anche il cognome! Se no, sarò costretto a stringere la mano al primo Luca che capita, che potresti non essere tu.

 Ecco il problema: coordinatori che non sanno di esserlo, sinistra che pensa e non c’è, e rivoluzionari anonimi. Siamo messi male, a Soverato, e si vede.

Ulderico Nisticò

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